CARVI (Carum carvi)

USI CONSIGLIATI

Salute

Aerofagia, diarrea, flatulenza, meteorismo, cattiva digestione, coliche e crampi intestinali, emorroidi, per stimolare l’appetito, per favorire la montata lattea.

Bellezza

Lozione per rinfrescare l’alito e la bocca, bagno purificante e rinfrescante, acqua di colonia.

Cucina

Aromatizzante per carni grasse, insaporente per pane, focacce, dolci, formaggi, liquori, insalate, verdura cotta.

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DESCRIZIONE

Appartenente alla numerosa famiglia delle Ombrellifere, il Carum carvi, comunamente conosciuto come Cumino dei prati o Cumino tedesco, è usato sin dall’antichità e coltivato in Europa dall’epoca medioevale. Già gli antichi Egizi ne utilizzavano il seme come medicinale e come condimento alimentare. È originario del Medio Oriente, dell’Asia e dell’Europa centrale e tutt’oggi è coltivato su scala commerciale e orticola. I Paesi Basi ne sono i maggiori produttori mondiali, seguiti da Germania, Polonia, Marocco, da alcune regioni scandinave e della Russia, è coltivato anche negli Stati Uniti e in Canada. Spesso, e soprattutto nei libri di cucina orientale, il Cumino dei prati è confuso con l’affine Cumino comune, il cui nome  scientifico è Cuminum cyminum.

Principi attivi

Olio essenziale contenente soprattutto carvone e limonene.

Aspetto e crescita

Tipica ombrellifera biennale, il Carvi cresce bene in terreno umido, ricco, fertile e con una buona concimazione, preferisce un’esposizione in pieno sole. Durante il primo anno di vita sviluppa una radice a fittone, grossa e carnosa, e una rosetta di foglie basali, fra quest’ultima, durante il secondo anno di vita, si sviluppa il fusto eretto, ramificato nella porzione superiore, che può raggiungere 80 cm di altezza, è sottile liscio e striato. Le foglie basali, peduncolate, sono tripennato sette con lacinie lanceolate, sessili, profondamente divise e pennate. Le infiorescenze, che compaiono da metà estate al principio dell’autunno, sono costituite da ombrelle di 8-16 peduncoli, ognuno dei quali sorregge delle ombrelle composte di una decina di fiori di colore bianco. Il frutto è costituito da due acheni di forma ovale-oblunga e fortemente costolati. Il seme aromatico, lungo 6 mm, a forma di mezzaluna, è di colore marrone scuro con increspature pallide, ne nascono due stretti in ogni pericarpo, che esplode a maturazione. Fra i due i più apprezzato è quello più scuro. Il Carvi va seminato all’aperto in tarda primavera o ad autunno inoltrato, in solchi profondi e in posizione fissa. Si può coltivare in casa, al sole.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie giovani, recidere i fusti no appena i frutti sono maturi e da questi estrarre i semi per farli essiccare al sole. Conservarli quindi in barattoli di vetro o di porcellana, al riparo dall’umidità e dalla polvere.

Aroma e sapore

I semi del Carvi hanno un aroma e un sapore pungente, caldo e appena amarognolo. Mischiati a frutta e verdura, danno quasi una nota di limone.

PROPRIETÀ

Oltre a essere una delle più note piante aromatiche, il Carvi o Cumino dei prati, possiedono particolari proprietà salutari che lo rendono una pianta medicinale per eccellenza: svolgono, infatti, una preziosa azione digestiva e antispasmodica, ed è particolarmente indicato in caso d’indigestione, flatulenza e meteorismo, contrastano efficacemente attacchi di diarrea, coliche e crampi intestinali, disinfettando nello stesso tempo il tubo digerente. Stimola l’appetito e aumenta la secrezione lattea delle nutrici durante l’allattamento. Infine, usato esternamente, stimola la circolazione periferica e svolge un’azione disinfettante e antisettica delle mucose e dell’epidermide.

Parti utilizzate

Sono impiegati soprattutto i frutti maturi, le foglie giovani e le radici fresche.

Preparazioni

Decotto: fare bollire per non più di cinque minuti 10 g di semi in 500 ml di acqua, togliere dal fuoco, lasciare raffreddare, quindi filtrare.

Tintura: lasciare macerare per 12-15 giorni 20 g di semi in 100 g di alcool a 70°. Dopo quindici giorni filtrare e conservare in una bottiglietta di vetro scuro, la dose consigliata è di 15-25 gocce.

Olio essenziale: si acquista già pronto in erboristeria: prenderne tre gocce, diluite in un poco di acqua o su una zolletta di zucchero, preferibilmente dopo o lontano dai pasti.

Polvere: polverizzare la quantità desiderata di semi essiccati (utilizzare un macinacaffè), conservarli in un barattolo ben chiuso lontano dalla polvere e dall’umidità. Assumerne all’occorrenza un cucchiaino mischiato con miele o marmellata.

Vino medicinale: lasciare macerare 5 g di semi essiccati in 120 ml di vino bianco secco. Lasciare riposare per 5-8 giorni, quindi filtrare e prenderne un bicchierino dopo i pasti principali.

Salute

Aerofagia, diarrea, flatulenza, meteorismo: assumere all’occorrenza una tazza di decotto caldo dopo ogni pasto principale, se si desidera, addolcire con un cucchiaino di miele di Acacia che contribuisce a eliminare i gas intestinali, oppure prendere, a stomaco pieno, venti gocce di tintura disciolte in un poco di acqua tiepida o versare sopra una zolletta di zucchero. Infine, se piace il vino, bere un bicchierino di vino medicinale dopo i pasti.

Cattiva digestione, coliche e crampi intestinali: circa un’ora prima dei pasti prendere una tazza di decotto di semi, oppure assumere tre gocce di olio essenziale su una zolletta di zucchero, dopo o lontano dai pasti, 2-3 volte il giorno.) In alternativa prendere, sempre dopo aver mangiato, un cucchiaino di polvere di semi mescolata a un cucchiaio di miele di Acacia. Infine, come coadiuvante della digestione, si consiglia di masticare qualche seme crudo dopo pranzo o dopo cena.

Emorroidi: fare sulle zone interessate dei lavaggi rinfrescanti con il seguente infuso di semi: mettere in infusione 4-5 g di semi in un litro di acqua bollente, lasciare intiepidire, quindi utilizzare il liquido filtrato. Se i disturbi persistono consultare il medico.

Stimolare l’appetito, favorire la montata lattea: assumere all’occorrenza, prima dei pasti principali, una tazza di decotto di semi di Carvi, oppure venticinque gocce di tintura, o 2-3 gocce di olio essenziale, su una zolletta di zucchero, tre volte al giorno prima di mangiare. Per aumentare la secrezione del latte, prendere, con regolarità durante l’allattamento, due tazze di decotto il giorno, oppure 20-25 gocce di tintura 2-3 volte durante la giornata.

Bellezza

Lozione per rinfrescare l’alito e la bocca: preparare un decotto con 5-10 g di semi in 100-200 ml di acqua, fare bollire per dieci minuti, lasciare raffreddare, filtrare e utilizzare per sciacqui e gargarismi due volte il giorno. Conservare la lozione in una bottiglia di vetro in un luogo fresco e asciutto. In alternativa, diluire qualche goccia di olio essenziale in un bicchiere di acqua e fare con questa miscela sciacqui e gargarismi.

Bagno purificante e rinfrescante: mettere nell’acqua calda del bagno 30-40 g di semi, lasciare in infusione cinque minuti agitando di tanto in tanto l’acqua, quindi immergersi come di consueto.

Acqua di Colonia: per dare profumo aromatico alla vostra acqua di Colonia, aggiungere cinque gocce di olio essenziale, mescolare e conservare in una bottiglietta di vetro scuro, lontano dalla luce e da fonti dirette di calore. Agitare bene prima dell’uso.

In cucina

I semi del Carvi trovano largo impiego in cucina: per favorire la digestione, si usa spargerli su alcune carni grasse come maiale, oca e manzo, aggiunti all’acqua di cottura dei cavoli riduce il cattivo odore, sono utilizzati inoltre per insaporire minestre, pane, dolci, biscotti, mele al forno e formaggi. L’olio essenziale è impiegato in pasticceria e nella preparazione di liquori come il Kümmel. Le foglie giovani sono aggiunte a minestre e insalate, mentre le radici possono essere cotte come verdure.

CURIOSITÀ

Il Carvi è stato rinvenuto in resti di cibo dell’età della pietra, nelle tombe egizie e nelle stazioni di posta lungo le antiche carovaniere della via della Seta. A un’erba così antica non potevano non essere attribuiti poteri magici: si riteneva proteggesse dalle streghe ed era usata nei filtri d’amore per impedire le separazioni.

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