USI CONSIGLIATI
Salute
Ansia, cefalea, cistite, coliche biliari, epatiche, gastriche e intestinali, edemi, emicrania, incontinenza dei bambini, insonnia, litiasi renale, mal di denti, malattie delle vie urinarie, nevralgie, problemi di obesità, ritenzione di liquidi nei tessuti, tensione nervosa.
Bellezza
Tonico per pelli infiammate.
Casa e giardino
Decorazioni del giardino.
Cucina
Minestre, pietanze campagnole.
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DESCRIZIONE
L’Escolzia è una pianta erbacea conosciuta comunemente anche con il nome di “papavero della California”; è considerata infatti il simbolo di questo stato della costa pacifica degli Stati Uniti. La sua coltivazione risale a molti secoli fa, quando veniva impiegata dai nativi nordamericani a scopo medicinale. Il genere Eschscholzia, che comprende all’incirca una dozzina di specie di piante erbacee, appartiene alla famiglia delle Papaveracee ed è originaria delle regioni occidentali dell’America Settentrionale; successivamente venne naturalizzata in Europa Centrale, nell’area mediterranea e anche nel nostro paese. Tra le diverse specie si ricordano in particolare: Eschscholzia cespitosa, una delle più comuni tra le specie ornamentali, ed E. tenuifolia, originaria della Sierra Nevada; si conoscono inoltre un gran numero di varietà a fiori semplici, doppi, semidoppi, nelle diverse tonalità dell’arancio, del giallo, del crema, del rosa e del rosso, tra le quali: “Alba Flore Pleno”, a fiore doppio; “Autumn Clory”, dai fiori semi-doppi, e “Dazzler”, dai fiori rosso vermiglio.
Principi attivi
L’Escolzia contiene principalmente: mucillaggini; olio essenziale; principi amari e altri principi sconosciuti.
Aspetto e crescita
Pianta erbacea, perenne e annuale, rustica, coltivata e spontanea; si adatta facilmente a qualsiasi tipo di suolo; cresce rigogliosa in terreni leggeri, ben drenati, poveri di nutrienti, con una buona percentuale di calcare e di sabbia; predilige un’esposizione a pieno sole; la si trova soprattutto lungo le aree costiere, in luoghi soleggiati e aridi. L’Escolzia è una pianta estremamente bassa, infatti raggiunge al massimo 60 cm di altezza. Le foglie, alterne, di colore verde glauco, appaiono finemente divise a segmenti lineari e profondamente incise. I fiori, molto numerosi e lungamente picciolati, sono larghi fino a 7 cm, di colore giallo-arancio o biancastro, abbondanti, solitari e a forma di coppa; possiedono due sepali, quattro petali e numerosi stami; si aprono quando il tempo è bello e si chiudono quando il cielo appare coperto. I frutti sono costituiti da capsule deiescenti, lunghe 7-10 cm; sono sottili, simili a silique, uniloculari e contengono semi molto piccoli, reticolati. L’escolzia si riproduce per seme messo a dimora in situ nella tarda estate, o dalla primavera all’inizio dell’estate.
Raccolta e conservazione
Raccogliere la pianta in estate e fino all’autunno, al momento della massima fioritura. Fare poi essiccare rapidamente all’ombra in un luogo ben aerato; conservare quindi in sacchettini di carta o di tela ben protetti dall’umidità.
CURIOSITÀ
Pochi generi hanno dato tanto da fare ai botanici quanto l’Eschschlozia, infatti pochi oltre questo sono stati più disparatamente interpretati nei limiti della specie; il suo nome ricorda uno scienziato famoso, lo zoologo estone J. F. Eschscholtz, natu a Tartu nel 1793, e la cui fama è legata alle spedizioni scientifiche russe del comandante Kotzebue.
PROPRIETÀ
L’Escolzia è nota fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali: in particolare, svolge un’azione rilassante sulla muscolatura degli organi che regolano i processi digestivi e sul sistema nervoso, in quanto il lattice acquoso contiene principi che rendono la sua azione narcotico-soporifera.
E’ un antispasmodico e il suo impiego è particolarmente indicato nella cura delle coliche, dei dolori muscolari e articolari e nelle infiammazioni, soprattutto dei nervi. Svolge un’azione leggermente diuretica e sudorifera e il suo impiego è indicato nella cura delle malattie urinarie, in caso di litiasi renale, cistite, ritenzione di liquidi, edemi e obesità.
Parti utilizzate
A scopo medicinale vengono impiegate la radice e/o la pianta intera essiccata; è possibile usare anche la pianta fresca e, in questo caso, la sua efficacia risulta accentuata.
Preparazioni
• Infuso: versare un litro di acqua bollente in un recipiente di porcellana contenente 15-30 g di pianta di Escolzia essiccata e sminuzzata finemente; lasciare in infusione per 20-30 minuti, poi colare e assumere 3-4 tazzine nel corso della giornata, dolcificando con un poco di zucchero di canna o con un cucchiaino di miele.
• Tintura: mettere a macerare, per 15 giorni circa, 20 g di radici di Escolzia essiccate e sminuzzate in 100 g di alcool a 70°; trascorso il tempo indicato, filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. Se ne prendono 20 gocce 2-4 volte al giorno; se il sapore è troppo amaro, allungare la tintura così preparata in una tisana abbondantemente dolcificata con miele o zucchero di canna.
• Decotto di radice: sminuzzare grossolanamente 25 g di radici di Escolzia essiccate, versarle in un litro abbondante di acqua fredda, mettere sul fuoco e far cuocere per 15 minuti circa dall’inizio dell’ebollizione. Lasciare quindi riposare per altri 10 minuti, colare e bere 3 tazze nel corso della giornata; se il gusto del preparato è troppo sgradevole, aggiungere un cucchiaino di miele o un cucchiaio di succo di pera o di mela a piacere.
SALUTE
• Ansia, incontinenza dei bambini, insonnia, tensione nervosa: con azione calmante, assumere quando è necessario 2-3 tazze di decotto di radici essiccate di Escolzia, dolcificato con un cucchiaino di succo di pera o di mela a piacere; in alternativa bere 50 gocce di tintura mezzora prima di coricarsi; se nell’arco di 2-3 giorni non si osservano i primi miglioramenti, consultare il medico.
• Cistite, edemi, idropisia, litiasi renale, malattie delle vie urinarie, problemi di obesità, ritenzione di liquidi nei tessuti: per migliorare la diuresi, assumere quando è necessario 20 gocce di tintura di Escolzia 2-4 volte nel corso della giornata, in una tisana; in alternativa bere 3 tazze di decotto di radice al giorno. Se i disturbi diventano gravi, consultare il medico.
• Cefalea, emicrania, insonnia, mal di denti, nevralgie: con azione antinfiammatoria, assumere all’occorrenza, durante il giorno, 3-4 tazzine di infuso di pianta, oppure bere 3 tazze di decotto di radice, dolcificando con un cucchiaino di miele; in alternativa prendere, all’insorgere del dolore, 30 gocce di tintura diluite in una tisana o in poca acqua.
• Coliche biliari, gastriche, epatiche e intestinali: assumere all’occorrenza, durante il corso della giornata, 3-4 tazzine di infuso di Escolzia, aggiungendo un cucchiaino di miele se il gusto risultasse troppo sgradevole. Se i disturbi persistono e non accennano a migliorare, consultare il medico.
BELLEZZA
• Tonico per pelli infiammate adatto per normalizzare l’infiammazione: preparare un infuso con 5 g di pianta di Escolzia in 100 ml di acqua, colare e applicare due volte al giorno sulla pelle del viso con un batuffolo di cotone, dopo averla pulita a fondo con un detergente specifico per pelli facilmente arrossabili; col medesimo infuso è possibile frizionare il cuoio capelluto prima di fare lo shampoo come di consueto.
CASA E GIARDINO
• Decorazioni del giardino: le piante di Escolzia sono splendide per decorare il giardino durante la stagione estiva e quella autunnale; i fiori sono molto caratteristici per i colori variopinti.
IN CUCINA
Alla stregua di altre Papaveracee, che vengono usate come erbette nelle minestre o in certe pietanze campagnole, anche le foglie appena spuntate di Escolzia trovano, localmente, nelle regioni dell’America settentrionale e ad opera delle popolazioni indiane ( in California principalmente) il mezzo per essere consumate dopo lessature o dopo semplice scottatura su pietre roventi.