USI CONSIGLIATI
Salute
Acidità di stomaco, ascessi freddi, digestione difficile, eccitazione nervosa, gotta, infezioni intestinali, insonnia, lombaggini, mancanza di appetito, nervosismo, nevralgie, reumatismi, sciatica, per calmare l’appetito sessuale
Bellezza
Bagno rilassante, lozione per pelli mature
Casa e giardino
Composizioni floreali, pot-pourri, oggetti artigianali, tintura marrone
Cucina
Aromatizzante e conservante per la birra, insaporente per insalate e minestre
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DESCRIZIONE
Il Luppolo è una pianta perenne, rampicante appartenente alla famiglia delle Cannabacee, conosciuto già al tempo dei Romani nel I secolo d.C., si diffuse in Francia e in Germania solo nel IX e X secolo. È originario dell’Europa, in particolare delle zone temperate settentrionali, oggi è coltivato su scala commerciale principalmente in Europa settentrionale, oggi è coltivato su scala commerciale principalmente in Europa settentrionale, negli Stati Uniti e in Cile. Dal VII secolo, esso fu utilizzato in tutta Europa per fare la birra, grazie alle sue qualità rinfrescanti e aromatiche, e in quando ne permise una conservazione più lunga, il Luppolo in realtà ha anche altri impieghi ed è ampiamente sfruttato in campo medico e in cosmetologia.
Principi attivi
Olio essenziali (0,3-1%), costituito principalmente da umolone, coumolone, adumolone, luppolina, resina, mircenolo, tannini (5%), flavonoidi, antociani, sostanze estrogene e principi amari.
Aspetto e crescita
Pianta perenne, dioica, si distingue, infatti, piante maschili e piante femminili, spontanea, cresce bene in zone a clima caldo, in una posizione soleggiata e aperta, preferisce un terreno fertile, ricco di humus e lavorato in profondità, è frequente lungo le siepi, nelle boscaglie, sugli ontani e sui Salici. Il Luppolo possiede un grosso rizoma carnoso, dal quale si sviluppano numerosi fusti erbacei, sottili, flessibili, pelosi, spinosi, molto lunghi (7 m circa), e in grado di attorcigliarsi a qualsiasi sostegno nelle loro vicinanze. Le foglie di colore verdastro, sono opposte, generalmente palmate a cinque-sette lobi con un largo lobo terminale, sono ancorate al fusto mediante un picciolo peloso e presentano un margine abbondantemente dentato, nella parte superiore della pianta le foglie sono semplici, prive di lobi e con una caratteristica forma a cuore. I fiori di colore verde-giallastro, le infiorescenze femminili, a cono, appaiono in tarda estate e maturano formando grossi globi di brattee pallide e sottili con ghiandole resinifere dai molti usi, i fiori maschili, molto numerosi, e formati da cinque tepali e cinque stami, sono riuniti in una pannocchia all’apice dei rami. I frutti infine sono degli acheni sub rotondi, di colore grigio-nero, con la superficie tappezzata da numerose ghiandole che producono una sostanza resinosa gialla. Il Luppolo si riproduce per talea all’inizio dell’estate, è coltivabile in casa, ma raramente fiorisce.
Raccolta e conservazione
Raccogliere le infiorescenze femminili in agosto-settembre, reciderle alla base senza il picciolo: prendere i giovani germogli laterali e le foglie in primavera, i gambi in autunno. Essiccare le varie parti della pianta all’ombra, in un luogo aerato, conservare in recipienti di vetro o porcellana. Consumare i fiori femminili essiccati entro pochi mesi, altrimenti l’aroma diventa sgradevole.
PROPRIETÀ
Molte sono le proprietà terapeutiche del luppolo, è utilizzato in preparativi per la depurazione del sangue, è diuretico, aperitivo, amaro stomachico, previene problemi di acidità di stomaco (gastrite di origine nervosa), svolge una particolare azione antibiotica, antisettica e sedativa del sistema nervoso, viene, infatti, utilizzato come sonnifero naturale per la cura dell’insonnia e in caso di nervosismo. Il Luppolo inoltre è considerato un ottimo anafrodisiaco, infatti, le sostanze estrogene che contengono, agiscono come calmanti sessuali. Per uso esterno inoltre, è un efficace rimedio nella cura di nevralgie, lombaggini, sciatica, gotta, ascessi freddi e reumatismi.
Parti utilizzate
Per uso medicinale vengono usatele infiorescenze femminili essiccate, i coni, per altri usi sono impiegati anche i fiori maschili, le foglie e i germogli.
Preparazioni
Infuso: portare a bollore un litro di acqua, togliere dal fuoco e versare sopra a 30-35 g di coni di Luppolo essiccati, lasciare in infusione per 10-15 minuti, quindi filtrare e bere caldo o tiepido.
Macerato: fare macerare a freddo, dalle dodici alle ventiquattro ore, 30-40 g di coni di Luppolo essiccati, in un litro di acqua. Filtrare e colare e prenderne una tazza prima dei pasti principali.
Tintura: fare macerare, per 10-12 giorni, 25 g di coni di Luppolo essiccati e sminuzzati in 80-90 g di alcool a 70°. Trascorsi i dieci giorni filtrare, colare e conservare in una bottiglietta di vetro scuro con contagocce. La dose consigliata sono 10-30 gocce, prese dalle due alle tre volte durante la giornata.
Decotto per uso esterno: far bollire, per qualche minuto, in 500 ml di acqua una manciata di coni e foglie essiccate, lasciare intiepidire e utilizzare per fare compresse e cataplasmi.
Salute
Acidità di stomaco, digestione difficile, infezioni intestinali, mancanza di appetito: assumere all’occorrenza tre bicchierini d’infuso al giorno dopo i pasti principali, oppure prendere venti gocce di tintura 2-3 volte il giorno, a stomaco pieno. Come aperitivo bere una tazza di macerato prima di ogni pasto principale.
Ascessi freddi, gotta, lombaggini, nevralgie, reumatismi e sciatica: applicare direttamente sulle zone interessate cataplasmi, o compresse, preparati con il decotto di coni e foglie, lasciare agire per 2-3 ore e ripetere due volte il giorno. In alternativa come efficace rimedio, fare scaldare per qualche minuto una manciata di coni essiccati, stenderli quindi, avvolti in un pezzo di tela, direttamente sulle parti doloranti, fasciare e lasciare agire per 20-30 minuti.
Insonnia, nervosismo, eccitazione nervosa, per calmare l’appetito sessuale: in caso d’insonnia assumere prima di coricarsi alla sera una tazza d’infuso di coni, preferibilmente caldo, oppure venti gocce di tintura diluite su una zolletta di zucchero, o in un cucchiaino di miele. Come anafrodisiaco bere 3-4 volte il giorno una tazza d’infuso.
Bellezza
Bagno rilassante: per ritrovare il benessere dopo una dura giornata di lavoro, per ridare energia e vitalità al corpo affaticato e per distendere i nervi preparare il seguente decotto di coni di Luppolo. Far bollire in 4-5 litri di acqua fredda, per 10-15 minuti, 50 g di coni di Luppolo essiccati, aggiungere il decotto all’acqua del bagno, mescolare bene e restare immersi per 15-20 minuti circa.
Lozioni per pelli mature: durante il periodo della menopausa l’equilibrio ormonale della donna cambia diminuendo il contenuto di estrogeni, la mancanza di tali ormoni si fa sentire sulla salute e sulla bellezza dell’epidermide. A tale scopo, per supplire alla mancanza di estrogeni preparare un infuso con 20 g di fiori di Luppolo in 200 ml di acqua, lasciare in infusione fino a quando l’acqua non si è completamente raffreddata, filtrare e mettere in una bottiglietta da conservare in frigorifero. Applicare questa lozione tutti i giorni, se usata con costanza darà ottimi risultati.
Casa e giardino
Composizioni floreali: i fiori di Luppolo essiccati sono di grande effetto in composizioni secche, in ghirlande autunnali e in pot-pourri di giardino di campagna.
Oggetti artigianali: utilizzare il gambo da intrecciare in cestini e in altri manufatti di vimini o simili.
Tintura marrone: per ottenere una particolare colorazione giallo-marrone bollire le foglie di Luppolo in acqua fredda per un’ora.
Carta: durante la preparazione della pasta per la carta riciclata aggiungere alcuni pezzetti di gambo di Luppolo, si otterrà una carta a grana sottile con puntolini grigio-argentei.
In cucina
In cucina sono impiegati: il fiore, la foglia e il germoglio. Il fiore femminile ben maturo ed essiccato è impiegato per schiarire, aromatizzare e conservare la birra, grazie soprattutto alla sua azione antisettica, quello maschile invece è aggiunto alle insalate. Le foglie più tenere sono utilizzate per eliminare i gusti amari, e inoltre aggiunte alle minestre come aromatizzanti. Infine i germogli laterali più teneri bolliti sono serviti come gli asparagi.
CURIOSITÀ
Nel I secolo d.C. lo scrittore latino Plinio citava il Luppolo come verdura e come pianta da giardino: in primavera i giovani germogli erano venduti nei mercati e consumati come gli asparagi.