FIORDALISO (Centaurea cyanus)

USI CONSIGLIATI

Salute

Blefarite, congiuntivite, arrossamenti e infiammazioni agli occhi di vario genere, catarro nei bronchi e nei polmoni, raffreddore e tosse persistenti, infiammazioni e infezioni alle mucose della bocca e della gola, per stimolare la diuresi e come astringente intestinale.

Bellezza

Bagno per pelli delicate, occhi e palpebre arrossate, per capelli grigi o bianchi, per infoltire le sopracciglia, tonico astringente per pelli grasse.

Casa e giardino

Composizioni floreali, inchiostro profumato, miscele per pot-pourri.

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DESCRIZIONE

Il Fiordaliso comune (Centaurea cyanus), è un fiore noto fin dall’antichità: risale addirittura a 10000 anni prima di Cristo, un tempo era considerato un’erba infestante dei campi di grano ma oggi sta divenendo sempre più raro a causa dell’uso dei diserbanti. Appartenente alla famiglia delle Composite, il Fiordaliso è originario dell’Europa meridionale e orientale e in seguito è stato introdotto in molte zone dell’America settentrionale e altrove, dove si è naturalizzato. Ne esistono numerose varietà da giardino suddivise in due gruppi secondo l’altezza: tra le più apprezzate si ricordano la “Ball” e la “Blue Diadem” (alte) e la “Dwarf Rose Gem” e la “Polka Dot” (nane).

Principi attivi

Centaurina, cianina, cloride di cianina, lipidi, mucillagine, flavonoidi, pectine, antociani, responsabile del bel colore azzurro.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea annuale, che cresce spontanea nei luoghi incolti e soprattutto nei campi coltivati a cereali, ma dove non sono stati utilizzati diserbanti chimici, oggi è largamente coltivata anche come fiore da recidere. Predilige terreni fertili, ben drenati e una piena insolazione. Possiede una radice fusiforme, sottile e di colore giallo, da questa si sviluppa il fusto costolato, abbastanza ramificato, tormentoso e che può raggiungere gli 80-90 cm di altezza. Le foglie, disposte in posizione alterna, sono di colore verdastro o grigio a causa di un denso strato di peluria, o languine, che le ricopre quasi interamente, quelle della porzione inferiore sono pennato-partite e presentano segmenti lineari acuminati, quei superiori sono semplici, privi di picciolo, hanno forma lanceolata e sono lungamente acuminate all’apice degli steli, hanno un involucro composto di numerose brattee e la corolla tubolare divisa in cinque lobi, sono di colore blu vivo, raramente bianco, rosa o violetto secondo le varietà le corolle hanno un diametro di 2-4 cm circa. Il frutto infine è costituito da un achenio, biancastro e cilindrico, incavo alla base e con un ciuffo di setole nella parte superiore. Il Fiordaliso si riproduce per semina in primavera o in autunno.

Raccolta e conservazione

Le sommità fiorite si raccolgono durante tutto il periodo della fioritura, da maggio a luglio-agosto, recidendole appena di sotto all’involucro di brattee, farle quindi essiccare all’ombra in un luogo aerato, conservare in un barattolo o in vasi di vetro o porcellana, chiusi ermeticamente e al riparo da fonti di luce o calore.

PROPRIETÀ

Il Fiordaliso è utilizzato per le sue qualità antinfiammatorie ed espettoranti, è, infatti, un ottimo decongestionante bronchiale, stimola l’espulsione di catarro e muco dai bronchi e dalla trachea, calma la tosse e disinfetta le mucose della bocca e della gola. Svolge un’efficace azione come diuretico, tonico e astringente intestinale. Viene inoltre ampiamente utilizzato in campo oculistico, è, infatti, particolarmente efficace nella cura delle infiammazioni agli occhi, e nel trattamento esterno decongestionante e normalizzante delle palpebre arrossate e delle zone attorno agli occhi infiammati.

Parti utilizzate

Sono impiegate le foglie e le sommità fiorite essiccate.

Preparazioni

Decotto: mettere 30-40 g di fiori essiccati e sminuzzati in un litro di acqua fredda, portare a bollore e fare bollire per 5-10 minuti, togliere dal fuoco e lasciare in infusione fino al completo raffreddamento. Filtrare o colare e conservare in una bottiglia in un luogo fresco, prenderne 2-3 tazze al giorno secondo le indicazioni, se si desidera, dolcificare con un poco di miele o zucchero.

Infuso per uso interno: mettere in infusione, in una tazza di acqua bollente, 3-5 g di fiori essiccati e ridotti in polvere, dopo 10-15 minuti filtrare e bere a tazzine o a cucchiai.

Vino medicinale: lasciare a macero, in un litro di vino bianco, 40-50 g di fiori essiccati e sminuzzati, dopo 10-12 giorni filtrare e conservare in una bottiglia con tappo a vite. Bere a bicchierini all’occorrenza.

Infuso per uso esterno: lasciare in infusione 5-10 g di fiori essiccati e pestati in 100-150 ml di acqua bollente, lasciare intiepidire, quindi filtrare con cura attraverso un telo pulito, preferibilmente bianco. Utilizzare per fare lavaggi e impacchi secondo le indicazioni del caso.

Salute

Blefarite, congiuntivite, arrossamenti e infiammazioni agli occhi di vario genere: secondo i consigli del medico e dell’erborista fare lavaggi e bagni oculari utilizzando l’infuso per uso esterno ancora tiepido, immergervi qualche garza o del cotone sterile, quindi appoggiare delicatamente, sugli occhi arrossati e infiammati, esercitando una leggera pressione.

Catarro nei bronchi e nei polmoni, raffreddore e tosse persistenti: assumere all’occorrenza come decongestionante bronchiale 2-3 tazze al giorno di decotto di fiori, dolcificando con un cucchiaino di miele di Acacia, oppure prendere tre tazzine d’infuso per uso interno durante la giornata. Si consiglia inoltre a coloro cui piace il vino, di bere un bicchierino di vino medicinale dopo i pasti principali.

Infiammazioni e infezioni alle mucose della bocca e della gola: con azione antinfiammatoria e leggermente antisettica fare almeno due-tre volte il giorno, sciacqui e gargarismi con una tazza d’infuso per uso esterno.

Per stimolare la diuresi e come astringente intestinale: bere all’occorrenza, durante la giornata, due tazze di decotto, oppure tre tazzine d’infuso di fiori per uso interno. In caso di reumatismi per migliorare l’azione diuretica si consiglia di bere dopo i pasti principali anche un bicchierino di vino medicinale.

Bellezza

Bagno per pelli delicate e che si arrossano facilmente: mettere nell’acqua della vasca calda, ma non bollente, alcuni fiori essiccati, mescolare bene e immergersi come di consueto per venti minuti circa.

Occhi e palpebre arrossate: dopo una giornata ventosa, oppure un giorno di lavoro trascorso davanti al computer o sotto la luce artificiale, gli occhi soffrono e ne risentono, fare quindi un bagno oculare, 5-10 minuti circa utilizzando l’infuso di fiori per uso esterno (controllare bene che non siano presente nel liquido corpuscolo residuo dei fiori).

Per capelli grigi o bianchi: per impedire l’ingiallimento dei capelli bianchi o grigi, sciacquarli più volte con l’infuso per uso esterno, per conferire al capello riflessi azzurri e lucentezza.

Per infoltire le sopracciglia: preparare una miscela con 25 g di fiori di Fiordaliso, 15 g di foglie di Ortica, 10 g di foglie di Salvia e 10 g di Fumaria, mettere in infusione un cucchiaio della miscela così preparata in un bicchiere di acqua bollente, dopo dieci minuti filtrare e utilizzare per bagnare tre volte il giorno le sopracciglia.

Tonico astringente per pelli grasse: utilizzare l’infuso per uso esterno come tonico, passare sul viso due volte il giorno, frizionando leggermente, un batuffolo di cotone imbevuto nell’infuso.

In casa e giardino

I Fiordalisi sono fiori coloratissimi che abbelliscono il giardino, e utilizzati per composizioni floreali, sono di grandissimo effetto. Sono bellissimi mescolati con fiori primaverili-estivi di vari colori, per esempio il Delfinio, le Rose e le Peonie. Con il succo ottenuto dalle sommità fiorite, si ottiene un inchiostro azzurro profumato, mentre con i fiori essiccati sono preparate miscele per pot-pourri.

CURIOSITÀ

Il Fiordaliso è stato denominato Centaurea cyanus dal naturalista svedese Linneo, molto probabilmente con riferimento al mitico centauro Chirone, ferito da una freccia e salvato grazie al succo di Fiordaliso, oppure riferendosi alla leggenda del giovanetto Ciano, trovato ormai esangue in un campo di fiordalisi.

 

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