SAPONARIA (Saponaria officinalis)

USI CONSIGLIATI

Salute

Accumulo di acido urico, depurativo, diuretico, artrite, attacchi di gotta, reumatismi, disturbi al fegato, itterizia, ingorghi alla milza, eczemi, eruzioni cutanee, prurigine

Bellezza

Shampoo per capelli, latte detergente per pelli delicate

Casa e giardino

Detergente per tessuti di lana e capi delicati

Cucina

Per insaporire insalate, verdure, macedonie, dessert, birra

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DESCRIZIONE

La Saponaria è una splendida pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Cariofillacee. Il nome latino del genere deriva dalla saponina contenuta nelle foglie e nelle radici, che è utilizzata per lavare e restituire splendore a indumenti delicati: un tempo, l’impiego della pianta a questo scopo era molto diffuso, e sembra addirittura che già gli assiri conoscessero questa sua proprietà. Originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale, poi fu importata e naturalizzata altrove. Il genere saponario comprende una trentina di specie di piante erbacee rustiche o delicate, che talvolta sono coltivate nei giardini per i loro fiori appariscenti.

Principi attivi

Saponina (fino al 5%) contenente acidi saporubinico e saprubrinico, flavonoidi, inoltre sostanze resinose e mucillagginose, vitamina E, gomma, vitessina.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea perenne e rustica, che cresce spontanea lungo i fossi, le strade, fra i cespugli e negli incolti dalla pianura alla zona submontana, si adatta a qualsiasi tipo di terreno da giardino, anche se in linea generale preferisce i suoli profondi, freschi e sabbiosi e ben drenati, in pieno sole o mezz’ombra. Possiede un rizoma strisciante, cilindrico, bruno-rosato, spesso circa 6-13 mm, da quest’ultimo si sviluppano, a livello dei nodi, sottili radichette fibrose, con alto contenuto di saponina. Il fusto, eretto o ascendente, alto sino a 80 cm circa, è nodoso, ramificato, di colore verde chiaro con sfumature rosso-violetto alla base. Le foglie sono opposte, di forma ovale-lanceolata, di color verde scuro e con tre nervature parallele ben visibili su entrambe le pagine, anche il succo che si ottiene spremendole contiene saponina. I fiori ermafroditi, raccolti in fitte cime fogliose, lunghi circa 2,5 cm, sono di color rosa pallido ed emanano un dolce profumo di frutta durante il periodo della fioritura, in tarda estate. In autunno maturano invece i frutti, costituiti da capsule oblunghe contenenti numerosi semini simili a pastiglie. La saponaria si riproduce per semina in primavera, o per disseminazione naturale. In alternativa dividere i rizomi stoloniferi nel tardo autunno o all’inizio di primavera.

Raccolta e conservazione

Le foglie vanno raccolte in estate, quando la pianta sta per fiorire, mentre i fiori, gli steli, il rizoma e le radici si prelevano nella stagione autunnale. Le foglie e i fiori si essiccano all’ombra, quindi si conservano in recipienti ben chiusi. Dopo essere state affettate, le radici si fanno essiccare al sole, quindi si conservano in sacchetti di tela, al riparo dall’umidità e dalla polvere.

PROPRIETÀ

Possiede ottime proprietà depurative, diuretiche e diaforetiche, utili per eliminare gli accumuli di acido urico e per curare le affezioni renali, gli attacchi di gotta, reumatismi e artriti. Svolge un’azione antisettica e vermifuga ed è efficace nella cura di dermatosi e affezioni del cavo orale. Possiede infine proprietà lassative, espettoranti, colagoghe e coleretiche.

Parti utilizzate

Sono impiegate le radici essiccate e le foglie generalmente fresche.

Preparazioni

Decotto di foglie: preparare una soluzione al 5%: bollire per 1-2 minuti non più di 5 g di foglie fresche in 100 ml di acqua. Si raccomanda di filtrare subito e di non lasciare macerare le foglie nell’acqua a bollitura completata, perché possono rilasciare sostanze tossiche. Assumere secondo le indicazioni.

Decotto di radice: fare bollire in un litro di acqua 40 g circa di radice. Dopo cinque minuti filtrare il decotto ancora bollente.

Macerato: fare macerare per otto ore circa, in un bicchiere di acqua fredda, 10 g di radice finemente triturata e sminuzzata. Consumare l’intera tazza di macerato durante la giornata suddivisa in più volte.

Tintura: triturare finemente in un mortaio 60 g di radice e metterli a macerare in 200 g di alcool a 60°. Dopo cinque giorni, filtrare e conservare in una bottiglietta di vetro scuro, la dose consigliata è trenta gocce il giorno.

Salute

Accumulo di acido urico, depurativo e diuretico: prendere due bicchieri al giorno di decotto di foglie, oppure, alla sera prima di andare a dormire, assumere trenta gocce di tintura disciolte in un poco di acqua o in una tazza di tè caldo.

Artrite, attacchi di gotta e reumatismi: assumere due tazze di decotto di radice durante la giornata, oppure quindici gocce di tintura due volte al giorno. In caso di gotta preparare il seguente decotto: in 2 l di acqua mettere 20 g di radice di Saponaria, 200 g di foglie di Frassino e 150 g di corteccia di Sambuco, lasciare bollire per dieci minuti, quindi filtrare e berne tre tazze il giorno.

Disturbi al fegato, itterizia, ingorghi alla milza: prendere tre tazze al giorno di decotto di radice, se il sapore è troppo sgradevole, dolcificare con un cucchiaino di miele di tarassaco. In alternativa, assumere una tazza di macerato, suddivisa in cucchiai durante la giornata. Se i disturbi non migliorano consultare il medico.

Eczemi, eruzioni cutanee e prurigine: applicare sulle zone interessate un cataplasma così preparato: lavare e sgocciolare alcune foglie fresche, stenderle sopra una pezza di tela e pestare leggermente per far uscire un poco di succo, applicare quindi direttamente sulle zone interessate e lasciare agire per 20-30 minuti.

Avvertenze

A dosi elevate la Saponaria, in particolare la sua radice, può essere tossica e velenosa, per tanto si consiglia di attenersi scrupolosamente alle dosi indicate.

Bellezza

Shampoo per capelli secchi: si tratta di uno shampoo delicato che non produce eccessiva schiuma. Versare 570 ml di acqua bollente su due cucchiai di Saponaria, in polvere o finemente tritata, e 40 g di Salvia essiccata, lasciare in infusione per trenta minuti, quindi filtrare e adoperare una volta raffreddato. Mezza tazza è sufficiente per capelli di media lunghezza.

Shampoo alla corteccia per capelli particolarmente grassi: fare bollire a fuoco basso, per trenta minuti, due cucchiai di corteccia in scaglie (in vendita presso le erboristerie) in 570 ml di acqua. Filtrare e usare una volta raffreddato.

Latte detergente per pelli delicate: riscaldare a bagnomaria ½ tazza di latte intero e due cucchiai di radice finemente sminuzzata, cuocere per trenta minuti (non far bollire il latte ed evitare la formazione della pellicola). Lasciare in infusione per due ore, quindi filtrare. Conservare in frigo e utilizzare entro una settimana. Applicare sul viso con un batuffolo di cotone.

Casa e giardino

Detergente per tessuti di lana e capi delicati: fare bollire, per 3-5 minuti circa, 30 g di radice in tre litri di acqua, colare e recuperare il liquido di cottura. Fare bollire nuovamente la radice in un litro di acqua per 15-20 minuti, colare e unire il liquido al primo. Utilizzare quindi l’acqua di cottura filtrata come detersivo per lavare senza sapone maglioni di lana, pizzi, merletti, tendine, indumenti fini e delicati di seta e di nailon. Lasciare in ammollo i capi per trenta minuti, quindi sciacquare con abbondante acqua fredda.

In cucina

Il fiore della saponaria è ottimo per decorare e insaporire insalate, verdure cotte al forno, al vapore o saltate in padella, conferisce inoltre un sapore delicato a macedonie o a dolci a base di frutta fresca. Infine, talvolta è utilizzato per conferire un aroma particolare ad alcuni tipi di birra.

CURIOSITÀ

La Saponaria è chiamata anche “Garofano a mazzetti”: emana, infatti, un gradevole profumo di Lampone con una punta di Garofano. Nel Medioevo era usata sia come detergente, sia come pianta medicinale contro affezioni cutanee come eczemi e dermatosi di origine venerea.

 

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