PERO (Pyrus communis)

USI CONSIGLIATI

Salute

Affezioni e disturbi renali, calcoli alla vescica, cistiti, colite, contusioni, difficoltà respiratorie, diminuzione della quantità di urina, distorsioni, disturbi alla prostata, disturbi e infiammazioni al colon, dolori muscolari, ematomi e lividi, emicrania, infezioni e infiammazioni alle vie urinarie, intestino pigro, mal di testa, problemi d’ipertensione arteriosa, ritenzione di liquidi, stitichezza, per calmare il senso di pesantezza vescicale, per aumentare la diuresi, per eliminare le tossine dall’organismo, per disintossicare il sangue.

Bellezza

Maschera astringente e ricca di vitamine.

Cucina

Frutta fresca, macedonia, succhi e frullati, frutta sciroppata, marmellata, dolci e torte, liquori e alcool.

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DESCRIZIONE

Il Pero è un albero da frutto molto adatto agli orti familiari, appartiene alla famiglia delle Rosacee, la sua coltivazione è antichissima e parte, molto probabilmente, dall’Asia occidentale nei pressi del mar Caspio: ne parlano e scrivono gli antichi autori classici da Omero a Plinio. Tra le varie e numerosissime cultivar di Pere si distinguono le precoci, le autunnali e le invernali, tra le precoci vi è la Butirra morettini che matura a luglio, con frutto grosso, buccia gialla-rosata, delicata e polpa succosa e la William, che matura in agosto, universalmente nota per le sue qualità gustative, polpa fine, aromatica e compatta. Autunnali sono la Abate e la Decana che maturano nel mese di ottobre, e la Kaiser che matura nel periodo di ottobre-novembre, tra le invernali, infine, si ricorda la Passa Crassana, globosa, gialla con peduncolo lungo e legnoso, polpa compatta e un po’ granulosa.

Principi attivi

I frutti contengono acqua, elevate quantità di fibre idrosolubili, fra cui principalmente pectina, zuccheri, acidi organici, sali minerali, vitamine, mucillagini, nelle foglie sono contenute principalmente tannini e flavonoidi.

Aspetto e crescita

Albero da frutto, largamente e intensamente coltivato a scopo alimentare, raramente si trova allo stato selvatico, il terreno ideale deve essere profondo, fresco e di preferenza leggermente siliceo, durante i periodi siccitosi richiede innaffiatura regolare ogni settimana, preferisce un’esposizione in pieno sole, riparata dal gelo e dai venti forti, infine, cresce bene in condizioni climatiche caratterizzate da un inverno freddo, una primavera fresca, spesso umida e un’estate molto calda. Il Pero è un albero in grado di raggiungere anche i 15 m di altezza, è in genere poco ingombrante, relativamente facile da coltivare e potare ed è molto produttivo. Il tronco, di medie dimensioni, è notevolmente ramificato e la chioma, in forma naturale, si presenta come globosa o fusiforme, le foglie lucide, di colore verde scuro, con il margine leggermente piegato longitudinalmente, sono di forma ovale e disposta in posizione alterna sui rami. I fiori sono di colore bianco candido, hanno cinque sepali e cinque petali, il Pero generalmente fiorisce tra fine di marzo e l’inizio di aprile. I frutti sono grosse bacche, di forma varia, molto simile a un cono rovesciato, circa allungato o compresso, quando maturano, la buccia che li ricopre cambia colore, dal verde al colore caratteristico della varietà. Si riproduce per innesto.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie durante la primavera, la corteccia dei rami giovani va raccolta in autunno e i frutti a completa maturazione. Far essiccare le foglie all’ombra e conservarle in sacchetti di carta, essiccare la corteccia al sole e conservarla in scatole di cartone. I frutti generalmente sono consumati freschi, oppure conservati mediante essiccazione, preparazione di marmellate, confetture, ecc.

PROPRIETÀ

Le foglie del Pero possiedono particolari proprietà medicinali: costituiscono, infatti, un efficace diuretico, utile soprattutto in caso di oligurie (diminuzione della quantità di urina nell’arco delle ventiquattro ore), nelle disfunzioni e nelle affezioni renali, esercitano un’azione disinfettante delle vie urinarie, in particolare nella cura di calcoli alla vescica e di cistiti, servono per calmare e attenuare il senso di pesantezza vescicale (tenesmo) e sono spesso utilizzate in caso di affezioni e disturbi alla prostata. La corteccia è impiegata principalmente per uso esterno, come decongestionante e calmante, in caso di contusioni, distorsioni e dolori muscolari in generale. I frutti sono un ottimo alimento, hanno proprietà lassative e diuretiche, che li rendono utili in caso di stitichezza e ritenzioni di liquidi, infine, si sono rilevate assai utili e preziose nella cura di coliti (infiammazioni del colon) e nel trattamento dell’ipertensione arteriosa.

Parti utilizzate

Sono impiegate le foglie essiccate, la corteccia dei rametti più giovani essiccata e i frutti. Si raccomanda di utilizzare pere mature, quelle acerbe maturano in casa a temperatura ambiente, mentre quelle mature vanno conservate in frigorifero.

Preparazioni

• Infuso di foglie: far bollire un litro abbondante di acqua e versarlo sopra 40-50 g di foglie di pero essiccate e sminuzzate, contenute in un recipiente di porcellana o terracotta, lasciare in infusione per 20-30 minuti, quindi colare. Bere 2-3 tazzine al giorno, prima dei pasti principali.

• Tintura: mettere a macerare in 100 g di alcool a 55°, 20-25 g di foglie di pero essiccate e sminuzzate, dopo 8-10 giorni colare e conservare in una boccettina di vetro scuro. La dose consigliata di tintura, da assumere durante il giorno, è da uno a tre cucchiaini da caffè, diluiti in un poco di acqua tiepida.

• Decotto di corteccia per uso esterno: sminuzzare grossolanamente 50-60 g di corteccia essiccata di rametti di pero, versarla in un litro abbondante di acqua, mettere sul fuoco e, dal momento dell’ebollizione, far cuocere per 15-20 minuti circa, trascorso il tempo indicato lasciare intiepidire e poi colare. Utilizzare il decotto così preparato per fare lavaggi, sciacqui e per applicare impacchi e compresse secondo le indicazioni.

• Succo del frutto fresco: si acquista già pronto nei negozi specializzati, oppure passare nella centrifuga (no nel frullatore) 2-3 frutti sbucciati di medie dimensioni. Se ne prendono 2-3 bicchieri al giorno prima dei pasti.

• Miele alle pere: tagliare cinque grosse pere senza sbucciarle, ma eliminando il torsolo, cuocerle in acqua a forte bollore, buttare quindi l’acqua di cottura e passarle al setaccio, nel frattempo scaldare a bagnomaria alla temperatura di 35-40°C, 250 g di miele purissimo e aggiungere una miscela di polvere così composta: 28 g di polvere di Panace, 26 g di polvere di Galanga, 24 g di polvere di Liquirizia e 22 g di polvere di Peverella, amalgamare bene e aggiungere poco per volta la purea di pere mescolando energicamente. Travasare il Miele alle pere così preparato in vasetti di vetro da conservare in frigorifero.

Salute

• Affezioni e disturbi renali, calcoli alla vescica, cistiti, diminuzione della quantità di urina, disturbi alla prostata, infezioni e infiammazioni alle vie urinarie, ritenzione di liquidi, per calmare il senso di pesantezza vescicale, per aumentare la diuresi: assumere all’occorrenza, durante il corso della giornata 2-3 tazzine d’infuso di foglie di Pero, preferibilmente prima dei pasti principali, oppure prendere 2-3 cucchiaini di tintura al giorno, diluita in un poco di acqua tiepida o temperatura ambiente. Se i sintomi non passano, consultare subito il medico.

• Colite, disturbi e infiammazioni al colon, intestino pigro, problemi d’ipertensione arteriosa, stitichezza: in questi casi consumare a piacere le pere come frutta fresca o cotta durante la giornata e assumere, inoltre, 2-3 bicchieri al giorno di succo fresco di pera prima dei pasti principali.

• Contusioni, distorsioni, dolori muscolari e articolari, ematomi e lividi: fare lavaggi, sciacqui e applicare direttamente sulle zone doloranti impacchi o compresse preparati con il decotto di corteccia per uso esterno, lasciar agire per 40-50 minuti prima di rinnovare. Per un risultato più immediato e duraturo, associare questo trattamento con l’applicazione di una pomata all’Arnica. Se i dolori non passano chiamare il medico.

• Difficoltà respiratorie, emicrania, mal di testa, per eliminare le tossine dall’organismo, per disintossicare il sangue: in questi casi un rimedio antico, ma molto efficace è il Miele alle pere. Se ne prende un cucchiaino al mattino a digiuno, due cucchiai dopo pranzo e tre cucchiai ben colmi la sera appena prima di andare a dormire.

Bellezza

• Maschera astringente e ricca di vitamine: adatta per pelli molto grasse. Schiacciare mezza pera matura, ma non troppo acquosa, stendere la polpa sul viso e sul collo. Lasciare agire per venti minuti poi asciugare e sciacquare.

In cucina

Le pere si consumano al naturale come frutta fresca, in macedonie, in succhi e frullati, cotte si sciroppano e si conservano in confetture e marmellate, sono ottime per crostate e torte, possono essere candite o essiccate e a tavola si servono con i formaggi, si prestano, infine, alla fermentazione per la produzione di alcool e liquori.

CURIOSITÀ

Il Pero domestico non è coltivato sulle proprie radici perché sarebbe più delicato e meno fruttifero, per questo motivo si utilizza portainnesto di pero selvatico o di cotogno.

 

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