USI CONSIGLIATI
Salute
Cattiva digestione, febbre intermittente, influenza, raffreddore, raucedine, stitichezza abituale, stipsi ostinata, tosse, vermi, per regolare le funzioni intestinali e diuretiche, per una cura energetica e ricostituente.
Bellezza
Maschera acidificante emolliente e ammorbidente.
Cucina
Frutta fresca, macedonie, dolci, biscotti, marmellate, confetture, torte.
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DESCRIZIONE
La Susina è il frutto di molte specie e molte varietà di un arbusto o piccolo albero ramoso e spinoso, Prunus domestica, appartenente alla famiglia delle Rosacee, trovano le sue origini in Asia (molto probabilmente il Giappone), e in Europa è coltivato da tempi assai remoti. In Italia si trova in forma sub spontanea soprattutto nei boschi della regione submontana. Ne esistono diverse varietà che sono commercializzate secondo l’uso: quelle da tavola sono la Claudia (bianca, verde e violetta), la Fiorentina rosea, la Santa Rosa, la Burbank (rosso scuro di origine americana), per le composte si ricorre alla Claudia comune, al Verdazzo, alla Damaschina, alla Santa Clara (viola di origine americana), per le susine secche bisogna scegliere tra la Regina Vittoria e la Susina d’Agen.
Principi attivi
Contengono principalmente: acidi organici, zuccheri, sostanze pectiche, vitamine (soprattutto nei frutti), sali minerali, tannini, sostanze amare nella corteccia.
Aspetto e crescita
Arbusto o albero da frutto a foglie caduche, spontaneo e ampiamente coltivato a scopo orticolo e commerciale, cresce preferibilmente in climi temperati, non troppo caldi o troppo freddi. È un albero molto ramificato, in grado di raggiungere anche i 10 m di altezza, la corteccia è di colore bruno-nerastro, lucida nei rami giovani, poi screpolata e suberificata in quelli vecchi e nel tronco, i rametti giovani sono generalmente glabri o leggermente pelosi solo nel primo anno. Le foglie, dotate di un picciolo abbastanza lungo, sono disposte a ciuffetti sui rametti corti e alterni su quelli più lunghi e vecchi, sono di forma ovale o ellittica, ristrette alla base e acuminate all’apice, il margine è dentellato o seghettato, la superficie delle foglie giovani è ricoperta da una soffice peluria, in quelle adulte la pagina inferiore diventa completamente glabra. I fiori, dotati di lunghi peduncoli, sbocciano a primavera riuniti in fascetti, sono di colore bianco o rosa e hanno cinque petali e cinque sepali lanceolati e leggermente pubescenti. Il frutto è costituito da una drupa rotonda o oblunga, di colore variabile dal verde, rosso al violaceo scuro, la superficie è ricoperta da un sottile strato ceroso. La polpa interna è carnosa e succosa. Si riproduce per semina oppure mediante talea.
Raccolta e conservazione
Raccogliere i frutti quando maturano, dall’estate all’autunno, secondo la varietà. La corteccia dei rami giovani va raccolta a primavera quando la pianta termina il periodo di riposo vegetativo, infine raccogliere le foglie tenere a primavera inoltrata. Essiccare la corteccia al sole e conservare in sacchetti di carta, consumare i frutti freschi, fare marmellate o essiccarli al sole o in forno, per conservarli in contenitori ben chiusi. Essiccare le foglie all’ombra e conservarle in sacchetti di carta o tela.
PROPRIETÀ
Le proprietà medicinali di questa pianta non si esauriscono solo nel frutto, ma anche la corteccia e le foglie sono degli ottimi rimedi naturali. La corteccia è un efficace astringente e febbrifugo, utilizzato in stati influenzali dovuti a raffreddori e in febbri intermittenti, le foglie invece sono impiegate per frenare attacchi di vomito, per stimolare l’attività diuretica, o come rimedio antisettico e vermifugo. I frutti, freschi, secchi o cotti, sono un ottimo alimento dietetico, energetico, dissetante e ricco di vitamine, particolarmente adatto ai bambini, agli anziani, alle persone deboli e in stato di convalescenza, grazie al loro contenuto di pectine e di fibre vegetali sono efficaci lassativi, stimolano, infatti, la motilità intestinale e assorbono le tossine, aumentano la massa fecale, facilitano l’assorbimento del cibo favorendo la secrezione biliare. Recenti studi attribuiscono inoltre alle susine le proprietà di stimolare il sistema nervoso, calmare la tosse, favorire la diuresi, fluidificare il catarro bronchiale e favorirne l’eliminazione. Per uso esterno la polpa dei frutti è un ottimo emolliente, vitaminizzante e acidificante.
Parti utilizzate
Sono impiegati i frutti, freschi, secchi o cotti, la corteccia essiccata e le foglie secche.
Preparazioni
• Decotto di corteccia: far bollire, in un litro di acqua, 20-25 g di corteccia di Susino essiccata e sminuzzata, dopo trenta minuti togliere dal fuoco e colare. Prenderne 3-4 tazzine all’occorrenza.
• Frutti freschi: consumare a volontà, evitare però di mangiare le susine che hanno la buccia lesionata, o presentano macchie brune, oppure sono troppo molli.
• Frutti secchi: farli essiccare al sole oppure in forno, in alternativa acquistarli già pronti in farmacia, erboristeria o nei supermercati.
• Succo: snocciolare la quantità voluta di Susine, passarle quindi alla centrifuga (non nel frullatore) e raccoglierne il succo. È possibile acquistarlo già pronto nei negozi specializzati.
Salute
• Cattiva digestione, stitichezza abituale, stipsi ostinata, per regolare le funzioni intestinali e diuretiche: per preparare un lassativo naturale, di sicuro effetto, tagliare a metà e snocciolare la quantità desiderata di susine secche (una ventina circa), metterle quindi a bagno in acqua fredda per ventiquattro ore. Trascorso il periodo di “reidratazione” fare cuocere, per 2-3 ore, in abbondante acqua rinnovando l’acqua per almeno tre volte (sostituire l’acqua di cottura con altrettanta acqua calda) dopo la cottura lasciare intiepidire. Consumare nella dose di 8-20 susine così trattate, secondo la gravità della stipsi, si raccomanda di mangiarle tiepide, o riscaldate nella loro acqua di cottura, all’inizio dei pasti o comunque a stomaco vuoto (ottime sono a digiuno alla mattina prima di colazione). In caso di cattiva digestione con azione stomachica e digestiva bere un bicchierino di liquore digestivo alla susina così preparato: fare cuocere per quindici minuti, in 2 l di vino bianco secco, venti susine fresche, sbucciate e senza nocciolo, togliere dal fuoco, aggiungere un pezzetto di corteccia di cannella (3-4 g non di più) e lasciare a macero. Dopo 3 giorni filtrare e aggiungere al liquido 500 g di zucchero, fare bollire per 5-6 minuti, togliere dal fuoco e quando il vino sarà completamente raffreddato aggiungere 500 ml di alcool a 90°, a questo punto travasare il liquore in una bottiglia.
• Febbre intermittente, influenza, raffreddore, raucedine, tosse, per una cura energetica, ricostituente per bambini, anziani e convalescenti: assumere all’occorrenza 3-4 tazzine d’infuso di corteccia di susino, se si desidera, dolcificare con un po’ di miele, in alternativa mettere in forno alcune Susine secche e prive di nocciolo, farle cuocere fino a quando sono diventate durissime (come il legno), quindi pestarle in un mortaio fino a ottenere una polvere fine, da conservare in vasetti di vetro ben chiusi. Scaldare una tazza di acqua e aggiungervi un cucchiaino di polvere di prugne, mescolare bene, dolcificare con miele e bere l’infuso ben caldo senza filtrarlo. In questi casi si consiglia inoltre di consumare susine fresche a volontà durante la giornata. Per fare un’ottima cura energetica consumare giornalmente, come frutta fresca o cotta, la quantità desiderata di susine, inoltre bere durante la giornata il succo fresco di susina, puro o diluito con acqua o succo di pera.
• Vermi: applicare il seguente cataplasma sul basso ventre come antico ma ottimo rimedio contro i vermi intestinali: sminuzzare abbastanza finemente una manciata (40-50 g) di foglie secche di susino, preparare una pastella amalgamandole con qualche cucchiaino di fuliggine e impastare bene il tutto con aceto. Mescolare fino a ottenere un impasto denso e cremoso, spalmare la miscela ottenuta sul basso ventre e lasciare agire per 30-40 minuti.
Bellezza
• Maschera acidificante e ammorbidente: adatta per pelli secche e facilmente irritabili e per avere una pelle morbida e vellutata. Tagliare a metà una susina di grosse dimensioni, ma non troppo matura, strofinare sulla pelle del viso e del collo, ripassando più volte, appena il liquido tende ad asciugarsi, lasciare agire per venti minuti quindi risciacquare.
In cucina
Le Susine sono ottime consumate fresche, da sole oppure in macedonia, sono squisite per preparare marmellate, confetture, torte, biscotti, gelati, crostate, di grande effetto se intinte nel cioccolato e usate come guarnizione di dolci e torte.
CURIOSITÀ
Una particolare e caratteristica differenza distingue la Prugna dalla Susina: nella prima il nocciolo rimane ancorato fortemente alla polpa del frutto, mentre nella susina si stacca molto facilmente.