RABARBARO CINESE

USI CONSIGLIATI

Salute

Atonia intestinale, cattiva e lenta digestione, digestione difficile per scarsità di acido cloridrico nei succhi gastrici, diarrea, dissenteria, disturbi al fegato e alla cistifellea, inappetenza, problemi mestruali, stitichezza e stipsi cronica, per favorire i processi gastrointestinali in generale, per stimolare la produzione della bile dalla parte del fegato, per favorire il deflusso della bile del fegato verso il primo tratto dell’intestino.

Bellezza

Lozione per schiarire i capelli chiari

Cucina

Liquori e amari digestivi, caramelle e confetti alle erbe aromatiche.

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DESCRIZIONE

Il Rabarbaro cinese, comunamente conosciuto anche con il nome di “Rabarbaro” della Mongolia”, è una pianta erbacea utilizzata da secoli a scopo medicinale. Appartenente alla numerosa famiglia delle Poligonacee, si ascrive al genere Rheum, che comprende 30-40 specie di piante robuste perenni, ampiamente distribuite in Europa e in Asia. Il Rabarbaro cinese è originario dell’Asia nordorientale, da dove in seguito è stato diffuso negli altri continenti. Importato in Europa intorno al 1763, prima del R. officinalis, R. palmatum fu ampiamente coltivato su scala commerciale negli stati dell’ex-Unione Sovietica e in Germania. Ne esistono diverse varietà tra le quali si ricorda R. palmatum var. Atrosanguineum, con foglie giovani di colore rosso-porpora, e fiori di colore rosso ciliegia, R.p.var.tanguticum e R.p.var. palmatum.

Principi attivi

Contenuti principalmente nel rizoma: composti antrachinonici, composti antranolici liberi e in combinazione eterosidica, reumemodina, acido crisofanico, reina, reocrisidina, reosmina, fiscione, pectine, tannini, acido organico di varia natura, glicogallina, tetrazina.

Aspetto e crescita

Pianta erbacea, perenne, rustica, in grado di raggiungere un’altezza di 2 m circa, spontanea e coltivata su scala commerciale soprattutto nei paesi di origine, cresce preferibilmente in terreno umido, ben drenato, concimato, ricco di humus e piuttosto profondo, richiede un’esposizione in pieno sole. Possiede un rizoma sotterraneo, corto e spesso, dal quali si originano numerose radici molto grosse, i fusti, eretti, sono vuoti, rigidi e costolati sulla superficie. Le foglie, per la maggior parte basali, sono cuoriformi e alla base si dilatano in una guaina che avvolge il nodo da cui si sviluppa, la lamina è molto grande, divisa in lobi ovali e incisi, e raggiunge le dimensioni di 70-80 cm nei due sensi. I fiori, di colore variabile da rossastro a verdognolo, sono piccoli, numerosi e riuniti in pannocchie alte fino a un metro, compaiono in genere da metà a tarda estate. Il frutto è un achenio pendulo, bruno e di forma trigona, cioè con tre facce, gli spigoli tra le facce sono prolungati in un sottile alla membranosa, si riproduce per divisione dei cespi, oppure per talee radicali, raramente da seme.

Raccolta e conservazione

Raccogliere il rizoma in autunno, quando la pianta entra nel periodo di riposo vegetativo, eliminare le radici laterali, decorticare e fare essiccare rapidamente al sole. Conservare, infine, in sacchetti di carta o di tela ben chiusa, al riparo dalla polvere e dall’umidità.

Proprietà

Il Rabarbaro cinese possiede numerose proprietà officinali, che l’hanno reso un ottimo rimedio della medicina popolare cinese e della fitoterapia. Svolge un’efficace azione colagoga, favorendo il deflusso della bile dal fegato verso il primo tratto dell’intestino, e stimola la produzione di bile da parte della ghiandola epatica. A piccole dosi agisce come astringente, utile in caso di diarrea e dissenteria, a dosi medie svolge un’azione lassativa, indicata in caso di stitichezza e stipsi ostinata, a dosi più elevate è purgante e vomitiva, il Rabarbaro svolge anche un’azione stomachica e digestiva, efficace in caso di cattiva e lenta digestione, favorisce la produzione dei succhi gastrici, migliorando i processi intestinali, come aperitivo è indicato in caso d’inappetenza dovuta a debilitazione fisica. Per uso esterno svolge un’azione astringente sulla pelle e sulle mucose.

Parti utilizzate

A scopo medicinale e terapeutico è impiegato esclusivamente il rizoma essiccato.

PREPARAZIONI

Infuso: versare un litro di acqua bollente in un recipiente di vetro contenente 10-20 g di rizoma essiccato e sminuzzato finemente, lasciare in infusione coperto per 15-20 minuti, quindi colare. Se ne beve una tazza prima dei pasti principali, se si desidera dolcificare con un cucchiaino di miele.

Polvere: pestare in un mortaio la quantità desiderata di rizoma essiccato (in alternativa utilizzare un frantumatore) fino a ottenere una polvere molto fine. La dose consigliate è da mezzo cucchiaino a un cucchiaino 2-3 volte durante il corso della giornata in un’ostia oppure disciolto in una bevanda a piacere.

Tintura: mettere a macerare 30 g di rizoma essiccato e sminuzzato molto finemente in 120 g di alcool a 75°, dopo 10-12 giorni di macerazione, colare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. Se ne prendono 35-40 gocce 2-3 volte al dì, diluite in un poco di acqua o in un’altra bevanda.

Estratto fluido: si può acquistare già pronto in farmacia o in erboristeria, la dose è da cinque a 150 gocce, secondo la prescrizione medica e del disturbo da curare.

Vino medicinale: mettere a macerare, per dieci giorni in un litro e mezzo di buon vino da dessert (tipo marsala) 75 g di rizoma essiccato e sminuzzato, trascorso il tempo di macerazione indicato, colare e filtrare. Se ne beve 2-3 bicchierini di liquore il giorno.

Salute

Atonia intestinale, stitichezza e stipsi cronica: con azione lassativa, assumere quando necessario 2-3 volte al giorno mezzo cucchiaino di polvere di rizoma in un’ostia o disciolta in una tazza d’infuso di Tamarindo. Con azione purgante, aumentare la dose a un cucchiaino 2-3 volte il giorno. Dopo 10-12 giorni, se i disturbi persistono, interrompere il trattamento e rivolgersi al medico.

Cattiva e lenta digestione, digestione difficile per scarsità di acido cloridrico nei succhi gastrici, inappetenza, per favorire i processi gastrointestinali in generale: con azione stomachica, digestiva e aperitiva, assumere all’occorrenza una tazza d’infuso prima dei pasti principali, oppure prendere 35-40 gocce di tintura 2-3 volte il giorno, diluite in un poco di acqua o in una tazza d’infuso di Achillea o di Rosmarino. Chi gradisce il vino può bere come digestivo, dopo i pasti principali, un bicchierino di vino medicinale. Se i sintomi persistono e la situazione non mostra alcun segno di miglioramento, rivolgersi al medico per una terapia più adeguata.

Diarrea, dissenteria, problemi mestruali: con azione astringente, assumere all’occorrenza due tazze ‘infuso, oppure prendere mezzo cucchiaino di polvere 2-3 volte al giorno in un’ostia o diluito in una tazza d’infuso di consolida maggiore. In alternativa, prendere venti gocce di tintura o di estratto fluido 2-3 volte il giorno. Se i disturbi persistono, si consiglia di rivolgersi al medico.

Disturbi al fegato e alla cistifellea, per stimolare la produzione di bile da parte del fegato, per favorire il deflusso della bile dal fegato verso il primo tratto dell’intestino: con azione colagoga, coleretica e depurativa, bere durante la giornata tre tazze d’infuso, oppure assumere 10-15 gocce di tintura tre volte al giorno. In alternativa, assumere l’estratto fluido di Rabarbaro secondo le indicazioni del medico o del farmacista, oppure bere 2-3 bicchierini di vino medicinale. Se i disturbi persistono a lungo, è preferibile consultare il medico.

Avvertenze

Il Rabarbaro non va somministrato a persone affette da calcoli renali o vescicali, alle persone costipate, in caso di emorroidi, alle donne in gravidanza e in allattamento, nei casi di cistite catarrale e alla presenza di litiasi biliare e renale.

Bellezza

Lozione per schiarire i capelli chiari: utilizzare un decotto concentrato (fare bollire per 15 minuti 50 g di rizoma essiccato in un litro di acqua) per fare frizioni e applicare impacchi sui capelli chiari, lasciare agire per 10-20 minuti, prima di sciacquare.

In cucina

Lozione per schiarire i capelli chiari: utilizzare un decotto concentrato (fare bollire per 15 minuti 50 g di rizoma essiccato in un litro di acqua) per fare frizione e applicare impacchi sui capelli chiari, lasciare agire per 10-20 minuti, prima di sciacquare.

In cucina

Grazie alle sue proprietà digestive, il Rabarbaro entra nella preparazione di numerosi amari e liquori digestivi, è inoltre utilizzato per preparare caramelle e confetti alle erbe aromatiche.

CURIOSITÀ

Il Rabarbaro è coltivato principalmente nella Cina nordoccidentale, sulle montagne nei pressi del lago Kuku-nor, fino ad altitudini comprese tra i 3000 e i 4000 m, è coltivato anche in Europa, ma il prodotto migliore è quello che proviene dai paesi di origine, in Italia è coltivato come pianta da giardino.

 

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