PESCO (Prunus persica)

USI CONSIGLIATI

Salute

Acidità di stomaco, bronchite, cattiva digestione, edemi, febbre, gastrite, influenza, malaria, pertosse, ritenzione di liquidi, stipsi, stitichezza ostinata, tosse, ulcera intestinale, per regolare le funzioni gastrointestinali, per depurare l’organismo.

Bellezza

Crema ad azione rigeneratrice, maschera tonificante per il viso, olio all’essenza di Pesco per massaggi ad azione emolliente e nutriente.

Cucina

Frutta fresca, macedonia, marmellate, confetture, conserve sciroppate, liquori, crostate, dolci, gelati, preparazioni di alta gastronomia.

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DESCRIZIONE

Il Pesco, Prunus o Persica vulgaris, è un albero da frutto del genere Prunus, che comprende oltre 200 specie di alberi o arbusti decidui, alcuni tra questi sono di notevole interesse economico perché sfruttati in campo alimentare, altri invece sono coltivati solo come piante ornamentali soprattutto per il singolare fiore, ma quasi tutti hanno proprietà medicinali. Appartenente alla famiglia delle Rosacee, il Pesco trova le sue origini nell’antica Persia e in Cina, dove è coltivato da più di 2.500 anni, poi, intorno al IV secolo a. C., fu importato e naturalizzato in Europa, in particolare in Grecia. In Italia cresce senza problemi dalle regioni marittime a quelle submontane.

Principi attivi

Acidi organici di varia natura, vitamine, soprattutto vitamina A e vitamina C, sali minerali, in particolari potassio, carotenoidi, flavonoidi, zuccheri naturali, sostanze pectiche (frutti), piccole quantità di amigdalina e di olio essenziale (fiori). Due Pesche di medie dimensioni forniscono meno di 100 calorie.

Aspetto e crescita

Arbusto o piccola pianta arborea, che raggiunge un’altezza massima variabile tra i quattro e gli 8 m circa, coltivato e spontaneo, cresce preferibilmente in terreno profondo, ben aerato e ben drenato, non tollera assolutamente i ristagni di acqua che si possono verificare nei terreni argillosi e pesanti, richiede un’esposizione in pieno sole, predilige le zone a clima temperato e mite: richiede estati calde per produrre frutti maturi, ma richiede anche freddo in inverno. Si sviluppa con una chioma tondeggiante, larga 6 m circa negli esemplari adulti, i rametti sono lisci, glabri, senza spine, di colore verde o verde con sfumature rossastre, quando invecchiano, tendono a diventare grigi. Le foglie, caduche, alterne, hanno forma lanceolata, lungamente acuminate all’apice e ristrette alla base in un corto picciolo, il margine è finemente seghettato o dentellato e ogni dente presenta all’apice una piccola ghiandola scura, la superficie superiore è glabra e spessa lucente, quella inferiore è ricoperta da un sottile strato di peluria in corrispondenza della nervatura principale. I fiori di rosa, solitari o riuniti in gruppi di due o tre, hanno cinque petali e sbocciano in marzo. Il frutto è una drupa tondeggiante, del peso di 150 g circa, ricoperta da una buccia tormentosa, la polpa carnosa è gialla o bianco-verdastra con venature rosse, all’interno è contenuto un unico grosso nocciolo, il colore, le caratteristiche della polpa e della buccia dipendono dalla varietà. Si riproduce per innesto a gemma dormiente.

Raccolta e conservazione

Raccogliere i fiori appena sbocciati in marzo-aprile, le foglie in maggio-giugno e i frutti a completa maturazione. Far essiccare all’ombra i fiori e le foglie e conservarle separatamente in recipienti di vetro o porcellana, i frutti generalmente vanno consumati freschi o conservati come confetture e gelatine.

PROPRIETÀ

Il Pesco è una pianta utilizzata a scopo medicinale non solo per la qualità dei suoi frutti: le foglie hanno proprietà amaro-toniche, stomachiche, digestive e purgative, facilitano i processi digestivi, stimolano la sudorazione in caso d’influenza e febbre, svolgono un’efficace azione espettorante e bechica nella cura di tosse, pertosse e bronchite, i fiori sono efficaci lassativi, utili in caso e stipsi ostinata, agiscono come sedativi e calmanti, infine, sono efficaci diuretici e diaforetici utili in caso di ritenzione di liquidi e edemi agli arti inferiori. I frutti sono un ottimo alimento energetico, ricco di vitamine, sali minerali e zuccheri semplici facilmente metabolizzabili, sono buoni diuretici e depuratori dell’organismo, le pectine contenute nella polpa regolano le funzioni intestinali, soprattutto in casi di stitichezza. Il succo, grazie alle sue proprietà alcalinizzanti, è ottimo in caso di acidità gastrica. Per uso esterno, infine, i frutti hanno proprietà idratanti, emollienti, toniche e vitaminizzanti.

Parti utilizzate

Sono impiegati le foglie, i fiori e i frutti.

Preparazioni

• Infuso di foglie: versare un litro di acqua bollente sopra due manciate di foglie di Pesco essiccate e sminuzzate, coprire e lasciar in infusione per 10-15 minuti, poi colare. La dose è 4-5 tazzine al giorno.

 • Infuso di fiori: versare 250 ml di acqua bollente sopra un cucchiaino da tè di fiori essiccati e sminuzzati, lasciar riposare per dieci minuti, quindi colare. Se ne prende mezza tazzina al giorno.

• Tintura: mettere a macerare 30 g di fiori essiccati e sminuzzati in 120 g di alcool a 60°, dopo dieci giorni di macerazione colare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce, la dose consigliata è 20-30 gocce due volte durante la giornata, diluite in poca acqua o in una tisana a piacere.

• Frutti freschi: scegliere i frutti ben sodi, se sono ancora un po’ acerbi, lasciare maturare a temperatura ambiente.

• Succo fresco: passare in centrifuga la quantità desiderata di polpa di pesche fresche, il succo così ottenuto va bevuto puro senza aggiunta di zucchero.

Salute

• Acidità di stomaco, cattiva digestione, gastrite, stipsi, stitichezza ostinata, ulcera intestinale, per regolare le funzioni gastrointestinali con azione stomachica e digestiva: assumere all’occorrenza 4-5 tazzine al giorno d’infuso di foglie, in caso di ulcera intestinale prendere mezza tazzina al giorno d’infuso di fiori, oppure prendere 20-30 gocce di tintura due volte al giorno in una tazza d’infuso di Ortica e Fieno Greco. In caso di stitichezza e stipsi come lassativo, assumere l’infuso di foglie nelle dosi indicate, oppure disciogliere 100 g di zucchero nell’infuso di fiori e prendere a cucchiai lo sciroppo così preparato. Infine per chi soffre di forte acidità gastrica e di stitichezza, consumare a volontà pesche fresche ben mature e bere inoltre 2-3 bicchierini di succo fresco al giorno. Se i disturbi persistono, consultare il medico.

• Bronchite, febbre, influenza, malaria, pertosse, tosse: con azione espettorante, antipiretica e tossifuga, assumere quando necessario 4-5 tazzine al giorno d’infuso di foglie pesco, se necessario dolcificare con miele di Acacia, oppure prendere venti gocce di tintura tre volte al giorno diluite in una tazza d’infuso di Ginepro o Veronica. Se i sintomi persistono a lungo, chiamare il medico.

• Edemi, ritenzione di liquidi, per depurare l’organismo con azione diuretica e depurativa: bere durante il corso della giornata mezza tazzina d’infuso di fiori di pesco, oppure prendere 20-30 gocce di tintura 2-3 volte al giorno allungate con un poco di acqua, oppure diluite in una tazza d’infuso di Crescione.

Avvertenze

Si ricorda che le foglie, i fiori e soprattutto il nocciolo del pesco contengono una sostanza che libera acido cianidrico, pertanto non superare le dosi indicate.

Bellezza

• Crema ad azione rigeneratrice: sciogliere due cucchiaini di cera d’api e quattro cucchiaini di cera emulsionante, nel frattempo scaldare otto cucchiai di essenza di amamelidi, quattro cucchiai di essenza di Avocado e quattro cucchiai di essenza di pesco (acquistare in erboristeria), lasciar intiepidire e aggiungere 150 ml di Borace. Unire il composto così preparato alle cere sciolte, mescolare bene, lasciare raffreddare e unire otto gocce di olio essenziale di cedro.

• Maschera tonificante per il viso: adatta a tutti i tipi di pelle, riduce i pori troppo aperti, combatte le rughe e conferisce un colorito roseo e fresco. Sbucciare una pesca di medie dimensioni, matura ma non troppo acquosa, schiacciare la polpa con una forchetta e stenderla sul viso e sul collo, lasciare asciugare completamente prima di risciacquare.

• Olio all’essenza di pesco per massaggi ad azione emolliente e nutriente: adatto a tutti i tipi di pelle. Mescolare ben 50 ml di olio di Mandorle dolci con 4-5 cucchiai di essenza di pesco fino a ottenere una miscela omogenea. Utilizzare l’unguento così preparato per fare massaggi una volta al giorno.

In cucina

Le pesche si consumano come frutto fresco, in macedonia, al limone o al vino, si possono essiccare, e se ne possono preparare marmellate, confetture, conserve sciroppate e liquori, sono utilizzate per crostate, dolci e preparazioni di alta gastronomia.

CURIOSITÀ

Le varietà coltivate sono numerose e sono classificate in base all’epoca di maturazione e alle caratteristiche del frutto: si distinguono in precocissime (fine primavera), precoci o lugliatiche, agostane, settembrine o molto tardive.

 

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