CARCIOFO (Cynara Scolymus)

USI CONSIGLIATI

Salute

Anemia, arteriosclerosi, emorragie, ipertensione arteriosa, artrite, gotta, nefrosi, uricemia, cattiva digestione, mancanza di appetito, diabete, iperazotemia, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, disturbi al fegato, disturbi alla cistifellea, epatite, insufficienza epatica, stasi biliare, febbre, intossicazioni di varia natura

Bellezza

Maschera bioattivante, impacco contro l’invecchiamento della pelle

Cucina

Verdura cruda e cotta, bevande e liquori

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DESCRIZIONE

Oltre a essere una verdura prelibata, il Carciofo è considerato da sempre un’ottima pianta medicinale utilizzata fin dai tempi dei Greci e dei Romani. Erbacea perenne, appartenente alla numerosa famiglia delle Composite, trova le sue origini nelle zone temperate dell’Africa settentrionale e dell’Europa meridionale, oggi è notevolmente diffusa ed è coltivata su larga scala prevalentemente a scopo orticolo-alimentare. Ne esistono diverse varietà seconde la forma e delle dimensioni: Carciofo selvatico, Carciofo coltivato di taglia più grande, spinoso con robuste spine (Liguria e Sardegna), mammola verde priva di spine (Italia meridionale), romano, grosso e globoso, e violetto di Toscana.

Principi attivi

Cinarina, sostanza amara aromatica, sostanze glucosidiche, flavonoidi tra cui cinaroside e scolimoside, flavonoidi, tannini, parecchi enzimi come inulasi, invertasi, protesi, cinarasi e ossidai, inoltre vitamine A, B1, B5, C, acidi organici, Sali minerali.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea perenne, raramente spontanea, cresce preferibilmente in zone temperate e subtropicali, in terreno ben concimato, umido e ricco di humus, necessita inoltre di abbondanti innaffiature e di parziale protezione dal freddo. È una pianta vivace con rizoma robusto, cilindrico, carnoso e con radici fibrose, dal rizoma si sviluppano le foglie basali e lo stelo eretto, alto da 60 a 130 cm circa, semplice o ramificato. Le foglie basali sono molto grandi, possono, infatti, raggiungere i 70 cm di lunghezza, è pennatifide con bordi sinuosi o frastagliati, poco pelose, verdi nella pagina superiore e biancastre in quella inferiore, munite infine nella parte terminale del lembo di spine pungenti. Le foglie del fusto sono più piccole e più semplici, pennatosette le inferiori, intere le superiori. I fiori, che compaiono in giugno-luglio, di colore azzurro-violetto, sono raccolti in capolini molto grandi, con ricettacolo carnoso e larghe brattee d’involucro. I capolini fiorali ancora in boccio sono i Carciofi comunamente usati a scopo alimentare. Il frutto infine è un achenio ovale-oblungo con setole piumose. Il Carciofo si riproduce sia per seme sia per propagazione dei germogli (che nascono dal rizoma e fanno parte della pianta madre), questi ultimi vanno piantati in un terreno ricco, a intervalli di 75 cm, a tarda primavera o all’inizio dell’estate.

Raccolta e conservazione

Il raccolto ottimale si ottiene nella terza stagione di vita della pianta, le foglie si raccolgono in aprile-maggio, prima della fioritura, il rizoma e le radici si raccolgono in estate, luglio-agosto. Essiccare le foglie all’ombra, tagliare a cubetti di un centimetro il rizoma e le radici e farle essiccare al sole. Conservare le foglie in sacchetti di carta o tela, le radici in barattoli di vetro ben chiusi.

PROPRIETÀ

Innumerevoli sono le qualità e proprietà curative del Carciofo, svolge un’efficace azione colagoga, depurativa e diuretica, viene, infatti, prescritto, con ottimi risultati, per i disturbi della cistifellea, nell’itterizia, nell’insufficienza epatica, provocata da avvelenamento di tossine o alcool, nell’epatite e per tutti i disturbi provocati dal malfunzionamento del fegato. Serve per ridurre il tasso di colesterolo e di zucchero nel sangue, e per curare disturbi renali associati a presenza di proteine nelle urine. È utile come aperitivo, stimolante e coadiuvante della digestione, è efficace in casi d’ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, anemia, gotta, artrite, reumatismi e intossicazioni di varia natura.

Parti utilizzate

Sono impiegati il ricettacolo fresco, le foglie e il rizoma essiccati.

Preparazioni

Decotto di foglie: fare bollire 30-35 g di foglie essiccate in un litro di acqua, dopo 10-12 minuti togliere dal fuoco e lasciare in infusione ancora per dieci minuti, quindi filtrare e bere caldo o tiepido. Se il gusto è troppo sgradevole dolcificare con un cucchiaino di miele tarassaco.

Tintura: mettere a macerare 20 g di foglie essiccate in 100 g di alcool a 65°, dopo una settimana circa filtrare e versare in una bottiglietta di vetro scuro con contagocce.

Vino medicinale: fare macerare in un litro di vino tipo marsala 50-60 g di foglie essiccate, dopo 10-15 giorni circa colare e conservare in un luogo fresco, lontano da fonti di calore troppo elevate.

Decotto di radici: fare bollire per 15 minuti 20 g di radici essiccate in un lito di acqua, togliere dal fuoco e lasciare raffreddare con sopra il coperchio, filtrare e conservare in frigorifero.

Polvere di radici e foglie: polverizzare la stessa quantità di radici e di foglie essiccate, conservare quindi la polvere ottenuta in un barattolo di vetro chiuso in un luogo asciutto e lontano dall’umidità.

Salute

Anemia, arteriosclerosi, emorragie, ipertensione arteriosa: prendere all’occorrenza una tazza di decotto di foglie, da bere caldo o tiepido a piccoli sorsi prima dei pasti principali, oppure assumere un cucchiaino di tintura disciolta in un poco di acqua tiepida prima dei pasti.

Artrite, gotta, nefrosi, uricemia: assumere per un’azione diuretica e depurativa una tazza di decotto di radici dopo i pasti, oppure bere un bicchierino di vino medicinale prima di mangiare. In alternativa, prendere una o due tazze di decotto di foglie prima dei pasti.

Cattiva digestione, mancanza di appetito: assumere, come digestivo, dopo i pasti, e come aperitivo, prima dei pasti, un bicchierino di vino medicinale, una tazza di decotto di radici, oppure un cucchiaino di tintura mescolata con un cucchiaio di acqua.

Diabete, iperazotemia, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia: assumere regolarmente tutti i giorni una tazza di decotto di foglie prima di mangiare, si consiglia di assumere l’abitudine di consumare 2-3 volte alla settimana Carciofi come verdura, bere inoltre uno o due bicchierini di vino medicinale dopo i pasti principali. Se i disturbi non migliorano, si consiglia sempre di consultare il medico.

Disturbi al fegato e alla cistifellea, epatite, insufficienza epatica, stasi biliare ecc., consumare frequentemente i Carciofi freschi come verdura, inoltre assumere una o due tazze al giorno di decotto di foglie, oppure un cucchiaino di tintura dopo i pasti principali. In alternativa, bere due bicchierini di vino medicinale dopo aver mangiato. Se i disturbi persistono consultare immediatamente il medico.

Febbre, intossicazioni di varia natura: assumere all’occorrenza tre tazze al giorno di decotto di foglie, nel frattempo chiamare il medico. In caso di febbre, disciogliere un cucchiaio di polvere di radice e foglie in 250 ml di vino bianco secco, e berlo in due riprese a distanza di dodici ore. È un ottimo rimedio per far scendere la febbre.

Bellezza

Maschera bioattivante: adatta per tutti i tipi di pelle, e in particolare per normalizzare il colorito della pelle ed eliminare i piccoli foruncoli tipici dei soggetti affetti da disturbi epatici. Prendere un Carciofo di medie dimensioni, recidere il gambo e le foglie dure, tagliarlo a pezzi e frullarlo fino a ottenere una pappetta omogenea, aggiungere qualche goccia di succo di Limone e un cucchiaio di yogurt. Mescolare bene e stendere sul viso e sul collo, lasciare agire per venti minuti, quindi sciacquare con acqua tiepida.

Impacco contro l’invecchiamento della pelle: frullare un Carciofo, mondato di gambo, foglie dure e spine, insieme a una manciata di spinaci lavati, stendere la pappetta sul viso la sera e togliere dopo un’ora.

In cucina

Il Carciofo è un’ottima verdura: si consuma crudo in pinzimonio, o tagliuzzato in insalata con formaggio grana, cotto in umido, impanato e fritto, lesso all’agro, farcito di prezzemolo, aglio e mentuccia, gratinato al forno da solo o con patate. Le infiorescenze più piccole sono preparate e servite sott’olio, mentre le foglie, trattate in infusione, sono utilizzate in liquoreria.

CURIOSITÀ

Il Carciofo, già coltivato in antichità a scopo medicinale e culinario, è una bellissima pianta orticola, adatta in un giardino di erbe da cucina. Inoltre i suoi fiori violetti sono di grande effetto nella realizzazione di composizioni floreali di fiori secchi.

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