Chi di noi non ha mai avuto almeno una volta il singhiozzo? Si tratta di un disturbo poco preoccupante ma molto fastidioso e quindi moltissimi sono i rimedi della tradizione popolare ed erboristica per fermarlo.
Ma che cos’è il singhiozzo e quali sono le cause che lo determinano? È provocato da una contrazione involontaria e improvvisa del diaframma, alla quale segue la chiusura della glottide, che provoca il caratteristico suono. Può essere dovuto a ingestione d’aria, rigurgiti o altri problemi digestivi. Nel caso in cui il singhiozzo si presenti molto di frequente e sia persistente, è opportuno rivolgersi al medico per fare accertamenti.
Nella maggior parte dei casi il singhiozzo passa semplicemente trattenendo il fiato per qualche istante, o bevendo un po’ d’acqua, ma non mancano rimedi più mirati.
Favorire la digestione
Per far cessare un singhiozzo ostinato è indicato l’impiego di sostanze digestive, che favoriscano l’eruttazione:
- Succhiare una fettina di limone, oppure bere qualche sorso d’acqua a cui si è aggiunta una fettina di Limone non trattato.
- Assumere un cucchiaino da caffé (per i bambini, basta mezzo cucchiaino) di succo di foglie fresche di Menta piperita, con l’aggiunta di qualche goccia d’aceto.
Controllare gli spasmi
I rimedi tradizionali contro il singhiozzo ricorrente prevedono l’impiego di erbe che uniscono alle proprietà digestive anche quelle spasmolitiche (contro gli spasmi) sugli organi dell’apparato digerente come ad esempio l’Aneto (Anethum graveolens).
- Masticare alcuni frutti di Aneto al naturale, che stimola la secrezione dei succhi gastrici.
- Preparare un infuso di Aneto: un cucchiaio di frutti in 200 ml d’acqua bollente, lasciando riposare 15 minuti. Il preparato va bevuto a piccoli sorsi, 2-3 volte nel corso della giornata.
Sedare gli attacchi
Per placare il singhiozzo si possono sfruttare anche le proprietà sedative e spasmolitiche della cosiddetta Erba gatta (Nepeta cataria).
- Preparare un infuso: un cucchiaino di Erba gatta in una tazza d’acqua bollente, lasciando riposare 5-10 minuti. Se ne possono bere diverse tazze al giorno.
- Assumere 30 gocce di Tintura Madre di Nepeta cataria disciolte in acqua, per 2-3 volte al giorno.
Anche la Veronica, detta anche Tè svizzero, usata di solito per le sue proprietà digestive e decongestionanti, è un valido rimedio contro il singhiozzo, pur essendo nota per la cura di malattie alle vie respiratorie.
- Preparare un infuso: un cucchiaino da dessert di Veronica per tazza d’acqua bollente, lasciando riposare per 10 minuti, filtrare e addolcire con poco miele o zucchero di canna. Se ne possono bere 2-3 tazze al giorno.
Superare i periodi di crisi
Nei periodi in cui si soffre di frequenti attacchi di singhiozzo, la tradizione popolare consiglia il macerato di frutti di Finocchio, comunemente chiamati semi.
- Preparare il macerato: in un piccolo e pulitissimo barattolo a chiusura ermetica, un bicchiere di buon vino bianco e un cucchiaio e mezzo di “semi” di Finocchio. Chiudere il barattolo e lasciare macerare per una settimana, muovendo spesso il contenuto. Trascorso questo periodo filtrare e consumare a cucchiaini prima o dopo i pasti.