UVA SPINA (Ribes grossularia)

USI CONSIGLIATI

Salute

Mancanza di vitamina A, B e C, cattiva digestione, congestioni epatobiliari, dolori artritici, esaurimento nervoso e fisico, gotta, inappetenza, malattie debilitanti in generale, malattie infettive, reumatismi, ritenzione di liquidi, stitichezza, per migliorare i processi digestivi e gastrointestinali in generale, durante lunghi periodi di convalescenza, per favorire lo svuotamento dell’intestino, per migliorare le funzioni epatoprotettive, per favorire la diuresi, per facilitare l’eliminazione delle tossine e delle sostanze di rifiuto accumulate nel sangue.

Casa e giardino

Pianta da giardino.

Cucina

Frutta fresca, macedonie, marmellate, confetture, gelatine, sciroppi.

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DESCRIZIONE

L’Uva spina, conosciuta anche con i nomi di “Uva crispa”, “Uva dei frati”, “Uva marina e “Uva spinella”, è una pianta spinosa appartenente alla famiglia delle Sassifragacee, si ascrive al genere Ribes, che comprende circa 150 specie di piante arbustive, di dimensioni medio-piccole, per la maggior parte decidue e ampiamente distribuite nelle regioni temperate settentrionali. L’Uva spina è originaria dei paesi dell’Europa centrale e settentrionale, dove ora se ne coltivano diverse varietà e cultivar, soprattutto a scopo orticolo e commerciale. Recentemente, dalla specie spontanea i coltivatori specializzati sono riusciti a ottenere, mediante incroci e selezioni, forme molto produttive che offrono frutti sempre più grandi, ora vi è in commercio una particolare varietà orticola che produce frutti grossi come prugne.

Principi attivi

Contenuti principalmente nei frutti: sali minerali, vitamine A, B e C, acidi organici di varia natura, zuccheri, lipidi, pigmenti, sostanze proteiche, acqua.

Aspetto e crescita

Arbusto perenne, a foglie caduche, vigoroso, di forma compatta e tondeggiante, in grado di raggiungere un’altezza di 2 m circa, spontaneo e coltivato a scopo orticolo, cresce preferibilmente in terreno fertile, ben preparato, ma che non sia troppo ricco di azoto, richiede un’esposizione soleggiata in posizione aperta, anche se tollera abbastanza bene l’ombra parziale, è necessario ripararlo dai venti forti, si trova dalla pianura fino alla fascia alpina, ai margini dei boschi, fra i cespugli, nei luoghi caldi e sassosi delle montagne e dei pascoli. Possiede rami grigiastri e spinosi, con spine semplici o tripartite, rigide, lunghe e appuntite, le foglie larghe, palmate, a tre o cinque lobi, con margine dentato, sono disposte a mazzetti sui rametti che si dipartono dall’ascella delle spine tripartite, i fiori, di colore verdastro o rossastro, sono solitari, accoppiati, oppure uniti a due o a tre, il calice ha sepali rossastri e la corolla è formata da petali molto corti, ravvicinati e di colore bianco-giallastro, gli stami sono in numero di cinque, in genere i fiori compaiono fra marzo e maggio. I frutti sono costituiti da bacche ovoidali, la cui buccia è di colori diversi (secondo la cultivar può variare dal violaceo al giallo o al verde), in genere è trasparente, con numerose venature, e lascia intravedere i semi sparsi nella polpa, questa ha un sapore del tutto particolare, a volte eccessivamente aromatico. Si riproduce per talea di legno duro prelevata dai rami sani alla fine di settembre.

Raccolta e conservazione

Raccogliere i frutti a maturazione, in estate inoltrata, e utilizzarli freschi oppure conservati sotto forma di sciroppi, marmellate, confetture o gelatine.

PROPRIETÀ

I frutti dell’Uva spina rappresentano da secoli un ottimo rimedio della medicina naturale, grazie alla composizione dei loro principi attivi, svolgono un’efficace azione aperitiva, digestiva, e lassativa, favoriscono, infatti, i processi digestivi, migliorano  l’appetito in caso d’inappetenza e contribuiscono allo svuotamento dell’intestino in caso di stitichezza. Esercitano, inoltre, un’ottima azione depurativa, diuretica e decongestionante, assai utile in caso di congestione epatobiliare, accumulo di tossine e sostanze di rifiuto nel sangue, reumatismi, ritenzione di liquidi e gotta. Infine, sono tonificanti e vitaminizzanti, particolarmente indicati in caso di esaurimento fisico e nervoso, stati carenziali di vitamine e lunghi periodi di convalescenza da malattie debilitanti, come quelle infettive.

Parti utilizzate

A scopo medicinale sono impiegati esclusivamente i frutti freschi.

Preparazioni

• Frutti freschi: il modo migliore per sfruttare le proprietà benefiche di questo frutto è di mangiarlo fresco durante la giornata, preferibilmente prima dei pasti principali.

• Succo fresco: passare alla centrifuga la quantità desiderata di frutti freschi di uva spina (non utilizzare il frullatore) fino a ottenere il succo fresco, quest’ultimo va conservato, in una bottiglia di vetro in un luogo fresco. La dose consigliata è in genere di mezzo bicchiere ogni dodici ore circa. Il succo può essere consumato puro oppure diluito in un poco di acqua o in un’altra bevanda.

• Gelatine, confetture, sciroppi: utilizzare i frutti freschi di uva spina per preparare marmellate, confetture e sciroppo. Se non si riescono a trovare frutti freschi a sufficienza, è possibile acquistare questi prodotti in erboristeria, in negozi di cucina naturale e in supermercati ben forniti.

Salute

• Mancanza di vitamina A, B e C, esaurimento nervoso e fisico, inappetenza, malattie infettive, durante lunghi periodi di convalescenza: con azione tonificante, vitaminizzante e ricostituente, assumere all’occorrenza durante il corso della giornata i frutti freschi di Uva spina a volontà, oppure prendere il succo fresco nella dose di mezzo bicchiere ogni dodici ore circa, in caso d’inappetenza, per far venire appetito bere il succo 30-40 minuti prima di mangiare. Se la situazione non mostra alcun miglioramento, si consiglia di consultare il medico per una terapia più efficace e immediata.

• Cattiva digestione, congestioni epatobiliari, stitichezza, per migliorare i processi digestivi e gastrointestinali in generale, per favorire lo svuotamento dell’intestino, per migliorare le funzioni epatoprotettive: con azione digestiva, decongestionante e lassativa, consumare quando necessario i frutti freschi di Uva spina, preferibilmente prima dei pasti principali, oppure bere mezzo bicchiere di succo fresco a intervalli di 10-12 ore circa, se si desidera, diluire il succo in un poco di acqua o in un’altra bevanda a piacere. In alternativa, utilizzare la marmellata o la confettura di Uva spina a colazione, oppure impiegarla per preparare dolci, biscotti e torte fatti in casa. Per un efficace effetto lassativo, si consiglia di bere il succo fresco al mattino, a stomaco vuoto appena alzati, oppure la sera, prima di andare a dormire. Se i sintomi persistono, è preferibile consultare il medico per evitare complicazioni più serie.

• Dolori artritici, gotta, reumatismi, ritenzione di liquidi, per favorire la diuresi, per facilitare l’eliminazione delle tossine e delle sostanze di rifiuto accumulate nel sangue: con azione diuretica e depurativa, introdurre nell’alimentazione di tutti i giorni i frutti freschi di Uva spina e consumare il succo fresco nelle dosi sopraindicate. Inoltre, come cura depurativa primaverile, indicata per eliminare le tossine accumulate durante l’inverno e per compensare la mancanza di vitamine causata da una dieta povera di frutta e verdura, consumare tutti i giorni i frutti freschi o il succo fresco, puro o diluito in un poco di acqua o in un’altra bevanda. In alternativa, consumare i frutti sotto forma di marmellate, confetture o sciroppi.

Avvertenze

Si raccomanda di non consumare assolutamente le bacche ancora verdi, poiché possono provocare seri problemi e disturbi digestivi.

Casa e giardino

Pianta da giardino: anche se poco comune in Italia, l’Uva spina può essere allevata a cespuglio o a spalliera. Nel primo caso la potatura di allevamento si limita ai tagli necessari per dare la forma all’arbusto, nel secondo caso si alleva la pianta distendendo i rami sui fili metallici sostenuti da pali posti a due metri uno dall’altro. L’Uva spina produce i frutti sui rami dell’anno, quindi la potatura si esegue sul finire della stagione invernale e dev’essere energica per stimolare la pianta a produrre nuovi getti che porteranno i frutti.

In cucina

L’Uva spina costituisce un frutto squisito, apprezzato soprattutto nei paesi anglosassoni, dove è oggetto anche di un’intensa coltivazione in pieno campo, è ottimo consumato da solo, oppure in macedonie di frutta insieme a Lamponi, More, Fragole e Ribes. È inoltre utilizzato per preparare squisite marmellate, confetture e gelatine.

CURIOSITÀ

Jean Froissart, noto storico francese, all’inizio del XV secolo parlava già della Grossularia spinosa. Il nome del genere Ribes è stato coniato nel 1584, e deriva da un antico vocabolo arabo.

 

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