CACO (Diospyros kaki)

USI CONSIGLIATI

Salute

Attacchi di diarrea, dissenteria, disturbi bronchiali, disturbi gastrointestinali, emorragie interne, emorroidi, flatulenza, meteorismi, pressione sanguigna elevata, raffreddore, stipsi, stitichezza cronica, tosse secca, per regolarizzare le funzioni intestinali di intestini delicati, per conciliare il sonno, per attenuare gli stati di ansia e di angoscia

Bellezza

Maschera al Caco per pelli sciupate e aride.

Cucina

Frutta fresca, dolci, composte, marmellate, dessert.

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DESCRIZIONE

Il Caco, conosciuto comunemente anche con il nome di “kako”, è un albero appartenente alla famiglia delle Ebenacee; si ascrive al genere Diospyros, il più importante di questa famiglia, che comprende circa 500 specie tra alberi e arbusti sempreverdi e decidui di alto interesse per la produzione di frutti commestibili e di legno pregiato. La pianta del caco è originaria dell’Estremo oriente, in particolare della Cina e del Giappone, da dove venne esportata in Europa, in Africa e successivamente in America. Il suo impiego medicinale è ampiamente documentato sin dal 720 d. C. circa. Attualmente è coltivata, a scopo frutticolturale, nell’Europa meridionale, dove ne vengono commercializzate diverse varietà.

Principi Attivi

Contenuti principalmente nei calici e nei frutti: tannini, mucillaggini, vitamine, zuccheri, proteine, acidi organici di varia natura, pigmenti carotenoidi.

Aspetto e crescita

Pianta a foglie caduche, rustica, spontanea solamente nei Paesi di origine e ampiamente coltivata nei Paesi europei a clima temperato; cresce preferibilmente in terreno fertile e ben drenato, mentre non si adatta a terreni compatti e troppo umidi; richiede un’esposizione ben soleggiata e ha una modesta resistenza al freddo. E’ una pianta che in pieno sviluppo raggiunge un’altezza di 10-15 m; possiede un tronco robusto e notevolmente ramificato nella porzione apicale. Le foglie, grandi, larghe, ovate, sono semplici, alterne, intere e sprovviste di stipole; sono di un colore verde intenso che in autunno diventa rosso-arancio. Per quanto riguarda i fiori e le piante si possono presentare in una delle seguenti forme: alberi provvisti di soli fiori femminili (sterilità congenita degli stami); alberi con soli fiori maschili (aborto congenito dell’ovario); alberi con soli fiori ermafroditi; alberi con fiori maschili, femminili ed ermafroditi. I fiori maschili, di colore giallo, sono riuniti all’ascella delle foglie in gruppi di 2-5; quelli femminili sono solitari, anch’essi gialli e disposti in posizione ascellare; generalmente compaiono in primavera. Il frutto è una grossa bacca, del peso di 100-300 g e più; è globosa, depressa o conica, suddivisa in quattro lobi più o meno marcati; ha una buccia fine membranosa, gialla, giallo-aranciata o rosso-pomodoro. La polpa, di colore giallo-aranciato o giallo-scuro, è più o meno molle a seconda dello stato di maturazione del frutto; all’interno contiene fino a otto semi ellittici, allungati, appiattiti e di colore bruno scuro. Si propaga per seme in autunno o per talea di legno giovane in estate; in genere per produrre frutti è necessario un albero con fiori maschili ogni 8-10 alberi con fiori femminili.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie in estate al massimo sviluppo, farle essiccare all’ombra e conservare in sacchetti di carta o tela. I frutti vanno raccolti nel tardo autunno, utilizzati freschi, oppure fatti essiccare su uno stato di paglia.

CURIOSITÀ

Il nome del genere Diospyros deriva molto probabilmente da un vocabolo greco che significa “pianta con frutti degni di Giove”, sicuramente in riferimento alla bontà dei suoi frutti.

PROPRIETÀ

Il Caco è un frutto che merita una grande considerazione per il suo alto valore nutritivo e per l’elevato contenuto di proteine, aminoacidi, vitamine e zuccheri. Ha un ottimo sapore delicato ed è facilmente digeribile, per la composizione dei suoi principi attivi può essere considerato un rimedio della medicina naturale: svolge un’efficace azione astringente e antiemorragica, utile in caso di emorroidi e di emorragie interne improvvise e ripetute, oppure in caso di diarrea e attacchi di dissenteria. Agisce come antispasmodico gastrointestinale, efficace in caso di disturbi dell’apparato digerente, quali meteorismo e flatulenza. Svolge un’azione espettorante assai utile nel trattamento di disturbi bronchiali, tosse secca e raffreddore e agisce come ipotensivo, abbassando la pressione sanguigna troppo elevata, conciliando il sonno e attenuando gli stati ansiosi. Infine, svolge una blanda azione lassativa in caso di stipsi e stitichezza cronica, particolarmente indicata per gli intestini molto delicati come quelli dei bambini e delle persone anziane.

Parti utilizzate

Vengono impiegati principalmente i frutti freschi oppure essiccati, compresi succo e polvere, più raramente le foglie.

Preparazioni

• Frutto fresco: raccogliere il frutto a completa maturazione, assicurarsi che non vi siano segni di evidente alterazione sulla buccia, lavarlo bene e consumare le indicazioni.

• Succo fresco: raccogliere la quantità desiderata di frutti quando ancora sono acerbi; lavarli bene e passarli alla centrifuga (non utilizzare il frullatore) fino ad ottenerne il succo fresco. Se ne prendono 1-2 bicchieri al giorno a seconda del caso.

• Polvere: pestare in un mortaio la quantità desiderata di frutti maturi essiccati e sminuzzati grossolanamente fino ad ottenere una polvere fine. La dose è di 2-3 cucchiaini al giorno, pura o mescolata a miele, marmellata o disciolta in una bevanda a piacere.

• Decotto di foglie: fare bollire in un litro di acqua 20-30 g di foglie (preferibilmente i calici) essiccate e sminuzzate grossolanamente. Dopo 15 minuti dall’inizio dell’ebollizione, togliere dal fuoco, lasciare riposare ancora per 10 minuti, quindi colare. Se ne bevono 2-3 tazze al giorno, se il gusto è troppo sgradevole, dolcificare con miele.

Salute

• Attacchi di diarrea, dissenteria: con azione astringente e antispasmodica, consumare all’occorrenza durante il corso della giornata uno o due frutti freschi di caco; in casi particolarmente ostinati mangiare al mattino a digiuno e alla sera prima di coricarsi un frutto maturo ben cotto. Se i sintomi persistono, è preferibile consultare il medico.

• Disturbi bronchiali, raffreddore, tosse secca: con azione espettorante e antispasmodica, consumare durante il giorno 1-2 frutti maturi essiccati. In alternativa assumere 2-3 cucchiaini di polvere mescolati con un poco di miele di Acacia, oppure disciolti in un bicchiere di latte caldo dolcificato con un cucchiaino di miele. In caso di singhiozzo bere una tazzina di decotto di foglie; per un effetto più immediato assumere il preparato insieme a Chiodi di Garofano e Zenzero.

• Disturbi gastrointestinali, emorroidi, flatulenza, meteorismo, stipsi, stitichezza cronica, per regolarizzare le funzioni intestinali di intestini delicati: con azione antispasmodica, assumere quando necessario nel corso della giornata 2-3 tazze di decotto di foglie dolcificate con miele di Tiglio. Per una blanda azione lassativa e in caso di emorroidi, consumare 1-2 frutti freschi crudi al giorno. Se la situazione non migliora, rivolgersi al medico, per evitare complicazioni.

• Emorragie interne: con azione antiemorragica e astringente, assumere all’occorrenza 2-3 tazze al giorno di decotto di foglie; se lo si desidera, dolcificare con miele. In questi casi chiamare immediatamente il medico.

• Pressione sanguigna elevata, per conciliare il sonno, per attenuare gli stati di ansia e di angoscia: con azione ipotensiva e calmante, prendere durante il corso della giornata 2-3 tazze di decotto di foglie; assumere inoltre 1-2 bicchieri di succo fresco di frutti acerbi. Se il gusto è troppo sgradevole dolcificare con miele di Castagno. Se la situazione non mostra alcun segno di miglioramento, consultare il medico.

In cucina

I Cachi sono, assieme alle Nespole, tra gli ultimi frutti dell’anno; sono ottimi consumati come frutti freschi, oppure possono essere utilizzati per preparare composte, marmellate, dolci e dessert di vario genere. In commercio ne esistono innumerevoli varietà; in Italia le più diffuse sono: la “costoluta”; la “licopersica”, con frutti grossi, rotondi e rossi; la “vaniglia”, la  “mandarina”, la “hatia”, dalla forma lunga e appuntita, la “fuji”, con forma globosa e schiacciata.

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