MIRTO (Myrtus communis)

USI CONSIGLIATI

Salute

Affezioni alle vie respiratorie, bronchite, catarro nei bronchi e nei polmoni, contusioni, diarrea, emorragia uterina, emorroidi, febbre, ferite, influenza, irritazione bronchiale dei fumatori, leucorrea, piaghe suppurate, prolassi vescicali, uterini e anali, psoriasi, reumatismi, sinusite, tosse, per stimolare gli organi digestivi.

Bellezza

Acqua di toeletta al Mirto, crema protettiva contro le screpolature, lozione per i capelli scuri

Cucina

Insaporente per arrosti di maiale e agnello, insalate, macedonie, pepe, liquori, bevande alcooliche

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DESCRIZIONE

Il Mirto, o “mortella”, è un arbusto sempre verde appartenente alla famiglia delle Mirtacee. È frequentemente citato e ricordato nel Vecchio Testamento, fu molto apprezzato sia dai Greci sia dai Romani, per il quale era il simbolo dell’amore, della verginità e della bellezza, veniva, infatti, utilizzato nelle feste nunziali come decorazione della casa dei giovani sposi, ed era inoltre un simbolo di Gloria e potenza. Il Mirto è originario della regione mediterranea e dell’Asia occidentale, poi esportato e naturalizzato anche altrove, in Italia è molto comune e si trova principalmente nei boschi vicino al mare, raramente, infatti, si spinge verso l’interno.

Principi attivi

Olio essenziale composto principalmente da pinene, cineolo, geraniolo, nerolo, mirtenolo, acido malico, acido citrico, resine, sostanze tanniche, vitamina C.

Aspetto e crescita

Arbusto sempreverde cespuglio, spontaneo e coltivato come pianta ornamentale prevalentemente contro pareti esposte a sud. cresce bene in terreni ben drenati e non troppo ricchi, in piena insolazione ma ben protetto dal vento. Il Mirto ha normalmente le dimensioni di un arbusto, ma talvolta può raggiungere quelle di un alberello intorno ai 2-3 metri circa, possiede fusti cilindrici, ben robusti e rivestiti da una corteccia dapprima rossiccia e poi cinerina che con il tempo si screpola in senso verticale, i rametti sono divaricati. Le foglie hanno consistenza coriacea e sono opposte a due a due, generalmente sono sessili, anche se talvolta sono attaccate a un breve peduncolo, la pagina superiore è lucida e di colore verde intenso, mentre quella inferiore è più opaca e di un verde più chiaro, infine all’interno del loro spessore sono infossate numerose ghiandole che producono l’olio essenziale responsabile del profumo aromatico emanato dalle foglie stropicciate. I fiori di colore bianco puro, ma talvolta anche rosati, sono dolcemente profumati ed hanno cinque petali e numerosi stami dorati, compaiono da giugno ad agosto su lunghi ed esili peduncoli nascenti al livello delle ascelle fogliari. I frutti sono costituiti da delle bacche ovoidali, piuttosto carnose e di colore bluastro, all’interno sono contenuti cinque o più semini reniformi. Si riproduce in estate per talea legnosa: mettere sotto vetro in una miscela di torba e sabbia.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie durante il loro pieno sviluppo, preferibilmente durante la fioritura per avere un profumo più dolce, le bacche e i germogli vanno raccolti a maturazione completa. Fare essiccare le foglie, i frutti e i germogli all’ombra in un luogo aerato, conservare in recipiente di vetro o porcellana al riparo dalla luce e dall’umidità.

PROPRIETÀ

Il Mirto, grazie ai suoi principi attivi, è assai interessante dal punto di vista terapeutico: l’olio essenziale che contiene gli conferisce proprietà balsamiche, antisettiche e tossifughe utili per un uso interno in caso di bronchite, febbre, influenza, tosse, catarro e infiammazioni in generale dell’apparato respiratorio, mentre per uso esterno è ottimo come calmante, sedativo, antireumatico e antiemorroidale. Le foglie sono astringenti, antisettiche, antinfiammatorie e antiemorragiche, sono particolarmente utili in caso di diarrea, leucorrea, emorragia uterina, prolassi vescicali, uterini e anali. Per uso esterno infine è indicato in caso di contusioni, emorroidi, ferite e piaghe suppurate.

Parti utilizzate

Si usano principalmente le foglie fresche o essiccate, talvolta i frutti e l’olio essenziale.

Preparazioni

Decotto: fare bollire, in un litro di acqua, 20 g di foglie di Mirto essiccate, dopo cinque minuti togliere dal fuoco, filtrare il liquido e addolcirlo con miele. Bere 5-6 cucchiai al giorno secondo le indicazioni.

Infuso: mettere in infusione in 1 l di acqua bollente 30-40 g di foglie essiccate di Mirto, lasciare riposare per quindici minuti e filtrare. Assumere due tazze il giorno.

Polvere: utilizzando il tritatutto ridurre in polvere finissima la quantità desiderata di foglie essiccate di Mirto, conservare in un vasetto di vetro chiuso. La dose consigliata è un cucchiaino mescolato a miele o marmellata, prima o dopo i pasti principali.

Vino medicinale: fare macerare, per dieci giorni, in un litro di buon vino rosso o bianco con media gradazione alcolica, 50 g di foglie essiccate di Mirto, trascorso il tempo indicato colare e conservare in una bottiglia ben chiusa. Bere un bicchierino 2-3 volte durante la giornata prima o lontano dai pasti.

Olio essenziale: acquistare già pronto in erboristeria o farmacia, la dose è dalle due alle quattro gocce disciolte in un poco di zucchero, 2-3 volte il giorno ma ben lontano dai pasti.

Infuso per uso esterno: mettere in infusione, in un litro di acqua bollente, 60-70 g di foglie essiccate di Mirto, dopo quindici minuti filtrare e utilizzare per fare lavaggi, compresse e irrigazioni secondo le indicazioni.

Salute

Affezioni alle vie respiratorie, bronchite, catarro nei bronchi e nei polmoni, febbre, influenza, irritazione bronchiale dei fumatori, sinusite, tosse: bere all’occorrenza sei cucchiai al giorno di decotto di foglie di Mirto fino a quando il disturbo non è passato, oppure, soprattutto in caso di sinusite, prendere due tazze d’infuso di Mirto, una al mattino a colazione e una alla sera prima di coricarsi. A chi piace anche il vino bere un bicchierino di vino medicinale 2-3 volte al giorno lontano dai pasti principali.

Contusioni, emorroidi, ferite, piaghe suppurate, psoriasi, reumatismi: fare lavaggi e sciacqui delle zone interessate con l’infuso per uso esterno, applicare inoltre compresse e impacchi imbevute nell’infuso di Mirto. In caso di emorroidi diluire l’olio essenziale di Mirto in quattro volumi di olio di Mandorle dolci e spalmare sulle zone doloranti. In caso di psoriasi come cura interna bere anche, due volte il giorno e preferibilmente lontano dai pasti, una tazza d’infuso di Mirto.

Diarrea, emorragia uterina, leucorrea, prolassi vescicali, uterini e anali, per stimolare gli organi digestivi: con azione astringente e antiemorragica assumere due tazze al giorno d’infuso di Mirto, oppure prendere, dopo i pasti principali, un cucchiaino di polvere di foglie di Mirto mescolata a un cucchiaio di miele o marmellata. In caso di leucorrea, emorragie uterine e prolassi fare inoltre lavaggi con infuso per uso esterno per detergere le mucose esterne. Infine per stimolare l’apparato digerente bere 2-3 volte il giorno, prima o lontano dai pasti, un bicchierino di vino medicinale, oppure prendere 2-3 volte il giorno ben lontano dai pasti tre gocce di olio essenziale con dello zucchero.

Bellezza

Acqua di toeletta al Mirto: molto famosa e un tempo conosciuta come Eau d’ange, o “Acqua degli angeli”. Fare macerare, in barattolo di vetro con tappo a vite ben chiuso, una tazza di foglie e fiori di Mirto essiccati e qualche goccia di olio essenziale di Mirto in mezza tazza di alcool etilico a temperatura ambiente, lasciare a macero per dieci giorni agitando il barattolo ogni giorno. Trascorso il tempo indicato filtrare e travasare in una bottiglietta di vetro scuro. Utilizzare come tonico o profumo.

Crema protettiva contro le screpolature: sciogliere a fuoco basso quattro cucchiai di vaselina e aggiungervi due manciate di polvere di foglie e fiori di Mirto, lasciare macerare per quarantacinque minuti circa, scaldando la vaselina ogni volta che si rapprende. Riportare infine a forma liquida e filtrare con un setaccio in barattolo di vetro a chiusura a vite, lasciare raffreddare e sigillare.

Lozione per capelli scuri: preparare un decotto facendo bollire, per 10-15 minuti, in un litro di acqua 40 g di bacche di Mirto, togliere dal fuoco, lasciare intiepidire e quindi filtrare. Utilizzare il decotto filtrato per fare risciacqui dei capelli scuri, i capelli sono più morbidi e lucenti.

In cucina

Le foglie di Mirto sono aggiunte all’arrosto di maiale gli ultimi dieci minuti di cottura, i fiori sono aggiunti alle macedonie e alle insalate, infine i germogli essiccati e macinati sono usati come pepe.

CURIOSITÀ

Il Mirto è una delle specie più tipiche della macchia mediterranea, che è coltivata non solo per le sue preziose qualità terapeutiche ma anche come bellissima pianta ornamentale, i suoi rami, infatti, sono utilizzati per la preparazione di corone e ghirlande, e sparsi sul terreno agiscono come antisettico.

 

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