ACHILLEA (Achillea millefolium)

USI CONSIGLIATI

Salute

Cattiva digestione, diarrea, dolori addominali, eccitazione nervosa, emorroidi, ferite, infiammazioni della cute, influenza, insonnia, ipertensione, mal di denti, mancanza di appetito, raffreddore, ragadi al seno, ulcere, per regolare il ciclo mestruale, per stimolare la secrezione biliare

Bellezza

Latte detergente per pelli grasse, lavaggi contro la caduta dei capelli, suffumigi al viso

Casa e giardino

Decorazioni floreali di fiori secchi, concime vegetale, resistenza alle malattie

Cucina

Aromatizzante per insalate, frittelle, frittate, formaggio fresco

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DESCRIZIONE

L’Achillea è una pianta erbacea modesta, ma che nasconde grandi qualità, comunemente è conosciuta anche con i nomi di “millefoglio” e “malerba”, ma per le sue particolari proprietà antiemorragiche e cicatrizzanti è stata spesso denominata come “sanguinella” e “erba dei tagli”. Appartenente alla famiglia delle Composite, l’Achillea è originaria dell’Europa e poi diffusa in molte zone a clima temperato. Era conosciuta come pianta medicinale sin dagli antichi, che coltivavano negli orti e la tenevano sempre a portata di mano per curare tagli e ferite.

Principi attivi

Olio essenziale contenente azulene, borneolo libero ed esterificato, acido isovalerianico, e altri composti, un glicoalcaloide amaro achilleina, sali di potassio, acidi organici, tannini e alcuni fitosteroli.

Aspetto e crescita
Pianta erbacea perenne aromatica, che cresce in terreni moderatamente ricchi e umidi, in una posizione soleggiata con una tollerabile e leggere ombra, rimane comunque una pianta non adatta a crescere in ambienti coperti. Possiede un rizoma strisciante e lignificato, dal quale si sviluppano gli stoloni sotterranei e, i fusti, questi ultimi eretti, cavi all’interno, spigolosi e di colore verde sono di due tipi: quelli della stagione invernale hanno internodi corti e molte foglie, quelle primaverili, lanuginosi, presentano internodi più allungati, è alti circa 60-80 cm e portano nella parte superiore, notevolmente ramificata, le infiorescenze. Le foglie alterne, leggermente tomentose, hanno forma lanceolata e sono divise in foglioline, quando sono essiccate, hanno un blando aroma di Salvia. I fiori compaiono dall’inizio dell’estate all’autunno, di colore bianco o rosato, dal profumo pungente, sono riuniti in capolini raggruppati in corimbi terminali molto ramificati. Il seme infine è costituito da un achenio lungo 2-3 mm circa, dalla forma ovale-allungata, leggermente schiacciato ai lati e con la superficie esterna liscia, questi semi sono abbastanza piatti e di colore marrone-grigio. Si riproduce per semina, o per divisione dei rizomi in primavera o in autunno.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie e i fiori in tarda estate, recidere i fusti 10-15 cm circa di sotto all’infiorescenza, riunire in piccoli mazzi le sommità fiorite e farle essiccare all’ombra in un luogo aerato, essiccare anche le foglie lontano dal sole. Conservare sia le foglie sia i fiori in sacchetti di carta o tela, al riparo dall’umidità.

PROPRIETÀ

L’Achillea possiede ottime proprietà sudorifere, ipotensive, diuretiche, antisettiche, associata ad altre piante è un buon rimedio per la cura del raffreddore e dell’influenza. Svolge un’efficace azione emostatica, cicatrizzante, tonico-aperitiva, stomachica, antispasmodica, emmenagoga e sedativa, viene, infatti, prescritta in casi di emorragie, cattiva digestione, diarrea, ipertensione, mancanza di appetito, per regolare il ciclo mestruale e per stimolare la secrezione biliare. È inoltre particolarmente utile nel trattamento di ferite, vene varicose e ulcerazioni in genere.

Parti utilizzate

Sono impiegate le foglie e le sommità fiorite.

Preparazioni

• Infuso: versare in una ciotola di terracotta contenente 30 g di sommità fiorite di Achillea un litro di acqua bollente, lasciare in infusione per quindici minuti, quindi colare e bere a bicchierini.
• Tintura: mettere a macerare 30-40 g di fiori essiccati di Achillea in 120-140 g di alcool a 70°, dopo dieci giorni filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. La dose consigliata è 20-25 gocce tre volte al giorno secondo le indicazioni.
• Decotto per uso esterno: fare bollire in un litro di acqua 50-60 g di fiori essiccati, dopo 15-20 minuti togliere dal fuoco, lasciare intiepidire, quindi colare e utilizzare per lavaggi, compresse e cataplasmi.
Vino medicinale: lasciare a macero per quindici giorni, in un litro di vino bianco 50 g di sommità fiorite.

Salute

• Cattiva digestione, diarrea, dolori addominali, mancanza di appetito, per regolare il ciclo mestruale, per stimolare la secrezione biliare: come antispasmodico e per favorire i processi digestivi assumere tre tazze al giorno d’infuso di fiori, preferibilmente tra i pasti principali, oppure prendere, tre volte durante la giornata, venti gocce di tintura diluite in poca acqua o in un’altra bevanda, in alternativa un bicchierino di vino medicinale, dopo i pasti come digestivo, prima dei pasti come aperitivo. In casi di diarrea bere, durante la giornata, un infuso preparato con 30 g di radice di Achillea in 1 l di acqua bollente.
• Emorroidi, ferite, infiammazioni della cute, ragadi al seno, ulcere: fare dei lavaggi, due volte al giorno, delle zone interessate con il decotto di fiori, oppure applicare un cataplasma preparato con 30-40 g di fiori e foglie fresche, lavati e pestati, lasciare agire per 20-40 minuti. In caso di ragadi al seno per avere un effetto più immediato fare cuocere in pochissimo latte due manciate di fiori e foglie fresche o secche, schiacciarli con un cucchiaio fino a ottenere una crema densa, lasciare quindi intiepidire e applicare direttamente sulle parti colpite da ragadi.
• Eccitazione nervosa, insonnia, ipertensione: bere tre volte al giorno una tazza d’infuso di fiori dolcificata con miele: in alternativa prendere, prima di andare a dormire, venticinque gocce di tintura diluite in una tisana di Camomilla o Valeriana.
• Influenza e raffreddore: bere due volte al giorno una tazza d’infuso di fiori, oppure preparare una tisana composta con Achillea, fiori di Sambuco o menta piperita.
• Mal di denti: masticare 1-2 foglie fresche di Achillea aiuterà ad alleviare il dolore.

Avvertenze

L’uso troppo prolungato delle foglie può rendere la pelle eccessivamente sensibile alla luce, inoltre dosi troppo abbondanti provocano mal di testa e vertigini.

Bellezza

Latte detergente per pelli grasse: sciogliere a fuoco basso un cucchiaio di cera emulsionante, scaldare quattro cucchiai di olio di soia e unirli alla cera mescolando bene. Nel frattempo scaldare il succo di ¼ di cetriolo centrifugato e sei cucchiai d’infuso di Achillea, unire quindi al composto precedente. Togliere dal fuoco e continuare a mescolare fino a raffreddamento, aggiungere quindi cinque gocce di tintura di mirride. Versare in vasetti e usare come di consueto.
• Lavaggi contro la caduta dei capelli: fare due volte la settimana, lavaggi e frizioni del cuoio capelluto utilizzando il decotto di Achillea.
• Suffumigi al viso: preparare un infuso di fiori freschi da utilizzare per fare bagni di vapore al viso, per decongestionare e distendere una pelle delicata e facilmente irritabile. Lo stesso infuso può essere utilizzato per preparare un bagno alle erbe: versare l’infuso filtrato ancora caldo nell’acqua del bagno.

Casa e giardino

• Decorazioni floreali: utilizzare i corimbi essiccati per composizioni di fiori secchi.
• Concime vegetale: per accelerare la decomposizione mettere 1-2 foglie fresche di Achillea in una carriola di concime vegetale, utilizzare inoltre l’infuso concentrato come fertilizzante a base di rame.
• Resistenza alle malattie: piantine di Achillea sono in grado di favorire, nelle piante a loro vicine, una maggiore resistenza all’attacco di malattie.

In cucina

In cucina le giovani foglie, dal sapore amarognolo e piccante, tritate finemente si usano per insaporire le insalate e il formaggio fresco e per rendere più delicate e gustose le frittate, sono inoltre utilizzate per guarnire i piatti di portata. Con le infiorescenze si possono preparare infine, delle ottime frittelline.

CURIOSITÀ

Il nome della pianta deriva da Achille, una leggenda, infatti, narra che Achille ferito in battaglia durante la guerra di Troia, fu curato dalla madre di Teti con alcune foglie di Millefolium, la ferita guarì e alla pianta fu imposto il nome di “Achillea”. Inoltre, a lungo considerati sacri, i gambi di Achillea furono utilizzati in Europa dai Druidi per fare previsioni meteorologiche, mentre in Cina servivano per divinare il futuro.

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