Erbe galattogoghe, un aiuto per l’allattamento al seno

Per un neonato il migliore alimento possibile è il latte materno che apporta tutte le sostanze essenziali e offre molti vantaggi in termini di salute, crescita e sviluppo psicologico.

Il latte materno non ha mai la stessa composizione nel tempo e la stessa consistenza durante il corso della poppata. Per meglio adeguarsi alle necessità di crescita del neonato, infatti, nel tempo modifica la sua formula, rendendola unica e inimitabile. E’ sempre disponibile e alla giusta temperatura, non richiede preparazione ed è facilmente digeribile.

Più spesso di quanto si possa pensare, questo gesto naturale e gratificante, però, può diventare difficile e stressante. Se dovesse succedervi non perdetevi d’animo, dopo 30-40 anni di allattamento artificiale è normale che la consuetudine pratica e psicologica sia andata in parte persa, quindi non sentitevi inadeguate e chiedete aiuto (esperte della Lega del Latte, ostetriche dell’ospedale o del consultorio e le altre neomamme)!

Scarsa produzione di latte materno

Se il problema è un’insufficiente produzione di latte materno le erbe possono essere di grande aiuto. La tradizione erboristica può vantare molte erbe galattogoghe, ossia in grado di accrescere la produzione di latte materno che possono essere impiegate anche per lunghi periodi, alternandole.

Per stimolare la produzione di latte

Le piante più utilizzate per stimolare la produzione di latte materno sono il Finocchio e la Galega, da consumare sotto forma di infuso.

  • Infuso di Galega: aggiungere 3-4 cucchiai di parte aerea fiorita per un litro di acqua bollente, lasciare riposare 10 minuti, filtrare e consumare durante la giornata.
  • Infuso di Finocchio: porre un cucchiaino di semi schiacciati (che in realtà sono i frutti della pianta!) in una tazza d’acqua bollente e lasciare riposare a recipiente chiuso per 10-15 minuti prima di filtrare. Se ne consigliano tre tazzine al giorno.

In erboristeria si trovano preparazioni specifiche a base di Finocchio e Galega da assumere secondo i dosaggi indicati sulla confezione.

Se si sceglie la tintura madre, il dosaggio consigliato è 30-35 gocce per ogni erba disciolte in acqua, per due o tre volte al giorno.

Il Carvi fa parte a pieno titolo delle piante galattogoghe, ma è poco utilizzato da solo per l’aroma intenso. Le sue proprietà sono molto simili a quelle del Cumino e del Finocchio. Unisce alle virtù galattogoghe quelle digestive, disinfettanti e spasmolitiche.

Molto diffuso è anche l’Anice verde da utilizzare in infuso (vedi preparazione dell’infuso di Finocchio), in tintura madre.

  • Infuso di Anice, Finocchio e Cumino: preparare una miscela composta da 40g di Anice, 30g di Finocchio e 30g di Cumino (o di Carvi). Un cucchiaino di miscela per tazza d’acqua bollente, da lasciare in infusione per 10-15 minuti prima di filtrare. Bere tre tazze al giorno, lontano dai pasti.

L’unione fa la forza

Siccome non siamo tutti uguali è bene che ogni neomamma, con un po’ di pazienza, trovi la preparazione più efficace per lei e più gradita al neonato. L’importante è attenersi alle erbe più collaudate e seguire sempre i dosaggi indicati dagli esperti. Le preparazioni composte da più erbe sono da preferire perché abbreviano i tempi di ricerca e tengono conto di più aspetti contemporaneamente.

Le principali erbe in grado di favorire la lattazione agendo in sinergia sono Finocchio, Anice, Cumino e Galega a cui si aggiungono Angelica e Ortica, tonificanti e ricche di minerali.

Anche al Luppolo sono attribuite virtù benefiche, per questa ragione la tradizione popolare suggerisce di bere birra al Luppolo, anche se in realtà è preferibile non abusare di alcolici durante l’allattamento.

Da sapere

Prima di assumere infusi galattogeni consultate un medico, un esperto o un erborista che conosca il vostro stato di salute generale, le vostre possibili allergie ed eventuali patologie in corso.

Le piante da evitare

Ma fate attenzione: durante l’allattamento alcune erbe alcune erbe vanno evitate.

L’Assenzio perché pare che renda amaro il latte. La Gialappa e le altre erbe con proprietà purganti che potrebbero addirittura arrestare la produzione di latte. Il Fieno greco che è un ottimo ricostituente e galattagogo, ma va preso solo in piccole quantità e miscelato ad altre erbe aromatiche, perché il suo aroma molto intenso può alterare il sapore del latte, rendendolo sgradito al bambino.

 

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