CAROTA (Daucus carata)

USI CONSIGLIATI

Salute

Acidità di stomaco, diarrea, disturbi intestinali, ferite, flatulenza, infiammazioni della pelle, piaghe, raucedine, scottature, stitichezza, tosse, ulcere, lattanti con intestino delicato, aumenta la secrezione urinaria e quella lattea, stimola l’appetito.

Bellezza

Bevanda alla Carota per una pelle giovane, per problemi di vista, occhi belli, denti bianchi e smaglianti, lozione calmante per distendere i lineamenti e decongestionare l’epidermide, maschera per ringiovanire e migliorare il colorito della pelle.

Cucina

Ottima cruda in insalata, cotta al burro, alla panna, torte, sformati e soufflé.

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DESCRIZIONE

La Carota è una pianta erbacea biennale, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, molto diffusa e popolare, tanto conosciuta e utilizzata come alimento, ma poco considerata dal punto di vista terapeutico. È originaria dell’Europa, dell’Asia occidentale e dell’Africa settentrionale. Oggi è ampiamente coltivata negli orti, ma cresce anche allo stato spontaneo, ne esistono diverse varietà prodotte particolarmente dagli orticoltori tedeschi nel XVI secolo.

Principi attivi

Oli essenziali, vitamine B1, B2 e C, l’alcaloide daucina, Sali di potassio, carotene, responsabili del colore aranciato e precursore della vitamina A nella quale si trasforma durante la digestione, a livello del fegato.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea biennale, abbondantemente coltivata, cresce bene nei terreni semi asciutti e fertili, allo stato spontaneo cresce anche nei prati, tra i ruderi e le sterpaglie, in prossimità del mare in terreni sabbiosi e pietrosi. Possiede una radice carnosa ingrossata e di colore giallo-aranciato o rossastro. Durante il primo anno vegetativo si formano le foglie basali, mentre nel secondo anno sorge fra queste il fusto eretto, striato e scabro per la presenza di peli rigidi che ne ricoprono l’intera superficie, al termine della crescita il fusto è in grado di raggiungere un’altezza di circa 40-90 cm. Le foglie, disposte in posizione alterna, munite di picciolo, sono suddivise in lacinie dentate, la loro superficie varia da glabra e lucida a tormentosa e grigiastra. I fiori sono raccolti in ombrelle piatte o convesse, sorrette da peduncoli erette durante la fioritura e arcuati alla maturazione, facendo convergere in questo modo verso il centro le ombrellate fruttifere. I fiori, che compaiono da aprile a novembre, possono essere bianchi o leggermente rosati, quello che si trovano in posizione centrale di ogni ombrella sono sterili e generalmente di colore roseo o più spesso porporino scuro. I frutti infine, di forma ellissoidale, sono formati da due acheni addossati ricoperti da piccoli aculei, in ciascun achenio è contenuto un seme verdastro. La Carota si riproduce per seme.

Raccolta e conservazione

La radice solitamente è raccolta in autunno (ottobre-novembre), ma è possibile trovarla tutto l’anno, le foglie si raccolgono in estate e i semi prima della maturazione, in estate (luglio-agosto): recidere le ombrelle, raccoglierle in mazzetti e lasciarle essiccare all’ombra, quindi battere, setacciare e raccogliere i semi, conservarli così in vasi di vetro. Le radici si utilizzano fresche. Le foglie sono fatte essiccare al sole e quindi conservate in sacchetti di carta o tela.

PROPRIETÀ

La Carota possiede proprietà vitaminizzanti, mineralizzanti, la sua radice è un ottimo antianemico, attenua le infiammazioni dell’apparato digerente (stomaco e intestino) accompagnate da diarrea, stitichezza, flatulenza e acidità, sono diuretica e depura l’organismo. Costituisce un buon rimedio per la raucedine e la tosse, svolge un’azione decongestionante sulla pelle infiammata, lenisce ulcere, scottature, piaghe e ferite. I semi invece hanno proprietà digestive, aperitive, aumentano la secrezione urinaria e quella lattea.

Parti utilizzate

È utilizzata l’intera pianta: la radice, le foglie e i semi.

Preparazioni

Polpa cotta: preparare un purè di 1 kg di Carote bollite per 2 ore 1 l di acqua.

Succo: passare le carote alla centrifuga per qualche minuto, fino a ottenerne il succo (non il frullato).

Decotto di radice: bollire 60-70 g di Carote in 1 l di acqua per trenta minuti circa, schiacciare le Carote così bollite con acqua di cottura e addolcire a piacere con un poco di miele.

Decotto di semi: bollire un pizzico di semi essiccati in un bicchiere di acqua per un minuto circa a fuoco lento.

Infuso di semi: versare mezzo litro di acqua bollente in un recipiente di terracotta contenente 40 g circa di semi essiccati, lasciare in infusione a lungo coprendo il recipiente con un coperchio.

Cataplasmi: applicare sulle zone interessate, interponendo una garza sterile, della polpa di Carota cruda grattugiata, lasciare agire per 20-30 minuti circa.

Tintura oleosa: macerare, per due giorni, 10 g di radice secca in 100 ml di olio di semi, applicare sulle zone interessate frizionando con un lieve massaggio.

Perle di olio di Carota: disponibili in erboristeria, assumere secondo le indicazioni.

Salute

Acidità gastrica, disturbi intestinali, diarrea, stitichezza e flatulenza: sostituire per 2-3 pasti la normale alimentazione con la polpa cotta di Carote, assumere 2-3 volte il giorno il decotto di Carote, oppure bere una tazza di decotto di semi dopo ogni pasto principale.

Ferite, infiammazioni della pelle, scottature, ulcere, piaghe: applicare direttamente sulle zone interessate i cataplasmi, oppure frizionare lievemente con alcune gocce di tintura oleosa.

Raucedine e tosse: bere, molto caldo, più volte il giorno il decotto di radice, puro o diluito con latte, assunto con regolarità è un ottimo espettorante.

Lattanti con intestino delicato: diluire il latte con il succo di Carote, aggiungendovi un po’di acqua, quando i disturbi saranno scomparsi ritornare all’alimentazione lattea, consultare comunque il pediatra. Inoltre per una migliore mineralizzazione dell’alimentazione dei lattanti e dei bambini preparare pappe di cereali con brodo di foglie e gambi di Carote, molto ricchi di Sali minerali.

Stimolare l’appetito e facilitare la digestione, aumentare la secrezione urinaria e quella lattea: assumere prima o dopo i pasti principali, una tazzina d’infuso di semi di Carota.

Bellezza

Bevanda al gusto di Carota ricca di vitamina A, ottima per avere una pelle liscia e giovane, per problemi di vista e per avere occhi belli: aggiungere qualche goccia di succo di Limone al succo di Carota, oppure mescolare mezzo bicchiere di latte, o ancora bere il succo ottenuto centrifugando una mela e una Carota.

Per avere denti bianchi e smaglianti: masticare sovente carote crude.

Lozione calmante per distendere i lineamenti e decongestionare l’epidermide: preparare un decotto con 20 g di radice di bismalva in ½ l di acqua, aggiungere una Carota tagliata a fettine e far bollire per dieci minuti. Fare raffreddare e filtrare. Applicare sul viso il tonico così preparato prima del trucco e la sera prima di coricarsi.

Maschera alla Carota per ringiovanire e migliorare il colorito della pelle abbronzata: adatta per ogni tipo di pelle per il suo alto contenuto di vitamina C. grattugiare in un recipiente una Carota di medie dimensioni, aggiungere un cucchiaio abbondante di latte e lasciare macerare per un’ora o più. Schiacciare quindi una forchetta, i frammenti di Carota e raccogliere il liquido così spremuto. Bagnare un batuffolo di cotone nel succo di Carota e passarlo sul viso, sul collo, sulla parte alta del petto e della schiena. Truccarsi sopra questo fondo, inoltre per ottenere, in poco tempo, un’abbronzatura dorata assumere, prima e durante l’esposizione al sole, 3-4 perle all’olio di Carota.

In cucina

La radice della Carota utilizzata ampiamente in cucina ha un sapore dolce, si mangia cruda in insalata, tagliata a bastoncini, a rondelle, a pezzi, a dadini e a bocconcini, alla julienne o grattugiata. Si cuoce al burro, alla panna, in purea, entra nella preparazione di torte, sformati e soufflé. Si conserva in vasi al naturale, con spezie, coperta d’aceto o di olio.

CURIOSITÀ

Daucus è il termine utilizzato dagli antichi Greci per indicare una pianta selvatica presente nelle siepi e a lungo utilizzata nell’alimentazione e in medicina. Carota è invece il termine latino impiegato per indicare la medesima pianta.

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