PARIETARIA (Parietaria Officinalis)

USI CONSIGLIATI

Salute

Affezioni alle vie urinarie, attacchi di asma, calcoli renali, cistite con o senza calcoli della vescica, coliche renali, dermatiti, disturbi alle vie respiratorie, febbre alta, infiammazioni dell’utero, influenza, lievi infiammazioni della pelle e delle mucose, litiasi, nefrite, pielite, raffreddore, ragadi anali, reumatismi, ristagno di urina e ritenzione di liquidi, scarsa produzione di urina (oliguria), screpolature delle labbra, della pelle e dei capezzoli, tosse, per disinfiammare, calmare e rilassare gli organi urinari, per eliminare catarri bronchiali e polmonari

Casa e giardino

Insettifugo agricolo, per pulire i vetri e i bicchieri

Cucina

Verdura fresca e cotta, insalata, minestre, zuppe, fittate

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DESCRIZIONE

La Parietaria, conosciuta comunemente anche con i nomi di “erba vetriola”, “muraiola”, “perforamuraglie” e “spaccapietre”, è una pianta erbacea del genere Parietaria, che comprende una dozzina di specie diffuse nelle regioni calde del pianeta. È una pianta molto antica, usata da secoli, descritta da Plinio come pianta medicinale e da Teofrasto come pianta alimentare. La Parietaria, appartenente alla famiglia delle Orticacee, trova le sue prime origini nei paesi temperati dell’Europa occidentale e meridionale e nelle regioni del nord dell’Africa, dove ancora oggi cresce allo stato spontaneo, ora è diventata una pianta “cosmopolita” e in Italia cresce senza difficoltà dal mare alle zone submontane.

Principi attivi

Contiene: sali minerali, in particolare micro elementari tra cui zolfo, sostanze solforate, sali di calcio e sali di potassio (cui si deve l’Azione diuretica), acido tannico, acido glicolico, acido glicerico, principi amari di salivaria natura, mucillagini, flavoni, acidi organici.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, perenne cespugliosa, pubescente, spesso formante delle dense colonie, coltivata e spontanea, cresce preferibilmente in un terreno fresco, alcalino, da ben drenato ad asciutto, richiede un’esposizione parzialmente ombreggiata, soprattutto nella stagione più calda poiché teme molto il sole diretto, richiede innaffiature piuttosto frequenti, cresce con facilità tra le spaccature e le fenditure di vecchie mura, sulle rocce, talvolta lunghe le siepi e sino a 700 m di altitudine. Possiede una radice ingrossata ma fusiforme, piuttosto fibrosa, dalla quale si sviluppano i fusti, pelosi soprattutto alla base, eretti o inclinati, alti dai 30 ai 75 cm circa, fragili, molto ramificati e spesso lignificati nella porzione basale. Le foglie, alterne, ruvide nella pagina superiore e vellutate in quelle inferiore, sono dotate di un lungo picciolo, presentano il margine intero, di forma oblungo-ovale o oblungo-lanceolata e sono acuminate. I fiori, piccoli, sessili, di colore verdastro, sono riuniti in glomeruli all’ascella delle foglie in numero di sei, dei quali solo uno centrale, è femminile, mentre gli altri sono maschili o ermafroditi, generalmente compaiono dalla primavera all’autunno, alcune brattee costituiscono un involucro intorno ai glomeruli. Il frutto, infine, è minuscolo achenio, di forma ovale, con la superficie liscia e contenente un solo seme. Si riproduce per semina direttamente a dimora, o in semenzaio, oppure per divisione dei cespi a metà primavera.

Raccolta e conservazione

Raccogliere la porzione aerea in fiore al momento della massima fioritura, far essiccare all’ombra in un luogo aerato, disponendo in strati sottili. Conservare infine in sacchetti di carta o tela, al riparo dalla polvere e dall’umidità.

PROPRIETÀ

La Parietaria, grazie ai suoi principi attivi, possiede preziose proprietà medicinali che la rendono un efficace rimedio soprattutto in caso di disturbi dell’apparato urinario, svolge un’ottima azione diuretica e antinfiammatoria, utile contro le affezioni delle vie urinarie, quali coliche renali, cistiti con o senza calcoli della vescica, scarsa produzione di urina e litiasi, è inoltre in grado di calmare e disinfiammare gli organi urinari. Possiede buone proprietà depurative, efficaci in caso di reumatismi, agisce come espettorante, sudorifero, antiasmatico e tossifugo in caso di raffreddore e influenza, febbre alta e tosse, infine, per uso esterno esercitano un’efficace azione emolliente, calmante e disinfiammante, in caso di ferite, ustioni, screpolature delle labbra e della pelle in generale.

Parti utilizzate

È impiegata la pianta in fiore fresca o essiccata, comprese di foglie.

Preparazioni

Infuso: versare un litro di acqua bollente sopra 40-60 g di pianta intera (preferibilmente fresca), leggermente contusa, lasciar in infusione per trenta minuti circa, quindi colare. Se ne prendono 4-5 tazze durante la giornata.

Polvere: pestare in un mortaio la quantità desiderata di pianta intera essiccata fino a ottenere una polvere fine, la dose consigliata va da mezzo a due cucchiaini 2-3 volte il giorno, in un’ostia oppure mescolata a miele o marmellata.

Succo fresco: passare alla centrifuga una buona quantità di foglie fresche e raccoglierne il succo fresco, se ne prendono a cucchiaini dai trenta ai 60 g circa il giorno.

Tintura: mettere a macerare 15 g di foglie secche e sminuzzate in 60 g di alcool a 60°, dopo dieci giorni di macerazione, colare e conservare in una boccetta di vetro scuro. La dose giornaliera è di 40-50 gocce diluite in acqua o in una tisana a piacere.

Cataplasmi: pestare la quantità desiderata di pianta fresca fino a ridurla in poltiglia, applicare direttamente sulle zone interessate.

Salute

Affezioni alle vie urinarie, calcoli renali, cistite con o senza calcoli della vescica, coliche renali, litiasi, nefrite, pielite, reumatismi, ristagno di urina e ritenzione di liquidi, scarsa produzione di urina (oliguria), per disinfiammare, calmare e rilassare gli organi urinari: con azione diuretica e depurativa, assumere all’occorrenza 4-5 tazze al giorno d’infuso di Parietaria, se si desidera dolcificare con un poco di miele di Tarassaco, oppure prendere il succo fresco nelle dosi indicate, oppure prendere il succo fresco nelle dosi indicate, dato il suo, gusto un poco sgradevole è consigliabile aromatizzarlo con della buccia o succo di limone. In alternativa, prendere 40-50 gocce di tintura 2-3 volte il giorno, diluite in un poco di acqua, oppure disciolte in una tazza d’infuso di Cardo santo, o Finocchio o Meliloto. Se i sintomi non migliorano, i disturbi persistono e tendono a peggiorare, è preferibile consultare il medico al più presto.

Attacchi di asma, disturbi alle vie respiratorie, febbre alta, influenza, raffreddore, tosse, per eliminare catarri bronchiali e polmonari: con azione espettorante e sudorifera, assumere all’occorrenza 4-5 tazze al giorno d’infuso, dolcificato con miele di Acacia, oppure prendere mezzo bicchiere di succhi freschi tre volte il giorno diluite aromatizzato con succo di limone. In alternativa prendere quaranta gocce di tintura tre volte al giorno diluite in una tazza d’infuso di Ginepro o di Eucalipto, inoltre come antiasmatico, prendere la polvere di Parietaria nelle dosi indicate, in un’ostia o mescolata a miele o marmellata.

Dermatiti, ferite, infiammazioni dell’utero, lievi infiammazioni della pelle e delle mucose, piccole scottature e ustioni, screpolature delle labbra, della pelle e dei capezzoli: con azione emolliente e per favorire la guarigione dei tessuti epiteliali danneggiati, applicare direttamente sulle zone doloranti cataplasmi preparati con la pianta fresca, lasciando agire per 30-40 minuti prima di rinnovare. Preparare inoltre il seguente decotto per uso esterno: far bollire in un litro di acqua 50 g di pianta intera essiccata e sminuzzata grossolanamente per dieci minuti circa, trascorso il tempo indicato, togliere dal fuoco, lasciar intiepidire, quindi colare e utilizzare per fare lavaggi e applicare impacchi e compresse sulle zone interessate, lasciar agire trenta minuti prima di rinnovare la medicazione. Se la situazione non migliora in 1-2 giorni, chiamare il medico.

Avvertenze

I preparati a base di Parietaria non devono essere somministrati a persone con febbre da fieno e con altre affezioni allergiche.

Casa e giardino

Per pulire i vetri e i bicchieri: utilizzare la pianta intera fresca di Parietaria per rendere i vetri e i bicchieri più splendenti che mai.

Insettifugo agricolo: spargere alcune piante di Parietaria sui cumuli di grano immagazzinati, terrà lontano insetti dannosi e particolarmente nocivi per il raccolto.

In cucina

La Parietaria trova impiego in campo alimentare sin dai tempi antichi, le giovani foglie sono commestibili e vengono consumate come una qualsiasi verdura, sono ottime condite in insalata, oppure aggiunte a minestre, zuppe e frittate all’Ortica.

CURIOSITÀ

Nella letteratura botanica classica la Parietaria era indicata con il nome di muralis herba, erba dei muri, infatti, il termine Parietaria deriva dalla parola latina paries, che significa “parete”, con riferimento al suo tipico habitat naturale.

 

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