USI CONSIGLIATI
Salute
Artrite infiammatoria e degenerativa, gotta, reumatismi articolari, calcoli ai reni e alla vescica, disturbi renali con ritenzione idrica, idropisia, nefriti, cattiva digestione, coliche addominali, flatulenza, gas intestinali, indigestione, mancanza di appetito, infiammazioni del cavo orale con abbassamento di voce, piaghe, ulcere, insonnia, nervosismo, per stimolare l’attività sessuale.
Bellezza
Maschera alle vitamine per stendere le rughe.
Cucina
Aromatizzante e condimento; verdura cotta, verdura cruda, insalate
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DESCRIZIONE
Pianta erbacea molto popolare trova posto in tutti gli orti come verdura aromatica e saporita. Il suo impiego risale all’antichità: i Greci la utilizzavano sia come pianta medicinale, sia per realizzare piccole corone per i vincitori dei giochi olimpici; i Romani invece lo coltivavano soprattutto a scopo alimentare. Appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, il Sedano è originario dell’Europa meridionale e successivamente fu importato in Africa e nelle Americhe. Ne esistono due varietà orticole: la dulce, dalla quale si ricavano le tipiche coste, e la Rapaceum, il sedano-rapa con radice tuberosa.
Principi attivi
Olio essenziale; il glucoside apina; oleoresine nelle radici; acido petroselinico; vitamine A, B, C; magnesio; manganese; ferro; iodio; rame; sodio; potassio; calcio e fosforo.
Aspetto e crescita
Pianta erbacea biennale, che in forma selvatica cresce nei terreni paludosi e salini, preferibilmente in riva al mare; coltivata cresce bene in un terreno ricco, umido e ben drenato, al sole o a mezz’ombra, al riparo dai venti. Possiede una radice ingrossata insieme con la parte basale del fusto nella varietà rapaceum, sottile e piuttosto esile nella varietà dulce. Nel primo anno vegetativo dalla radice si sviluppano solo alcune foglie, mentre nel secondo anno si origina il fusto fiorifero eretto, alto 60-80 cm circa, di colore verde, molto sfaccettato, cavo all’interno e notevolmente ramificato; i rami laterali, anch’essi cavi all’interno, sono fortemente ricurvi a doccia. Le foglie, molto aromatiche, nel primo anno formano una rosetta basale eretta e sono di colore verde chiaro brillante a seghettatura irregolare, alterne e pennate; nella seconda stagione sono invece più scure e si trovano sui gambi e i rami eretti. I fiori, piccoli e bianco verdastri, sono riuniti in ombrelle ineguali poste al termine dei rami od opposte alle foglie; compaiono durante tutta l’estate. I semi sono minuscoli, di colore bruno, dalla forma ovale e con sapore e profumo aromatici. Il Sedano si riproduce per semina, in serra a inizio primavera, all’aperto in tarda primavera. Ha una germinazione lenta e non è assolutamente adatto alla coltivazione in casa.
Raccolta e conservazione
Raccogliere la radice dall’autunno alla primavera da piante di almeno un anno; le foglie in estate e i semi quando sono maturi. La radice e i semi vanno essiccati al sole o in stufe a temperatura moderata; le foglie si possono essiccare, congelare o mettere nell’aceto. Conservare radici e semi in recipienti di vetro o porcellana, in un luogo asciutto.
CURIOSITÀ
Oggi il Sedano è commercializzato in tre tipi: il “Sedano da taglio”, di cui si utilizzano principalmente foglie per condimenti; il “Sedano da coste”, a volte sottoposto in campo all’imbiancamento (crescita in assenza di luce) per renderlo più dolce, tenero e croccante; ed infine il “Sedano-rapa” dalla polpa biancastra e tenera, con una radice molto sviluppata nella regione del colletto.
PROPRIETÀ
Il Sedano contiene numerose sostanze che lo rendono un ottimo rimedio naturale; le foglie e le radici sono diuretiche, sudorifere e depurative, utili per stimolare l’apparato urinario, in particolare nella cura di malattie renali e vescicali con ritenzione di liquidi; svolge inoltre un’efficace azione nel trattamento di affezioni reumatiche, gotta, artrite infiammatoria e degenerativa. A queste parti della pianta vengono attribuite anche proprietà aperitive, digestive, tonico generali e carminative: riducono infatti flatulenze, gas intestinali e stimolano l’appetito e la secrezione gastrica. I semi sono ottimi sedativi per il sistema nervoso e favoriscono il sonno. Per uso esterno il Sedano svolge infatti un’azione cicatrizzante per piaghe ed ulcere ed emolliente in caso di geloni ed estremità fredde.
Parti utilizzate
Vengono impiegati la pianta intera, fresca od essiccata, ed i semi. Il Sedano migliore è verde chiaro, fresco e croccante; evitare il Sedano flessibile e molliccio: le costole dovrebbero spezzarsi e non piegarsi.
Preparazioni
• Decotto: fare bollire, per 15-20 minuti, in un litro di acqua 5-6 gambi di Sedano tagliuzzati; togliere dal fuoco far riposare per 10 minuti, quindi filtrare e prendere a tazzine nel corso della giornata secondo le indicazioni.
• Infuso: lasciare in infusione per 8-12 ore 40-50 g di semi di sedano, precedentemente pestati, in un litro di acqua bollente; quindi filtrare e prendere all’occorrenza, dolcificando, se si desidera, con un poco di miele.
• Succo: si acquista già pronto nei negozi specializzati (erboristerie); oppure è possibile prepararlo in casa: prendere la quantità desiderata di Sedano, pulirlo bene, avendo cura di eliminare anche le parti terrose, e mettere le costole in una centrifuga fino ad ottenere un succo denso ed omogeneo: Conservare in luogo fresco.
• Tintura: mettere a macerare, per 15 giorni, 20 g di semi di Sedano in 80 g di alcool a 25° (20 g di alcool puro e 60 g di acqua preferibilmente distillata); trascorsi i 15 giorni filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro, lontano da fonti di calore e luce.
Salute
• Artrite infiammatoria e degenerativa, gotta, reumatismi articolari: bere all’occorrenza mezzo bicchiere al giorno di succo; se si vogliono ottenere trattamenti intensivi, prolungare la cura per 15-20 giorni. Se i disturbi non migliorano consultare subito il medico.
• Calcoli ai reni e alla vescica, disturbi renali con ritenzione idrica, idropisia, nefriti: come ottimo rimedio diuretico bere più tazzine al giorno di decotto, oppure 2-3 tazze d’infuso nel corso della giornata. In alternativa, assumere un bicchiere al giorno di succo; se il gusto è troppo sgradevole aggiungere un cucchiaino di miele.
• Cattiva digestione, coliche addominali, flatulenza e gas intestinali, indigestione, mancanza di appetito: assumere dopo i pasti principali una tazza d’infuso di semi caldo o tiepido, dolcificato, se si desidera, con un cucchiaino di miele di Tarassaco; in alternativa, prendere nel corso della giornata 4-5 cucchiaini di tintura diluiti in un poco di acqua tiepida, o in un’altra bevanda non gassata. In caso di inappetenza prendere una-due tazzine di decotto 30-40 minuti circa prima dei pasti.
• Infiammazioni del cavo orale con abbassamento di voce, piaghe ed ulcere: utilizzare il succo fresco per preparare lozioni ed impacchi ad azione cicatrizzante da applicare direttamente sulle zone interessate; in caso d’infiammazioni ed ulcerazioni della bocca e della gola utilizzare il succo diluito o il decotto per fare sciacqui e gargarismi almeno due volte nel corso della giornata.
• Nervosismo, insonnia: prendere all’occorrenza come sedativo del sistema nervoso 3-4 tazzine al giorno d’infuso di semi; oppure 4 cucchiaini di tintura diluiti in una tazza d’infuso di camomilla.
• Per stimolare l’attività sessuale: frullare, fino ad ottenere una crema semifluida, mezzo finocchio di medie dimensioni, due coste di sedano e mezza manciata di semi di anice; passare al colino e assumere la bevanda così ottenuta.
Bellezza
• Maschera alle vitamine per distendere le rughe: è adatta a tutti i tipi di pelle particolarmente sciupate. Pulire un gambo di sedano, tritarlo finemente con la mezzaluna e metterlo in una tazzina con due cucchiaini di latte intero. Dopo un’ora circa, passare al setaccio; raccogliere ciò che è rimasto nel setaccio e applicarlo quindi sul viso praticando un leggero massaggio con movimenti rotatori. Infine, passare ripetutamente sul viso un batuffolo di cotone imbevuto di succo Sedano.
In cucina
I semi di Sedano macinati possono essere aggiunti al sale come condimento per minestre, zuppe, salse al curry, spezzatini e marinate; le coste verdi o bianche, si servono crude come antipasto in pinzimonio, in insalate, ripiene di creme e di formaggi molli; oppure cotte, soffritte nel burro e condite con latte e formaggio (nei tortini al forno). Le radici, infine, si usano per aromatizzare, brodi, zuppe e minestre, oppure si consumano crude in insalata.