CASTAGNO (Castanea sativa)

USI CONSIGLIATI

Salute

Affezioni alle vie respiratorie, diarrea, dissenteria persistente, infezioni della pelle, infiammazioni delle mucose dell’apparato respiratorio, malattie da raffreddamento, tosse asmatica, convulsiva e persistente

Bellezza

Detergente per il viso, lozione che dà riflessi per capelli biondi e castani, maschera emolliente e schiarente

Cucina

Frutta cotta, castagne bollite, castagne arrostite, confetture e marmellate, farina per dolci e torte

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DESCRIZIONE

Il Castagno è una pianta submontana che fruttifica solo nei climi mediterranei, appartiene alla famiglia delle Fagacee e si presenta come un grande albero a foglie caduche. Il Castagno è originario di alcune regioni dell’Asia occidentali, dell’Europa meridionale e dell’Africa settentrionale, poi è stato diffuso e naturalizzato in tutta l’Europa e anche in America. La sua coltivazione è assai diffusa e ne esistono centinaia di varietà, in Italia si trova in boschi più o meno estesi, fino a 900 m di altitudine nelle regioni settentrionali, e fino a 1300 m in quelle meridionali. Il Castagno è una pianta molto preziosa: i suoi semi commestibili (le castagne) sono utilizzati come alimento, foglie e corteccia sono impiegate come rimedio naturale, e il suo legno è di ottima qualità per produrre mobili.

Principi attivi

Nelle foglie e nella corteccia sono contenuti: tannini, alcaloidi, albumina, gomma, resina, piccole quantità di fitosterine. La composizione dei semi, o castagne, varia a seconda che siano freschi o secchi: zuccheri dal 43% (seme fresco) all’80% (seme secco), proteine dal 3,5 % al 5 %, sostanze lipidiche da 1,8% al 3%, e di conseguenza il loro potere calorico varia da 200 a 375 kcal (hg.

Aspetto e crescita

Albero a foglie caduche, spontaneo e ampiamente coltivato, cresce bene in qualsiasi terreno, migliore se siliceo e sabbioso, preferisce un clima temperato e mediterraneo. Il fusto grosso e robusto raggiunge un’altezza di 30 m circa, la corteccia è di colore bruno scuro, screpolata longitudinalmente e punteggiata da lenticelle biancastre, la chioma è imponente e tondeggiante. Le foglie picciolate, lunghe fino a 20-25 cm, sono di forma lanceolata, con l’apice acuto e con il margine ampiamente seghettato, sono di colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quelle inferiori, la superfice è leggermente pelosa nelle foglie giovani e poi diventa glabra e lucente in quelle adulte. I fiori, separati in maschile e femminili, compaiono dalla tarda primavera alla fine dell’estate, quelle maschili sono disposte in glomeruli inseriti su una lunga spiga a livello dell’ascella fogliare, quelli femminili sono raccolti in numero di 1-3, in un involucro formato da brattee unite insieme denominato “cupola”. I frutti spinosi sono ricci che contengono i semi della pianta che sono castagne, queste ultime sono costruite da una buccia sottile, da una polpa amilacea rivestita da una pellicola non commestibile. Si riproduce per semina o per innesto.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie in aprile-maggio con il loro picciolo, la corteccia dei rami (con un diametro di 1-2 cm circa) va raccolta in autunno o in primavera. Tagliare la corteccia in pezzetti, farla essiccare al sole e conservarla in sacchetti di carta, le foglie seccate all’ombra vanno conservate in sacchetti di tela o carta.

PROPRIETÀ

Il Castagno possiede particolari proprietà terapeutiche che non si esauriscono nei suoi squisiti semi. La corteccia, grazie al suo elevato contenuto di tannini, viene da sempre utilizzata come astringente in caso di diarree e dissenterie particolarmente ostinate, ed è inoltre anche un ottimo astringente cutaneo. Le foglie di Castagno svolgono un’efficace azione calmante e sedativa in caso di tosse convulsiva, sono ottime nella cura di malattie da raffreddamento e in caso di disturbi delle vie respiratorie. Per uso esterno anche le foglie possiedono efficaci proprietà astringenti e in molti casi anche batteriostatici. Infine le castagne rappresentano un ottimo alimento ricco di carboidrati, Sali minerale e povero di grassi.

Parti utilizzate

Si usano le foglie e la corteccia dei rami giovani, mentre a scopo alimentare i semi o castagne.

Preparazioni

Infuso di foglie: in un recipiente di porcellana o terracotta contenente 50-60 g di foglie di Castagno essiccate e sminuzzate, versare un litro di acqua bollente, lasciare in infusione per 10-15 minuti e colare. La dose consigliata è 7-8 tazzina il giorno prese a intervalli di una o due ore circa.

Tintura di foglie: mettere a macerare 20-30 g di foglie di Castagno essiccate in 100 ml di alcool a 60°, dopo 6-8 giorni colare spremendo bene anche il residuo, raccogliere in una bottiglietta di vetro scuro con contagocce, se ne prende 25-35 gocce, due volte il giorno, diluite in poca acqua o in un cucchiaino di miele.

Decotto di corteccia: far bollire in un litro di acqua, a fuoco lento e per venti minuti, 30-40 g di corteccia di Castagno essiccata e ridotta in pezzi, filtrare e consumare a cucchiai durante la giornata.

Decotto per uso esterno: far bollire 60 g di foglie (o 60 g di corteccia) di Castagno essiccate in un litro di acqua, dopo 15-20 minuti togliere dal fuoco, filtrare e utilizzare per lavaggi e compresse.

Salute

Affezioni alle vie respiratorie, malattie da raffreddamento, tosse asmatica, convulsiva e persistente: con azione sedativa, calmante e leggermente antisettica assumere all’occorrenza, a intervalli di una o due ore circa, 6-8 tazzine al giorno d’infuso di foglie di Castagno, se il gusto è troppo sgradevole dolcificare con un poco di miele, oppure prendere trenta gocce di tintura, due volte il giorno, mescolate con un cucchiaino di miele o diluite con poca acqua oppure su una zolletta di zucchero.

Diarrea, dissenteria persistente: per un’efficace azione astringente assumere durante la giornata 10-12 cucchiai di decotto di corteccia, se il gusto è sgradevole e troppo forte dolcificare con miele o zucchero. Consultare subito il medico se i sintomi persistono e non accennano a migliorare.

Infezioni e infiammazioni della pelle, infiammazioni delle mucose dell’apparato respiratorio: fare lavaggi e applicare compresse direttamente sulle zone interessate utilizzando il decotto di corteccia o di foglie per uso esterno, per disinfettare le mucose arrossate fare sciacqui e lavaggi, più volte il giorno, utilizzando il decotto di foglie per uso esterno.

Bellezza

Detergente per il viso: far bollire una decina di castagne di medie dimensioni, quando sono ben cotte toglierle dal fuoco, scolarle e avvolgerle in una pezza di tela inumidita. Aiutandosi con un coltello eliminare la buccia, raccogliere la polpa in un recipiente e con una forchetta schiacciarla aggiungendo un poco di latte intero fino a ottenere una crema semifluida. Passare sul viso, alla fine della giornata, la crema così ottenuta con azione detergente, lasciare agire per qualche minuto circa e poi sciacquare con abbondante acqua tiepida.

Lozione per capelli biondi e castani: ottimo dopo shampoo per esaltare i riflessi dorati dei capelli biondi e castano chiari. Far bollire una manciata di foglie secche di castagno in un litro di acqua abbondante per 15-20 minuti circa, togliere dal fuoco, lasciare intiepidire per 5-10 minuti, filtrare, colare e utilizzare il decotto per sciacquare i capelli più volte dopo lo shampoo. Per un effetto più intenso e duraturo, recuperare le foglie di Castagno bollite, spremerle bene e applicarle sui capelli bagnati a modi d’impacco lasciare asciugare per dieci minuti, tenendo la testa avvolta in un asciugamano di tela e passando sui capelli un poco di aria calda, sciacquare bene con l’acqua del decotto e infine asciugare come di consueto.

Maschera emolliente e schiarente: pestare nel mortaio la polpa bollita, ancora tiepida, di 5-7 castagne, aggiungere panna liquida fino a ottenere una pastella densa ma non troppo. Stendere il composto così preparato sul viso e sul collo, lasciare agire per 10-15 minuti (quando la maschera comincia a “tirare”), quindi togliere con una spugnetta umida e sciacquare con abbondante acqua tiepida. Se la pelle è grassa sostituire la panna con l’yogurt.

In cucina

Le castagne bollite o arrostite (le “caldarroste”) sono molte nutrienti, la qualità più pregiata è il “marrone” con la quale si prepara la buonissima “confettura di marroni”. Ridotte in farina sono impiegate per la preparazione di dolci e torte.

CURIOSITÀ

Oggigiorno i maggiori coltivatori di castagne sono la Cina, l’Italia, il Giappone e la Spagna, la loro composizione chimica è molto simile a quella del mais e del riso, e costituiscono una buona fonte di potassio, magnesio, ferro e manganese.

 

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