USI CONSIGLIATI
Salute
Artrite, catarro, diarrea, dolori intercostali, espettorazioni sanguigne, infiammazioni bronchiali, infiammazioni intestinali, lombaggini, mal di schiena, reumatismi, ritenzione di acidi urici, stati di convalescenza, debilitazione generale, depressione, allattamento, tosse, stimolare la diuresi
Bellezza
Bagno emolliente e rinfrescante, maschera all’avena, sapone all’avena e alla lavanda
Cucina
Pane, focacce, biscotti, minestre, zuppe
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DESCRIZIONE
L’Avena, appartiene alla famiglia delle Graminacee, è uno dei cereali che entra nella dieta di base della maggior parte della popolazione mondiale. Molto probabilmente l’Avena sativa è una varietà coltivata derivante da specie congeneri selvatiche originarie principalmente dell’Europa meridionale e dell’Asia orientale; oggi la sua coltivazione è diffusa su scala commerciale e raramente è reperibile allo stato spontaneo. E’ altamente energetica e in alcuni paesi dell’Europa settentrionale particolarmente freddi, come la Scandinavia, la Scozia e l’Inghilterra viene largamente consumata nei pasti principali.
Principi attivi
Amido; proteine; glutine; albumine; alcaloidi; flavonoidi; sali minerali e in particolare quantità ferro, silice e calcio; vitamine preziose quali B1, B2, B6 e D; inositolo; tocoferolo.
Aspetto e crescita
Pianta erbacea annuale, cresce bene in terreni fertili e in climi temperati. Dall’apparato radicale costituito da radici affastellate e fascicolate, si originano diversi fusti eretti, denominati culmi, totalmente glabri e in grado di raggiungere un’altezza di circa 1,25-1,5 m. I culmi sono scanalati, divisi in nodi e internodi, a livello del nodo il culmo si presenta ingrossato e pieno all’interno, mentre nella zona dell’internodo è sottile e cavo all’interno. Le foglie piatte, parallelinervie, lanceolate, ruvide sono divise in due parti, denominate rispettivamente guaina e lamina; s’inseriscono sul culmo una per ciascun nodo: nel primo tratto avvolgono il fusto formando la guaina, quindi se ne distaccano con la lamina (porzione libera), che si restringe gradatamente formando un apice acuto, infine nel punto di separazione tra le due parti la guaina si prolunga formando una scaglia membranosa denominata ligula. I fiori sono costituiti da pannocchie, aperte e rade, composte da numerose spighette; ciascuna spighetta è formata da due brattee basali, dette glume, e da 2-3 fiori, ciascuno a sua volta racchiuso in 2 brattee dette glumette. Le pannocchie compaiono da fine primavera a metà estate. I semi infine sono cariossidi racchiuse nelle glumette. L’avena si riproduce per semina in autunno, o in primavera.
Raccolta e conservazione
Raccogliere i semi e la paglia (prodotto di scarto costituito dagli steli della pianta) mediante trebbiatura quando la pianta è giunta a maturazione: giugno-luglio per le semine autunnali, agosto e settembre per le semine primaverili. Fare essiccare al sole le cariossidi e la paglia tagliata in pezzi; conservare in sacchetti di carta o di tela.
CURIOSITA’
L’Avena per il suo elevato potere calorico è indicata per i bambini in fase di crescita, o per coloro che hanno bisogno di un supplemento energetico. E’ notevolmente apprezzata inoltre da agricoltori e allevatori di bestiame perché costituisce uno degli alimenti principali per i cavalli e per il bestiame; la paglia infine viene utilizzata come lettiera nelle stalle.
PROPRIETA’
L’Avena possiede, oltre alle note proprietà nutritive, numerose proprietà terapeutiche; la paglia è un ottimo diuretico, efficace per l’eliminazione degli acidi urici e i loro derivati, viene impiegata nella cura di artriti, reumatismi e nei casi di ritenzione di urina. I semi sono emollienti, espettoranti, rinfrescanti, ampiamente utilizzati per infiammazioni croniche bronchiali, catarro e tosse. Per uso esterno è indicata per le lombaggini e i dolori reumatici. E’ inoltre considerata un cibo prezioso nell’alimentazione dei bambini, dei convalescenti, delle persone anziane, delle donne che allattano; svolge infine un’efficace azione antidepressiva.
Parti utilizzate
Le parti della pianta da utilizzare sono i semi e gli steli (la paglia).
Preparazioni
• Decotto di paglia: bollire, per 30 minuti, in 1 l di acqua 50 g circa di paglia finemente tritata; lasciar riposare per 20-30 minuti quindi colare.
• Decotto di semi: bollire 40-50 g di semi di Avena in 2 l di acqua e lasciar bollire fino a quando l’acqua si è ridotta a 1 l circa.
• Cataplasmi: stemperare in acqua della farina di Avena in modo da ottenere una pasta fluida, portare quindi a bollore fino a quando non si forma una pappa consistente. Lasciare intiepidire e applicare direttamente sulle zone interessate interposta tra due tele.
• Farina, fiocchi: prodotti industrialmente si possono acquistare nei supermercati e in negozi specializzati per cucina naturale e macrobiotica.
Salute
• Artrite, lombaggini, reumatismi, mal di schiena e dolori intercostali di origine reumatica: applicare direttamente sulle zone interessate cataplasmi preparati con aceto di vino in sostituzione dell’acqua.
• Catarro, infiammazioni bronchiali, tosse ed espettorazioni sanguigne: prendere 4-5 tazze, durante la giornata, di decotto di semi; in caso di forte catarro e tosse notevolmente efficaci sono cataplasmi applicati direttamente sul petto, lasciare agire per 15-20 minuti fino a quando la pasta d’Avena non si raffredda completamente. Consultare il medico in caso di espettorazioni sanguigne.
• Diarrea, infiammazioni croniche intestinali: grazie al contenuto di crusca l’Avena stimola e controlla l’attività intestinale, bere all’occorrenza 2-3 tazze al giorno di decotto di semi.
• Ritenzione di acidi urici, stimolare la diuresi: assumere all’occorrenza durante la giornata 3-4 tazze di decotto di paglia; in casi gravi consultare il medico. Si consiglia comunque di introdurre l’Avena, in farina o fiocchi, nella dieta quotidiana.
• Stati di convalescenza, debilitazione generale, depressione, allattamento: introdurre l’avena nella dieta giornaliera come alimento quotidiano, inoltre bere 2 tazze al giorno di decotto di semi, una al mattino a colazione e una nel corso della giornata.
Bellezza
• Bagno emolliente e rinfrescante: preparare un litro di decotto concentrato di semi d’Avena, filtrare e aggiungere all’acqua del bagno calda, ma non bollente.
• Maschera all’Avena: nutre e acidifica tutti i tipi di pelle di ogni età. Pestare 15-20 g di Avena in grani fino ad ottenere una polvere abbastanza fine (in questo modo viene salvata la vitamina B contenuta nella porzione esterna del cereale), in alternativa utilizzare un cucchiaio colmo di farina d’Avena. Mescolare la polvere di Avena con mezzo cucchiaino di succo di limone precedentemente sbattuto con mezzo cucchiaino di olio di oliva. Applicare la maschera così preparata sul viso e lasciare agire per 15-20 minuti, sciacquare quindi con acqua tiepida. Se la pelle è particolarmente secca sostituire al limone della polpa di pesca schiacciata e ridotta in pappa.
• Sapone all’Avena e alla Lavanda: sciogliere, a fuoco basso, in un pentolino smaltato, 150 g di scaglie di sapone di Marsiglia con 350 ml d’infuso di Lavanda, mescolare di tanto in tanto. Togliere dal fuoco quando il composto si è sciolto completamente e lasciare raffreddare per qualche minuto; aggiungere quindi, continuando a mescolare, 25 g di Avena e alcune gocce di olio di Lavanda. Versare il sapone in piccoli stampi cosparsi di olio e lasciare solidificare da alcune ore a una settimana. Quando il sapone si è solidificato toglierlo dagli stampi, avvolgerlo in carta velina e conservarlo in un luogo asciutto. L’uso di questo sapone è particolarmente indicato per purificare e depurare la pelle: la rugosità dell’avena infatti favorisce la rimozione delle cellule morte; più l’avena è grezza maggiore è la sua azione desquamante.
In cucina
Le proprietà nutritive dell’avena erano già conosciute in antichità, sia per il suo elevato tenore calorico che vitaminico. La farina d’avena, sola o mista a quella di altri cereali, è impiegata per la panificazione e per fare focacce e biscotti. I “fiocchi d’avena” si consumano a colazione con latte e miele e si usano per preparare minestre e zuppe; la farina abbrustolita è usata infine per il porridge nei paesi anglosassoni.
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