ALTEA (Althaea officinalis)

USI CONSIGLIATI

Salute

Affezioni delle vie respiratorie, catarro nei bronchi e nei polmoni, colite, diarrea, foruncoli e ascessi, gastrite, infiammazioni all’apparato gastrointestinale, infiammazione della faringe e della trachea, infiammazioni cutanee, infiammazioni dentarie, infiammazioni agli occhi, irritazioni della bocca e della gengive, mal di gola, pigrizia intestinale, raffreddore, scottature, stati febbrili, stitichezza, tosse secca e stizzosa, ulcere gastriche, per favorire la dentizione.

Bellezza

Lozione per pelli sensibili e delicate, mani arrossate e screpolate.

Cucina

Insalate, verdura cotta, minestre, zuppe.

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DESCRIZIONE

L’Altea, comunamente conosciuta con i nomi di “bismalva”, “malvacchione” o “malvone” ha una lunga storia come pianta medicinale e alimentare: era, infatti, conosciuta e utilizzata dagli antichi Egizi e Siriani, e oggi è molto usato sia nella medicina popolare sia in quella ufficiale. L’Altea è una delle mille e più specie appartenenti alla famiglia delle Malvacee; sono originaria delle zone umide di tutta l’Europa, dalla Norvegia alla Spagna, e delle zone temperate settentrionali e occidentali dell’Asia. Al genere Althaea appartengono anche alcune specie, come per esempio Althaea rosea, coltivano principalmente a scopo ornamentale per la bellezza dei fiori.

Principi attivi

Contiene nelle radici il 30% di mucillaggine, comprendente glicosano e xilano, zuccheri vari per l’11%, saccarosio per il 10%, Lecitina, fitosterolo e infine asparagina per il 2%.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, rustica e perenne, spontanea oppure coltivata a scopo commerciale, cresce preferibilmente in pieno sole, in terreni salini, vicino a paludi d’acqua salata o in terreni umidi in prossimità del mare o di estuari. Possiede una radice spessa, lunga, a fittoni, carnosa, affusolata, con vistose fibre bianche, dalla radice si sviluppa il fusto vellutato, eretto, tondo e duro, in grado di raggiungere un metro e mezzo di altezza, in genere semplice o poco ramificato. Le foglie, dotate di un picciolo molto corto e ricoperte da una folta peluria morbida, sono larghe, con il margine dentato e di colore grigio verde, quelle inferiori sono più o meno tondeggianti e appena incise in tre-cinque lobi, mentre quelle inserite lungo il fusto presentano forma triangolare con la base cuoriforme e l’apice acuto, i fiori, grandi al massimo 3-4 cm, sono bianchi o rosa, a cinque petali e con stami violetti, generalmente compaiono dalla primavera fino alla tarda estate raggruppati all’ascella delle foglie . il frutto è formato da numerosi semi disposti circolarmente uno vicino all’altro, sono di colore marroncino, tondeggianti e con un incavo all’apice. L’Altea si riproduce per semina in primavera, in alternativa si possono anche fare talee sempre nella stagione primaverile, è una pianta che non si adatta alla vita in appartamento.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le radici dall’autunno alla primavera dell’anno successivo, eliminando le radichette laterali, raccogliere le foglie prima della fioritura recidendole insieme al relativo picciolo, infine raccogliere i fiori all’inizio della fioritura. Tagliare le radici in pezzetti non troppo grossi farle seccare all’ombra, essiccare anche le foglie e i fiori all’ombra in un luogo aerato. Conservare in barattoli di vetro, al riparo da polvere e umidità.

PROPRIETÀ

L’Altea è una pianta medicinale conosciuta per le sue ottime proprietà lenitive ed emollienti, dovute principalmente all’elevato contenuto di mucillaggine nelle radici e nelle foglie. Svolge un’azione decongestionante del cavo orale e delle vie respiratorie in generale, sono, infatti, un ottimo espettorante e sedativo per calmare forme influenzali, raffreddore con catarro e attacchi di tosse. È inoltre molto utile come emolliente e disinfiammante delle mucose dell’apparato digerente, svolge, infatti, un’efficace azione nella cura e nel trattamento di gastriti e ulcere gastriche. Per uso esterno infine è utile come lenitivo e decongestionante delle infiammazioni della pelle, della bocca e degli occhi.

Parti utilizzate

Sono impiegate le radici essiccate, per conservate e vecchie di alcuni anni, le foglie e i fiori, entrambi essiccati.

Preparazioni

Decotto di radici: far bollire in mezzo litro di acqua bollente 10-15 g di radici di Altea essiccata e ridotta in pezzi, togliere dal fuoco e lasciare riposare per 10 minuti, infine filtrare, bere ancora caldo e dolcificato con miele, 3-4 tazze al giorno.

Infuso di foglie o fiori: mettere in infusione, in un litro di acqua bollente, 30 g di foglie o fiori di Altea essiccati e leggermente sminuzzati, lasciar riposare per 15 minuti quindi colare e assumerne 4-5 tazze durante il corso della giornata.

Polvere di radice: ridurre in polvere piuttosto fine la qualità desiderata di radice di Altea essiccata, conservare in un barattolo ben chiuso. La dose consigliata è 3-8 g il giorno, diluiti in un poco di acqua calda o tiepida, oppure in una bevanda a piacere.

Decotto di radice per uso esterno: far bollire in un litro di acqua bollente, per 10-12 minuti circa, una manciata (40-60 g) di radice di Altea essiccata e ridotta in pezzetti, poi lasciare riposare per 15 minuti, quindi colare e utilizzare secondo le indicazioni del caso.

Salute

Affezioni alle vie respiratorie, catarro nei bronchi e nei polmoni, infiammazioni della faringe e della trachea, irritazioni della bocca e delle gengive, mal di gola, raffreddore, stati febbrili, tosse secca e stizzosa: assumere all’occorrenza durante il giorno 4-5 tazze d’infuso di fiori o foglie di Altea, oppure 3 tazze di decotto di radice, in particolare prima di andare a dormire alla sera, se il gusto della preparazioni risulta sgradevole dolcificate con un cucchiaino di miele. In caso di mal di gola e infiammazioni alle gengive fare più volte il giorno, sciacqui e gargarismi con un bicchiere di decotto di radice per uso esterno, appena tiepido o a temperatura ambiente.

Colite, diarrea, gastrite, infiammazioni dell’apparato gastrointestinale, pigrizia intestinale, stitichezza, ulcere gastriche: con azione protettiva e antinfiammatoria prendere 3 tazze d’infuso di fiori o foglie di Altea, ben caldo e dolcificato con miele, oppure 4 tazze di decotto di radice addolcito con un cucchiaino di miele di Tarassaco. In caso di stitichezza preparare in infuso con 4 g di foglie e fiori di Altea in una tazza di acqua bollente, bere subito prima di andare a dormire alla sera, in alternativa, diluire in un bicchiere di acqua caldissima 5-6 g di polvere di radice di Altea, mescolare bene, aggiungere un cucchiaino di zucchero e bere subito.

Foruncoli e ascessi, infiammazioni cutanee, infiammazioni dentarie, infiammazioni agli occhi, scottature, per favorire la dentizione: in caso di foruncoli e ascessi applicare sulle zone interessate un pezzetto di radice fresca di Altea, rinnovandola frequentemente, negli altri casi fare lavaggi, sciacqui e applicare compresse utilizzando il decotto di radice per uso esterno. Infine per calmare le infiammazioni dentarie dei bambini e favorire la crescita dei denti permanenti far masticare loro un pezzetto di radice fresca pulita.

Bellezza

Lozione per pelli sensibili e delicate: particolarmente indicata a quei tipi di pelle molto sensibile al vento, al freddo e alla rigidità della stagione invernale. Preparare  la seguente miscela composta da 50 g di radice di Altea essiccate e sminuzzate, 10 g di fiori di Viola, 10 g di fiori blu di Malva e 30 g di Verbasco (pianta intera), mescolare bene e mettere 4 cucchiai della miscela preparata in 400 g di acqua fredda, lasciar riposare per almeno 30 minuti. Mettere sul fuoco e far bollire lentamente, dal momento dell’ebollizione contare 8-10 minuti, quindi togliere dal fuoco, lasciare intiepidire e infine filtrare attraverso un colino. Conservare la lozione così preparata in una bottiglia con tappo a vite, e utilizzarla regolarmente.

Mani arrossate e screpolate: mettere 50 g di radice di Altea in 400-500 g di acqua fredda, mettere sul fuoco e far bollire per 10 minuti, spegnere e lasciar intiepidire. Immergere le mani nel decotto tiepido non filtrato, dopo 20-30 minuti togliere le mani e asciugarle con un panno massaggiandole leggermente, infine per facilitare la cicatrizzazione delle screpolature spalmare con un poco di olio di Iperico.

In cucina

Tutte le parti della pianta sono usate in cucina, l’anello apicale dei semi è consumato fresco nelle insalate, i fiori sono aggiunti a insalate di stagione, così come le foglie giovani. Le foglie servono per aromatizzare olio e aceto e bollite sono serviti come verdura o aggiunte a zuppe e minestre. La radice è lessata e poi fritta.

CURIOSITÀ

L’Altea citata da Pitagora, Platone e Virgilio, era una nota pianta medicinale: lo stesso nome Altea deriva da greco althein che significa “guarire”. I Romani la gustavano come verdura e la sua coltivazione fu promossa in Europa dall’imperatore Carlo Magno nel IV secolo.

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