USI CONSIGLIATI
Salute
Asma, bronchite, brucellosi, calcoli renali, catarro, cistite, diarrea, epistassi, ernia, ferite, foruncoli, fratture, idropisia, infezioni bronchiali con emorragia, influenza, infiammazioni renali, leggere escoriazioni, lievi scottature, ritenzione idrica nei tessuti, pertosse, ulcere della pelle, per favorire la fluidificazione e la depurazione del sangue, per favorire la sudorazione.
Bellezza
Bagno tonificante per pelli stanche e irritate da sole e vento, collutorio per gengive infiammate, maschera per mani arrossate e infiammate.
Cucina
Bevande, sciroppi, amari digestivi, tinture.
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DESCRIZIONE
La Pilosella è una pianta erbacea conosciuta anche con i nomi di “pelosella “ e “orecchie di topo”, la sua coltivazione risale a molti secoli fa e il suo impiego era principalmente legato al campo erboristico e medicinale. La Pilosella appartiene alla famiglia delle Composite e si ascrive al genere Hieracium, che annovera un centinaio di specie. Trova le sue prime origini in Europa, poi fu naturalizzata nelle regioni a clima temperato dell’Asia settentrionale, dell’Africa nordoccidentale e dell’America settentrionale. In Italia è ampiamente diffusa dalle zone costiere fino alle regioni di montagna.
Principi attivi
Contiene principalmente: acido tannico, flavoni, mucillagini, idrossicumarina, oli essenziali, resine, sostanze antibiotiche, un umbrelliferone.
Aspetto e crescita
Pianta erbacea, perenne, rustica, a portamento eretto, coltivata o spontanea, cresce molto rigogliosa soprattutto in terreni poveri, da ben drenati ad asciutti, predilige un’esposizione al sole o parzialmente ombreggiata, si trova facilmente in luoghi erbosi, negli incolti, nelle praterie asciutte e sui pendii sassosi. La Pilosella si sviluppa su un rizoma strisciante, dal quale si origina una rosetta di foglie basali, ellittiche, e diversi stoloni radicanti ai nodi, questi ultimi possiedono foglie alterne sempre più piccole, dalla rosetta spuntano gli scapi fiorali, semplici o poco ramificati, alti dai 10 ai 30 cm circa. Le foglie, riunite in una rosetta basale, sono sdraiate sul terreno e hanno una caratteristica forma lanceolata-spatolata; ciò significa che la massima larghezza è verso l’apice e non nella parte centrale della foglia. Il margine è intero, la superficie superiore della foglia è verde e possiede peli setosi molto lunghi, mentre quella inferiore, di colore bianco-grigiastro, è feltrosa per la presenza di una fitta peluria di peli stellati e setolosi. I fiori, larghi, di colore giallo limone, compaiono generalmente dalla primavera inoltrata a metà autunno, sono solitari e riuniti in un capolino singolo all’apice dello scapo peloso o irsuto. Il frutto è costituito da un achenio cilindrico con l’apice tronco e la superficie laterale striata, ha un pappo composto di setole semplici, di colore bianco sporco. La Pilosella si riproduce per semina oppure per divisioni in autunno o in primavera.
Raccolta e conservazione
Raccogliere la pianta durante il periodo di massima fioritura, che coincide con i mesi da maggio ad agosto, recidere gli steli fiorali al colletto ed eliminare le foglie gialle. Riunire in strati sottili la pianta e farla seccare, il più rapidamente possibile, all’ombra e in un luogo aerato. Conservare, infine, in sacchetti di carta o di tela ben chiusa.
PROPRIETÀ
La Pilosella è nota fin dall’antichità per le sue preziose e particolari proprietà antibiotiche, grazie ai suoi principi attivi, infatti, è assai utile nella cura di malattie di origine infettiva. Svolge un’efficace azione febbrifuga e antinfiammatoria, è particolarmente indicata per la cura di gravi irritazioni intestinali, malattie polmonari, emorragie. Grazie al notevole contenuto di mucillagini protegge le mucose interne, regola le funzioni gastrointestinali ed esercita un’azione leggermente lassativa in caso di stitichezza e stipsi, inoltre, è un ottimo diuretico ed espettorante. Per uso esterno, infine, può essere impiegata come astringente in caso di abrasioni, ferite, tagli, ulcere della pelle.
Parti utilizzate
A scopo medicinale è impiegata esclusivamente la parte aerea della pianta, fresca o essiccata.
Preparazioni
• Infuso per uso interno: in un recipiente di terracotta o porcellana, versare un litro di acqua bollente sopra 20 g di porzione aerea essiccata e leggermente sminuzzata, lasciare in infusione per 10-15 minuti circa, quindi colare e conservare in un luogo fresco e asciutto, se il gusto del preparato è troppo sgradevole, aggiungere un cucchiaio di miele o un cucchiaino di succo di pera. La dose consigliata è di 3-4 tazzine al giorno, secondo le indicazioni.
• Polvere: pestare in un mortaio, o in un macinacaffè, la quantità desiderata di parti aeree di Pilosella essiccata fino a ridurla in polvere finissima. Se ne prende all’occorrenza durante il corso della giornata la punta di un cucchiaino, sciolta in un poco di acqua oppure mescolata con un cucchiaino di miele di Tiglio.
• Infuso per uso esterno: versare sopra 80 g di porzione area essiccata e sminuzzata un litro abbondante di acqua bollente, lasciare in infusione per trenta minuti o fino a quando l’infuso diventa tiepido, quindi colare. Utilizzare l’infuso preparato secondo le indicazioni, per fare lavaggi, sciacqui, irrigazioni e per applicare impacchi e compresse.
Salute
• Asma, bronchite, catarro, infezioni bronchiali con emorragia, influenza, pertosse: per un’efficace azione antibiotica ed espettorante, assumere all’occorrenza durante il corso della giornata 3-4 tazzine d’infuso di Pilosella per uso interno, aggiungendo un cucchiaino di miele se il gusto è troppo sgradevole, oppure prendere la punta di un cucchiaino di polvere di Pilosella essiccata 2-3 volte al giorno, sciolta in poca acqua o in un cucchiaino di miele di acacia.
• Brucellosi, calcoli renali, cistite, diarrea, idropisia, infiammazioni renali, ritenzione idrica nei tessuti, per favorire la fluidificazione e la depurazione del sangue, per favorire la sudorazione: con azione diuretica e depurativa, assumere all’occorrenza 2-3 volte durante il corso della giornata la punta di un cucchiaino di polvere di Pilosella sciolta in un cucchiaino di miele di tarassaco, bere, inoltre, 2-3 tazzine d’infuso di parti aeree di Pilosella per uso interno, dolcificando con un cucchiaino di succo di pera o di mela. Se i disturbi si fanno sempre più gravi e i sintomi non migliorano, è opportuno consultare il medico.
• Ernia, epistassi, ferite, foruncoli, fratture, leggere escoriazioni, lievi scottature, ulcere della pelle: per un’efficace azione astringente, fare lavaggi delle zone doloranti con l’infuso di parti aeree di Pilosella per uso esterno, lasciando agire 15-20 minuti circa, applicare, inoltre, sulle zone interessate compresse imbevute nel medesimo infuso, lasciare agire 1-2 ore circa. Se i disturbi persistono e non accennano a migliorare, consultare subito il medico.
Bellezza
• Bagno tonificante per pelli stanche e irritate da sole e vento: adatta a tutti i tipi di pelle, indicata per ammorbidire e calmare le infiammazioni. Aggiungere all’acqua del bagno una manciata di sommità fiorite fresche di Pilosella, immergersi per 10-15 minuti nel bagno così preparato, asciugarsi picchiettando la pelle con l’asciugamano, infine, terminare il trattamento applicando sul corpo una crema ad azione idratante.
• Collutorio per gengive infiammate e irritate: adatta a calmare le infiammazioni, soprattutto durante periodi di particolare stress emotivo. Dopo essersi lavati accuratamente i denti e facendo attenzione a non sfregare le gengive, utilizzare l’infuso di sommità di Pilosella per uso esterno per fare 2-3 sciacqui durante il giorno, mattino e sera, prolungare il trattamento per due settimane, fino a quando l’infiammazione si è calmata.
• Maschera per mani arrossate e infiammate: adatta per ammorbidire e calmare le irritazioni. Mescolare i seguenti ingredienti fino a ottenere una pasta di consistenza cremosa: un cucchiaio di parte aerea di Pilosella essiccata, un cucchiaio di olio di Avocado, un cucchiaio di glicerina e un cucchiaio di succo di Limone, amalgamare bene e travasare in un vasetto con tappo a vite. Applicare la maschera alle mani almeno una volta la settimana, preferibilmente prima di coricarsi alla sera, stenderla con cura e lasciare agire per venti minuti, poi sciacquare e applicare una crema a forte azione idratante.
In cucina
In cucina, un tempo, la Pilosella era ampiamente utilizzata nella preparazione di bevande, sciroppi, amari digestivi e tinture. Oggi però questi preparati non sono più utilizzati.
CURIOSITÀ
Hieracium deriva dal termine greco hieràkion, nome dato a diverse specie simili al tarassaco, che discende da hièrax, “sparviero”, perché si credeva che gli sparvieri si cibassero di queste piante per migliorare la loro vista. Le radici della pianta, detta anche “antibiotica”, secernono sostanze che inibiscono la germinazione di numerose altre piante.