CANFORA (Cinnamomum camphora)

USI CONSIGLIATI

Salute

Contusioni, distorsioni, dolori articolari e muscolari, gotta, infiammazioni reumatiche delle articolazioni, insonnia, mal di testa, problemi respiratori, raffreddore, tosse, riassorbimento ematomi, cicatrizzazione di ulcere e piaghe

Bellezza

Crema idratante per pelli grasse e con gravi problemi di acne, dentifricio disinfettante

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DESCRIZIONE

La Canfora è una grande sempreverde appartenente alla numerosa famiglia delle Lauracee. Albero nativo dei paesi dell’estremo Oriente è originario dell’isola di Taiwan, del Giappone e della Cina, dove cresce spontaneamente e dove costituisce estese formazioni forestali, oggi è naturalizzato altrove in molti paesi mediterranei, dove è coltivato sia per uno scopo ornamentale sia perché fornisce un ottimo legname da costruzione.

La Canfora è menzionata nel XVI secolo in un antico erbario cinese e prima ancora da Marco Polo nel XIII secolo, ma certamente era già conosciuta in epoche più antiche, era, infatti, considerato uno dei profumi più rari e più pregiati.

Principi attivi

I suoi principi attivi si ottengono principalmente dalla distillazione del legno di 24-40 anni circa. Canfora e olio essenziale di Canfora, dal colore bianco, contenenti entrambi safrolo, acetaldeide, terpineolo, eugenolo, cineolo, pirene e fellandrene.

Aspetto e crescita

Il Cinnamomum camphora è un maestoso albero sempreverde dalla folta chioma, molto longevo e che può raggiungere i 15 metri di altezza, spontaneo, oggi introdotto anche in orticoltura, cresce bene nelle regioni tropicali e subtropicali sino a un’altitudine di 750 metri. Possiede un tronco robusto, piuttosto allargato alla base e notevolmente ramificato, le foglie alterne, piccole, ovale sono acuminate, rigide, coriacee e ricche di ghiandole, la pagina superiore è liscia e brillante, mentre quella inferiore è biancastra. I fiori, piccoli e gialli che compaiono generalmente all’inizio dell’estate, sono riuniti in corimbi o pannocchie ascellari. I frutti infine sono costituiti da drupe di colore violaceo di dimensioni simili a una nocciola. La canfora si riproduce per talee.

Come si ottiene e conserva

La Canfora è un composto chimico costituito da carbonio, idrogeno e ossigeno, dalla formula chimica C10H16O, tutte le parti della pianta sono utilizzate per produrre la Canfora, ma particolarmente impiegato è il legno del tronco e dei rami. Il legno è raccolto dalla primavera fino all’inizio dell’autunno. La Canfora, grazie alla sua elevata volatilità, si estrae per sublimazione o per distillazione in corrente di vapore dal legno sminuzzato e triturato. Da successive raffinazioni si ottiene la Canfora officinale che si presenta come polvere bianca, cristallina, traslucida e con odore caratteristico, che evapora già a temperatura ambiente. Si conserva in vasetti di vetro scuro, con tappo a chiusura ermetica. Si consiglia di conservarla lontano da farmaci o alimenti, poiché facilmente può trasmettere a questi il proprio odore.

PROPRIETÀ

La Canfora svolge un’azione tonificante ai vasi sanguigni, diminuisce la viscosità del sangue, migliorando così la dinamica circolatoria, determina un aumento del ritmo e della forza di contrazione del cuore è stanco, esaurito, intossicato da farmaci come il cloroformio e il potassio, o in caso di collasso cardiaco. La Canfora stimola inoltre i centri nervosi e respiratori soprattutto negli organismi debilitati fisicamente e psichicamente, sono degli efficaci antispasmodici (epilessia) e analgesico. Trova impiego come antisettico locale, stimola la cicatrizzazione delle ulcere e delle piaghe, anche quelle da decubito, alleviano i dolori muscolari, articolari e quelle causati da contusioni e distorsioni.

Parti utilizzate

Si usano la Canfora e l’olio di Canfora: entrambi si possono acquistare in farmacia o in erboristeria.

Preparazioni

Linimento: versare in 100 g circa di olio di Mandorle (o di olio di oliva) 20 g di Canfora naturale, fare bollire a bagnomaria mescolando continuamente, per evitare la formazione di grumi, sino a quando la Canfora non sia sciolta completamente. Fare raffreddare fino a temperatura ambiente e utilizzare secondo le indicazioni.

Unguento: sciogliere a fuoco lento e a bagnomaria 100 g di lanolina, o in alternativa 100 g di strutto di maiale. Aggiungere 20-25 g di Canfora naturale leggermente inumidita con qualche coccia di alcool puro. Quando la Canfora è completamente andata in soluzione lasciare intiepidire, quindi travasare in vasetti di vetro scuro con tappo a vite e conservare in un luogo fresco e asciutto ma lontano dalle fonti di calore.

Olio essenziale: si può facilmente acquistare in farmacia o in erboristeria.

Salute

Contusioni, distorsioni, dolori articolari e muscolari, gotta, infiammazioni reumatiche delle articolazioni: applicare direttamente sulle zone interessate il linimento a base di Canfora naturale, fare quindi dei leggeri massaggi fino a quando il linimento non è completamente assorbito. Ripetere l’applicazione almeno due volte il giorno, se i dolori sono troppo forti e persistenti consultare il medico.

Problemi respiratori, insonnia, mal di testa, raffreddore, tosse: fare sul petto delle leggere frizioni con il linimento, o con l’unguento due volte il giorno, per ottenere un sollievo immediato utilizzare l’unguento e il linimento tiepidi (non bollenti altrimenti i principi attivi della Canfora evaporano). Per il mal di testa e l’insonnia fare i massaggi a livello delle tempie con 2-3 gocce di olio essenziale di Canfora, all’occorrenza e prima di coricarsi alla sera.

Riassorbimento di ematomi e edemi, cicatrizzazione di ulcere e piaghe da decubito: applicare direttamente sulle parti interessate alcune compresse preparate con l’unguento a base di Canfora, lasciare agire 1-2 ore, grazie all’azione antisettica e antinfiammatoria della Canfora le applicazioni con l’unguento proviene l’insorgere d’infezioni locali.

Avvertenze

Pur avendo le medesime proprietà, la Canfora sintetica non può sostituire quella naturale nella preparazione di rimedi naturali. L’uso interno della Canfora, data la sua efficace e immediata azione sul sistema cardiaco, nervoso e sull’apparato circolatorio, è generalmente riservato a personale medico e sanitario, pertanto si consiglia di evitare preparazioni casalinghe per uso interno. Inoltre è stato verificato che dosi interne eccessivamente elevate possono essere tossiche soprattutto per i bambini: provocano senso di affaticamento e mancanza del respiro.

Bellezza

Crema idratante per pelli grasse e con problemi di acne: sciogliere insieme a fuoco basso, in un pentolino a bagnomaria, un cucchiaio di cera d’api e due cucchiai di cera emulsionante, nel frattempo scaldare otto gocce di olio essenziale di Canfora, otto cucchiaini di essenza di Amamelide e cinque gocce di olio essenziale d’incenso, quindi unire gradatamente alle cere. Versare 0,65 ml di Borace in due cucchiai d’infuso di Ortica e aggiungere il tutto al composto precedente mescolando con cura. Lasciare raffreddare e quando la crema avrà raggiunto una consistenza densa e cremosa conservarla in vasetti con tappo a vite. Applicare sul viso come di consueto.

Dentifricio con azione disinfettante: mescolare insieme un cucchiaino di bicarbonato di sodio, un cucchiaino di carbone di legna o di radice di fragola in polvere e due gocce di olio essenziale di Canfora. Aggiungere quindi acqua in quantità sufficiente a formare una pasta densa, mescolare il tutto e utilizzare direttamente per lavare e disinfettare i denti.

In casa

La Canfora grazie alle sue proprietà antisettiche è da considerarsi un ottimo rimedio naturale per tenere lontano dagli armadi i nemici più pericolosi dei vestiti: le tarme. Avvolgere un poco di canfora naturale in della carta velina, garza o tulle, riporla negli armadi e in fondo ai cassetti. Attenzione non metterla direttamente a contatto con la stoffa perché può odorizzare sgradevolmente i vestiti.

CURIOSITÀ

La Canfora, oltre che come prodotto naturale, può essere ottenuta sinteticamente dal cloruro di polivinile o dal ciclopentadiene. La canfora naturale e sintetica possiede le medesime proprietà.

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