Il candelotto di zolfo o cannello di zolfo è un rimedio popolare ligure per il torcicollo provocato dai “colpi d’aria”. Le proprietà dello Zolfo sono conosciute dall’uomo e dalla medicina popolare dalla notte dei tempi. Lo zolfo in principio fu utilizzato dalla tradizione Argentina e Uruguayana e all’inizio dell’800 fu importato in Liguria dagli emigranti. I “candelotti” o i “cannelli” sono cilindri di zolfo pressato. Tradizionalmente vengono sfregati o fatti rotolare premendoli sulla parte del corpo dolorante (prevalentemente il collo); dopo pochi attimi lo zolfo emette un leggero crepitio, per spezzarsi tipicamente dopo un paio di minuti di applicazione. Secondo la tradizione le due parti di candelotto così spezzate hanno perso gran parte della loro efficacia e quindi raramente vengono ulteriormente impiegate, mentre se il cannello non si spezza viene impiegato in usi successivi. Si pensa che lo zolfo assorba le tensioni elettrostatiche negative presenti nelle zone infiammate del corpo.
Modo d’uso: vanno fatti rotolare sulla parte interessata per alcuni minuti. Si consiglia di raffreddare i cannoli prima dell’utilizzo (metterli in congelatore per circa 5 minuti). Dopo averli usati, anche se rotti, sciacquare per un minuto sotto l’acqua corrente, lasciare asciugare e riporre nella confezione e conservare in un luogo asciutto, pronti per un nuovo utilizzo.
Si consiglia di non utilizzare su cute irritata, arrossata o appena scottata dal sole.
Confezione: astuccio da 2 cannoli
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