PSILLIO (Plantago psyllium)

USI CONSIGLIATI

Salute

Acidità di stomaco, affezioni dell’apparato digerente, coliche, colite, dermatosi, diarrea, dissenteria, diverticolosi del colon, dolori di stomaco, eczemi, emorroidi, enterite, eruzioni cutanee, ferite, gastrite, infiammazioni della pelle e della mucosa della bocca, infiammazioni anorettali, infiammazioni alle vie urinarie, obesità, palpebre infiammate, piccole scottature, stipsi e stitichezza ostinata, ulcera gastrica e duodenale, ulcere varicose, per abbassare il livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue, per diminuire la sensazione di fame e appetito.

Bellezza

Bagno idratante per pelli sciupate dagli agenti atmosferici lozioni per pelli secche, maschera emolliente.

Cucina

Insalata, minestre, zuppe, frittate.

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DESCRIZIONE

Lo Psillio, a volte indicato comunamente anche come “Erba delle pulci” per la somiglianza dei suoi semi a questi parassiti, è una pianta erbacea del genere Plantago, che comprende circa 270 specie di piante annuali, biennali e perenni ora diffuse in tutto il mondo. Appartenente alla famiglia delle Plantaginacee, lo Psillio trova le sue origini nella regione mediterranea, dove ancora oggi cresce in maniera spontanea, in particolare in Francia, Spagna e Africa settentrionale. In Italia cresce preferibilmente nelle zone mediterranee. I suoi semi, come quelli di altre specie affini, hanno la particolare caratteristica di gonfiarsi in acqua a causa dell’elevato contenuto di mucillagini, ed è proprio questa peculiarità che li rende un rimedio prezioso della medicina popolare utilizzato sin dai tempi antichi.

Principi attivi

Contiene principalmente: olio, mucillagine (sino al 10-12%) composta di xilosio, arabinosio, galattosio e acido galatturonico, lo eteroside aucuboside, sali potassici, oligoelementi.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, annuale, rustica, spontanea e coltivata, cresce preferibilmente in terreno povero, asciutto e piuttosto sabbioso, richiede una buona insolazione, si trova facilmente nei luoghi sabbiosi e suoi detriti, nei boschi radi e sui suoli arenosi. Possiede una piccola radice a fittoni, dalla quale si sviluppa all’inizio della stagione vegetativa il fusto, semplice o ramificato, esile, in grado di raggiungere un’altezza tra i 10 e i 30-40 cm circa, è eretto o sdraiato- ascendente, fistoloso, leggermente pubescente e talvolta ricoperto di ghiandole vischiose. Le foglie, ghiandolose, opposte, per lo più riunite in verticilli di 3 o 6 foglie, sono sessili e con la base slargata amplessicaule, lunghe, sottili, strettamente lineari o lanceolate, piane o talvolta revolute con il margine ripiegato verso il basso, sono di colore verde-grigio e presentano il margine intero o inciso da piccoli dentelli. I fiori, abbondanti, piccoli e di colore bianco, sono riuniti in spighe globose, dotate di un lungo peduncolo con cui sono inserite a livello dell’ascella delle foglie superiori, generalmente compaiono dalla tarda primavera alla tarda estate. Il frutto, infine, è costituito da una capsula oblunga, internamente divisa in due scomparti ognuno dei quali contiene un seme, questi sono lucidi, a forma di barca, di colore bruno-chiaro con una macchia più scura al centro. Si riproduce per semina durante la stagione primaverile.

Raccolta e conservazione

Raccogliere i semi in luglio-agosto, quando la maggior parte dei semi è matura ma prima che questi cadano a terra spontaneamente, si consiglia di recidere la pianta alla base. Riunire le piante in mazzi e farle essiccare al sole, quindi batterle per separare i semi, questi ultimi vanno conservati in sacchetti di carta o tela, al riparo dall’umidità.

PROPRIETÀ

I semi di Psillio sono stimati sin dall’antichità come rimedio efficace della medicina popolare. Grazie all’elevato contenuto di mucillagini, e in particolare di acido galatturonico, sono degli ottimi regolatori naturali delle funzioni intestinali: svolge un’efficace azione emolliente e lassativa, assai utile in caso di stitichezza e intestino pigro. Le mucillagini in essi contenuti quando raggiungono il tratto intestinale si rigonfiano di acqua, aumentano il volume delle feci, stimolano le contrazioni muscolari e ne favoriscono le eliminazioni senza provocare dolori e fastidi. Esercitano inoltre, sempre a livello intestinale, una buona azione antinfiammatoria, emolliente e assorbente, per questo si rivela altrettanto utile in caso di colite, enterite, diarrea e dissenteria. Per uso esterno agisce come antinfiammatorio ed emolliente, assai efficace in caso di irritazioni cutanee, arrossamenti delle zone intime, infiammazioni della bocca, delle mucose e delle palpebre.

Parti utilizzate

Sono impiegati esclusivamente i semi essiccati.

Preparazioni

• Macerato: tritare o semplicemente schiacciare un cucchiaio di semi in un bicchiere di acqua, lasciare a macero per 1-2 ore e filtrare quindi il liquido ottenuto. Se ne prende un bicchiere al mattino a digiuno e un altro alla sera prima di coricarsi. Se il sapore è troppo sgradevole, per migliorarlo aggiungere un cucchiaino di semi di Anice.

• Decotto: far bollire in un litro di acqua 30-40 g di semi essiccati, dopo 5-6 minuti dall’inizio dell’ebollizione, togliere dal fuoco, lasciare riposare ancora per 5-10 minuti, quindi colare. Se ne prendono 2-3 tazze al dì.

• Cataplasmi: dopo aver posto i semi a macerare e averli fatti riscaldare, preparare un cataplasma da tenere almeno per quindici minuti sulla parte interessata 2-3 volte al giorno.

Salute

• Acidità di stomaco, affezioni dell’apparato digerente, coliche, colite, diarrea, dissenteria, dolori di stomaco, enterite, gastrite, ulcera gastrica e duodenale: con azione emolliente e antinfiammatoria delle mucose gastrointestinali, assumere all’occorrenza 2-3 tazze di decotto di semi al giorno, se si desidera dolcificare con un cucchiaino di miele, oppure prendere il macerato di semi nel modo sopra indicato. Se i sintomi e i dolori persistono a lungo, è preferibile consultare il medico appena possibile.

• Dermatosi, eczemi, eruzioni cutanee, ferite, infiammazioni della pelle e delle mucose della bocca, palpebre infiammate, piccole scottature, ulcere varicose: con azione emolliente, antinfiammatoria e cicatrizzante, fare lavaggi, sciacqui e gargarismi, utilizzando il decotto di semi, oppure il macerato di semi, applicare inoltre sulle zone doloranti cataplasmi di semi, impacchi e compresse imbevute nel decotto o nel macerato, lasciare agire per 15-20 minuti.

• Diverticolosi del colon, emorroidi, infiammazioni anorettali, stipsi e stitichezza ostinata: per un’efficace azione lassativa, assumere regolarmente ogni giorno 2 bicchieri di macerato di semi, uno al mattino a digiuno e uno alla sera prima di coricarsi. Questo rimedio può essere utilizzato senza interruzioni per mesi o anche per anni perché non irrita in alcun modo le mucose intestinali, inoltre previene il formarsi delle emorroidi e dei diverticoli, che non sono altro che la conseguenza dell’eccessiva pressione esercitata dal colon per far avanzare le feci dure o troppo secche. In alcuni casi di stitichezza particolarmente ostinata e infiammazioni anorettali, si consiglia di fare anche dei clisteri utilizzando il liquido macerato dei semi, nella quantità di 100-250 ml circa per ogni applicazione (non fare più di 2-3 clisteri al giorno). Se i disturbi diventano gravi e molto dolorosi, consultare il medico.

• Infiammazione alle vie urinarie: con azione emolliente e antinfiammatoria, assumere all’occorrenza 2-3 tazze di decotto al dì, oppure prendere 2 bicchieri al giorno di macerato.

• Obesità, per abbassare il livello di colesterolo e trigliceridi nel sangue, per diminuire la sensazione di fame e appetito: i semi di Psillio rigonfiandosi di acqua nello stomaco e nell’intestino danno una sensazione di pienezza che produce una diminuzione dell’appetito e una perdita di peso, inoltre la mucillagine dei semi provoca un abbassamento del livello di colesterolo e trigliceridi. In questi casi pertanto, assumere tra i pasti principali 2-3 bicchierini al giorno di macerato, oppure 2-3 tazze di decotto.

Bellezza

• Bagno idratante per pelli sciupate dagli agenti atmosferici: aggiungere all’acqua del bagno 2 l di decotto di semi, mescolare bene e immergersi come di consueto.

• Lozione per pelli secche: ad azione emolliente e idratante, passare sulla pelle del viso, due volte al giorno, un batuffolo di cotone imbevuto nel decotto di semi o nel macerato.

• Maschera emolliente: mettere sul fuoco una tazza di acqua, quando bolle aggiungervi 1-2 cucchiai di semi di Psillio, far cuocere per 30-40 minuti, poi lasciare raffreddare. A questo punto stendere sulla pelle del viso la polentina ottenuta lasciando agire per 20-30 minuti.

In cucina

In campo alimentare i semi di Psillio non trovano un grande impiego, lo trovano invece le giovani foglie, che possono essere aggiunte alle insalate di stagione alle minestre, alle zuppe e alle frittate.

CURIOSITÀ

I semi di Psillio sono stati utilizzati sin dai tempi di Dioscoride, il loro nome deriva dal termine greco Psylla, che significa “pulce”, con chiaro riferimento alla loro particolare forma.

 

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