USI CONSIGLIATI
Salute
Anemia, mancanza di appetito, ricostituente generale, ritenzione di liquidi, catarro bronchiale, febbre, raffreddore, raucedine, tosse, coliti ulcerose, bruciori di stomaco, gastriti, ulcere peptiche, contusioni, ascessi, bruciature, eczemi, ferite, grossi foruncoli, piaghe, vesciche, ulcerazioni, dolori delle articolazioni, artritici, reumatici e nevralgici.
Bellezza
Maschera purificante per il viso, per una carnagione chiara senza lentiggini.
Cucina
Insalate, minestre, zuppe, stufati, umido con carni, involtini farciti.
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DESCRIZIONE
Conosciuti fin dall’antichità come piante dalle proprietà medicinali e curative, grazie alla loro ricchezza in vitamine E alla loro azione diuretica, i Cavoli appartengono alla numerosa famiglia delle Crucifere, insieme a Rucola, Crescione, Senape, Colza, Cren, Rapa e Ravanello. Il Cavolo attuale deriva con molta probabilità dal cosiddetto “Cavolo selvatico”, originario dell’Asia e poi importato in Europa, nel 600 a.C., dalle carovane dei Celti. Della specie Brassica oleacea sono state selezionate numerose varietà orticole largamente utilizzate nell’alimentazione umana. La loro coltivazione è oggi diffusa in tutto l’Europa settentrionale (Austria, Germania, Polonia, Russia ecc.), il Cavolo, infatti, tollera bene i climi freddi, ha un alto rendimento e, ben conservato, può essere immagazzinato per tutto l’inverno in cantine fredde. Per selezione delle foglie si distingue il seguente varietà: Cavolo riccio (prossimo al selvatico) e senza testa (acefalo) o a penna, tra cui nero (o nero di Toscana), cinese e palmizio, varietà con gemme terminali più grandi, come il Cavolo verza e il Cavolo cappuccio, e altre varietà che presentano ingrossamento dell’infiorescenza immatura, come il Cavolfiore e il Cavolo verde. Non vanno infine dimenticate varietà diffuse come il Broccolo, il Cavolino di Bruxelles e il Cavolo rapa.
Principi attivi
Il Cavolo è un alimento molto prezioso, soprattutto se consumato crudo, contiene: vitamine A, B, C e E, alcuni sali minerali tra cui quelli di potassio, calcio, ferro, zolfo, magnesio e iodio, proteine, zuccheri, soprattutto amido. È ricco inoltre di numerose sostanze efficaci nella lotta contro il cancro quale: fenoli, cumarine, ditioltioni, glucosinolati, indoli, isotiocianati, il suo valore calorico è in media di 44 kcal/hg.
Aspetto e crescita
I Cavoli sono piante erbacee biennali. Annuali nella coltura (nel secondo anno sviluppano, infatti, lo scapo fiorale per andare a seme), crescono bene in climi temperati umidi, in una posizione ben soleggiata, e dimostrano una buona tolleranza al freddo invernale, preferiscono un terreno compatto, fresco, profondo e privo di ristagni di acqua, le annaffiature devono essere moderate, se non l’andamento stagionale non sia siccitoso. Hanno una forma cespitosa, con foglie larghe, più meno lisce o raggrinzite, raccolte intorno al germoglio in maniera circa compatta. Sono disponibili cultivar per la coltivazione estiva e cultivar per la coltivazione invernale. Si riproduce per semina su terreno molto fine e sminuzzato, per la raccolta estiva si semina in febbraio-aprile, mentre per la raccolta invernale si semina in giugno.
Raccolta e conservazione
Si raccoglie 90-120 giorni dalla semina: ripulire bene le foglie da eventuali residui di terra, consumare fresche.
PROPRIETÀ
Oltre ad essere un alimento prezioso per il suo contenuto in vitamine, sali minerali e amido, il Cavolo possiede particolari proprietà medicinali, recenti studi hanno confermato la sua efficacia come rimedio in caso di tosse, bronchite, raffreddore, influenza e febbre. Particolarmente utile è il fosforo contenuto nelle foglie, che trasmette le sue proprietà antisettiche all’apparato respiratorio. Svolge un’azione curativa e cicatrizzante di ulcere interne ed esterne, ingerito, crudo ricopre con sostanze mucillagginose protettive le mucose dell’apparato digerente, favorendo la guarigione di ulcere peptiche, bruciori di stomaco, gastriti e coliti ulcerose. Assunto regolarmente il cavolo aiuta inoltre chi ha problemi di stitichezza, diminuisce il rischio di cancro (specialmente quello al seno e al colon), stimola il sistema immunitario e giova al fegato. È utile per i diabetici, infatti riduce il tasso di zucchero nel sangue. Per uso esterno, le sue foglie svolgono una funzione emolliente, lenitiva, antisettica, antinfiammatoria, contribuiscono all’eliminazione delle tossine dalla pelle, favoriscono la guarigione di ulcere, ferite, ustioni, foruncoli, vesciche e punture d’insetti.
Parti utilizzate
Sono impiegate esclusivamente le foglie. Il Cavolo deve essere fresco e croccante, senza segni di avvizzimento o di vermi.
Preparazioni
• Decotto: raccogliere una bella foglia priva di nervature, farla quindi bollire in una tazza di latte intero per cinque minuti. Colare e, se si desidera, addolcire con un poco di miele, si consiglia di bere subito il decotto così preparato.
• Impacco: prendere una grossa foglia, lavarla, ripulirla bene ed eliminare le nervature, specialmente quella principale. Mettere la foglia così trattata a macerare in una soluzione di acido borico (in vendita in farmacia) per tre ore. Pulire con cura le parti doloranti, applicarvi sopra la foglia stesa su una garza, fasciare e lasciare agire, rinnovare la medicazione mattina e sera.
Salute
• Anemia, mancanza di appetito, ricostituente generale, ritenzione di liquidi: ricco di clorofilla, che agisce aumentando la produzione di cellule ematiche, il Cavolo è ottimo nella cura delle anemie. Prendere tre tazze al giorno di decotto di foglie, oppure berne il succo fresco durante la giornata. Per stimolare l’appetito, il decotto o il succo va assunto un’ora circa prima dei pasti. Infine, per migliorare e aumentare la diuresi, prendere regolarmente due tazze al giorno di decotto di foglie, applicare inoltre un impacco tiepido di foglie sulla parte bassa dell’addome, lasciando agire per 20-30 minuti.
• Catarro bronchiale, febbre, raffreddore, raucedine, tosse: assumere all’occorrenza, due o tre volte durante la giornata, una tazza di decotto caldo di foglie addolcito con un cucchiaino di miele di Acacia, in caso di tosse insistente applicare sul petto, prima di coricarsi alla sera, un impacco di foglie, oppure bere due volte al giorno il succo fresco delle foglie.
• Coliti ulcerose, bruciori di stomaco, gastriti, ulcere peptiche: aggiungere nella dieta quotidiana il Cavolo crudo, tagliato a striscioline sottili e condito con un poco di olio e limone, si consigliano inoltre di prendere due volte al giorno, prima dei pasti, una tazza di decotto caldo o tiepido. Se i dolori non diminuiscono e diventano più intensi consultare il medico.
• Contusioni, ascessi, bruciature, eczemi, ferite, grossi foruncoli, piaghe e vesciche, ulcerazioni, dolori alle articolazioni, artritici, reumatici e nevralgici: applicare direttamente sulle parti doloranti un impacco di foglie e mantenervelo per tutta la giornata, in alternativa, lasciarlo in posa per quaranta minuti, quindi rinnovare l’impacco almeno due o tre volte. Anche in caso di dolori artritici e simili è di sollievo l’applicazione dell’impacco caldo.
Bellezza
• Maschera purificante per il viso: ottimo per disintossicare e disinfettare una pelle impura con tendenza ai brufoli. Preparare un cataplasma mettendo a macerare, per 30-60 minuti, in un poco di acqua le foglie sminuzzate, applicare sul viso il cataplasma caldo o appena tiepido, lasciare agire fino a raffreddamento, sciacquare con acqua tiepida, quindi stendere sul viso un poco di crema idratante.
• Per una carnagione chiara senza lentiggini: preparare un semplice decotto con i semi, quindi utilizzarlo per lavare bene il viso almeno due volte al giorno.
In cucina
Il Cavolo era apprezzato nell’antichità non solo come rimedio medicinale, ma anche come ottimo e prezioso alimento, tutt’oggi è un ingrediente essenziale della cucina di alcuni paesi nordeuropei. Può essere consumato crudo in insalata, condito con olio, limone o aceto e un filetto di acciuga sminuzzato, oppure tagliato a strisce e lasciato fermentare con sale, pepe e aromi (crauti). Cotto è ottimo aggiunto a minestre, zuppe, stufati, in umido con carni, in involtini farciti. Per eliminare il cattivo odore durante la cottura, aggiungere all’acqua qualche seme di Carvi.
CURIOSITÀ
Il Cavolo è considerato uno dei rimedi più apprezzati nella medicina popolare. Gli antichi Egizi lo veneravano a tal punto che gli consacrarono un tempio, i Romani lo consideravano una panacea universale. Nel Medioevo le foglie erano applicate sui bubboni di chi era afflitto dalla peste.