BARBABIETOLA (Beta vulgaris)

USI CONSIGLIATI

Salute

Ascessi, emorroidi, infiammazioni dell’intestino, dello stomaco, dell’utero, dell’apparato renale e del fegato, prurito continuo e fastidioso, raffreddore accompagnato da stati febbrili e tosse, scottature, stitichezza, vitiligine, per stimolare il funzionamento intestinale, per controllare i livelli di colesterolo nel sangue, per rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, per stimolare il funzionamento del fegato, per migliorare la qualità del sangue.

Casa e giardino

Foraggio per bestiame, piante ornamentali.

Cucina

Verdura cruda e cotta, insalate, ripieno per ravioli, pizze, pasta per il pane, minestre, minestroni, frittate, zuppe.

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DESCRIZIONE

Tutte le Barbabietole o “bietole” coltivate discendono da un antenato comune, Beta vulgaris var. maritima, originaria del settore orientale del bacino del Mediterraneo e delle regioni steppiche o desertiche dell’Asia centrale e del Medio Oriente. In seguito la specie si è diffusa verso oriente fino all’India occidentale e verso occidente fino al Mare del nord. Si tratta di una specie molto variabile appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee, conosciuta già nell’antica Grecia e nell’Antica Roma, dove era ampiamente coltivata sia per l’alimentazione umana che per la produzione di foraggio. Ne esistono innumerevoli varietà e ibridi, che sono suddivisi in quattro classi principali: barbabietole da zucchero e barbabietole semi zuccherine, destinate all’estrazione dello zucchero, barbabietole foraggere, destinate alla preparazione del foraggio, barbabietole ortensi, dette anche da “cucina”, e distinte in tipi da radici e tipi da foglie. Tutte queste varietà appartengono a un’unica specie, Beta vulgaris, e più precisamente si distinguono in Beta vulgaris varietà rapa forma altissima, nella quale sono comprese le razze selezionate per l’estrazione dello zucchero, Beta vulgaris varietà rapa forma alba, cui sono ascritte le forme coltivate come piante da foraggio, i semi zuccherini e quelle a radici voluminose, Betavulgaris varietà rapa forma rubra, che include le forme da cucina a grosse radici, sia a polpa rossa sia a polpa gialla, Betavulgaris varietà cicla, che comprende le piante coltivate in orticoltura per utilizzarne le grosse “coste” fogliari.

Principi attivi

Contenuti nelle foglie e nelle radici: sali minerali, in particolare calcio e ferro, vitamina A, vitamina C, zuccheri, soprattutto saccarosio, acidi organici, antociani, pigmenti che danno la tipica colorazione rossa alla polpa.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, biennale, ma che può fiorire già il primo anno se la temperatura è troppo bassa all’inizio dello sviluppo, cresce in terreno ricco, profondo, fresco, neutro o leggermente basico, richiede un’esposizione in pieno sole e predilige i climi temperati, nel corso del secondo anno di vita la pianta raggiunge i 60-120 cm di altezza. Possiede una radice sferoidale, irregolarmente globosa-piriforme, appiattita o cilindrica, forma una rosetta di foglie brillanti, lungamente picciolate, di colore da verde scuro fino a rosso-violaceo. Le radici tuberizzate in genere emergono dal suolo e si raccolgono facilmente. I fiori, piccoli, di color verde-giallastro, sono riuniti in pannocchie, il frutto è costituito da un piccolo glomerulo che contiene 3-4 semi. Si riproduce per semina da febbraio a luglio.

Raccolta e conservazione

Estrarre le radici dal terreno quando raggiungono la grandezza voluta. Le radici si possono consumare fresche, oppure, per conservarle, disporle in cassette di sabbia in un luogo fresco e asciutto. Le foglie vanno raccolte in autunno, essiccate al sole e conservate in sacchetti di carta.

PROPRIETÀ

La Barbabietola è una pianta utilizzata fin dall’antichità per le sue preziose proprietà terapeutiche e medicinali. Le foglie hanno un valore nutrizionale molto superiore a quello della radice: contengono, infatti, più sali minerali e più vitamine. Svolgono un’efficace azione lassativa e antinfiammatoria dello stomaco, dell’intestino, dell’utero e dell’apparato renale in generale. Agiscono come disintossicanti e depurativi del fegato e, per uso esterno, svolgono un’ottima azione antipruriginosa e disinfiammante in caso di prurito, vitiligine, ascessi, scottature ed emorroidi. La radice, oltre a essere un prezioso alimento ricco di zuccheri, è un ricostituente del sangue e un ottimo rimedio in caso di raffreddore accompagnato da febbre e tosse. Recenti studi hanno, inoltre, messo in luce alcune proprietà anticancro della Barbabietola e hanno anche dimostrato come la fibra contenuta in questa pianta ha un effetto positivo sulla funzionalità intestinale e sui livelli di colesterolo nel sangue.

Parti utilizzate

Sono impiegate le foglie e le radici. Le barbabietole di buona qualità devono avere la parte verde intatta, le foglie devono essere fresche senza segni di alterazione, le radici devono essere sode, lisce e di un bel colore rosso-viola, scartate quelle mollicce, rugose e di colore spento.

Preparazioni

• Decotto di foglie: fare bollire per 10-12 minuti in un litro e mezzo di acqua 75 g di foglie essiccate e sminuzzate grossolanamente, trascorso il tempo di cottura, togliere dal fuoco e lasciare riposare ancora per 15-20 minuti, quindi colare. Se ne prendono 2-6 tazzine al giorno secondo le indicazioni del caso.

• Radice: consumare cotta come alimento. Si raccomanda di non sbucciare la radice prima della cottura, poiché andrebbero perse nell’acqua molte sostanze nutritive benefiche.

• Succo fresco di radice: passare alla centrifuga (non utilizzare il frullatore) la quantità desiderata di radici di Barbabietola cruda. Raccoglierne il succo ottenuto e conservarlo in un luogo fresco e asciutto. Se ne bevono 1-2 bicchieri durante la giornata.

• Succo di foglie per uso esterno: pestare in un mortaio o passare alla centrifuga la quantità desiderata di foglie fresche fino a raccoglierne il succo. Applicare quest’ultimo sulle zone interessate a mo’ d’impacco o di cataplasma.

Salute

• Ascessi, emorroidi, prurito continuo e fastidioso, scottature, vitiligine: con azione antipruriginosa e disinfiammante, applicare all’occorrenza sulle zone doloranti il succo fresco delle foglie di barbabietola a mo’ d’impacco o di cataplasma, lasciare agire per 30-40 minuti. In alternativa al succo è possibile utilizzare anche le foglie fresche. Se la situazione non accenna a migliorare nell’arco di qualche tempo, è preferibile consultare il medico per evitare complicazioni.

• Infiammazione dell’intestino, dello stomaco, dell’utero, dell’apparato renale e del fegato: con azione antinfiammatoria e decongestionante, assumere all’occorrenza durante il corso della giornata 2-3 tazzine di decotto di foglie per curare le infiammazioni, le malattie del fegato e i pruriti fastidiosi che ne conseguono, aumentare la dose a 5-6 tazzine al giorno in caso d’infiammazioni dell’ultimo tratto dell’intestino. Se i disturbi persistono, rivolgersi al più presto al medico.

• Stitichezza, per stimolare il funzionamento intestinale, per controllare i livelli di colesterolo nel sangue: con azione lassativa e regolatrice intestinale, prendere al mattino a digiuno 1-2 tazzine di decotto al giorno secondo la gravità del caso. Per controllare, inoltre, i livelli di colesterolo nel sangue introdurre nella dieta della settimana la radice cotta di barbabietola.

• Raffreddore accompagnato da stati febbrili e tosse, per rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, per stimolare il funzionamento del fegato, per migliorare la qualità del sangue: assumere durante la giornata 1-2 bicchieri di succo fresco di radice di Barbabietola, se il gusto è sgradevole condire con un pizzico di sale e qualche goccia di limone. Come ricostituente, utile in caso di pressione bassa del sangue consumare, inoltre, 2-3 volte la settimana la radice cotta di Barbabietola.

Casa e giardino

Alcune varietà di Barbabietole sono particolarmente indicate come foraggio per il bestiame, in questo caso sono utilizzate sia le foglie sia le radici.

Le Barbabietole ornamentali appartengono sia al tipo della barbabietola di cucina (varietà rapa forma rubra), sia a quello delle Bietole da coste (varietà cicla), si distinguono per le foglie, a lembo verse-rossastro, rosso-sangue o rosso-violaceo, altre hanno invece fogliame biondo con nervature e piccioli di un bel colore giallo-arancione o scarlatto-aranciato.

In cucina

Le radici delle barbabietole da cucina si consumano crude in insalata, tagliate a fette sottili, oppure lessate, cotte al vapore e condite con un poco di olio e aceto, in alternativa vengono anche cotte al forno. Entrano in molte preparazioni, dai ripieni dei ravioli di magro alle pizze, alle frittate alle erbe e alla pasta del pane, dalle minestre ai minestroni e alle zuppe.

CURIOSITÀ

Nelle cultivar più pregiate gli antociani sono presenti in modo omogeneo in tutta la polpa, mentre nelle cultivar meno pregiate i fasci vascolari sono visibili nella sezione della radice sotto forma di cerchi bianchi.

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