BASILICO (Ocymum basilicum)

USI CONSIGLIATI

Salute

Alito cattivo, cattiva digestione, crampi e spasmi allo stomaco, debolezza generale, emicranie nervose e da raffreddamento, infiammazioni della bocca e della gola, morsicature e punture d’insetti, naso chiuso, perdita dell’odorato, raffreddore, sinusite, stanchezza fisica e mentale, vertigini, vomito.

Bellezza

Bagno aromatico, tonificante e deodorante, contro la caduta dei capelli.

Cucina

Aromatizzante per pomodori, zucchine, insalate, piatti caldi, zucche, fagioli, salse, ripieni, aceto aromatizzato.

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DESCRIZIONE

Il Basilico è una delle più importanti e coltivate fra le erbe da cucina, appartenente alla famiglia delle Labiate, fu introdotto in Europa dall’Oriente nel XVI secolo come erba alimentare. Sono originario delle zone calde dell’Africa e dell’Asia, oggi coltivato su scala commerciale nell’Europa centrale e meridionale, in Africa settentrionale e nell’America subtropicale. Ne sono state realizzate molte cultivar: Ocimum basilicum “Purpurascens” con foglie arricciate, violacee, con un buon profumo e con fiori bianchi, O.b. “Minimum” (la varietà più robusta in condizioni difficili) folto, con foglie minuscole, verdi e con un buon profumo aromatico.

Principi attivi

Olio essenziale, contenente metilcarvicolo, estrangolo, linalolo, cineolo, pinene, ocimene, a volte timolo, tannini.

Aspetto e crescita

Pianta annuale odorosa, rara allo stato spontaneo, si coltiva bene in casa al sole ma riparata durante le ore più calde del pomeriggio, non innaffiare troppo poiché le piantine sono soggette a marciume, bagnare a mezzogiorno e non a sera. La radice è abbastanza gracile e fittonante, il fuso consistente, a sezione quadrata, eretto raggiunge un’altezza di 50 cm circa e presenta numerose ramificazioni nella parte superiore. Le foglie, opposte due a due e di color verde lucido (spesso leggermente rossastre), sono intere o appena seghettate, picciolate, di forma ovale od ovale-lanceolata, con la superficie glabra e lucida e intensamente profumate. I fiori piccoli, bianchi di color porpora, sono raccolti in verticilli di sei fiori ciascuno, formanti a loro volta racemi apicali, che compaiono durante l’estate. I frutti sono quattro acheni ovali, di colore bruno scuro quasi nero, racchiusi nel calice persistente del fiore, i semi infine, di colore marrone scuro, lunghi circa 1 mm, sono sfaccettati e a forma di goccia. Si riproduce per seme alla fine della primavera o all’inizio dell’estate in terreno umido medio, ben drenato e in piena insolazione. Nel periodo invernale si consiglia di riparare bene le piantine dal freddo.

Raccolta e conservazione

Le foglie si raccolgono da maggio a settembre, quando hanno raggiunto la loro massima dimensione, le sommità fiorite si raccolgono in luglio-settembre tagliando il fusto con le forbici 2-3 foglie al di sotto l’infiorescenza. Congelare o essiccare all’ombra le foglie, prima di congelare pennellare i due lati con olio di oliva, oppure essiccate con sale, o sott’aceto. Essiccare le sommità fiorite all’ombra in un luogo aerato e conservare in vasi di vetro al riparo dalla luce, dalle fonti di calore e dall’umidità.

PROPRIETÀ

Il Basilico, oltre a possedere spiccate proprietà aromatizzanti, è antispasmodico e digestivo, stimola, infatti, i processi digestivi, attenua gli spasmi allo stomaco e gli attacchi di vomito, svolge un’azione leggermente sedativa efficace nella cura di emicranie nervose e negli stati d’ansia, sono antinfiammatori, antisettico, carminativo, tonico generale, stimola infine la secrezione lattea.

Parti utilizzate

Sono utilizzate le foglie fresche, o essiccate, e le sommità fiorite della pianta.

Preparazioni

Decotto: bollire, per 10-15 minuti circa, 50 g di foglie essiccate di Basilico (100 g di foglie fresche) in ½ l di acqua, filtrare e utilizzare secondo le indicazioni.

Infuso: portare a bollore 100 ml di acqua, togliere dal fuoco e aggiungere 3-5 g circa di foglie e di sommità fiorite, lasciare in infusione per 5-10 minuti, quindi filtrare e, se si desidera, addolcire con mezzo cucchiaino di miele.

Olio essenziale: ottenuto mediante distillazione a vapore, può essere acquistato in erboristeria, da prendersi nella dose di 2-5 gocce 3-4 volte il giorno, disciolte in soluzione alcolica o in un poco di miele, o in un cucchiaino di zucchero da sciogliere rapidamente in bocca.

Tintura: mettere a macerare 20 g di sommità fiorite, essiccate e sminuzzate, in 80 g di alcool a 70° per dieci giorni. Assumere all’occorrenza nella quantità di mezzo cucchiaino più volte il giorno.

Salute

Alito cattivo, infiammazioni della bocca e della gola: utilizzare come efficace collutorio il decotto preparato con le foglie del Basilico, fare sciacqui e gargarismi due volte il giorno, pennellare inoltre, sempre con il decotto, le parti particolarmente infiammate.

Cattiva digestione, crampi e spasmi allo stomaco, vomito: aggiungere qualche foglia di Basilico ai piatti cucinati, bere inoltre una tazza d’infuso dopo i pasti principali, in alternativa assumere qualche goccia di olio essenziale o di tintura.

Debolezza generale, stanchezza fisica e mentale: bere almeno tre volte il giorno una tazza d’infuso, oppure assumere quattro gocce di tintura in un cucchiaino di miele, nei casi di stanchezza mentale “profumare” con qualche goccia di olio essenziale i libri da studiare, oppure inalarne qualche goccia, aiuterà ad aumentare la concentrazione e a sentirsi meno stanchi.

Emicranie nervose e da raffreddamento, stati d’ansia: assumere dopo i pasti principali, una tazza d’infuso, inoltre preso caldo la sera può aiutare a conciliare il sonno nei casi d’insonnia ed è un ottimo rimedio contro l’angoscia e gli incubi, in caso di emicranie da raffreddamento aggiungere a ½ l di acqua calda (non bollente) 3 gocce di olio essenziale di Basilico, tre gocce di olio essenziale di Eucalipto e tre di Zenzero, fare quindi delle inalazioni.

Morsicature e punture d’insetti: particolarmente indicate nel caso di punture di vespe: applicare direttamente sulle zone interessate 1-2 gocce di olio essenziale di basilico, massaggiare delicatamente fino a quando l’olio è stato assorbito completamente, attenzione, più di tre gocce può irritare la pelle.

Naso chiuso, raffreddore, perdita dell’odorato, sinusite: quando un raffreddore persiste, è utile provocare degli starnuti liberatori: polverizzare alcune foglie essiccate di Basilico e aspirarle con il naso, nel caso di sinusite sono utile fare delle inalazioni con acqua e qualche goccia di olio essenziale di Basilico.

Vertigini: prendere non appena si manifesta il malessere, una tazza d’infuso, in casi gravi consultare il medico.

Bellezza

Bagno aromatico tonificante e deodorante: mettere 30-40 g di foglie di Basilico meglio se fresche, in un sacchettino di tela, metterlo nell’acqua del bagno, lasciare a bagno per cinque minuti agitando un poco l’acqua, quindi immergersi nella vasca.

Contro la caduta dei capelli: mettere una manciata di foglie fresche di Basilico in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per quindici minuti, quindi strizzare bene le foglie e utilizzare il liquido per fare delle frizioni al cuoio capelluto. Per ottenere un buon risultato ripetere regolarmente ogni settimana.

In cucina

Indispensabile per parecchi piatti mediterranei, la foglia fresca ha un profumo dolce simile al chiodo di Garofano, è squisito con i pomodori freschi, con un po’ di olio di oliva, e nei piatti caldi a base di pomodoro. Il Basilico rende più appetitose le insalate di riso e si addice molto bene alle zucchine, alle zucche, ai fagioli e ai funghi. Ha un aroma sufficientemente forte e intenso per competere con l’aglio, e insieme sono impiegate per la preparazione della classica salsa al pesto. Il forte gusto del Basilico inoltre, si esalta con la cottura è ottimo quindi per insaporire ripieni di ravioli, tortelli, frittelle e carni. Le foglie fresche mantengono il loro caratteristico aroma se conservate in olio, e sono inoltre utilizzate per aromatizzare varie salse e l’aceto.

CURIOSITÀ

Quando fosse apprezzata questa pianta nell’antichità lo dice il nome stesso, derivato dal greco basilikòs, “regale”, a indicare che questa era la “regina delle erbe”. La leggenda inoltre, la vuole fiorente intorno alla tomba di Cristo risorto, e in alcune chiese ortodosse si dispone intorno agli altari.

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