USI CONSIGLIATI
Salute
Coliche, diarrea, flatulenza, infiammazioni dell’apparato digerente, mancanza di appetito, stitichezza, per stimolare le funzioni epatiche, infiammazioni alla gola, tonsillite, lombaggine, dolori muscolari e nevralgici, stati di convalescenza e alimentazione per bambini e anziani.
Bellezza
Maschera nutriente e rinfrescante contro le rughe; maschera rivitalizzante.
Cucina
Minestre, zuppe, farina per pane, biscotti, dolci, focacce, surrogato del caffè, bevande alcoliche.
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DESCRIZIONE
L’Orzo è un cereale prodotto da una pianta erbacea annuale di media altezza, che appartiene alla numerosa famiglia delle Graminacee. Fu il primo cereale coltivato ed il suo utilizzo risale all’epoca neolitica, ancora prima del frumento. Conosciuto fin dall’età della pietra e del bronzo, era largamente diffuso presso gli Egizi, in Grecia e a Roma. L’Hordeum vulgare deriva dalla specie orientale selvatica Hordeum spontaneum, di origini incerte, ma sicuramente proveniente da zone temperate. Oggi l’Orzo è sottoposto ad un’estesa coltivazione su scala mondiale. E’ infatti il quarto cereale più coltivato del mondo, dopo il Grano, il Riso e il Mais. La Russia rappresenta il maggior produttore, seguita da Francia, Cina, Inghilterra, Canada e Germania. Anche se viene impiegato per l’alimentazione, è molto apprezzato come ingrediente di bevande alcoliche come la birra, il whisky e la vodka.
Principi attivi
L’Orzo contiene amido per il 75-80% circa, proteine per il 10,5 %, lipidi per l’1,5%, vitamine del gruppo B, vitamina E, mucillaggine, un alcaloide quale l’ordeina, maltina, calcio, potassio, ferro, fosforo e magnesio. Fornisce circa 355 kcal/hg.
Aspetto e crescita
L’Orzo è una pianta erbacea annuale che raggiunge, eretta, un’altezza media di circa un metro; cresce bene in zone a clima temperato, in terreni fertili, abbastanza ricchi e ben drenati. Gli steli sono fistolosi, di forma cilindrica e cavi all’interno; le foglie sono lineari, lanceolate e con la superficie ruvida. La spiga è eretta, talvolta casualmente ricurva, ed è a sua volta composta da tre spighette, che presentano delle glumette esterne; generalmente le spighe compaiono in maggio-giugno. I frutti (chicchi), che sono contenuti all’interno delle glumette, sono costituiti da cariossidi dalla forma più o meno allungata. L’Orzo si riproduce per semina ed è un cereale a mietitura precoce, pertanto, a seconda del clima e del periodo di semina, nonché dal luogo stesso della coltivazione, si può avere questo cereale per quasi tutto l’anno.
Raccolta e conservazione
Raccogliere a maturazione completata, attraverso la mietitura; procedere quindi ai processi di pulitura per eliminare le glumette esterne. Conservare in sacchi di carta o tela, in un luogo asciutto e lontano dall’umidità.
CURIOSITÀ
Gli antichi Egizi attribuivano la scoperta dell’Orzo alla dea Iside, mentre i greci lo consideravano grano sacro. Oggi l’Orzo è commercializzato sia per usi alimentari sia per la produzione di bevande alcooliche. La semenza viene chiamata “Orzo mondato” quando è liberata dal suo involucro; “Orzo perlato” quando, oltre a essere mondato, viene sottoposto a sbiancatura e pulitura effettuate meccanicamente. Il malto è Orzo germinato: la germinazione provoca una diastasi utilizzata nell’industria alimentare. Il malto d’Orzo tostato può essere utilizzato come succedaneo del caffè.
PROPRIETÀ
Già nell’antica Grecia erano conosciute ed apprezzate le proprietà curative dell’Orzo: facilmente digeribile, ha un elevato valore nutritivo, è infatti particolarmente indicato nell’alimentazione di bambini, anziani e persone in convalescenza; è un emolliente e lenitivo, ottimo rimedio per coloro che hanno problemi di stomaco, che soffrono di flatulenza, coliche, diarrea e stitichezza. Migliora la digestione, stimola l’appetito e le funzioni epatiche, eccellente rimedio per infezioni allo stomaco dovute a Candida albicans. Svolge inoltre un’efficace azione contro le infiammazioni della gola e gli stati febbrili, giova ai polmoni, calma la tosse secca e stizzosa, ed è un ottimo anticatarrale. Per uso esterno, infine, è un efficace rimedio per alleviare dolori muscolari e nevralgici in genere.
Parti utilizzate
Vengono utilizzati i semi e i germogli. Può essere impiegato sotto diverse forme: Orzo “mondato” o “perlato” cioè privato dell’involucro esterno; come semola, che è la farina d’Orzo; come malto quando l’Orzo è germogliato.
Preparazioni
• Acqua d’Orzo: fare bollire in un litro d’acqua un cucchiaino colmo d’Orzo. Dopo 30 minuti circa, colare e conservare il liquido filtrato in frigorifero; utilizzare secondo le indicazioni.
• Cataplasma: mescolare ad un bicchiere di aceto forte della farina d’Orzo fino ad ottenere una crema piuttosto liquida; farla cuocere lentamente e togliere dal fuoco solo quando avrà raggiunto una certa consistenza. Stenderla quindi sopra alcune garze ripiegate più volte e applicarla calda, ma non bollente, direttamente sulle zone doloranti.
• Decotto: fare bollire 30-50 g circa di Orzo mondato in un litro d’acqua; lasciare cuocere fino alla completa apertura del chicco (30-40 minuti); togliere dal fuoco e lasciare intiepidire. Bere a piacere nel corso della giornata, aggiungendo, se si desidera, un poco di miele.
• Polentina d’orzo: fare cuocere per lungo tempo: (1-2 ore) 100-120 g di Orzo in un litro di acqua. Togliere dal fuoco solo quando il preparato avrà assunto una consistenza piuttosto densa e mucillaginosa; stenderlo su un panno di tela spessa e ben pulita, quindi spremere energicamente con forza per eliminare l’acqua residua. Consumare il preparato a cucchiaiate nel corso della giornata.
Salute
• Coliche, diarrea, flatulenza, infiammazioni all’apparato digerente dovute a Candida albicans, mancanza di appetito, stitichezza, per stimolare le funzioni epatiche: assumere nel corso della giornata 3-4 tazze di decotto al giorno, preferibilmente caldo; in alternativa preparare il seguente decotto di cereali: pestare leggermente 25 g di Orzo, 20 g di Avena, 20 g di Riso, 20 g di Grano e 20 g di Crusca, farli quindi bollire per 30 minuti in 3 l di acqua. Togliere dal fuoco e filtrare attraverso un tovagliolo, lasciare raffreddare e consumare tiepido 4-5 tazze al giorno. In caso di diarrea e attacchi forti di dissenteria consumare dai 5 ai 6 cucchiai di polentina d’Orzo.
• Infiammazioni alla gola, tonsillite: bere 5-6 tazze al giorno, di acqua d’Orzo, se si desidera addolcita con un poco di miele di Acacia. Si consiglia inoltre di fare sciacqui e gargarismi più volte al giorno con una tazza d’acqua di Orzo o di decotto tiepidi dolcificati con un cucchiaino di miele.
• Lombaggine, dolori muscolari e nevralgie: applicare direttamente sulle parti doloranti un cataplasma ben caldo, ma non bollente e lasciare agire fino a quando il preparato si è completamente raffreddato. Ripetere due volte nel corso della giornata. Consultare il medico se il dolore e l’infiammazione non passano.
• Stati di convalescenza, alimentazione per bambini e anziani come eccellente tonico nutriente e ricostituente: 4-5 tazze al giorno d’acqua di Orzo o di decotto; si consiglia inoltre di inserire nella dieta quotidiana alimenti a base (farina, pane, biscotti ecc.) di malto, poiché quest’ultimo, grazie al processo di germinazione, contiene diverse sostanze che risultano più digeribili rispetto ad altri cereali.
Bellezza
• Maschera nutriente e rinfrescante contro le rughe: lasciare ammorbidire nel latte 20-30 g di Orzo perlato per circa mezza giornata, mettere quindi sul fuoco e scaldare senza fare bollire. Bagnare un batuffolo di cotone nel latte intiepidito e passarlo delicatamente sul viso e sul collo; lasciare asciugare la pelle e togliere con un poco di acqua tiepida. Quindi applicare un tonico che stimoli la circolazione sanguigna e una crema ammorbidente.
• Maschera rivitalizzante: amalgamare bene in una ciotola 2 cucchiai di farina d’Orzo e un cucchiaio di olio di Germe di grano (spremuto a freddo) fino ad ottenere un impasto cremoso; stendere sul viso e sul collo, lasciare agire per 20 minuti, quindi togliere con un tonico adeguato alla pelle trattata.
In cucina
L’Orzo perlato è un ottimo ingrediente per minestre e minestroni. La farina d’Orzo, da sola o mista, viene utilizzata nella panificazione, nella confezione di biscotti, gallette e focacce. Tostato e macinato è un antico surrogato del caffè, oggi confezionato in scatola. Dal malto d’Orzo per fermentazione si ottiene la birra, mentre per distillazione whisky e vodka.