Oltre alle sue note proprietà rilassanti che lo rendono un ottimo prodotto antistress per “dormire sonni tranquilli”, l’Acqua di Fiori d’Arancio è un ingrediente d’eccellenza usato in pasticceria per realizzare alcuni dei più conosciuti dolci della tradizione italiana e non solo. Ecco alcuni esempi: il pandolce genovese, le francesissime madleines, la torta provenzale, i chifferi di Finale Ligure, le castagnole di Ventimiglia, la focaccia dolce, alcuni tipi di cantucci, alcuni singolari dolci della tradizione marocchina senza dimenticare la straordinaria pastiera napoletana che molte famiglie in Italia saranno in procinto di preparare proprio in questi giorni per festeggiare la Pasqua secondo tradizione anche restando a casa.
La ricetta
Oggi vi proponiamo una ricetta tradizionale ligure facile da preparare e di sicura riuscita, buonissima e adatta a tutti perchè senza glutine e senza lattosio!
Ingredienti: 130g di mandorle pelate, 10g di armelline o mandorle amare, 120g di zucchero semolato, 1 cucchiaio di acqua di fiori d’arancio amaro, 40g di albumi (circa 2 uova), 60g di mandorle a lamelle, zucchero a velo.
Preparazione: Mettere le mandorle e le armelline in una teglia e infornarle per pochi minuti a 180°, lasciarle raffreddare e passarle al mixer con lo zucchero. Versare la miscela in una terrina, aggiungere l’acqua di fiori d’arancio amaro e, poco per volta unire l’albume montato a neve (non necessariamente tutto) fino ad ottenere un impasto sodo e manipolabile. Avvolgere in una pellicola trasparente e lasciare in frigo per qualche ora. Modellare delle sfere grandi come una piccola noce e da qui creare delle lunette: i chifferi! Adagiare su una teglia rivestita di carta da forno, guarnire con mandorle a lamelle premendo delicatamente e infornare a 160° per 15/18 minuti.I chifferi non devono colorire troppo e devono restare morbidi a fine cottura
Curiosità
Il nome “chifferi”, di probabile derivazione araba (kefir = luna), nasce proprio dalla forma di mezzaluna che viene data a questi squisiti pasticcini a base di mandorle.
Ricetta tratta da: “Acqua di fiori d’arancio amaro” di Ilaria Fioravanti e Enrica Monzani, SAGEP editore