ALLORO (Laurus nobilis)

USI CONSIGLIATI

Salute

Alopecia, ascessi, contusioni, dolori reumatici, emorroidi, micosi della pelle, psoriasi, slogature, bronchite cronica, influenza, mancanza di appetito, cattiva digestione, disturbi allo stomaco e all’intestino.

Bellezza

Bagno deodorante, profumato e stimolante, per mani e piedi sempre sudati.

Casa e giardino

Per allontanare insetti nocivi dalla dispensa e dagli armadi, per profumare l’ambiente.

Cucina

Per aromatizzare involtini, arrosti, intingoli, piatti di pesce, legumi, castagne, conserve di pomodoro, minestre, brodi e fichi secchi, aceto aromatico.

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DESCRIZIONE

L’Alloro, conosciuto anche come lauro, è una pianta sempreverde nota sin dai tempi antichi. Era consacrato al dio apollo e da migliaia di anni è impiegato in campo medicinale per le sue proprietà antisettiche e stimolanti. Appartenente alla famiglia delle Lauracee, trova le sue origini in Asia Minore e in Europa e in seguito si è naturalizzata altrove, principalmente nelle macchie mediterranee, oggi è coltivato come pianta ornamentale. Molto apprezzato in cucina, l’alloro, le cui foglie conferiscono alle vivande un aroma e un gradevole sapore profumato, trova largo impiego anche in medicina e in campo cosmetico.

Principi attivi

Le foglie contengono: olio essenziale, composto di geraniolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, pinene, eucaliptolo, acido tannico, principi amari. Le bacche contengono grasso (25-30%), compreso glicerile di Lauro, olio essenziale (1%), di composizione simile a quella delle foglie con preponderanza di cineolo.

Aspetto e crescita                                          

Pianta sempreverde, spontanea, che cresce bene in zone soleggiate e riparate dal vento, in terreno ricco, umido e ben drenato, in Italia si trova in macchie e boschetti lungo le coste e attorno ai laghi maggiori. Le dimensioni dell’Alloro sono molto variabili: da quelle di un piccolo arbusto, fino a quelle di un albero alto 10 metri circa. Le radici ben sviluppate, sono in grado di resistere al freddo dell’inverno, il fusto solido e tondeggiante, dapprima liscio e di un bel colore bruno-rossiccio, diventa poi legnoso e grigio lucente, i rami giovani sono verdi, lisci e flessibili. Le foglie, lunghe fino a 10 cm, da lanceolate a ovato-lanceolate, hanno una consistenza coriacea e un colore verde scuro, lucido nella pagina superiore, presentano il margine ondulato e sono brevemente picciolate. I fiori, riuniti in piccoli fascetti ascellari che compaiono in primavera, sono divisi in maschili e femminili: quelli maschili, con 8-10 stami, sono piccoli e di colore giallognolo, quelli femminili, con un ovario, sono biancastri. Il frutto infine è costituito da una drupa carnosa, ovoide, nera lucida, e contiene un unico seme ricoperto da un guscio. L’alloro si riproduce per talea in autunno o per propaggine dei rami inferiori in tarda estate o inizio autunno. Può crescere in vaso, ma quando fa particolarmente freddo, è bene portarlo all’interno perché teme le gelate.

Raccolta e conservazione

Le foglie si raccolgono tutto l’anno, ma il periodo migliore è durante la fioritura, le bacche vanno staccate quando sono mature (ottobre-novembre). Utilizzare le foglie fresche, oppure farle essiccare all’ombra in un luogo aerato, i frutti vanno fatti essiccare in un ambiente riscaldato o in una stufa (temperatura moderata) e conservati in vasi di vetro.

PROPRIETÀ

L’alloro, noto in cucina per le sue particolari proprietà aromatiche, svolge un’efficace azione antisettica, tonico-stimolante, stomachica e blandamente insetticida. Espelle o limita la formazione di gas intestinali, è diuretico, espettorante, sudorifero e antispastico, in passato era impiegato per stimolare l’appetito e come rimedio nella cura delle influenze e bronchite croniche. Per uso esterno l’olio essenziale è impiegato in massaggi e frizioni, con azione lenitiva ed emolliente, per alleviare contusioni, slogature e dolori reumatici, è utile inoltre nella cura dell’alopecia (caduta dei capelli), nella psoriasi e in altre malattie della pelle dovute a funghi.

Parti utilizzate

Sono impiegate le foglie fresche o essiccate.

Preparazioni

Infuso: sminuzzare grossolanamente 10-15 g di foglie essiccate, quindi versarvi sopra 300-400 ml di acqua bollente. Lasciare in infusione per dieci minuti circa, prenderne 3-4 tazzine durante la giornata, se si desidera, addolcire con un poco di zucchero o miele.

Olio essenziale: si acquista già pronto in erboristeria, non utilizzare per uso orale e seguire attentamente le indicazioni dell’erborista.

Tintura: lasciar macerare per 10-12 giorni 20 g di foglie essiccate e sminuzzate in 80-85 g di alcool a 80°. Dopo la macerazione, spremere il liquido e filtrare. La dose consigliata è 30-40 gocce il giorno, diluite in una tisana calda a piacere, se il gusto è sgradevole, dolcificare con miele.

Tintura oleosa di frutti per uso esterno: fare macerare in 100 ml di olio di semi circa 20 g di frutti essiccati per cinque giorni. Questa tintura è ottima per compiere frizioni o massaggi.

Salute

Alopecia, ascessi, contusioni, dolori reumatici, emorroidi, micosi della pelle in generale, psoriasi, slogature: fare direttamente sulle zone doloranti massaggi e frizioni. Preparare una miscela mescolando bene 25-30 gocce di olio essenziale di Alloro con 50 ml circa di olio canforato, spalmare l’unguento così ottenuto e massaggiare delicatamente fino a quando è completamente assorbito, in alternativa, si può utilizzare la tintura oleosa di frutti. In caso di alopecia, psoriasi e altre micosi, fare applicazioni e frizioni anche con olio essenziale allo stato puro, si consigliano comunque di consultare il medico.

Bronchite cronica, influenza, mancanza di appetito: bere all’occorrenza quattro tazzine d’infuso di foglie ben caldo, che si può addolcire con un poco di miele di Acacia, in alternativa, prendere, 2-3 volte durante la giornata, trenta gocce di tintura disciolte in una tisana calda di Eucalipto e Lavanda. Un ottimo metodo per stimolare l’appetito è bere una tazzina d’infuso un’ora prima dei pasti principali.

Cattiva digestione, disturbi allo stomaco e all’intestino: per combattere una digestione difficile, assumere con regolarità una tazzina d’infuso dopo ogni pasto, oppure di sciogliere in un cucchiaino di zucchero 10-15 gocce di tintura. Se il malessere persiste, consultare il medico.

Bellezza

Bagno deodorante, profumato e stimolante: preparare un decotto facendo bollire 2-3 manciate (pari a circa 120-150 g) di foglie essiccate o fresche in due litri di acqua, dopo 3-4 minuti colare e lasciare raffreddare per qualche minuto. Versare quindi il decotto nella vasca da bagno già normalmente preparata. Questo bagno, oltre ad avere un’azione tonico-stimolante, è un ottimo antisettico e antibatterico.

Per mani e piedi sempre sudati: per limitare una sudorazione eccessiva, fare bollire, per venti minuti circa, 30-40 g di frutti in un litro di acqua, quindi togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. Quando il liquido è a temperatura ambiente, schiacciare le bacche per spremerne il succo, colare e versare il liquido filtrato in un catino di acqua calda. Immergervi i piedi o le mani per almeno 50-60 minuti.

Casa e giardino

Per allontanare insetti nocivi dalla dispensa e dagli armadi: sistemare nella dispensa, fra pasta, riso e farina, qualche foglia essiccata di Alloro, riposta in barattoli a coperchio aperto, riempire inoltre dei sacchettini di cotone con un po’ di foglie essiccate, riporre quindi i sacchettini in armadi e cassetti. Per deodorare e rinfrescare l’ambiente: appendere con un nastro di raso un rametto di Alloro, oppure tritare grossolanamente qualche foglia da aggiungere alle miscele di pot-pourri.

In cucina

In cucina sono impiegate le foglie fresche oppure essiccate da poco, insieme con altri odori, sono usate per insaporire zuppe e stufati, per aromatizzare involtini, arrosti, intingoli, piatti di pesce, legumi, castagne, conserve di pomodoro, minestre, brodi e fichi secchi, sono inoltre utilizzate per preparare un particolare aceto aromatico. Se le foglie non sono sminuzzate, occorre eliminarle prima di servire in tavola. I frutti, infine, sono usati nella composizione di alcune birre inglesi.

CURIOSITÀ

Il nome botanico dell’Alloro pone in evidenza il rispetto che gli antichi riservavano a questa pianta, le foglie erano usate per le corone da porre sul capo dei vincitori, era inoltre consacrata ad Apollo, dio del sole, della poesia e della musica.

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