GRANTURCO (Zea mays)

USI CONSIGLIATI

Salute

Calcoli renali, dolori artritici, gonfiori alle gambe dovuti a disturbi cardiaci e durante il periodo della gravidanza, eruzioni cutanee, ferite, gotta, infiammazione alla vescica e alle vie urinarie, nefrite, piaghe, reumatismi, ritenzione di liquidi, sciatica, ulcere.

Bellezza

Maschera ammorbidente per elasticizzare la pelle del viso, per problemi di pelle dura “a grattugia”.

Cucina

Polenta, torte, dolci, pane di meliga, popcorn, bevande alcoliche, olio alimentare leggero dietetico.

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DESCRIZIONE

Il Granoturco è una pianta erbacea annuale appartenente alla numerosa famiglia delle Graminacee, comunemente è anche conosciuto con i seguenti nomi: Mais, Meliga, Frumentone o Granone. Conosciuto già 7.000 anni fa, era estesamente coltivato e consumato dalle popolazioni indigene precolombiane dell’America centromeridionale, che ne avevano selezionato numerose varietà per gli usi più diversi. Oggi ne esistono molte varietà, quella predominante è quella gialla, anche se molti apprezzano il mais con i granelli colorati (blu, rosso, rosa e nero) o con anelli, macchie o strisce. La diversità di colore è dovuta a concentrazioni diverse di pigmenti colorati, carotenoidi e flavonoidi, contenuti nello strato più esterno del chicco. Oggi il mais è un importante elemento alimentare dell’alimentazione umana.

Principi attivi

Acidi grassi, fitosteroli (sitosteroli e stigmasterolo), zuccheri, per la maggior parte amido, betaina, allantoina, proteine povere però degli amminoacidi metionina, triptofano e lisina.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea annuale, che cresce bene in terreno fertile, ben drenato, piena esposizione al sole e preferisce un clima temperato. Possiede un fusto semplice, non ramificato in grado di raggiungere i 2-3 m di altezza, sul fusto sono ben visibili i nodi ingrossati e da quelli più bassi e da quelli più bassi sviluppano delle radici avventizie o casuali. Le foglie sono grandi e suddivise in due porzioni: la guaina e la lamina, la prima avvolge il tronco per un tratto piuttosto lungo, mentre la seconda si diparte dal tronco, la lamina è di forma lanceolata e si restringe all’apice fino ad acuminarsi, il margine di ambedue le parti della foglia è ondulato, in particolare verso la base della lamina. I fiori hanno i sessi separati: quelli maschili, ricchi di polline fecondante, sono riuniti in un pennacchio terminale all’apice del fusto, accoppiati a due a due in piccole spighette. I fiori femminili sono disposti in spighe cilindriche con asse centrale ingrossato, inserite all’ascella delle foglie medie e avvolte da ampie brattee, fra le quali spuntano ciuffi (barbe) di stimmi che sono fecondati dal polline maschile. I frutti sono delle cariossidi riunite in lunghe file disposte sulla superficie delle spighe femminili, le cariossidi hanno consistenza cornea e sono solitamente di colore giallo, anche se ne esiste varietà con colori diversi. Si riproduce per semina in primavera.

Raccolta e conservazione

Raccogliere gli stimmi, o barbe, durante il periodo della fioritura (luglio-agosto), oppure dopo la fecondazione (agosto-settembre), anche se raccolti a maturazione avvenuta sono molto meno efficaci. Fare essiccare al sole o all’ombra e conservare in barattoli di vetro o porcellana, in luogo lontano dall’umidità.

PROPRIETÀ

Il Granoturco pur contenendo poche proteine, e di qualità inferiore, rispetto agli altri cereali, fornisce una buona quantità di carboidrati complessi (70-75% di amido) ed è uno dei migliori diuretici e depurativi naturali. Svolge un’efficace azione sedativa delle vie urinarie, favorisce, infatti, l’eliminazione di ossalati, fosfati e urati e per questo è particolarmente indicato nella cura di calcoli renali, cistite, nefriti, in caso di diminuzione di urina e ritenzione di liquidi durante il periodo di gravidanza, o dovuti a disturbi cardiaci. È inoltre un ottimo ipotensivo, antinfiammatorio e fluidificatore biliare, stimola, infatti, la produzione della bile e ne favorisce anche l’espulsione, infine grazie alle sue eccezionali proprietà diuretiche, sudorifere e depurative elimina le tossine accumulate nell’organismo in caso di gotta, artrite e reumatismi.

Parti utilizzate

A scopo medicinale e terapeutico sono impiegati principalmente gli stimmi, o barbe, che fuoriescono dalla pannocchia, talvolta anche la farina gialla ottenuta per macinazione dei semi.

Preparazioni

• Infuso: lasciare in infusione, per trenta minuti circa, una manciata (20-30 g) di stimmi essiccati di Granoturco in un litro di acqua bollente, dopo mezz’ora colare e prendere a tazze durante la giornata, se si desidera dolcificare con miele.

• Decotto: far bollire per 5-6 minuti in una tazza di acqua bollente un cucchiaino di stimmi di Granoturco essiccato e finemente sminuzzati (30 g in due litri di acqua), togliere dal fuoco, lasciare intiepidire, quindi filtrare e assumere secondo le indicazioni.

• Tintura: mettere a macerare, in 70-80 g di alcool a 60°, 15-20 g di stimmi di Granoturco essiccato e sminuzzato, lasciare a macero per dieci giorni, quindi filtrare e conservare in una bottiglietta di vetro scuro, la dose consigliata è fino a due cucchiai durante la giornata, diluiti in un poco di acqua o in un’altra tisana a piacere.

Salute

• Calcoli renali, gonfiori alle gambe dovuti a disturbi cardiaci e durante la gravidanza, infiammazione alla vescica e alle vie urinarie, nefrite, ritenzione di liquidi: assumere all’occorrenza, durante la giornata, 3-4 tazze, e anche più, d’infuso di stimmi di Granoturco dolcificando con miele se il gusto è troppo sgradevole, oppure bere 4-5 tazze di decotto di stimmi, preferibilmente prima dei pasti, la dose consigliata per le donne in gravidanza sono due tazze di decotto al giorno. L’efficacia del Granoturco come diuretico è tale che, assumendo i suoi preparati, nel corso di ventiquattro ore la diuresi è quasi quadruplicata senza che i reni si affatichino eccessivamente. In alternativa assumere 4-5 cucchiaini di tintura diluita in un poco di acqua calda, oppure in un’altra bevanda a piacere.

• Dolori artritici, gotta, reumatismi, sciatica: come depurativo e detossificante assumere quattro tazze al giorno d’infuso, oppure di decotto di stimmi di Granoturco, se si desidera dolcificare con un poco di miele, in alternativa prendere 2-3 cucchiaini di tintura diluiti in una tazza di tisana di Bardana. In caso di sciatica esiste inoltre un rimedio assai doloroso ma radicale: mettere a macerare 200 g di farina gialla di Granoturco, 200 g di fichi secchi tritati e pestati e 20 g di senape nera in polvere in 400 g di grappa di buona qualità, lasciare a macero per due giorni, fino a quando tutti gli ingredienti saranno ben macerati nell’alcool e avranno formato una polentina. Ungere quindi la zona dolorante con abbondante olio di oliva e stendere quindi la polentina macerata nella grappa, lasciare agire per almeno due ore circa.

• Eruzioni cutanee, ferite, piaghe e ulcere: con azione antinfiammatoria e per facilitare e accelerare il processo di cicatrizzazione applicare direttamente sulle zone interessate cataplasmi e compresse preparate con una o due manciate di stimmi bolliti per qualche minuto in acqua bollente, lasciare agire fino a raffreddamento.

Bellezza

• Maschera ammorbidente per elasticizzare la pelle del viso: particolarmente indicata per rassodare l’epidermide del viso, a seguito di troppe brusche abbronzature in montagna, oppure troppo prolungate esposizioni solari al mare. Preparare una pastella cremosa e omogenea amalgamando 3-4 cucchiai di farina gialla di granoturco con dell’olio di mandorle dolci, spalmare sul viso la pastella e lasciare agire per almeno 15-20 minuti, infine sciacquare con un poco di acqua tiepida.

• Per problemi di pelle dura “a grattugia”: per ammorbidire la pelle di tutto il corpo mettere in un sacchettino di stoffa una grossa manciata di farina gialla di granoturco, chiudere molto bene legando con attenzione, strofinare quindi la pelle durante il bagno con il sacchettino così preparato.

In cucina

In Italia il Granoturco si usa principalmente ridotto in farina per la confezione della polenta, preparata in molti modi, se ne fanno anche dei dolci, torte e lo squisito pane di Meliga. Con il Mais perlino abbrustolito si prepara il popcorn americano, oggi ormai popolare dappertutto. Dalla fermentazione del Mais si ricavano inoltre bevande alcoliche, e infine dai germogli si ottiene un olio alimentare leggero.

CURIOSITÀ

Molto probabilmente fu importato in Europa, per la prima volta, da Cristoforo Colombo, le prime coltivazioni si ebbero in Andalusia per opera degli agricoltori arabi rimasti in Spagna, in seguito si diffuse in tutta Europa molto rapidamente e contribuì, con la patata, a ovviare la mancanza di basi alimentari.

 

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