QUERCIA MARINA (focus vesiculosus)

USI CONSIGLIATI

Salute

Adenite (infiammazione delle ghiandole linfatiche), cellulite, dolori reumatici e artritici, ipertiroidismo, obesità, stati di debolezza e convalescenza.

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DESCRIZIONE

La Quercia marina è un’alga perenne appartenente alla famiglia delle Feoficee o Alghe Brune. Originaria dell’Atlantico del nord sono diffuse soprattutto lungo tutte le coste europee e nordamericane. I Focus colonizzano preferibilmente i mari particolarmente freddi, ma non mancano specie che sono in grado di adattarsi a climi e regioni più temperate e calde, lo ritroviamo, infatti, anche lungo le coste marocchine.

La Quercia marina possiede un tallo appiattito, olivastro o marrone, simile a un ventaglio e diviso in lobi uncinati destinati a fissare solidamente la pianta alle rocce o ad altri sostegni sottomarini, in genere mette radici sulle rocce in prossimità del livello di bassa marea.

Dal tallo parte una specie di fusto arrotondato, non molto lungo che, nella parte superiore si ramifica in formazioni nastriformi, le lamini, divise ognuna in due parti, tali lamine sono percorse al centro da una specie di nervatura, ai lati di tale nervatura centrale sono disposte, circa regolarmente, piccole sacche d’aria che fanno galleggiare la pianta nell’acqua. Il tallo può raggiungere una lunghezza di 1 m circa ed è largo da due a 4 cm.

Principi attivi

Composti fenolici, mucopolisaccaridi tra cui algina, Sali inorganici di iodio, bromo e potassio, vitamine del gruppo B, enzimi proteolitici.

Come si riproduce

Nella parte terminale dell’alga vi sono delle masse granulose rigonfie nel cui interno sono presenti delle formazioni che assicurano la produzione di spore e quindi la riproduzione della pianta.

Dove si raccoglie

Sulle spiagge marine durante tutto l’anno, farla poi essiccare con cura e conservarla in luogo asciutto.

Usi principali

Nei paesi nordici le alghe del genere Focus si usano principalmente come foraggio, come materiale fertilizzante, per l’estrazione di iodio e potassio e per la produzione di alginati. Il Focus vesiculosus ha proprietà emollienti e, infine per il suo elevato contenuto di iodio e vitamine serve anche per preparare farmaci destinati a combattere l’obesità e il rachitismo.

Come si presenta

La parte usata in erboristeria è costituita da tutto il tallo, si presenta sotto forma di frammenti di colore bruno scuro, dal forte odore marino persistente.

Dove si acquista

In erboristeria, in farmacia e nel reparto di alimenti biologici e integratori alimentari di alcuni supermercati.

Proprietà

La Quercia marina, grazie al suo elevato contenuto di iodio, è un ottimo stimolante della funzionalità della tiroide, combatte l’obesità, in quanto è in grado di accelerare i processi metabolici che hanno il compito di smaltire l’eccesso di grasso, possiede inoltre proprietà antireumatiche. La fitoterapia e la medicina allopatica la utilizzano sia nei trattamenti interni sia esterni sia, riguardano il gozzo e l’obesità. È utile infine anche nella cura della cellulite e per problemi della circolazione.

Parti usate

Le parti dell’alga utilizzate per le seguenti preparazioni sono derivate dal tallo.

PREPARAZIONI

Decotto: bollire per due minuti in un litro di acqua circa 15 g di Quercia marina. Filtrare e quindi bere il decotto. L’alga può essere in precedenza tenuta in acqua per dodici ore.

Compresse o capsule: si trovano già pronte in commercio, si possono acquistare in erboristeria o in farmacia.

Tintura: mettere in un vasetto di vetro a chiusura emetica 500 ml di alcool a 45° con 100 g di Fucos vesiculosus finemente tritato e conservarlo al buio in un luogo fresco e asciutto. Agitare bene con attenzione la preparazione tutti i giorni per due settimane, quindi filtrare la tintura e versarla in una bottiglia di vetro opaco per la conservazione.

Olio: si ottiene macerando per una notte intera l’alga secca in una soluzione composta di uguali quantità di olio di semi di Sesamo e di Mandorle, scaldarlo poi a bagnomaria per due ore circa, filtrarlo e usarlo esternamente seguendo attentamente le istruzioni d’uso.

Tallo fresco: fare cuocere il tallo in acqua per 20-30 minuti circa.

Salute

Obesità, ipotiroidismo: bere 3 tazzine di decotto al giorno, almeno mezz’ora prima dei pasti. In questi casi si possono assumere anche alcune compresse o capsule (rispettare la quantità consigliata dall’erborista o dal medico). In questi casi sarà indicata anche la tintura: un cucchiaino il giorno diluita in due dita di acqua.

Adenite: bere tre tazzine al giorno di decotto in cui siano stati aggiunti 30 g di Malva (fiori), che si può acquistare in erboristeria.

Dolori reumatici e artritici: massaggiare delicatamente le parti doloranti con l’olio preparato come sopra indicato. È importante, per ottenere ottimi risultati, che l’olio sia completamente assorbito dai tessuti interessati.

Stati di debolezza e convalescenza: in questi casi è utile consumare il tallo fresco, dopo averlo cotto in acqua, mescolarlo alle insalate di verdure crude, oppure alle insalate di legumi, utilizzato in questo modo, è un ottimo ricostituente per tutti gli stati di affaticamento.

Cellulite: si consiglia di aggiungere all’acqua del bagno una o due manciate di tallo, oppure massaggiare vigorosamente le parti interessate con l’olio fino al suo completo assorbimento.

Lo sapevate che…

Nel XVII secolo, lo iodio (un elemento chimico contenuto nelle acque marine e in molte alghe) era ottenuto distillando i talli della Quercia marina che era largamente utilizzata per curare il “gozzo”, nome popolare di una disfunzione della tiroide dovuta appunto alla mancanza di iodio e particolarmente diffusa nelle regioni con acque molto calcaree.

Un tempo inoltre, le alghe appartenenti all’ordine delle Fucales erano impiegate per produrre un particolare colorante rosso utilizzato nella tintura delle lane, questo stesso colorante, mescolato a oli e grassi, serviva per preparare prodotti cosmetici.

In Inghilterra, gli agricoltori raccolgono queste alghe sulle spiagge e le usano come fertilizzante a elevato contenuto di potassio.

CURIOSITÀ

Il termine Focus deriva dal greco fycos, che significa alga.

Il termine vesiculosus è invece relativo al fatto che sul tallo sono presenti piccole vesciche piene d’aria che permettono il galleggiamento.

Ai tempi di Plinio, la quercia marina era già utilizzata dai medici, nella cura della gotta.

 

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