GELSO (Morus sspp.)

USI CONSIGLIATI

Salute

Asma, bronchite, dermatosi, diabete, dolori articolari, eczemi, edemi, epistassi, eruzioni cutanee di varia natura, gola rossa e infiammata, infezioni agli occhi, inappetenza, influenza, ipertensione, reumatismi, ritenzione di liquidi, stipsi, stitichezza, tosse.

Casa e giardino

Alimento per bachi da seta, fabbricazione di oggetti di legno.

Cucina

Confetture, gelatine, marmellate, sciroppi, vini casalinghi.

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DESCRIZIONE

Il Gelso è una pianta rustica conosciuta sin dai tempi degli antichi Greci e Romani sia come albero ornamentale per parchi e giardini, sia come pianta dalle preziose proprietà medicinali. È originario delle regioni dell’Asia occidentale, dell’Iran e di alcune zone del Caucaso, in seguito fu importato in molte altre regioni a clima temperato dell’Europa, dell’America settentrionale e meridionale, dell’Africa e dell’Asia, ora, in molte parti dell’Europa, sta divenendo sempre più raro. Appartiene alla famiglia delle Moracee e si ascrive al genere Morus, che comprende in tutto una dozzina di specie di alberi decidui, tra queste le più importanti sono sicuramente il Gelso bianco, Morus alba, e il Gelso nero, Morus nigra. Queste due specie contengono principi attivi molto simili e, a scopo terapeutico, è possibile utilizzare indifferentemente l’uno o l’altro.

Principi attivi

Contenuti principalmente nei frutti, in quantità minore nelle foglie e nella corteccia: glucosio, proteine, tannini, acidi organici, tra i quali soprattutto asparagico, acetico, proprionico e isobutirrico, pectine, gomme, vitamina C.

Aspetto e crescita

Pianta rustica, folta, di piccola o media taglia, a crescita piuttosto lenta, spontanea e coltivata come albero da frutta, cresce preferibilmente in terreno ricco, profondo, argilloso e ben drenato, richiede un’esposizione ben soleggiata e durante i periodi più freddi va protetta dal vento e dai geli invernali. Possiede un apparato radicale ben sviluppato, costituito da radici gialle, da cui si sviluppa un tronco breve (in media può raggiungere i 9 m di altezza), rugoso e con corteccia legnosa (verde opaco con sfumature color arancio nel gelso bianco), la chioma è abbastanza folta e con rami rosso-bruni divaricati. Le foglie, disposte in posizioni alternate, sono ovali, cordate, lanceolate e con il margine irregolarmente dentato, sono di colore variabile, in genere verde scuro, ruvide nella pagina superiore, soffici e pelose in quella inferiore. I fiori sono divisi in maschili e femminili: i maschili sono raccolti in amenti di forma cilindrica e allungata, di colore verde, quelli femminili, invece, si sviluppano in glomeruli ovoidali, compaiono verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate. I frutti sono di forma oblungo-ovoidale, succosi e di colore variabile dal bianco, al rosso violaceo, alla porpora e al nero. Si riproduce per semina o per talea all’inizio della primavera.

Raccolta e conservazione

A scopo medicinale, le foglie si raccolgono in autunno, prima dell’arrivo del freddo, i rami in tarda primavera o all’inizio dell’estate, le radici in inverno e i frutti quando stanno per maturare. Fare essiccare le foglie all’ombra e la corteccia dei rami giovani al sole, infine conservare in scatole. I frutti vanno consumati freschi, oppure vanno essiccati al sole.

PROPRIETÀ

Le piante di Gelso, sia quelle della specie Morus alba che quelle della specie Morus nigra, possiedono preziose proprietà medicinali, a scopo terapeutico si impiegano indifferentemente entrambe. Le foglie sono diuretiche e astringenti, aumentano la sudorazione e svolgono un’’efficace azione antibatterica e rinfrescante, trovano un grande impiego in caso di raffreddore, influenza, infezione agli occhi ed epitassi. I rami sono ottimi antireumatici, indicati nella cura di dolori articolari e di natura reumatica, agiscono inoltre, come sedativi e ipotensivi in caso d’ipertensione. La corteccia della radice svolge un’efficace azione bechica, espettorante e antinfiammatoria, utile per bronchiti, tosse, mal di gola e asma, è un buon lassativo, indicato in caso di stipsi e stitichezza, e un valido diuretico, utile per il trattamento di edemi e alla presenza di ritenzione di liquidi, svolgono un’azione ipoglicemica in caso di diabete e stimola l’appetito in caso d’inappetenza. I frutti, ricchi di zuccheri e sali minerali, regolano l’azione dell’intestino nelle persone anziane e sono utili in caso d’incontinenza urinaria. Infine, per uso esterno le foglie esercitano un’azione calmante, emolliente e ammorbidente alla presenza di eczemi, dermatosi ed eruzioni cutanee.

Parti utilizzate

Sono impiegati i rami, le foglie, la corteccia della radice e i frutti.

Preparazioni

• Infuso di foglie: versare un litro di acqua bollente su 40 g di foglie essiccate e sminuzzate, lasciare in infusione fino a completo raffreddamento, poi colare. Se ne prendono 3-4 tazze al giorno, se si desidera, dolcificare con un poco di miele.

• Decotto di corteccia: far bollire, per 10 minuti, 40-50 g di corteccia dei rami in un litro abbondante di acqua, togliere dal fuoco, lasciare riposare ancora per 5-10 minuti, quindi colare. La dose è 3-4 tazzine al giorno.

• Decotto di radice: far bollire, per 10-15 minuti, 30 g di corteccia di radice essiccata e sminuzzata in un litro di acqua, trascorso il tempo indicato, togliere dal fuoco e colare quando il preparato è diventato tiepido, se si desidera, dolcificare con miele. Se ne prendono 2-3 tazze al giorno.

• Sciroppo di frutti: schiacciare in un recipiente di vetro la quantità desiderata di frutti freschi di Gelso nero e aggiungere tanto zucchero quanto il doppio di peso del succo ricavato, fare scaldare a fuoco lento fino a quando non si ottiene una consistenza sciropposa, lasciare raffreddare, quindi conservare in una boccetta di vetro scuro.

• Cataplasma di foglie: fare bollire, in 1-2 cucchiai di acqua, una manciata di foglie fresche di gelso ben lavate e asciugate, quando l’acqua è evaporata, stendere le foglie su garze pulite e pestarle per farne uscire il succo, applicare, infine, sulle zone interessate il cataplasma tiepido.

Salute

• Asma, bronchite, gola rossa e infiammata, influenza, tosse: con azione bechica e antinfiammatoria, assumere all’occorrenza durante il corso della giornata 2-3 tazze di decotto di radice, dolcificato con un cucchiaino di Miele di Tarassaco. In caso d’influenza, con azione antipiretica, bere 2-3 tazze al giorno di infuso di foglie. In caso di mal di gola, diluire 2 cucchiaini di sciroppo di frutti in un bicchiere di acqua calda in cui è stato diluito un cucchiaino di sciroppo.

• Dermatosi, eczemi, eruzioni cutanee di varia natura: per calmare il fastidio e il prurito provocato da questi disturbi, applicare sulle zone interessate un cataplasma di foglie fresche, lasciando agire per 30-40 minuti.

• Diabete: con azione ipoglicemica, assumere durante la giornata 2-3 tazze di decotto di radice. Si ricorda che tale rimedio non sostituisce le terapie antidiabetiche.

• Dolori articolari, ipertensione, pressione sanguigna troppo alta, reumatismi: con azione antireumatica e sedativa, assumere 3-4 tazzine al giorno di decotto di corteccia, in caso di ipertensione, assumere l’infuso di foglie secondo le indicazioni.

• Edemi, ritenzione di liquidi: con azione diuretica, assumere 3-4 tazze al dì di infuso di foglie, oppure 2-3 tazze di decotto di corteccia.

• Epistassi, infezioni agli occhi: con azione astringente e antinfiammatoria, prendere durante la giornata 3-4 tazze di infuso di foglie, dolcificato con Miele di Rosmarino.

• Inappetenza, stipsi, stitichezza: con azione aperitiva, bere 2-3 bicchierini di decotto di corteccia 30-40 minuti prima dei pasti principali. Con azione lassativa, assumere a digiuno due tazze al giorno (250 ml ciascuna) di decotto di corteccia e radice: una al mattino e una alla sera prima di coricarsi, in alternativa, mangiare alcuni frutti freschi conditi con un poco di zucchero.

Casa e giardino

Alimento per bachi da seta: le foglie di Gelso, in particolare quelle di Morus alba, sono il cibo preferito dei bachi da seta, in Cina viene, infatti, coltivato su scala commerciale a questo scopo.

Fabbricazione di oggetti di legno: il legno di Gelso, resistente e facilmente malleabile, è ampiamente utilizzato per la fabbricazione di racchette da tennis e mazze sportive.

In cucina

I frutti del Gelso, ricchi di zucchero, vitamine C e sali, sono ottimi consumati crudi o cotti, s’impiegano nella preparazione di marmellate, confetture, gelatine, sciroppi e vini casalinghi, sono inoltre utilizzati come coloranti per prodotti medicinali.

CURIOSITÀ

Il termine Morus è il nome originario latino del Gelso, forse derivato da Mora, che significa “ritardo”, con riferimento all’abitudine dell’albero di formare gemme solo dopo le gelate in tarda primavera.

 

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