ECHINACEA (Echinacea Angustifolia)

USI CONSIGLIATI

Salute

Affezioni delle basse vie respiratorie, catarro nei bronchi, cattiva digestione, cistite, dermatite, disturbi dermatologici, disturbi gastrointestinali, encefalomielite, ferite, foruncoli e brufoli, infezioni batteriche e virali di vario genere, infiammazioni croniche di origine tossica, irritazioni dei tessuti cutanei, leggere scottature, mononucleosi infettiva, morsicature d’insetti e serpenti, piccole abrasioni, problemi della pelle, raffreddore, raffreddore da fieno, reumatismi, sinusite, tonsillite, per aumentare la resistenza dell’organismo contro le malattie infettive, per stimolare il metabolismo, per migliorare l’assorbimento dei nutrienti, per depurare il sangue, per eliminare le tossine dall’organismo

Casa e giardino

Decorazioni di aiuole e giardini, composizioni floreali di fiori freschi

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DESCRIZIONE

L’Echinacea è una pianta erbacea relativamente poco nota, anche se rappresenta un importante rimedio in molti campi della medicina erboristica, inoltre nelle sue varietà violetta, bianca e gialla è assai apprezzata come pianta ornamentale. Appartenente alla famiglia delle Composite, trova le sue origini negli Stati Uniti centrali e sudoccidentali, fu importata in Europa nella seconda metà del 1600 circa. Insieme all’Echinacea angustifolia allo stesso genere appartengono anche le specie Echinacea purpurea ed Echinacea pallida, le tre specie hanno principi attivi molto simili e in campo medicinale si usano indistintamente.

Principi attivi

Resine, zuccheri, quali glucosio e levulosio, Sali minerali, acidi grassi, inulina, che agisce in combinazione con altre sostanze, olio volatile composto di sostanze eteree, acido folico.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, perenne, spontanea e coltivata, cresce preferibilmente in terreno fertile e ben drenato, in pieno sole e in un clima temperato, si trova facilmente nelle radure del bosco piuttosto asciutte, nelle praterie e lungo le strade. È una pianta non molto alta, raggiunge, infatti, i 50-90 cm di altezza circa, si sviluppa su spesse radice nera, dai quali si originano i fusti eretti, lunghi, forti e quasi del tutto sprovvisti di foglie nella porzione apicale. Le foglie, sparse, unite al fusto mediante un esile peduncolo e ricoperte da un folto strato di peli, sono di forma lanceolata e lineare, sono semplici, intere o talvolta dentate. I fiori sono raccolti in capolini solitari piuttosto grandi e portati su uno scapo terminale, ciascun capolino è composto di numerosi fiori, più precisamente, i fiori del raggio sono femminili ma sterili, mentre i fiori del disco centrale sono bisessuali e fertili, i fiori ligulati sono porporini o raramente bianchi, quelli del disco centrale sono di color porporino, tubulosi e formati da cinque lobi, in genere compare da metà estate fino all’inizio dell’autunno. I frutti, infine, sono costituiti da acheni tetragoni, dotati di un pappo coronifero dentato. L’Echinacea si riproduce per semina in primavera, oppure in marzo o in ottobre per divisione dei cespi, in alternativa in febbraio si prelevano talee radicali e si piantano in una miscela di torba e sabbia, quando compaiono le prime foglie nuove, si trapiantano in vivaio e in ottobre si mettono a dimora.

Raccolta e conservazione

Raccogliere i rizomi e le radici in autunno, all’inizio del periodo di riposo vegetativo della pianta, eliminare con uno straccio pulito eventuali residui di terra, lavare bene e far essiccare rapidamente al sole. Conservare, infine, in recipienti di vetro ben chiusi, lontano dall’umidità e dalla polvere.

PROPRIETÀ

L’Echinacea rappresenta un rimedio molto importante della medicina naturale e della fitoterapia, possiede preziose proprietà depurative, antibatteriche e antisettiche che la rendono molto utile nella cura d’infezioni e infiammazioni sia interne sia esterne: stimola, infatti, i globuli bianchi a reagire in caso d’infezioni virali e batteriche e, dal punto di vista preventivo, aumenta la resistenza dell’organismo contro tutti i tipi d’infezione, come depurativo favorisce l’eliminazione delle tossine impedendone l’accumulo nei tessuti e nel sangue, rallentando in questo modo l’insorgenza di manifestazioni settiche, come brufoli, foruncoli, ascessi e irritazioni cutanee. Agisce come stomachico e digestivo, stimola, infatti, il sistema metabolico facendo funzionare più efficacemente l’organismo e migliora l’assorbimento dei nutrienti. Svolge inoltre un’efficace azione in caso di affezioni alle vie respiratorie, raffreddori, tonsilliti e catarro. Per uso esterno può essere applicata su ferite, leggere scottature e piccole abrasioni.

Parti utilizzate

Sono impiegati le radici e il rizoma essiccati.

Preparazioni

Decotto: far bollire a fuoco lento 60 g di radice essiccata di Echinacea in un litro abbondante di acqua, dopo venticinque minuti dall’inizio dell’ebollizione togliere dal fuoco, lasciar riposare per cinque minuti, poi filtrare e dolcificare con miele. Se ne prendono 2-3 tazze al giorno secondo le indicazioni.

Polvere: pestare in un mortaio la quantità desiderata di radice di Echinacea essiccata fino a ottenere una polvere fine. La dose consigliata è 0,5-1 g il giorno, assunta in un’ostia, o mescolata a marmellata o diluita in una bevanda a piacere.

Tintura: mettere a macerare 20-25 g di radice essiccata di Echinacea sminuzzata grossolanamente in 100 g di alcool a 60°, dopo otto giorni di macerazione, filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce, se ne prende 15-20 gocce il giorno, diluite in poca acqua, oppure su una zolletta di zucchero o in una tisana a piacere.

Compresse e capsule: acquistare già pronte in erboristeria o in farmacia, se ne prende tre durante il corso della giornata.

Salute

Affezioni alle basse vie respiratorie, catarro nei bronchi, raffreddore, raffreddori da fieno, sinusite, tonsillite: con azione antisettica e antibiotica assumere all’occorrenza 2-3 tazze al giorno di decotto di radice di Echinacea, dolcificare con miele se il gusto è troppo sgradevole, oppure prendere durante il corso della giornata 15-20 gocce di tintura su una zolletta di zucchero. In caso di catarro e sinusite associare l’Echinacea a preparazioni a base di aglio e carbone vegetale, mentre nella cura del raffreddore da fieno applicare direttamente sul naso una crema a base di Echinacea, olio di menta piperita, tinture vegetali, Timo ed Eucalipto, in questi casi si consiglia inoltre, per aumentare l’efficacia dell’azione dell’Echinacea, di ridurre il consumo di latticini che stimolano la secrezione del muco.

Cattiva digestione, disturbi gastrointestinali, per stimolare il metabolismo, per migliorare l’assorbimento dei nutrienti: prendere quando necessario 2-4 tazze il giorno di decotto di radice di Echinacea, oppure per facilitare i processi digestivi, assumere la polvere di radice nella dose indicata, in alternativa alla polvere prendere tre compresse al giorno.

Cistite, encefalomielite, infezioni batteriche e virali di vario genere, infiammazione cronica di origine tossica, mononucleosi infettiva, per aumentare la resistenza dell’organismo contro le malattie infettive in generale: per un’efficace azione antibiotica, antisettica e per rinforzare il sistema immunitario assumere all’occorrenza dalle due alle quattro tazze di decotto di radice di Echinacea, dolcificare con un poco di miele, oppure prendere la polvere di radice nella dose di 0,5-1 g il giorno, mescolata a un poco di miele o diluita in poca acqua. In caso di cistite diluire anche 10-15 gocce di tintura in una tazza d’infuso di Achillea o di Vilucchio.

Dermatiti, disturbi dermatologici, eczemi, foruncoli e brufoli, irritazione dei tessuti cutanei, problemi della pelle, per depurare il sangue, per eliminare le tossine dall’organismo: come cura interna, assumere tutti i giorni fino al miglioramento dei sintomi 2-3 tazze di decotto di radice di Echinacea, oppure prendere ogni giorno da 0,5 a 1 g di polvere di radice (3 compresse il giorno), mescolata a un po’ di miele oppure disciolta in una tisana di Bardana, in alternativa, come depurativo, prendere 15-20 gocce al giorno di tintura disciolta in una tazza d’infuso di acetosa.

Ferite, leggere scottature, morsicature d’insetti e serpenti, piccole abrasioni, reumatismi: con azione antibiotica e depurativa utilizzare il decotto di radice per fare lavaggi e sciacqui delle zone doloranti, applicare inoltre alcune compresse imbevute nel medesimo decotto. Se la situazione diventa grave, soprattutto in caso di morsicature, chiamare immediatamente il medico.

Casa e giardino

Sia l’Echinacea angustifolia sia l’Echinacea purpurea sono specie coltivate, soprattutto in Europa, per le decorazioni di aiuole, di macchie nei grandi giardini pubblici o privati, sono inoltre adatte per la preparazione di composizioni floreali di fiori freschi di grande effetto.

CURIOSITÀ

Il nome botanico Echinacea discende molto probabilmente dalla parola “greca” echinos, che significa “riccio spinoso” ed è una diretta allusione alle brattee appuntite e pungenti del ricettacolo di queste piante.

 

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