BOSSO (Buxus sempervirens)

USI CONSIGLIATI

Salute

Affezioni reumatiche croniche, artrite, cistite, emorroidi, febbre, ferite, gotta, idropisia, influenza, intestino pigro, leggere escoriazioni, litiasi renali, malattie delle vie urinarie, piaghe, reumatismi, ritenzione di liquidi nei tessuti, stitichezza, tagli e ulcere della pelle, per favorire e migliorare la sudorazione.

Bellezza

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DESCRIZIONE

Il genere Buxus comprende una cinquantina di specie di arbusti sempreverdi e piccoli alberi, appartiene alla famiglia delle Bussacee ed è originario dell’Europa, dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale. In una delle sue opere Plinio il Vecchio, nel 60 d.C., fornisce una spettacolare descrizione del Bosso, quest’arbusto era, infatti, conosciuto già nell’antichità come pianta medicinale, efficace ma molto tossico se utilizzato incautamente. Ai nostri giorni è utilizzato principalmente per il legname. Il Bosso è ampiamente diffuso nell’Europa centrale e meridionale, in Italia settentrionale cresce dalla regione submontana fino alla zona alpina ed è presente anche sugli appennini e in Sardegna.

Principi attivi

Il Bosso contiene: alcaloidi, tra cui buxina, parabuxina, olio, tannino, vitamina C.

Aspetto e crescita

Arbusto sempreverde o piccolo albero, spontaneo e coltivato, rustico, cresce preferibilmente in un terreno ben drenato, neutro o alcalino, tollera l’esposizione al sole o a mezz’ombra, è particolarmente adatto ai climi freddi: le piante adulte sono, infatti, in grado di sopportare temperature fino a -20°C circa. Il Bosso è un bellissimo arbusto, alto da 1 a 4 m, con un apparato radicale notevolmente ramificato. Il fusto appare tetragono con una corteccia rugosa, bruno-grigia, che diventa suberosa nei rami più vecchi. Le foglie, di colore verde –scuro brillante, sono piccole, coriacee, opposte, brevemente picciolate, ovuli o oblunghe, con la sommità ottusa o lievemente incavata e il margine ripiegato verso il basso. I fiori, giallo-verde, che compaiono da marzo a maggio, sono privi di petali, divisi in maschile e femminili, sono molto piccoli, riuniti in glomeruli ascellari ed emanano un profumo moscato. I frutti sono costituiti da capsule ellissoidali e si sviluppano dai fiori femminili, contengono semi di colore nero lucente. Il Bosso si riproduce mediante talee di legno giovane o semi maturi in una mistura di torba o sabbia. In tarda primavera occorre potare nuovamente la pianta per favorire nuovi getti.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie all’inizio della primavera e la corteccia in primavera e in autunno, che corrisponde al periodo vegetativo della pianta, raschiando la porzione esterna con un coltello e staccando la corteccia rimasta. Fare essiccare la corteccia al sole, invece, far essiccare le foglie il più velocemente possibile all’ombra. Conservare ambedue in sacchetti di carta o di tela al riparo dalla polvere e dall’umidità.

PROPRIETÀ

Il Bosso è noto sin dall’antichità per le sue pregiate e particolari proprietà medicinali, ma se usato incautamente è molto tossico. Svolge un’azione febbrifuga e leggermente colagoga, è un moderato diuretico e il suo impiego è particolarmente indicato nella cura delle malattie delle vie urinarie, in caso di litiasi renale, cistite e ritenzione di liquidi. Svolge un’efficace azione nel prevenire e combattere le affezioni reumatiche croniche e, come antinfiammatorio, è particolarmente utile in caso di reumatismi, artriti e nella gotta. Per uso esterno, infine, può essere impiegato come astringente in caso di abrasioni, emorroidi, ferite, tagli e ulcere.

Parti utilizzate

A scopo medicinale sono impiegate le scorze delle radici e le foglie, un tempo era impiegato anche l’olio essenziale.

Preparazioni

• Decotto: sminuzzare grossolanamente 30-40 g di corteccia o di foglie di Bosso essiccate, versarle in un litro di acqua fredda, mettere sul fuoco e far cuocere fino a ridurre il liquido a tre quarti. Lasciare quindi riposare per dieci minuti circa, colare e bere fino a tre tazze durante la giornata, se il gusto del preparato è troppo sgradevole, aggiungere un cucchiaino di zucchero di canna, miele o melassa a piacere.

• Polvere di foglie: si acquista già pronta in erboristeria, oppure si può ottenere pestando in un mortaio o in un macinacaffè la quantità desiderata di foglie di bosso essiccate.

. Tintura: mettere a macerare, per dieci giorni circa, 30 g di foglie di bosso essiccate e sminuzzate in 120 g di alcool a 70°, trascorso il tempo indicato, filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. Assumerne venti gocce 2-3 volte al giorno, se il sapore è troppo amaro allungare la tintura così preparata in una tisana abbondantemente dolcificata con miele o zucchero di canna.

• Olio essenziale: si acquista già pronta in farmacia o in erboristeria, per l’uso seguire le istruzioni e i consigli dell’erborista.

• Decotto per uso esterno: sminuzzare grossolanamente 40-50 g di corteccia o di foglie di Bosso essiccate, versarle in un litro abbondante di acqua fredda, mettere sul fuoco e far cuocere per quindici minuti dall’inizio dell’ebollizione. Lasciare in infusione per venti minuti circa, quindi colare e utilizzare, secondo le indicazioni del caso, per fare lavaggi, irrigazioni, compresse.

• Vino medicinale: lasciare a macero, per dieci giorni, 50 g di corteccia essiccata di Bosso, sminuzzata molto finemente, in un litro di buon vino bianco, preferibilmente secco. Filtrare e conservare il preparato in una bottiglia di vetro scuro, al riparo dalla luce e in un luogo fresco e asciutto. Bere 2-3 bicchierini da liquore di vino medicinale al giorno.

Salute

• Affezioni reumatiche croniche, artrite, febbre, gotta, intestino pigro, influenza, reumatismi, stitichezza: assumere all’occorrenza tre tazze di decotto di corteccia o di foglie di bosso essiccate, dolcificando con zucchero di canna o miele di Tiglio, oppure bere 2-3 bicchierini al giorno di vino medicinale. In alternativa, assumere l’olio essenziale nelle dosi indicate. Se i disturbi si fanno sempre più gravi e i sintomi non migliorano, è opportuno consultare il medico.

• Cistiti, idropisia, litiasi renale, malattie delle vie urinarie, ritenzione di liquidi nei tessuti, per favorire la sudorazione: assumere quando sono necessarie venti gocce di tintura di Bosso 2-3 volte durante la giornata, allungare in una tisana dolcificata. Questo rimedio è indicato per alleviare il carico di lavoro dell’apparato renale, oppure prendere fino a due cucchiaini da caffè al giorno di polvere di foglie insieme a marmellata, melassa o miele, se i disturbi persistono e non accennano a diminuire consultare immediatamente il medico.

• Emorroidi, ferite, leggere escoriazioni, piaghe, tagli e ulcere della pelle: per un’efficace azione astringente fare lavaggi delle zone doloranti con il decotto di foglie o di corteccia per uso esterno, lasciando agire venti minuti circa, applicare inoltre sulle zone interessate compresse imbevute del medesimo decotto, lasciando agire per un’ora circa.

Bellezza

• Colorante naturale per una splendida tintura rosso-ramato: preparare un infuso piuttosto concentrato di foglie di Bosso (80-100 g in un litro), lasciare intiepidire, filtrare e utilizzare per fare più sciacqui ai capelli.

Avvertenze

In dosi elevate la pianta può provocare vomito, nausea e disturbi nervosi, perciò si consiglia di non superare mai la dose indicata. Inoltre si consiglia di evitarne l’impiego in caso d’ipotensione, debolezza, gravidanza o allattamento. Non deve essere somministrata ai bambini.

CURIOSITÀ

Già nel XII secolo il Bosso era apprezzato per le sue proprietà medicinali: anche Santa Ildegarda ne faceva uso. Nel Rinascimento era ritenuto un efficace rimedio contro la calvizie. Si racconta di un giovane completamente calvo al quale con una lozione di Bosso erano ricresciuti fortissimi capelli.

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