TOPINAMBUR (Helianthus tuberosus)

USI CONSIGLIATI

Salute

Cattiva digestione, stitichezza, per favorire i processi digestivi, per favorire lo svuotamento dell’intestino, per disinfettare il tratto gastrointestinale, per migliorare il controllo dello zucchero ematico, per ridurre il tasso di colesterolo nel sangue, alimentazione dei diabetici, dei bambini, delle persone anziane, degli obesi, per favorire la secrezione del latte, per stimolare il sistema immunitario verso le aree d’infezione.

Casa e giardino

Coltivazione in giardino, foraggio per il bestiame.

Cucina

Verdura fresca, verdura cotta, sfarinati.

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DESCRIZIONE

Il Topinambur, conosciuto anche con i nomi di “Pera di terra”, Tartufo bianco”, “Patata del Canada”, “Girasole tuberoso” e “Topinabò”, è una pianta erbacea appartenente alla numerosa famiglia delle Composite, si ascrive al genere Helianthus ed è congenere al Girasole. È una pianta molto antica, la cui origine, però è abbastanza incerta, molto probabilmente è di provenienza americana, anche se non si sa con precisione se sia originaria dei paesi dell’America settentrionale, come il Canada, oppure dell’America meridionale, come il Brasile e il Perù. Nel primo decennio del 1600 fu importato in Inghilterra, da dove in seguito fu diffusa nel resto dell’Europa. Ne esistono diverse cultivar e varietà, che possono essere suddivise in due grandi gruppi: il primo comprende piante con rizomi rossastri, irregolari, ad alto rendimento, mentre il secondo comprende piante con rizomi bianchi, di forma più regolare, ma con minore rendimento.

Principi attivi

Contenuti esclusivamente nelle radici tuberizzate: zuccheri, fino a una percentuale del 15%, composti principalmente dal polisaccaride inulina, proteine per il 2%, vitamine A e B.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, perenne, rustica, a carattere infestante, alta da 60 cm a 2-3 m circa, spontanea e coltivata principalmente a scopo alimentare e ornamentale, cresce bene sia in un terreno sciolto, asciutto e sabbioso, sia in un argilloso, pesante e umido, anche se l’ideale è comunque un terreno sabbioso, richiede un’esposizione ben soleggiata, è una pianta che si adatta facilmente a climi differenti. Possiede un sistema radicale formato da radici profonde e ramificate con rizomi tuberificati raccolti intorno agli assi principali e posti più superficialmente. I tuberi di forma variabile anche fra un esemplare e l’altro, sono vagamente piriformi, bitorzoluti e irregolari, hanno pelle sottile, da bruno rossastro a bruno biancastro, e polpa bianca e carnosa, leggermente profumata. Dall’apparato radicale si sviluppano i fusti, eretti, fistolosi, ricoperti di una rada peluria, le foglie, ampie, solitamente opposte, sono di forma ovale, a margine seghettato, tormentose e di colore verde scuro. I fiori, gialli e appariscenti, simili a margherite, sono infiorescenze a capolino del diametro di 8-10 cm, che compaiono generalmente da settembre in poi alla sommità degli steli. Il frutto è un achenio dalla superficie cigliata. Si riproduce per mezzo dei tuberi, che vanno piantati in primavera.

Raccolta e conservazione

La raccolta si fa in autunno-inverno, quando la vegetazione è quasi del tutto appassita, estirpando i tuberi a mano o con l’aiuto di una forca. Una volta estirpati, i tuberi non si conservano bene e tendono a infeltrire, conviene pertanto lasciarli interrati (resistono fino a -30°C senza danni) ed estrarli quando servono.

PROPRIETÀ

Il Topinambur è un’apprezzata pianta alimentare, ma possiede anche preziose proprietà medicinali. Innanzitutto rappresenta un’ottima fonte d’insulina, un polisaccaride che l’organismo umano metabolizza in maniera diversa dagli altri zuccheri, e che non è coinvolto nei processi metabolici responsabili della produzione di energia, per questi motivi è particolarmente indicato nell’alimentazione dei diabetici, dei bambini, delle persone anziane e dei convalescenti, a tale proposito, recenti studi hanno dimostrato come questo polisaccaride sia in grado di migliorare il controllo dello zucchero ematico, impedendone un eccessivo accumulo. Inoltre, poiché l’organismo umano non utilizza il suo principale carboidrato, il contenuto calorico del Topinambur è virtualmente zero, corrisponde, infatti, a sette calorie su 100 g di prodotto, per questo motivo si presta bene a essere inserito nei regimi ipocalorici degli obesi. Anche se l’insulina non è impiegata come fonte di energia dal corpo umano fornisce tuttavia nutrimento ai batteri benefici della flora intestinale, in particolare favorisce la crescita del “bifido batterio” (batterio affine al Lactobacillus acidophilus, il principale microrganismo presente nell’yogurt). La famiglia del bifido batterio rappresenta il primo organismo che si trova nel latte materno. Il bifido batterio è essenziale per mantenere l’equilibrio della flora intestinale, inibisce in maniera efficace molti organismi nocivi, ha proprietà antitumorali, contribuisce a ridurre il tasso di colesterolo ematico e fornisce una buona quantità di vitamine del gruppo B. Sembra inoltre che il Topinambur sia in grado di stimolare almeno in parte il sistema immunitario: pare, infatti, che l’insulina rinforzi il cosiddetto “sistema del complemento”, un elemento del sistema immunitario. Il complemento migliora i meccanismi di difesa. Favorisce la neutralizzazione dei virus e la distruzione dei batteri e contribuisce all’accelerazione dei movimenti delle cellule del sistema immunitario (leucociti neutrofili, monociti, eosinofili e linfociti) verso le aree d’infezione.

Parti utilizzate

A scopo medicinale e alimentare sono impiegati i tuberi freschi, questi ultimi, per essere buoni, devono essere sodi e presentare una buccia piuttosto liscia, senza segni di ammaccature.

Preparazioni

• Tuberi freschi: dopo averli raccolti, eliminare con cura gli eventuali residui di terra, lavarli bene sotto l’acqua corrente e sbucciarli, a questo punto possono essere consumati crudi oppure cotti come le patate. In ogni caso una leggera lessatura preventiva è sempre utile e favorisce la sbucciatura.

• Farina: si può acquistare già pronta presso erboristerie e negozi di frutta e verdura particolarmente forniti, oppure presso negozi di cucina naturale e macrobiotica. La farina di Topinambur può sostituire fino al 10% la farina normale nella preparazione del pane, della pasta e nelle altre ricette da forno.

Salute

• Cattiva digestione, stitichezza, per favorire i processi digestivi, per favorire lo svuotamento dell’intestino, per disinfettare il tratto gastrointestinale: con azione digestiva, leggermente lassativa e disinfettante, introdurre nell’alimentazione quotidiana i tuberi di Topinambur, consumati crudi in insalata, oppure bolliti o cotti al vapore. In alternativa, aggiungere a un bicchiere di succo di Pera 1-2 cucchiai di succo ricavato dai tuberi freschi, oppure utilizzare la farina di Topinambur nella preparazione di pane, pasta e di altre ricette da forno. Se la situazione si aggrava, consultare il medico.

• Per migliorare il controllo dello zucchero ematico, per ridurre il tasso di colesterolo nel sangue, alimentazione dei diabetici, dei bambini, delle persone anziane, degli obesi: consumare regolarmente i tuberi di Topinambur crudi o cotti e utilizzare la farina dei tuberi per la preparazione di tutte le ricette a base di farina.

• Per favorire la secrezione del latte, per stimolare il sistema immunitario verso le aree d’infezione: con azione galattogena, introdurre nell’alimentazione durante il periodo dell’allattamento i tuberi di Topinambur, cucinati crudi oppure cotti. Con azione immunostimolante, aggiungere la farina di Topinambur per preparare pane, pasta e altre ricette da forno.

Casa e giardino

Foraggio per il bestiame: Helianthus tuberosus è una specie adatta alla preparazione del foraggio, per l’alimentazione del bestiame sono impiegate sia le parti verdi, facili da immagazzinare, sia i tuberi sotterranei. A tale proposito si ricorda che i rizomi tuberosi non sopportano l’immagazzinamento in cantine o luoghi molto umidi.

Coltivazione in giardino: i Topinambur possono costituire un ottimo frangivento per i giardini, perché si tenga conto che si tratta di una pianta infestante. Si consiglia di innaffiare con certa regolarità, soprattutto nei periodi più caldi e siccitosi, conviene inoltre arricchire il terreno incorporandovi, prima di procedere alla semina, letame o composto perfettamente maturi.

In cucina

Il tubero di Topinambur trova un vasto impiego in cucina: pulito, tagliato e affettato si mangia crudo, accompagnato da salsa di acciughe, oppure condito in pinzimonio. Altrimenti, una volta bollito, può essere trifolato in burro, olio e prezzemolo, oppure fritto, o ancora passato al forno con funghi e parmigiano.

CURIOSITÀ

Il Topinambur è spontaneo nel Canada e nelle praterie nordorientali degli Stati Uniti, fu introdotto in Europa intorno agli inizi del XVII secolo. Ebbe una diffusione più rapida della patata, sia come pianta foraggera sia per l’alimentazione umana.

 

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