LIQUIRIZIA (Glycyrrhiza glabra)

USI CONSIGLIATI

Salute

Bronchite, influenza, mal di gola, raffreddore, stomatite, tosse, coliche intestinali, gastriti, ulcere gastriche, stitichezza, congiuntiviti, blefariti, piaghe.

Bellezza

Maschera per pelli stanche, tonico per pelli arrossate.

Cucina

Caramelle, pastiglie, budini, gelati, mousse, sciroppi, bastoncini, aromatizzante per birre e miscele di tabacco.

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Descrizione

La Liquirizia, o Liquerizia, è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Leguminose, originaria della zona compresa tra l’Europa e il Pakistan occidentale, che in seguito si è naturalizzato nelle zone temperate. Oggi è piuttosto rara in Europa centrale e occidentale, mentre è più comune in Europa orientale, è coltivata estensivamente in Russia, Iran, Spagna e India. Conosciuta sin dall’all’antichità, la Liquirizia trova un ampio utilizzo nell’industria farmaceutica, dolciaria e liquoristica.

Principi attivi

Glicirrizina (5-10%), contenente sali di calcio e di potassio dell’acido glicirrizzico, liquiritina, un glucoside flavonico che per idrolisi si scioglie in liquiritigenina e glucosio, saccarosio e destrosio (5-10%), amido (30%), proteine, grassi, resina, asparagina, olio essenziale, fitosteroli, saponina, vitamina del gruppo B.

Aspetto e crescita

Pianta perenne cespugliosa, cresce spontanea nei luoghi sabbiosi, preferisce terreni ricchi, argillosi, grassi, profondi e umidi, si trovano facilmente nelle vallate in riva ai fiumi. Nasce da un grosso rizoma di forma cilindrica che si suddivide in tre-cinque radici secondarie, da queste ultime si sviluppano numerosi stoloni striscianti che possono raggiungere 8 metri di lunghezza. Rizoma, radici e stoloni hanno una corteccia di colore marrone scuro, l’interno di colore giallo e il gusto dolce. I fusti, alti sino a un metro, sono semplici e ramificati nella parte superiore. Le foglie, verde intenso e imparipennate, sono composte di quattro-sette paia di foglioline lunghe, ovali o ellittiche, con la base arrotondata e l’apice leggermente appuntito, la pagina inferiore è glutinosa e appiccicosa per la presenza di numerose ghiandole. I fiori sono raccolti in racemi ancorati sotto all’ascella delle foglie e compaiono solitamente a giugno-luglio, ciascun racemo è composto di 20-30 fiori azzurro-liliacei. Il frutto è un piccolo legume allungato, bruno-rossastro, contenente 2-6 semi ovali di colore scuro. La Liquirizia si riproduce principalmente per divisioni delle piante adulte, di 3-4 anni, in primavera, in autunno o all’inizio della stagione invernale.

Raccolta e conservazione

Le radici vanno raccolte da piante di almeno 2-3 anni, nei periodi invernali e autunnali, quando la Liquirizia è entrata in riposo vegetativo. Vanno lavate con cura per togliere la terra, eliminare le radichette laterali, quindi si tagliano in pezzi lunghi 10-15 cm. Questi ultimi vanno essiccati all’ombra oppure in un ambiente riscaldato (la temperatura non deve essere superiore ai 40°C). Conservare le stecche di Liquirizia in sacchetti di carta o in barattoli di vetro, lontano dall’umidità.

PROPRIETÀ

La Liquirizia possiede innumerevoli proprietà che la rendono uno dei rimedi naturali più usati. È dissetante, rinfrescante, insaporente, aromatizzante e dolcificante, la radice contiene glicirrizina, una sostanza più dolce dello zucchero, che peraltro può essere somministrata ai diabetici. È un ottimo emolliente e fluidificante nella cura di bronchiti, raffreddori, influenze, attacchi di tosse, affezioni della bocca e del cavo orale. Svolge un’azione efficace come antispasmodico renale e intestinale, e usata nella cura dell’ulcera gastrica e duodenale dà ottimi risultati. Possiede proprietà lassative e anoressanti, aiuta, infatti, a ridurre l’appetito aumentando la sensazione di sazietà, ha inoltre azione mineralcorticoide nella cura del morbo di Addison. Infine, utilizzata esternamente, svolge un’azione lenitiva e normalizzante.

Parti utilizzate

Si usa la polpa estratta dalla radice, il ceppo radicale e l’estratto radicale e l’estratto essiccato.

Preparazioni

Decotto: far bollire per 5 minuti 50 g di radice sminuzzata in un litro abbondante di acqua, togliere dal fuoco e lasciare macerare per dodici ore, filtrare e berne secondo le indicazioni.

Polvere: si acquista già pronta in farmacia o in erboristeria, prendere 15-20 g in un’ostia o mescolata con un poco di miele.

Infuso: sminuzzare finemente un pezzo di radice, versare quindi una tazza di acqua bollente su 5 g circa della radice triturata e lasciare in infusione per almeno 1-2 ore, quindi bere secondo le indicazioni.

Tintura: mettere a macerare 20-25 g di radice sminuzzata in 60 g di alcool puro da liquori e 50 ml di acqua distillata per 10-15 giorni. Trascorso il tempo di macerazione, filtrare e conservare in una bottiglietta di vetro scuro.

Vino medicinale: lasciare macerare, per 15-20 giorni, in un litro di buon vino bianco secco 100 g di radice triturata. Filtrare e assumerne 5-6 cucchiai il giorno.

Salute

Bronchite, influenza, mal di gola, raffreddore, stomatiti e tosse: assumere durante il giorno 5-6 tazze di decotto o d’infuso, inoltre masticare della radice a volontà. Per alleviare arrossamenti, infiammazioni alla gola e bruciori dovuti ad afte e stomatite, fare degli sciacqui e gargarismi con il seguente decotto: 20 g di radice di Liquirizia, 40 g di Eucalipto e 10 g di Santoreggia, bollire per dieci minuti in un litro di acqua, lasciare riposare a lungo, quindi filtrare e utilizzare più volte il giorno.  In alternativa, prendere 2-3 cucchiaini di tintura pura o diluita in una bevanda calda (latte o tè), oppure, per calmare una tosse stizzosa, secca e insistente, 5-6 cucchiai di vino medicinale dopo ogni pasto principale.

Coliche intestinali, gastriti, ulcere gastriche, stitichezza: assumere una tazza di decotto il mattino e una alla sera prima di coricarsi; in caso di stitichezza, come lassativo prendere un cucchiaino di polvere di radice prima dei pasti, se il gusto è troppo forte, mescolarla con un po’ di miele. Per gastriti croniche e ulcere allo stomaco, bere inoltre due tazze al giorno del seguente decotto: 100 g di radice di Liquirizia e 100 g di radice di Iperico da bollire in un litro di acqua per cinque minuti, lasciare riposare per 30-40 minuti, quindi filtrare.

Congiuntivite, blefariti, piaghe: utilizzare per fare bagni oculari, compresse e impacchi un infuso preparato con 5 g di radice sminuzzata in 100 ml di acqua bollente, lasciato in infusione fino a raffreddamento, quindi filtrato, applicare direttamente sulle zone interessate.

Avvertenze

Dosi abbondanti e troppo elevate possono dare alcuni effetti collaterali, come perdita di sodio e di potassio con conseguente ritenzione idrica, ipertensione, mal di capo e insufficienza respiratoria.

Bellezza

Maschera per pelli stanche: formare un impasto omogeneo mischiando 10-15 g di radice di Liquirizia in polvere e 5-7 g di Fieno Greco in polvere con un poco di acqua, amalgamare bene e applicare sul viso come una maschera, lasciando agire per 20-30 minuti. Nel caso di pelli molto screpolate, utilizzare al posto dell’acqua un cucchiaino di olio di oliva o di germe di grano.

Tonico per pelli arrossate: mettere 40 g di radice in 200 ml di acqua e lasciare riposare dieci per minuti. Far bollire quindi per 8-10 minuti, spegnere e lasciare raffreddare, con le radici sempre in ammollo. Una volta a temperatura ambiente, filtrare il decotto negli stampini nei cubetti del ghiaccio e conservare nel freezer. Passare tutti i giorni sul viso un cubetto di tonico, anche prima di applicare il trucco.

In cucina

Dalle radici della Liquirizia si estrae un caratteristico succo di sapore dolce-amaro, ampiamente utilizzato nell’industria dolciaria come aromatizzante per la confezione di pastiglie, bastoncini, caramelle e sciroppi. Con un poco di estratto si possono inoltre preparare budini, gelati, mousse e altri dessert. Infine, grandi quantità di liquirizia sono usate come insaporente di alcune birre.

CURIOSITÀ

Attraverso particolari lavorazioni, fatti in laboratori chimici su scala industriale, dalla radice della pianta sono estratti una pasta con la quale è prodotta la “Liquirizia nera”, venduta sotto forma di bastoncini, caramelle, stecche e pasticche. Anche preparata in questo modo la Liquirizia, mantiene intatte tutte le sue benefiche proprietà.

 

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