USI CONSIGLIATI
Salute
Azione antiemorragica, astringente e antidiabetica, tonico generale, dermatiti, eczemi, herpes, pelli secche, dolori e disturbi premestruali, ritenzione idrica, tensione nervosa.
Bellezza
Bagno rinfrescante e rilassante, crema riequilibrante per il viso, tonico e astringente per pelli pallide e carnagioni chiare.
Cucina
Aromatizzante e insaporente per insalate, salse, condimenti, ripieni, sciroppi, vino, aceto, dolci, torte, focacce, minestre, zuppe, stufati.
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DESCRIZIONE
Al genere Pelargonium appartiene un gruppo di specie erbacee, della famiglia delle Geraniacee, assai apprezzate come piante ornamentali nei giardini, in casa o sul terrazzo. Sono per la maggior parte originarie dell’Africa meridionale, in particolare della regione del Capo, e benché fossero state introdotte in Inghilterra già dal 1600, rimasero per lo più sconosciute fino a metà dell’800, quando i francesi cominciarono a utilizzare in campo cosmetico per le loro caratteristiche proprietà aromatiche. Dalle foglie di Pelargonium graveolens (chiamato anche “Geranio rosa”) è distillato un olio essenziale con delizioso profumo di rosa e una fresca nota di verde. Oggi è coltivato a scopo ornamentale e commerciale soprattutto nelle regioni mediterranee più calde, nell’Africa centrale e meridionale. Tra le altre specie diffuse in commercio, si ricordano Pelargonium capitatum, Pelargonium zonale, Pelargonium radens e Pelargonium odoratissimum.
Principi attivi
Olio essenziale, contenente soprattutto geraniolo, linalolo, tiglato di geranile, citronellolo, forminato di citronella e isomentone.
Aspetto e crescita
Pianta erbacea perenne, aromatica e cespitosa, cresce spontanea in terreni piuttosto asciutti, ben drenati, argillosi e in piena insolazione. Possiede uno stelo eretto, verde, dapprima di consistenza erbacea e poi legnosa, peloso e abbastanza arrotondato, può raggiungere un metro e mezzo di altezza. Le foglie, molto profumate e di color verde chiaro, sono ancorate al fusto mediante un lungo picciolo, sono pelose e suddivise in 5-7 lobi, hanno una forma variabile (secondo le diverse cultivar) da rotonda a cordato-ovata e con il margine seghettato. Quando muoiono sulla pianta, trattiene il loro aroma, proprietà che è sfruttata con l’essicazione. I fiori, di colore rosa o bianco, sessili o quasi, sono riuniti in dense ombrelle apicali che compaiono generalmente in estate o all’inizio dell’autunno. I frutti, provvisti di un lungo becco ricurvo, contengono piccoli semi neri. Il geranio si riproduce per semina all’inizio di primavera, o per talee prelevate in primavera da piante che hanno già superato l’inverno, oppure nella tarda estate. Si consiglia di sistemare le piante in modo da poterle ritirare in casa d’inverno, perché temono i freddi rigidi e le gelate.
Raccolta e conservazione
Raccogliere le foglie poco prima del periodo della fioritura, lavarle bene e farle essiccare all’ombra in un luogo aerato. Conservare le foglie così essiccate in barattoli di vetro o porcellana, ben chiusi e al riparo dalla luce, dalla polvere e dall’umidità.
PROPRIETÀ
Il Geranio possiede spiccate proprietà aromatiche, che lo rende un ottimo aperitivo, svolge un’efficace azione astringente e antiemorragica, ed è inoltre un buon tonico generale e antidiabetico. Per uso esterno è molto utile come cicatrizzante e antisettico: viene, infatti, utilizzato per combattere le infezioni dell’epidermide (dermatiti, eczemi e herpes) e per la cura di pelli particolarmente secche. Trova largo impiego anche in aromaterapia per massaggi contro la tensione premestruale e la ritenzione di liquidi.
Parti utilizzate
Sono impiegate le foglie fresche o essiccate. Si consiglia di acquistare dal fioraio piante sane con molti boccioli e pochi fiori già aperti.
Preparazioni
• Infuso di foglie fresche: mettere in infusione, in una tazza di acqua bollente, un cucchiaino di foglie fresche leggermente pestate, dopo 10-15 minuti colare e bere ancora caldo, se si desidera, addolcire con un poco di miele, la dose consigliata è 2-3 tazze al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
• Infuso di foglie essiccate: lasciare in infusione per 15 minuti, in una tazza di acqua bollente, 10-15 g di foglie essiccate e sminuzzate, colare e prenderne a cucchiai secondo le indicazioni (un cucchiaio ogni due ore).
• Olio essenziale (o essenza di geranio): ricavato per distillazione dalle foglie fresche non è possibile prepararlo in casa, si acquista già pronto in erboristeria. Essendo un prodotto che si altera con molta facilità a contatto con l’aria, si consiglia di acquistarlo da un fornitore di fiducia.
• Impacchi e impiastri: lavare bene alcune foglie, in modo da eliminare tutte le eventuali impurità, pestarle in un mortaio e applicarle così contuse direttamente sulle zone interessate.
Salute
• Azione antiemorragica, astringente e antidiabetica, tonico generale: prendere all’occorrenza, durante la giornata 3 tazze d’infuso di foglie fresche, oppure 4-5 cucchiai al giorno d’infuso di foglie essiccate, se il sapore degli infusi è troppo amaro, è possibili dolcificare con uno o due cucchiaini di miele.
• Dermatiti, eczemi, herpes e pelli secche: massaggiare delicatamente le zone doloranti con 50 ml di olio di oliva mescolati con dieci gocce di olio essenziale di Geranio e dieci gocce di olio essenziale di fior di arancio. Applicare, inoltre, sulle zone interessate impacchi e impiastri di foglie di geranio, lasciare agire per 20-30 minuti circa, quindi sciacquare con un poco di acqua tiepida, se i sintomi persistono e non accennano a migliorare, è bene consultare subito il medico.
• Dolori e disturbi premestruali, ritenzione idrica, tensione nervosa: per stimolare l’attività diuretica e diminuire gli stati di tensione dovuti anche a stress e stanchezza, praticare dei massaggi sulle parti del corpo che sono gonfie (solitamente mani, gambe e braccia), aggiungere a 50 ml di olio di mandorle dolci dieci gocce di olio essenziale di geranio e otto gocce di olio essenziale di camomilla, in sostituzione di quest’ultima utilizzare dieci gocce di olio essenziale di lavanda. Per alleviare gli stati di tensione nervosa, infine, fare con l’olio aromatizzato, piccoli massaggi rotatori a livello delle tempie.
Bellezza
• Bagno rinfrescante e rilassante: aggiungere all’acqua del bagno calda, ma non bollente, 10-15 gocce di olio essenziale o una o due tazze d’infuso di foglie essiccate, mescolare bene e aspettare 2-3 minuti, quindi immergersi per circa venti minuti.
• Crema riequilibrante per il viso: riequilibra il sebo delle pelli grasse, secche e infiammate. Sciogliere insieme un cucchiaio di cera d’api e uno di lanolina, nel frattempo scaldare a fuoco basso un cucchiaio di olio di mandorla e mezzo cucchiaio di olio di germe di grano, da unire alle cere continuando a mescolare. Sciogliere 0,65 ml di borace in tre cucchiai di acqua di rose e aggiungere il tutto al composto precedente, continuare a mescolare fino a quando si raffredda e, appena comincia a rapprendersi unire, 7-8 gocce di olio essenziale di Geranio e, a piacere, alcune gocce di colorante rosso per alimenti.
• Tonico astringente per pelli pallide e carnagioni chiare: con azione detergente e purificante e per stimolare la circolazione del sangue, utilizzare come tonico di tutti i giorni un poco d’infuso di foglie fresche. Stendere sul viso con un batuffolo di cotone, mattina e sera.
In cucina
Il Geranio è ampiamente utilizzato in campo alimentare: i fiori possono essere cosparsi come aromatizzanti su insalate di stagione. Le foglie, tritate finemente, oppure qualche cucchiaio d’infuso, sono usate per insaporire salse, crostacei, sorbetti, ciambelle, burro, marmellate, zucchero, sciroppi e aceti. Sempre le foglie sono molto decorative nella guarnizione di dolci, per dar gusto sono messe sotto focacce di mele, o torte al forno, sono aggiunte a un bicchiere di vino, o utilizzate per la preparazione di minestre, zuppe e stufati.
CURIOSITÀ
Il nome botanico del genere deriva dalla parola “greca” pelargòs, “cicogna”, per la forma a becco di cicogna dei frutti. Sul nome italiano esiste una certa confusione: le piante note a tutti come Gerani appartengono in realtà al genere Pelargonium, che differiscono dai Gerani veri e propri (gen. Geranium) per la struttura irregolare del fiore.