USI CONSIGLIATI
Salute
Cattiva digestione, diarrea, dispepsia, flatulenza, indigestione, diminuzione dell’udito, mastite, per favorire la diuresi e la sudorazione, per favorire la produzione di latte.
Bellezza
Profumo aromatico.
Cucina
Aromatizzante per pane, salse, conserve, insalate, formaggi, ripieni, verdure, stufati e piatti di carne.
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DESCRIZIONE
Il Cumino, o Comino, è una delle spezie per eccellenza, che rientra nella preparazione di numerosissime pietanze, specialmente nella cucina indiana. Appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, non deve essere confuso con un’altra spezia conosciuta come Carvi o “Cumino dei prati” (Carum carvi). È originario della valle del Nilo, ma la sua coltivazione si diffuse presto in molte regioni costiere dell’Africa settentrionale e dell’Asia minore, e da qui giunse in Iran, India, Indonesia e Cina. Dall’Africa settentrionale in seguito fu portato anche in Spagna e da qui nel nuovo Mondo. I suoi semi erano già conosciuti nell’antichità, in Europa se ne faceva grande uso nel Medioevo, macinato come il pepe. Solo più tardi fu utilizzato per le sue proprietà terapeutiche. Ne esistono diverse varietà: tra queste una molto rara è il Cumino nero.
Principi attivi
Olio essenziale (dal 2,5 al 4%) contenente aldeide cuminica, terpene, cimene, pinene, olio grasso e pentosio, resine, tannini e mucillagini.
Aspetto e crescita
Il Cumino è una pianticella annuale, gracile e glabra, cresce facilmente su terreno ben drenato, asciutto e in una posizione luminosa, in piena insolazione ma riparata. Possiede una radice grossa, carnosa e a fittone, da quest’ultima si sviluppa un fusto eretto che può raggiungere un’altezza variabile tra i 25 e i 40 cm circa e tende ad allargarsi disordinatamente, sono semplici nella parte inferiore e ramificati in quella superiore. Le foglie pennatosette e di colore verde chiaro, sono leggermente fragranti e molto simili a fibre. I fiorellini, di colore bianco o rosa pallido, compaiono solitamente in tarda primavera o inizio estate, sono raccolti in ombrelle sparse e dotati di un involucro semplice a brattea. I frutti sono costituiti da due acheni costati, irsuti e di colore giallo-bruno. All’interno sono contenuti i semi aromatici, di forma ovale, lunghi 5-6 mm circa, con nervature longitudinali e alcuni peli sottili. In genere sono di colore marrone chiaro, ma talvolta tende al verde o al grigio, i semi del Cumino nero sono più piccoli e hanno odore più dolce. La specie si riproduce piantando i semi in un terreno sabbioso e in esposizione calda o in serra a primavera inoltrata, le piantine vanno diradate a 20 cm l’una dall’altra e liberate dalle erbacee.
Raccolta e conservazione
Recidere i fusti alla fine del periodo vegetativo (estate inoltrata), quando i semi cominciano a ingiallire, staccare quindi le sommità fruttiere e, dopo battitura, raccogliere i semi e farli essiccare al sole. I semi vanno conservati in sacchetti di tela o di carta, ben chiusi e lontano da fonti di calore e dall’umidità.
Aroma e sapore
L’aroma del Cumino è molto deciso: forte e pesante, con un fondo caldo e penetrante. I semi hanno sapore lievemente amaro, deciso e persistente.
PROPRIETÀ
Il Cumino possiede proprietà carminative, digestive e stomachiche, svolge un’efficace azione stimolante, sudorifera, diuretica e galattogoga. È impiegato per la cura di attacchi di diarrea, dispepsia, cattiva digestione, indigestione, coliche e flatulenze intestinali.
Parti utilizzate
Dell’intera pianta si utilizza il frutto maturo essiccato al sole.
Preparazioni
• Infuso: lasciare in infusione, per 8-12 minuti, 5-8 g di semi in una tazza di acqua bollente. Filtrare e prenderne una tazza dopo i pasti principali.
• Tintura: mettere a macerare 20-25 g di semi in 100 g di alcool a 70° per 8-12 giorni circa. La dose consigliata è di un cucchiaino da caffè 2-3 volte durante la giornata, aggiunto a un poco di zucchero o diluito in poco di acqua calda o latte. Per la preparazione dell’alcool a 70° mescolare 68 g di alcool a 95° e 32 ml di acqua, meglio se distillata.
• Vino medicinale: lasciare a macero in un litro di buon vino bianco o rosato 50 g di semi. Dopo venti giorni il vino medicamentoso è pronto, colare e conservare in un luogo fresco e asciutto, lontano dalle fonti di calore. La dose consigliata è di 1-2 bicchierini dopo i pasti.
• Olio essenziale: si acquista già pronto in erboristeria, assumerne 3-4 gocce dopo oppure lontano dai pasti, seguendo le indicazioni dell’erborista.
Salute
• Cattiva digestione, diarrea, dispepsia, flatulenza, indigestione: quando occorre, assumere una tazza d’infuso dopo ogni pasto principale, oppure due bicchierini di vino medicinale. Un’ottima alternativa per curare un intestino gonfio e dolorante, per attenuare attacchi di coliche provocate sia da stitichezza che da un eccessivo ristagno di gas nell’intestino è preparare la seguente tisana: fare bollire, per 10-15 minuti, in 750 ml di latte intero, 10 g di semi di Cumino, 10 g di semi di Anice verde e 10 g di semi di Finocchio. Berne mezzo bicchiere tre o quattro volte durante la giornata. Si consiglia inoltre di aggiungere qualche seme di Cumino alla cottura di cibi “pesanti” o “flatulenti”, quali cavoli, castagne, fagioli, e di alcuni piatti a base di carne o pesce particolarmente grasso. Se i disturbi non si attenuano, rivolgersi al medico.
• Diminuzione dell’udito: mettere direttamente dentro all’orecchio qualche goccia d’infuso caldo, è sempre bene, comunque, consultare il medico.
• Mastite: applicare sul seno dei cataplasmi caldi preparati con due tazze d’infuso, lasciare agire fino a raffreddamento. Se i sintomi non migliorano, consultare immediatamente il medico.
• Per favorire la diuresi e la sudorazione: assumere, quando è necessario, tre tazze al giorno d’infuso di semi, oppure diluire un cucchiaino da caffè di tintura in un poco di acqua calda. Prendere anche 3-4 gocce di olio essenziale di Cumino lontano dai pasti.
• Per favorire la produzione di latte durante l’allattamento: bere due tazze al giorno d’infuso, oppure prendere quattro gocce di olio essenziale su una zolletta di zucchero, seguire comunque le indicazioni dell’erborista.
Bellezza
• Profumo aromatico: particolarmente indicato per gli uomini dai gusti difficili. Mescolare 50 ml di alcool etilico con i seguenti oli essenziali: quindici gocce di Cumino, sedici gocce di Basilico, venti gocce di Bergamotto, venti gocce d’Incenso, venti gocce di Limone, venti gocce di Petit-grain, cinque gocce di Patchouli, una goccia di Salvia, dieci gocce di Coriandolo, cinque gocce di Garofano, cinque gocce di Pepe nero e tre gocce di Benzoino. Conservare il profumo in una bottiglietta con tappo sottovuoto, lontano soprattutto dalle fonti di luce e di calore, agitare bene prima dell’uso.
In cucina
Largamente utilizzato, soprattutto nella cucina orientale, il Cumino è ottimo per aromatizzare la pasta del pane, come per esempio il rustico pane austriaco Laberlin, e per insaporire salse, conserve, insalate, formaggi, fichi secchi, ragù di carne e verdure cotte come cavoli lenticchie, fagioli, piselli ecc. In India il cumino è tostato prima dell’uso per esaltarne il sapore, è ingrediente indispensabile per la preparazione di miscele di spezie come il gran Masala e il panch phoron, in Africa settentrionale è impiegato per la preparazione della miscela di spezie indicata con il nome Ras el hanout, delle salse Merguez e di molti piatti a base di cus cus. Nei paesi arabi e in Turchia è usato macinato con carne tritata e verdure, in Spagna è miscelato alla Cannella e allo Zafferano per condire stufati, nel Texas infine è impiegato nel chili con carne. • Per preparare una facile miscela di spezie: miscelare insieme un cucchiaio di semi di Cumino, uno di semi di Finocchio, uno di semi di Senape, uno di semi di Nigella e uno di semi di Fieno greco, utilizzare la miscela così preparata per aromatizzare l’olio caldo prima di aggiungere gli altri ingredienti.
CURIOSITÀ
La varietà del Cumino nero si trova in Kashmir, Pakistan e Iran, il suo sapore sta a metà tra il Cumino vero e proprio e il Carvi, l’aroma è molto simile a quello del fieno.