COCCO (Cocos nucifera)

USI CONSIGLIATI

Salute

Fibrosi cistica, intestino pigro, stati di debilitazione generale, steatorrea, stitichezza, dopo lunghi periodi di malattia e convalescenza, per aumentare la diuresi, per facilitare l’assorbimento dei grassi

Bellezza

Crema per massaggi anticellulite: lozione solare al Cocco, trattamento per ridare lucentezza ai capelli secchi

Casa e giardino

Manifattura di ceste, corde stuoie, per piatti, ciotole, tazze e vasi.

Cucina

Frutta fresca, dolci, gelati, bevande dissetanti e alcoliche, burro, olio e farina

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DESCRIZIONE

Il Cocco è una pianta tropicale appartenente al genere Cocos della famiglia delle Palme, fino al secolo scorso si riteneva che il genere citato comprendesse circa sessanta specie di piante, oggi invece si è finito che il genere Cocos è monotipico, cioè rappresentato dalla sola specie Cocos nucifera, il Cocco. Le origini della palma da Cocco sono ancora oggi poco chiare: alcuni studiosi indicano il pacifico orientale come luogo di origine, da dove la pianta si sarebbe poi diffusa in Asia e in Africa orientale, raggiungendo solo in seguito l’America, questa teoria non spiega però il fatto che la palma da Cocco esistesse già in America prima dell’arrivo di Colombo.

Principi attivi

Oli, contenenti soprattutto grassi tra i quali gliceridi, trimiristina, trilaurina, trioleina, tristearina e tripalmitina, gliceridi di acido caprilico, caproico e caprico.

Aspetto e crescita

Palma non ramificata in grado di raggiungere un’altezza di 25 m circa, è largamente diffusa in tutte le zone tropicali, facilmente reperibile nella fascia costiera e più raramente all’interno. La struttura delle radici le permette di adattarsi a terreni caratterizzati da un’elevata concentrazione di Sali, in particolare di cloruro di sodio, ma in generale preferisce terreni ben drenati, ben aerati e richiede una certa abbondanza di luce. Il tronco non possiede una corteccia vera e propria, generalmente flesso da un lato, è segnato dagli anelli regolari delle cicatrici fogliari (una palma adulta perde in media 12-14 foglie l’anno, l’età della pianta può essere calcolata contando il numero di cicatrici fogliari). Le foglie, disposte a ciuffo alla sommità del tronco, sono pennato-composte, molto lunghe, pendule e profondamente inserita nella fibra che avvolge il fusto, pesano ciascuna 15 kg e vivono circa cinque anni. Le infiorescenze situate all’ascella delle foglie sono spighe ramificate: i fiori femminili si trovano alla base delle ramificazioni mentre quelli maschili sono disposti più in alto, i fiori maschili si schiudono per primi, quelli femminili diventano ricettivi solo dopo la caduta del polline, in questo modo è assai raro che possa avvenire impollinazione tra infiorescenze dello stesso albero, si ha, infatti, solitamente impollinazione incrociata. I frutti sono drupe raggruppate in caschi composti di 15-20 frutti. Ciascuna drupa o noce è formata da un sottile strato esterno, (esocarpo), uno strato intermedio, (endocarpo), che costituisce il guscio interno del frutto. All’interno dell’endocarpo si sviluppa, dopo sei mesi dalla fecondazione, l’endosperma, liquido (il latte di Cocco) e solido (la polpa del frutto). Si riproduce per semina.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie e i frutti tutto l’anno, (nelle piantagioni la raccolta dei frutti avviene ogni tre mesi). Consumare i frutti freschi, oppure fare seccare la polpa al sole.

PROPRIETÀ

La noce di Cocco è un alimento ricco e molto nutriente: la polpa fresca di una noce matura contiene più del 50% di acqua, il 35% di olio, il 10% di carboidrati, il 3,5% di proteine e una tazza di polpa forniscono 500 calorie, il latte fresco di Cocco fornisce 600 calorie per tazza e contiene il 25% di olio di Cocco, il 5% di carboidrati e il 3% di proteine, la polpa essiccata è composta per il 65% di grassi, per il 23% di carboidrati, per il 7% di proteine e fornisce 900 calorie per tazza. L’olio di Cocco infine ha la particolarità di essere costituito principalmente da acidi grassi saturi a catena breve (soprattutto acido laurico e miristico), mentre il contenuto di acidi grassi instauri, è relativamente basso, questa caratteristica lo rende particolarmente adatto nelle diete di pazienti che hanno grosse difficoltà ad assimilare i grassi, come nel caso di fibrosi cistica e in quelle malattie in cui in cui si ha un’eccessiva perdita di grassi con le feci (steatorrea). La polpa possiede proprietà leggermente diuretiche e lassative, mentre l’olio, per le sue qualità emollienti e nutrienti, è ampiamente utilizzato come eccipiente farmacologico ed è impiegato nella preparazione di prodotti cosmetici.

Parti utilizzate

A scopo medicinale e cosmetico sono impiegati: l’olio e la polpa, le foglie e il guscio della noce sono usati nella lavorazione di manufatti artigianali.

Preparazioni

Noci di Cocco: si acquistano dal fruttivendolo o nei supermercati ben forniti, conservare in ambiente fresco e secco. Tagliare la Noce a metà utilizzando un coltello, far fuoruscire il latte conservandolo in un bicchiere in luogo fresco, eliminare il guscio, lavare bene la polpa e mangiarla cruda a pezzetti, oppure passata al frullatore.

Olio di Cocco: ottenuto dalla polpa essiccata, si acquista già pronto in erboristeria e in alcuni negozi specializzati di macrobiotica.

Polpa di Cocco a pezzetti: si può acquistare già pronta in sacchetti o in scatola, oppure si prepara a casa con l’aiuto di un frullatore.

Polvere o farina di Cocco: passare in un frullatore (o macinacaffè) la quantità desiderata di polpa di Cocco essiccata. Si può acquistare anche già pronta, ma molto spesso è dolcificata con aggiunta di zucchero.

Salute

Fibrosi cistica, stati di debilitazione generale, steatorrea, dopo lunghi periodi di malattia e convalescenza, per facilitare l’assorbimento dei grassi: per rifornire l’organismo di sostanze grasse, senza però alzare i livelli di colesterolo, introdurre nell’alimentazione la polpa di Cocco, da mangiare cruda a pezzetti, oppure essiccata, oppure preparare piatti utilizzando la farina di Cocco. Si consiglia inoltre, di utilizzare nella cucina di tutti i giorni, anche l’olio, il burro di Cocco e le margarine vegetali da questi ricavati.

Intestino pigro, stitichezza, per aumentare e facilitare la diuresi: consumare, quando è necessario, la polpa di Cocco, oppure utilizzare la farina di Cocco per preparare semolini dolci che stimolano le funzioni intestinali.

Bellezza

Crema per massaggi anticellulite: sciogliere a bagnomaria due cucchiaini di cera d’api e un cucchiaino di cera emulsionante, nel frattempo riscaldare due cucchiai di olio di Cocco e 1cucchiaino di olio di Avocado e unirli alle cere mescolando bene, aggiungere quattro cucchiai di decotto concentrato di Edera e lasciare raffreddare. Unire infine otto gocce di olio essenziale di Rosmarino, finocchio e Origano. Versare in vasetti e tenere in luogo fresco.

Lozione solare al Cocco: sciogliere lentamente a fuoco basso un cucchiaio di lanolina, nel frattempo stemperare 4-5 cucchiai di olio di Cocco con sei cucchiai di acqua di Rose, un cucchiaino di aceto di Sidro e due gocce di olio essenziale di Bergamotto, dopo aver mescolato bene aggiungere gradatamente alla lanolina sciolta, amalgamare bene e conservare in un vasetto di vetro con tappo a vite. Spalmare più volte sulla pelle già abbronzata.

Trattamento per ridare lucentezza ai capelli secchi: intiepidire leggermente 2-3 cucchiai di olio di Cocco, versarne una piccola quantità sul palmo della mano, sfregare bene le mani e frizionare energicamente il cuoio capelluto e i capelli, ripetendo più volte l’operazione se necessario. Coprire la testa con un foglio di alluminio e una cuffia da doccia, avvolgerla quindi in un asciugamano caldo (strizzato in acqua calda), sostituendolo quando si raffredda, lasciare agire per 20-30 minuti per una maggiore penetrazione, lavare i capelli con uno shampoo delicato.

Casa e giardino

Manifattura di ceste, corde e stuoie: utilizzare le lunghe foglie della palma da Cocco dalle quali si ottengono lunghe fibre, tali fibre possono anche essere ricavate anche dalla porzione fibrosa del guscio.

Per piatti, ciotole, tazze e vasi: a questo scopo utilizzare il guscio legnoso sul quale si possono anche fare decorazioni intagliate.

In cucina

La polpa bianca estratta dalla noce, tagliata a fette si consuma fresca come frutto, è impiegata in pasticceria e in gelateria, grattugiata o finemente tritata, il latte di Cocco è un’ottima bevanda dissetante, i germogli apicali rappresentano un cibo prelibato, conosciuto come “cavolo-palmizio” o “palmito”, la linfa fermentata è utilizzata nella fabbricazione di alcolici (vino da “palma”). Infine dalla polpa si estraggono olio, burro e farina utilizzati ampiamente nell’alimentazione umana.

CURIOSITÀ

Recenti studi hanno indicato che le palme da Cocco coltivate sono oltre 500 milioni e che i frutti prodotti forniscono una quantità di grassi sufficienti a soddisfare le esigenze di circa il 7-8% della popolazione mondiale.

 

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