USI CONSIGLIATI
Salute
Cattiva digestione, catarro gastrointestinale, diarrea, dolori articolari, artritici, muscolari, eccitazione nervosa, eccitazione sessuale esagerata, febbre, ferite, gotta, influenza, insonnia nervosa, iperacidità di stomaco, isterismo, leucorrea, malaria, piaghe, raffreddore, reumatismi, stati di angoscia, tagli.
Bellezza
Bagno rilassante e tonificante.
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DESCRIZIONE
Il Salice è una pianta arborea che appartiene alla famiglia delle Salicacee, è una pianta molto antica, infatti, è citata in alcuni scritti risalenti al I secolo d.C. molto probabilmente è originaria delle zone continentali dell’Europa e del Mediterraneo, poi fu esportata e naturalizzata altrove, principalmente negli Stati Uniti, oggi il Salice è abbondantemente coltivato e in Italia cresce dal mare alla zona montana soprattutto lungo i corsi di acqua. Esistono diverse specie di Salice, tra le quali le più importanti sono certamente il Salice bianco, Salix alba, e il Salice rosso, Salix purpurea, questi due Salici hanno stesse proprietà terapeutiche note da tempi antichissimi.
Principi attivi
Contiene principalmente tannini, sostanze resinose, l’eteroside salicoside.
Aspetto e crescita
Pianta arborea, a foglie caduche, spontaneo e coltivato, cresce preferibilmente in terreni sabbiosi, incoerenti ben drenati e umidi, in piena insolazione. Il Salice rosso e quello bianco possono crescere nello stesso ambiente: luoghi umidi, rive di fosso, fiumi e torrenti anche in montagna, il Salice bianco è un albero che può raggiungere i 20 m di altezza, con chioma larga, tronco robusto, corteccia suberificata e fessurata verticalmente, i rami giovani sono flessibili ma robusti con gemme di colore bruno-rossastro. Le foglie alterne, dotate di un picciolo molto corto, variano da oblunghe a lanceolate, il margine è dentellato e all’apice di ogni dente è presente una ghiandola. I fiori separati in maschili e femminili: i primi sono riuniti in amenti all’apice di piccoli rametti, sono dotati di due ghiandole che producano nettare, i fiori femminili, anch’essi riuniti in amenti, sono più corti e possiedono una sola ghiandola. Il frutto è costituito da una capsula conica dalla superficie liscia e glabra, all’interno contiene numerosi semi ricoperti di una folta peluria argentea. Il Salice rosso è invece un alberello che raggiunge al massimo solo i 4 m di altezza, i rami sono sottili e flessibili e la corteccia è bruno-giallastra o più spesso porporina. Le foglie, generalmente opposte, sono obovato-lanceolata, con la base arrotondata e l’apice acuto: il margine è intero nella porzione inferiore e dentellato in quella superiore. I fiori riuniti in amenti, che compaiono prima o insieme alle foglie si distinguono in maschili, lunghi e spesso ricurvi, e femminili, corti e solitamente diritti, i fiori possiedono una sola ghiandola per il nettare. Il frutto è una capsula conica, sessile e pelosa.
Raccolta e conservazione
Raccogliere la corteccia, da rami di 2-3 anni di vita, alla caduta delle foglie, inciderla con il coltello e strapparla con le mani. Gli amenti e le foglie si raccolgono durante la fioritura. Fare essiccare la corteccia al sole e conservare in sacchetti di carta o tela, gli amenti e le foglie vanno fatte seccare all’ombra e conservate in recipienti di vetro o porcellana.
PROPRIETÀ
Le proprietà terapeutiche del Salice rosso e del Salice bianco sono molto simili, entrambi, infatti, contengono glucosidi dell’alcool salicilico e derivati analoghi che sono assai utili nella cura di stati febbrili, raffreddore, dolori muscolari, dolori reumatici e per tutti questi sintomi tipici dell’influenza. Svolge un’azione sedativa e calmante, molto efficace in caso d’isterismo, insonnia nervosa, stati di angoscia, eccessiva eccitazione sessuale, è un ottimo analgesico e antinevralgico utile per alleviare dolori mestruali, artritismo articolare di tipo degenerativo e gotta. Il Salice agisce inoltre anche a livello dell’apparato digerente favorendo la normalizzazione dell’iperacidità gastrica e dell’attività degli enzimi digestivi, limita, infatti, la secrezione dei succhi gastrici, elimina le forme di catarro gastrointestinale e contribuisce ad arrestare alcune forme diarroiche.
Per uso esterno infine il Salice è un ottimo detergente, astringente e cicatrizzante per piaghe, ferite e tagli, è efficace nella cura della leucorrea e concilia il sonno.
Parti utilizzate
È impiegata principalmente la corteccia, raramente le foglie e i fiori.
Preparazioni
Decotto: fare bollire, per un quarto d’ora circa, in un litro di acqua 25-30 g di corteccia si Salice essiccata e sminuzzata, togliere dal fuoco, coprire la pentola e fare riposare ancora per quindici minuti. Filtrare e conservare in un luogo asciutto, la dose consigliata è 4-5 tazzine il giorno.
Polvere di corteccia: utilizzando il tritatutto o il macinacaffè ridurre in polvere finissima la quantità necessaria di corteccia di Salice essiccata, se ne prende 1-3 cucchiaini al giorno secondo le indicazioni. Si raccomanda di polverizzare la corteccia solo prima dell’uso e mai conservarla in polvere.
Tintura: fare macerare 60 g di corteccia di Salice essiccata in 300 ml di alcool a 20°, dopo dieci giorni filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro. La dose consigliata è 2-3 cucchiai durante il corso della giornata.
Infuso di fiori: versare, in un recipiente di terracotta, sopra 40-50 g di fiori (amenti) si Salice essiccati una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per quindici minuti, quindi colare e bere ancora caldo, se si desidera dolcificare con un poco di zucchero.
Decotto per uso esterno: fare bollire, per dieci minuti, in un litro abbondante di acqua 70-80 g di corteccia di Salice essiccata e sminuzzata, togliere dal fuoco, lasciare riposare per quindici minuti e poi colare. Utilizzare il preparato per lavaggi e irrigazioni secondo il caso.
Salute
Cattiva digestione, catarro gastrointestinale, diarrea, iperacidità di stomaco: per limitare la secrezione gastrica, normalizzare l’attività degli enzimi digestivi e con azione astringente assumere all’occorrenza, durante il corso della giornata, 2-3 cucchiai di tintura di corteccia in un poco di acqua, oppure prendere 4 g al giorno di polvere di corteccia in un’ostia o disciolti in poca acqua. Se i disturbi persistono consultare il dottore.
Dolori articolari, artritici e muscolari, febbre, influenza, malaria, raffreddore, reumatismi: con azione tonica e febbrifuga assumere durante il giorno 1-3 cucchiaini da tè di polvere di corteccia, mescolata a un poco di miele o marmellata, o disciolta in un bicchiere di latte caldo. In alternativa bere 2-3 tazze al giorno di decotto di corteccia, dolcificato con miele, il decotto è più efficace se assunto caldo, in caso di forte influenza con fastidiosi dolori muscolari prendere inoltre tre cucchiai al giorno di tintura diluita in acqua.
Eccitazione nervosa, eccitazione sessuale esagerata, gotta, insonnia nervosa, isterismo, stati di angoscia: con azione sedativa, analgesica e calmante prendere 4-5 tazzine di decotto di radice il giorno, oppure 2-3 cucchiaini di polvere di corteccia durante la giornata, o quattro cucchiaini di tintura. In questi casi inoltre, come antispasmodico e tranquillante assai efficace, assumere il decotto di fiore di salice: due tazze durante il corso della giornata e una tazza la sera, mezz’ora prima di andare a dormire.
Ferite, insonnia, leucorrea, piaghe, reumatismi, tagli: ad azione astringente, detergente e cicatrizzante fare lavaggi delle zone interessate, più volte il giorno, utilizzando il decotto di radice per uso esterno, oppure fare impacchi e applicare compresse con la corteccia di Salice polverizzata. In caso di leucorrea si consiglia di fare irrigazioni vaginali con il decotto per uso esterno a temperatura ambiente. Infine per conciliare il sonno fare, prima di andare a dormire un pediluvio, utilizzando il decotto di corteccia per uso esterno diluito in acqua calda, ma non bollente.
Bellezza
Bagno rilassante e tonificante: particolarmente adatto per rilassare i muscoli dopo una faticosa giornata e calmare l’eccitazione nervosa. Versare nell’acqua calda del bagno già pronta quattro tazze abbondanti di decotto di corteccia di Salice per uso esterno, mescolare bene e immergersi per 20-30 minuti.
Avvertenze
La corteccia di Salice deve essere raccolta da rami né troppo giovani né troppo vecchi, l’ideale è strapparla dai rami di 2-3 anni, inoltre si raccomanda di conservarla solo in pezzi abbastanza grossi e non polverizzata, perché i principi attivi in essa contenuti, una volta polverizzata, si modificano diventando leggermente tossici.
CURIOSITÀ
Il Salice è una stupenda pianta da coltivare in giardino, si riproduce mediante talee legnose in inverno e per semina in primavera.