GRAMIGNA (Agropyrum repens)

USI CONSIGLIATI

Salute

Angiocolite (infiammazione dei dotti biliari) calcoli ai reni e alla vescica, calcolosi biliari, cistite, colecistite, edemi, gotta, infezioni renali e alle vie urinarie, infiammazioni articolari, infiammazioni all’intestino e allo stomaco, influenza, ittero, litiasi urinaria, malattie del fegato, malattie infettive accompagnate da febbre, morbillo, raffreddore, reumatismi, ritenzione di acqua e di liquido sieroso, scarlattina, scarsa produzione di urina, stitichezza, uretrite, varicella, per favorire il deflusso della bile, per decongestionare il fegato e le vie epatobiliari, per favorire e aumentare la diuresi, per depurare l’organismo dalle tossine e dalle sostanze di rifiuto

Bellezza

Contro lo xantelasma, trattamento contro la cellulite, per far scomparire un orzaiolo

Casa e giardino

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DESCRIZIONE

L’Agropyrum repens, conosciuto con i nomi di Gramigna, “falsa Gramigna”, “dente canino”, “caprinella”, “grano delle formiche” e “grano selvaggio”, è una pianta erbacea appartenente alla numerosa famiglia delle Graminacee. Molto spesso è considerata dai giardinieri e dai vivaisti una pianta infestante da bandire con ogni mezzo dalle coltivazioni, in realtà possiede numerose proprietà che la rendono utile, non solo dal punto di vista terapeutico e medicinale. La Gramigna è originaria dell’Europa, dove ancora oggi è largamente diffusa, in seguito fu importata e naturalizzata negli Stati Uniti, dove assunse un carattere particolarmente infestante negli Stati orientali, oggi si trova anche in Asia settentrionale, in Australia e in America meridionale. In Italia è comunque ovunque fino alle regioni montane.

Principi attivi

Triticina, un carboidrato simile all’inulina, zuccheri, in particolare inositolo, Sali potassici, mucillagine, acido malico, un olio essenziale, gomme, oleoresina, acido ossalico, acidi organici, Sali minerali.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, perenne, rustica, rizomatosa, spontanea con carattere infestante, cresce bene in qualsiasi tipo di terreno purchè umido e ben drenato, in genere suoli leggeri e piuttosto sabbiosi aumentano la produzione di rizomi, preferisce una posizione soleggiata o parzialmente in ombra, si trova facilmente nei luoghi incolti, nei campi coltivati, nei pascoli, lungo le strade e nelle siepi. Si sviluppa su un rizoma sotterraneo, di colore giallognolo, molto ramificato e lungamente strisciante, che può raggiungere anche alcuni metri di lunghezza. È suddiviso in nodi e internodi, dai nodi si originano inferiormente le radici e superiormente i fusti, questi ultimi, glabri, eretti e semplici sono alti fino a 80-100 cm circa. Le foglie, lunghe, di colore che varia dal verde vivo al bluastro, sono divise in due parti: una guaina lunga 10 cm che avvolge il fusto e una lamina lanceolata, gradatamente assottigliata, con l’apice acuminato, lunga 10-20 cm, ha il margine intero e la pagina superiore è ricoperta da corti peli. I fiori, piccoli e purpurei, sono riuniti in numero da quattro a sei in piccole spighette, ciascuna racchiusa nell’insieme di due glume a 5-7 nervature e due glumette, più spighette insieme costituiscono l’infiorescenza a spiga, in genere compaiono dall’inizio dell’estate all’inizio dell’autunno. Il frutto è costituito da una cariosside ovoidale, lunga 6-7 mm che resta racchiusa nelle glumette. Si riproduce per divisione dei rizomi in autunno e in primavera, poiché è notevolmente infestante, si consiglia di coltivarla in un contenitore.

Raccolta e conservazione

Raccogliere il rizoma durante tutto l’anno, anche se quello raccolto in primavera o autunno è di qualità migliore. Far essiccare al sole, raschiare con un coltello la pellicola esterna e conservare in recipienti di vetro o di porcellana, ben chiusi al riparo dall’umidità e dalla polvere.

PROPRIETÀ

La Gramigna è una pianta medicinale molto appezzata per le sue ottime proprietà diuretiche e depurative, utili non solo per eliminare dai tessuti in eccesso di acqua e liquido sieroso in caso di ritenzione di liquidi, edemi, scarsa produzione di urina, ma anche per combattere l’infiammazione del rene e dell’apparato genitourinario, come nel caso di cistiti, uretriti, calcoli renali e infiammazioni alle vie urinarie. Come depurativo, inoltre, svolge un’efficace azione in caso di artrite, dolori reumatici, gotta e infiammazione articolare, agisce come sudorifere in caso di malattie infettive accompagnate da febbre, influenza, raffreddore ecc., esercita una blanda azione lassativa, antinfiammatoria e antisettica intestinale, stimola il deflusso dei succhi biliari e decongestiona il fegato in caso di epatopatie.

Parti utilizzate

Sono impiegati i rizomi essiccati, di rado freschi.

Preparazioni

Decotto: la preparazione avviene in due tempi. Far bollire in poca acqua (200-250 ml) 30 g di rizoma essiccato e sminuzzato grossolanamente per un minuto circa, quindi gettare via l’acqua utilizzata, fare nuovamente bollire il rizoma in 1200 ml di acqua fino a quando questa non si è ridotta a un litro circa, togliere dal fuoco, lasciare raffreddare quasi completamente, quindi colare. Se ne prendono, prima, dopo o durante i pasti, 4-5 tazze al giorno oppure anche in quantità maggiore.

Estratto fluido: si acquista già pronto in farmacia o in erboristeria, la dose consigliata è 3-5 g per volta, più volte al giorno, allungati in poca di acqua o in una tisana a piacere.

Salute

Angiocolite (infiammazione dei dotti biliari), calcolosi biliari, colecistite, ittero, malattie del fegato, per favorire il deflusso della bile, per decongestionare il fegato e le vie epatobiliari: con azione epatoprotettrice, depurativa e antisettica, assumere all’occorrenza durante il corso della giornata almeno 4-5 tazze di decotto di rizoma, se il gusto è troppo sgradevole, dolcificare con un cucchiaino di miele di Tarassaco ad azione depurativa, oppure prendere 4 g di estratto fluido 4-5 volte al giorno in una tazza d’infuso di Boldo o tanaceto. Per un effetto più efficace e duraturo aggiungere al decotto di Gramigna 15 g di radice di Robbia, 50 g di radice di Liquirizia, lasciare in infusione per venti minuti, quindi colare, se ne bevono 3-4 bicchierini nel corso dell’intera giornata.

Calcoli ai reni e alla vescica, cistite, edemi, infezioni renali e alle vie urinarie, infiammazioni all’intestino e allo stomaco, litiasi urinaria, ritenzione di acqua e di liquido sieroso, scarsa produzione di urina, stitichezza, uretrite, per favorire e aumentare la diuresi: con azione diuretica, antisettica e antinfiammatoria, assumere all’occorrenza 5-6 tazze di decotto di rizoma durante la giornata, preferibilmente lontano dai pasti principali, oppure prendere 3-4 g di estratto fluido di Gramigna diluiti in una tazza d’infuso di Betulla (calcoli renali), o Parietaria (per aumentare la diuresi), o lino (infiammazione all’intestino). In questi casi è inoltre molto efficace aggiungere a un litro di decotto di rizoma di Gramigna un po’ di radice di fragola, acetosa, soffione e alcune foglie di agrimonia, far bollire ancora per qualche minuto, quindi colare e consumare durante la giornata come bevanda abituale. Se i disturbi e i sintomi persistono, è preferibile consultare il medico.

Gotta, infiammazione articolare, reumatismi, per depurare l’organismo dalle tossine e dalle sostanze di rifiuto: con azione antinfiammatoria e depurativa, assumere regolarmente durante il giorno 5-6 tazze di decotto di Gramigna, dolcificando se si desidera, con mezzo cucchiaino di zucchero di canna, in alternativa, diluire 5 g di estratto fluido in una tazza d’infuso di Sambuco on Olmaria e bere 4-5 volte al giorno. Per migliorare l’azione depurativa della Gramigna aggiungere al decotto, all’inizio dell’ebollizione, due cucchiaiate circa di orzo.

Influenza, malattie infettive accompagnate da febbre, morbillo, raffreddore, scarlattina, varicella: con azione sudorifera, assumere quando necessario 4-5 tazze di decotto di Gramigna dolcificato con miele di Acacia, oppure prendere 5 g di estratto fluido 3-4 volte al giorno diluiti in una tazza d’infuso di Acacia o salice rosso. Se la situazione si aggrava, rivolgersi al medico.

Bellezza

Contro lo xantelasma: con questo nome s’indica un’affezione della pelle localizzata sulle palpebre con escrescenze di colore giallastro molto sgradevoli alla vista. Come cura contro questo inestetismo, bere tutti i giorni 2-3 tazze di decotto di Gramigna.

Trattamento contro la cellulite: adatto a tutte le età. Per combattere l’accumulo delle cellule morte e l’insorgere della cellulite, bere regolarmente ogni giorno come cure depurative tre tazze di decotto di Gramigna.

Per far scomparire un orzaiolo: bere per due giorni di seguito due tazze di decotto di Gramigna durante la giornata e, alla sera prima di andare a dormire, una tisana lassativa.

 Casa e giardino

La Gramigna, pur essendo considerata dagli agricoltori una pericolosa e fastidiosa pianta infestante, è ottima mescolata ai mangimi per cavalli: infatti, dopo pochi giorni, rende lucente il loro mantello. Inoltre, un tempo, con le sue radici fibrose erano fabbricate delle ottime scope.

CURIOSITÀ

Fra le numerose graminacee, molte specie sono chiamate con il nome volgare di Gramigna, ma in realtà una sola, Cynodon dactylon, è la “vera Gramigna”.

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