ACERO (Acer campestre)

USI CONSIGLIATI

Salute

Attacchi di diarrea, contusioni, dissenteria acuta e persistente, distorsioni, dolori muscolari e articolari, flatulenza, meteorismo

Bellezza

Bagno rinfrescante e rivitalizzante per pelli fragili

Casa e giardino

Pianta ornamentale e decorativa per viali, giardini e parchi, legname per mobili di pregio

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DESCRIZIONE

L’Acero campestre è un albero a foglie caduche appartenenti alla famiglia delle Aceracee, trova le sue origini nel continente europeo e nell’Asia occidentale e, come la maggior parte delle specie di Aceri, cresce nelle regioni temperate e fredde dell’emisfero boreale. È conosciuto anche con i nomi di “oppio”, “loppio”, “testucchio” o “albero da vite”, in Italia si trova comunamente dalle regioni costiere fino alle zone submontane fino a 1000 m di altitudine circa. Molto spesso l’Acero campestre è coltivato come albero tutore lungo i filari delle vigne e come pianta da giardino a scopo ornamentale.

Principi attivi

I principi attivi sono contenuti principalmente nella corteccia non ancora suberificata dei rametti giovani e sono costituiti da: tannini, fitosteroli, allantoina, colina.

Aspetto e crescita

Albero rustico, coltivato e spontaneo, cresce preferibilmente in terreno ricco, profondo, non calcareo, e abbastanza asciutto, richiede un’esposizione generalmente soleggiata, ma nelle zone più calde è preferibile la mezz’ombra, resiste in regioni, dove la temperatura invernale scende sino a -35° C, richiede annaffiature accurate durante il primo anno d’impianto, soprattutto se la stagione è particolarmente calda e secca, si trova facilmente nei boschi, in particolare insieme a Faggi e Castani. L’Acero campestre è un albero che può raggiungere i 10-15 m di altezza, anche se spesso si rinviene sotto forma di arbusto, ha una larga e densa chioma, una corteccia grigio-rosea screpolata in placchette rettangolari e liscia sui rami giovani talvolta si formano delle ali suberose. Le foglie, di forma palmata, lunghe non più di 12 cm, sono suddivise in cinque lobi profondamente dentati, i lobi laterali sono più piccoli mentre quello centrale è più grande, la pagina superiore è di colore verde intenso, mentre quella inferiore è di un verde più chiaro, quest’ultima è inoltre leggermente pelosa-vellutata, soprattutto a lato delle nervature. I fiori sono distinti in maschile e femminili, hanno i petali inseriti su un disco che produce nettare, generalmente riuniti in corimbi, sono piccoli e di colore bianco-verdastro. I frutti sono samare costituite da due semi, ciascuno dei quali fornito di un’ala che diverge orizzontalmente (a differenza di altre specie di Acero in cui le ali formano un angolo circa acuto), al momento della caduta del seme le ali lo fa girare vorticosamente, facendolo allontanare dall’albero che lo ha prodotto, favorendo in questo modo la disseminazione. Si riproduce per semina, i semi conservati nella sabbia dopo la raccolta in autunno, germinano nella primavera successiva.

Raccolta e conservazione

Raccogliere la corteccia dei rami giovani non suberificati in primavera, quando è facile staccarla, farla essiccare al sole e conservarla in sacchetti di carta.

Proprietà

L’Acero campestre è famoso per le sue particolari proprietà astringenti, dovute principalmente all’elevato contenuto di tannini e fitosteroli nella corteccia, è, infatti, particolarmente indicato in caso di disturbi intestinali come diarrea, dissenteria, flatulenza e meteorismo. Per uso esterno agisce, oltre che come astringente, come rinfrescante e antinfiammatorio in caso di affezioni cutanee e arrossamenti della pelle in generale.

Parti utilizzate

È impiegata la corteccia dei rami giovani non ancora suberificata e poi essiccata al sole.

PREPARAZIONI

Decotto per uso interno: sminuzzare grossolanamente 30-35 g di corteccia essiccata di Acero campestre, versarla in un litro di acqua fredda e portarla a bollore, dopo 15-20 minuti dall’inizio dell’ebollizione, togliere dal fuoco, lasciar riposare per 5-7 minuti, quindi colare e filtrare. Se ne prendono dalle due alle tre tazzine il giorno, se il gusto è troppo sgradevole, dolcificare con un poco di miele di Acacia o di Castagno.

Polvere: pestare in un mortaio, fino a ottenere una polvere finissima, la quantità desiderata di corteccia di Acero campestre essiccato e sminuzzato. Conservare in vasetti di vetro chiusi con tappo a vite, assumere 2-4 g il giorno, suddivisi in due volte, in un’ostia, o mescolata con miele o marmellata, oppure disciolta in una tisana calda scelta a piacere.

Vino medicinale: mettere a macerare in un litro di buon vino bianco secco 20-25 g di corteccia di Acero essiccata e sminuzzata, dopo 7-8 giorni filtrare e conservare in un luogo fresco. La dose consigliata è di 1-2 bicchierini assunti dopo i pasti principali.

Decotto per uso esterno: far bollire in un litro abbondante di acqua, 50-60 g di corteccia di Acero campestre essiccato e sminuzzato, trascorsi venti minuti, togliere dal fuoco, lasciar intiepidire quindi filtrare. Utilizzare il decotto così preparato per fare lavaggi, impacchi e applicazioni.

Salute

Attacchi di diarrea, dissenteria acuta e persistente, flatulenza, meteorismo: per un’efficace azione astringente intestinale assumere all’occorrenza, durante il corso della giornata, 2-3 tazzine di decotto di corteccia di Acero per uso interno, oppure prendere la polvere di corteccia nelle dosi indicate, si consigliano inoltre di sciogliere la polvere in una tisana calda di bistorta, o di Meliloto o di Ortica. Infine, per coloro cui piace il vino. Infine, bere 1-2 bicchierini di vino medicinale dopo i pasti principali.

Contusioni, distorsioni, dolori muscolari e articolari: fare lavaggi delle zone interessate utilizzando il decotto di corteccia per uso esterno, applicare inoltre impacchi e compresse preparate sempre con il medesimo decotto, lasciar agire per 40-50 minuti circa, se i dolori non passano e le zone interessate tendono a gonfiare molto consultare subito il medico.

Bellezza

Bagno rinfrescante e rivitalizzante per pelli fragili: particolarmente adatto a chi ha una pelle assai fragile e delicata, che s’infiamma e si arrossa molto facilmente. Mettere una manciata (40-50 g circa) di corteccia di Acero campestre essiccato e sminuzzato grossolanamente nell’acqua del bagno già pronta, mescolare bene, aspettare 2-3 minuti, quindi immergersi come di consueto almeno per 20-30 minuti. Per evitare di gettare la corteccia direttamente nella vasca, preparare un piccolo sacchettino di cotone o di mussola a trama abbastanza fine, mettere la corteccia sminuzzata nel sacchettino, chiuderlo bene e metterlo a mollo nell’acqua calda del bagno, aspettare qualche minuto prima di immergersi come di consueto.

Casa e giardino

L’Acero campestre è un bellissimo albero da sfruttare nei parchi, per fiancheggiare viali o per realizzare boschetti colorati nei giardini, ne esistono varietà pregevoli tra le quali si ricorda Acer campestre var. argenteovariegatum, con foglie a grandi macchie bianche, Acero. C. var. pulverulentum, con fini spruzzatori di colore bianco sulle foglie verdi, Acero c. var austriacum, Acero c. var. tauricum e Acero c. var. hebecarpum. Ma oltre al suo pregiato valore ornamentale e decorativo, L’acero campestre possiede un legname di notevole valore commerciale, infatti, essendo grigio-roseo e bianco è particolarmente adatto a lucidature e a lavorazioni al tornio, consente, inoltre, la produzione di un ricercatissimo legno variegato utilizzato nell’ebanisteria e nella lavorazione di mobili di pregio.

CURIOSITÀ

Si racconta che uno degli inventori dell’elicottero, abbia avuto l’ispirazione per la costruzione delle eliche osservando un seme di Acero cadere.

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