RAPA (Brassica rapa)

USI CONSIGLIATI

Salute

Artrite, ascessi, bronchite, calcoli renali, disturbi intestinali, foruncoli, geloni, gotta, infezioni dell’apparato respiratorio, malattie della pelle, malattie polmonari, obesità, raffreddore, reumatismi alle articolazioni, ritenzione idrica, tubercolosi, ulcere allo stomaco.

Cucina

Minestre, minestroni, zuppe, purea, verdure cotte, lessate o saltate in padella, condimento per primi piatti a base di pasta.

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DESCRIZIONE

Con il nome “Rapa” è indicata una specie di pianta erbacea, del genere Brassica, appartenente alla famiglia delle Crocifere e selezionata principalmente a scopo alimentare.

La Rapa, pianta biennale, che è solitamente coltivata come annuale, è originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale. Molto apprezzata già nell’antichità da Greci e Romani, che la coltivavano come ortaggio e come foraggio, venne in seguito diffusa in tutto il territorio europeo, dove ebbe una grande importanza soprattutto nell’alimentazione, almeno fino all’importazione della patata e del mais dal continente americano. È coltivata per la produzione delle radici ingrossate, per i germogli fogliosi e per i rigetti formati dalla pianta quando il fusto è tagliato a livello del terreno. Le due principali varietà tra cui le Rape si distinguono, sono: varietà da radice e varietà da germoglio. Le Rape da radice sono divise a loro volta secondo l’epoca di raccolta (precoci o tardive), e della forma (piatta o tonda). Delle varietà da germoglio, le cosiddette “Cime di Rapa” o “Broccoletti di Rapa”, sono principalmente utilizzate i ricacci della pianta quando è tagliata a raso terra. Esistono infine varietà più grosse e dure utilizzate come foraggio per il bestiame.

Principi attivi

Le Rape possiedono un discreto valore calorico per il contenuto di zuccheri presenti principalmente nella radice, in particolare: amido glucosio e amilosio. Le foglie inoltre sono ricche in vitamine A e C e di calcio.

Aspetto e crescita

La Rapa è un ortaggio di poche esigenze, molto adattabile e in grado di raggiungere un’altezza compresa tra i 40-70 cm, cresce bene in climi temperati umidi (teme la siccità), in terreni di medio impasto, freschi, ricchi di sostanza organica, ben drenati, con buona disponibilità di potassio, e con pH tendenzialmente acido. La radice è carnosa, allungata, tondeggiante o appiattita, di colore biancastro, giallo o rosa violetto. Le foglie basali, peduncolate, sono intere o profondamente divise. Mentre quelle del fusto sono lanceolate o oblunghe e prive di picciolo. I fiori ermafroditi, piccoli, di colore giallo, riuniti in infiorescenze, sbocciano all’estremità del fusto ramificato durante il secondo anno. La Rapa è generalmente seminata in sito, da marzo a settembre, a una distanza di 20-30 cm secondo la varietà.

Raccolta e conservazione

Si raccoglie in genere a 90-130 giorni dalla semina: perché siano più tenere, le Rape vanno raccolte prima che completino la crescita, tra i 10-15 cm di diametro. Le radici si estraggono tirandole per le foglie, si conservano quindi, dopo averle ripulite, in un luogo fresco ma non troppo ventilato, le foglie infine, lavate e ripulite vanno consumate subito.

PROPRIETÀ

La Rapa è ritenuta oggi, a torto, un vegetale insipido e senza particolari qualità. Invece, come altre radici sono un buon rivitalizzante e ricostituente, è un efficace diuretico e calma tosse, raffreddore e mal di gola. La Rapa è ricchissima di calcio, di magnesio e di fosforo, le foglie quando sono appena colte contengono in abbondanza vitamine A, B, C, calcio, ferro, rame e iodio, svolge quindi una funzione importante nella nutrizione e nell’equilibrio nervoso. Inoltre, dato il loro minimo apporto calorico, sono vivamente consigliate come cibo da inserire regolarmente nell’alimentazione delle persone che devono perdere peso.

Parti utilizzate

Sono utilizzate esclusivamente le radici, che devono essere sode, lisce e senza segni di muffa. Si consiglia di non acquistare e non utilizzare le rape molli, avvizzite o eccessivamente grosse, poiché sono meno gustose, meno nutritive e meno ricche di principi attivi.

Preparazioni

• Succo e centrifugato di rapa: passare nella centrifuga la quantità desiderata di Rape fino a ottenere il succo. Quest’ultimo si può prendere puro, oppure addizionato con lo stesso peso di zucchero.

• Sciroppo: tagliare una Rapa di medie dimensioni a fettine, stenderle sul fondo di un piatto e cospargerle totalmente con un velo di zucchero in polvere. Coprire il piatto con un coperchio e lasciare quindi riposare per 12-24 ore. Lo zucchero, sciogliendosi alla presenza del succo rilasciato dalle Rape, incorpora i suoi principi attivi formando un gradevole sciroppo, che si può assumere puro o allungato con un poco di latte. In alternativa per preparare lo sciroppo scegliere una Rapa di dimensioni medio-grandi, praticare un buco nella rapa intera, riempirlo di zucchero e lasciare riposare per 10-15 ore. Trascorso il tempo raccogliere direttamente dal buco lo sciroppo così formato.

• Impacco semplice: fare bollire la quantità desiderata di Rape, quindi schiacciarle fino a ottenere una purea cremosa, applicare all’occorrenza seguendo le indicazioni.

• Impiastro: fare macerare nel latte alcune Rape insieme a del pane, lasciare a macero fino a quando le Rape incominciano a rompersi. Schiacciare quindi il composto e applicare l’impiastro sulle zone interessate.

Salute

• Artrite, gotta, reumatismi alle articolazioni: bere regolarmente durante il giorno 2-4 tazze di succo e centrifugato di Rape, applicare inoltre degli impiastri preparati con Rape e pane: stendere l’impiastro direttamente sulle zone interessate e lasciare agire 20-30 minuti.

• Ascessi, geloni, foruncoli e malattie della pelle in genere: applicare direttamente sulle parti doloranti degli impacchi semplici, lasciare agire la purea di rape per 20-40 minuti, quindi sciacquare con un poco di acqua tiepida, ripetere l’impacco due volte al giorno.

• Bronchite, malattie polmonari, raffreddore, tubercolosi, svariate infezioni dell’apparato respiratorio: prendere tre tazze al giorno di centrifugato di Rapa, se si desidera sono utili dolcificare il succo con un poco di miele che svolge un’efficace azione emolliente sulle vie respiratorie infiammate, nei casi di bronchite si consiglia di mangiare una purea di Rape cotte nel latte. In alternativa bollire alcune Rape in acqua salata, conservare il brodo e berne una tazza tiepida prima di andare a dormire.

• Calcoli renali (specialmente quelli dovuti a un accumulo di acido urico), ritenzione idrica, obesità: bere durante la giornata tre tazze di succo di Rapa preferibilmente lontano dai pasti principali, prendere inoltre due cucchiai di sciroppo prima di coricarsi alla sera.

• Disturbi intestinali e ulcere allo stomaco: un ottimo rimedio per prevenire e combattere questi disturbi sono bere più volte durante la giornata il succo di Rapa specialmente dopo i pasti principali, oppure all’insorgere del mal di stomaco bere un bicchierino di sciroppo di Rapa allungato con un poco di latte.

Avvertenze

Le Rape, come altre Crocifere, contengono sostanze che possono in qualche modo interferire con l’azione svolta dagli ormoni tiroidei in particolari situazioni: come per esempio bassi livelli di iodio nel sangue. Tra queste sostanze sono compresi gli isotiocianati, che arrestano l’assorbimento e l’utilizzo dello iodio da parte dell’organismo, tuttavia, anche se non ci sono ancora prove concrete dell’interferenza di questi composti con il funzionamento tiroideo, si consiglia d’includere nella dieta dosi adeguate di iodio se sono consumate grandi quantità di Rape.

In cucina

La Rapa ha avuto sin dall’antichità una grande importanza nell’alimentazione dell’Europa centrale e settentrionale. In cucina sono impiegate sia le foglie sia le radici: queste hanno un sapore delicato e non particolarmente saporito e possono essere cucinate bollite in minestra, in umido, fritte, crude in insalata. Le Cime di Rapa sono invece utilizzate lessate e servite all’agro, oppure saltate in padella o stufate come condimento per le classiche “orecchiette alla pugliese”.

CURIOSITÀ

La coltivazione delle Rape consente di approfittare di poco spazio, può trovare posto anche negli orti di piccole dimensioni, può seguire qualsiasi coltura a raccolto primaverile-estivo, permettendo in questo modo il doppio utilizzo del terreno nella medesima stagione.

 

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