ARANCIO (Citrus aurantium)

USI CONSIGLIATI

Salute

Acidità gastrica, cattiva digestione, dolori intestinali, mancanza di appetito, febbre, mal di testa, raffreddore, tosse, insonnie nervose, nevrastenie, spasmi del sistema cardiovascolare, tachicardie

Bellezza

Lozione nutriente maschera per pelli stanche, tonico ai fiori per pelli delicate

Cucina

Spremute, cocktail, frullati, insalate, torte, crostate, canditi, marmellate, liquori

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DESCRIZIONE

L’Arancia è un agrume frutto dell’Arancio, pianta arborea appartenente alla famiglia delle Rutacee. Due sono le varietà: quella “amara”, con polpa dei frutti generalmente non commestibile, e quella “dolce”, che invece è coltivata per i frutti dolci e succosi. Entrambi le varietà sono utilizzate nell’industria alimentare per preparare conserve, succhi e bevande, in liquoreria e nell’industria cosmetica. L’Arancio amaro, originario dell’Estremo Oriente, fu introdotto nei paesi mediterranei come pianta ornamentale durante la dominazione Romana, mentre l’Arancio dolce vi fu importato nel XVI secolo dai portoghesi.

Principi attivi

Nei fiori: olio di fiori di Arancio, un olio essenziale. Nei frutti immaturi verdi con scorza: un olio essenziale. Nei frutti immaturi verdi con scorza: un olio essenziale contenente limonene (al 92%) vitamine A e C, un glucoside, composti amari.

Aspetto e crescita

L’Arancio è un albero sempreverde che nei climi adatti cresce bene in qualsiasi terreno, anche arido e poco fertile, non sopporta eccessi di calcare e umidità, e non tollera temperature invernali inferiori a -4° C, inoltre se il termometro scende di frequente a 0° C, c’è il rischio di danneggiare irrimediabilmente i germogli e i frutti. È una pianta legnosa, con un tronco breve, che in condizioni ottimali può raggiungere gli otto metri di altezza, la corteccia è di colore verde-bruno, con rami laterali, spinosi da giovani tondeggianti. Le foglie persistenti, disposte in posizione alterna, sono ovali, acute all’estremità, lunghe 7-10 cm e picciolate, la pagina superiore è di colore verde scuro, mentre quella inferiore è leggermente più chiara. I fiori profumatissimi, di colore bianco puro, sono solitari o raggruppati in piccoli racemi inseriti all’ascella delle foglie. Il frutto del diametro di 7-8 cm circa, ha una forma sub-globosa, leggermente schiacciata alle estremità, la buccia, di colore arancio-rossastro, è liscio e sottile, o scabra e spessa, con un sottile strato biancastro, (albedo) che lo separa dalla polpa, esternamente è cosparsa di ghiandole piene di olio essenziale. L’Arancio si riproduce per innesto, è inoltre un albero a crescita lenta, che incomincia a produrre i frutti solo dopo 6-7 anni dopo l’innesto, ma per avere una produzione abbondante occorre aspettare altri otto anni.

Raccolta e conservazione

Le foglie si raccolgono dalla primavera all’estate, i fiori al momento della fioritura, ma ben separati dalle foglie. Raccogliere i frutti, per la distillazione, quando sono grossi come ciliegie, oppure più tardi, ma prima della completa maturazione per l’utilizzo della buccia. Essiccare tutte le parti della pianta all’ombra in ambiente asciutto, conservare le foglie e le bucce in sacchetti di carta o tela, riporre i fiori in barattoli di vetro o porcellana.

PROPRIETÀ

I pregi e le virtù della pianta dell’Arancio sono molteplici, innanzitutto i suoi frutti, ricchi di vitamina C, rappresentano un valido aiuto per coloro che hanno bisogno di integrare e arricchire l’alimentazione di tutti i giorni. Svolge una blanda azione lassativa, e stomachico e tonico per gli organi digestivi in generale, è un ottimo sedativo, antispasmodico, anti cefalico, tossifugo, febbrifugo e sudorifero. È utilizzato soprattutto come calmante e sedativo nei casi di tachicardia e spasmi che interessano il sistema cardiovascolare, nei casi d’insonnia e di nevrastenia.

Parti utilizzate

Dalla pianta dell’Arancio si usano i fiori, le foglie, il frutto e la scorza del frutto.

Preparazioni

Infuso di scorze: mettere in una tazza di acqua bollente un cucchiaino di bucce essiccate e sminuzzate, lasciare in infusione per venti minuti circa.

Infuso di foglie: mettere in infusione, per 10-15 minuti, 2-4 g di foglie secche in 100 ml di acqua, filtrare e bere una tazza il giorno.

Infuso di fiori: lasciare in infusione per 10-15 minuti, 2-4 g di foglie secche in 100 ml di acqua, filtrare e bere una tazza il giorno.

Olio essenziale di fiori: ottenuto per distillazione dai fiori freschi, si acquista già pronto in erboristeria o farmacia, è comunamente conosciuto come “olio essenziale di neroli” o “acqua di fior d’Arancio”.

Olio essenziale dei frutti: ottenuto per distillazione dei frutti immaturi, comunamente commercializzato come “essenza di petit-grain”, si acquista in erboristeria o in farmacia.

Succo: spremere la quantità desiderata di Arance, berne immediatamente il succo puro, o leggermente zuccherato.

Tintura: lasciare macerare 20 g di scorza essiccata e sminuzzata in 100 g di alcool a 70°. Dopo 10-12 giorni, filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. La dose consigliata è di 20-30 gocce in poca acqua prima o dopo i pasti principali.

Salute

Acidità gastrica, cattiva digestione, dolori intestinali, mancanza di appetito: assumere all’occorrenza, prima dei pasti principali, una tazza o tazzina d’infuso di scorza, oppure bere, come sedativo stomachico, una tazza d’infuso di foglie alla sera prima di coricarsi. In alternativa, come efficace rimedio per i dolori di stomaco, prendere qualche goccia di essenza di neroli, oppure venticinque gocce di tintura prima o dopo ogni pasto principale. Se i disturbi persistono consultare il medico.

Febbre, mal di testa, raffreddore e tosse: per stimolare la sudorazione e far diminuire la febbre, assumere due volte il giorno una tazza d’infuso, caldo, di scorze oppure di foglie, in alternativa, prendere trenta gocce di tintura su una zolletta di zucchero. In ogni caso si consiglia di consumare grandi quantità di succo per combattere eventuali infezioni in corso e per rifornire l’organismo di vitamina C.

Insonnie nervose, nevrastenie, spasmi del sistema cardiovascolare, tachicardie: come sedativo e calmante assumere una tazza d’infuso di foglie prime o dopo i pasti principali, e una tazza alla sera prima di coricarsi. Ottimo rimedio, indicato anche per i bambini che fanno fatica ad addormentarsi. Fare bere loro, prima di mandarli a letto, una tazza d’infuso caldo di fiori dolcificata con un poco di miele o di zucchero.

Bellezza

Lozione nutriente: pratica e molto semplice da fare, spremere uno o più frutti, raccogliere il succo e filtrarlo. Versarlo quindi negli stampini di ghiaccio da riporre nel freezer, all’occorrenza, passare un cubetto sul volto più volte, per ottenere una benefica sensazione rinfrescante e tonificante dell’epidermide del viso.

Maschera per pelli stanche: ottima per nutrire, ammorbidire e cancellare i segni di stanchezza. Sbucciare un’Arancia e grattare con un coltello ben affilato la parte bianca e spugnosa (albedo) che si trova tra la buccia e la polpa. Aggiungere a questa parte bianca un albume d’uovo, due cucchiai di latte in polvere e un cucchiaino di miele. Amalgamare bene tutti gli ingredienti fino a ottenere una crema densa e omogenea, spalmare sul viso e sul collo, lasciare agire per venti minuti, quindi asportare con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua tiepida, ripassare in ultimo con un tonico rinfrescante.

Tonico ai fiori per pelli delicate: ottimo per attenuare gli arrossamenti e stimolare la circolazione sanguigna. Prendere 60 g di fiori freschissimi, farli bollire per venti minuti circa in 500 ml di acqua distillata. Trascorsi i venti minuti, filtrare e aggiungere 2 g di glicerina e due cucchiai di alcool puro a 95°. Conservare in una boccetta di vetro e utilizzare come un normale tonico.

In cucina

Le Arance si consumano fresche, in spremute, cocktail e frullati, sono consumate in insalata, a fettine condite con olio, sale e pepe. Si utilizzano per fare crostate, canditi e marmellate, rientrano nella preparazione di rosoli e di alcuni liquori come il Grand Marnier, il Cointreau e il Curacao. L’acqua dei fiori è un aromatizzante essenziale per la “pastiera napoletana” e per altri dolci tipici del meridione.

CURIOSITÀ

I frutti dell’Arancio dolce si distinguono in “Arance bionde” (varietà bionde comuni, calabrese, ovale e di Trebisacce, le ultime due tardive) e “sanguigne”, con succo rosso circa sicuro (varietà tarocco, sanguinello e moro).

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