ROBINIA (Robinia pseudoacacia)

USI CONSIGLIATI

Salute

Cattiva digestione, congestioni biliari, dispepsia, disturbi digestivi in generale, esofagite, flatulenza, gastrite, ingorghi del fegato, iperacidità, ipersecrezione gastrica, irritazioni e arrossamenti della pelle, della gola e delle mucose del cavo orale, meteorismo, pirosi, spasmi gastrici e intestinali, ulcera gastroduodenale, per favorire lo svuotamento della cistifellea.

Bellezza

Acqua profumata

Cucina

Frittelle, sciroppi, miele d’Acacia

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DESCRIZIONE

La Robinia, conosciuta anche con i nomi di “gaggia” e “falsa Acacia”, è una bellissima pianta appartenente alla famiglia delle Papilionacee, si ascrive al genere Robinia, che comprende venti specie di alberi e arbusti molto rustici, ornamentali, in grado di crescere fino a 25 metri di altezza. La Robinia è originaria delle regioni dell’America Settentrionale e Centrale, da dove in seguito fu importata e naturalizzata negli altri continenti, in Europa la sua diffusione avvenne nel XVII secolo. Nel nostro continente ha avuto un sorprendente sviluppo, trovandosi in un ambiente ancora più favorevole di quello di origine, insediandosi su ogni superficie degradata e comportandosi spesso come infestante. Esistono diverse coltivar e varietà di Robinia pseudoacacia, tra la quale le più importanti è: “Bessoniana”, compatta e globosa, con spine piccole e poco numerose, “decaisneana”, vigorosa, con fioritura abbondante di graziosi grappoli di fiori rosa, “Mimosaefolia”, a portamento arbustivo e crescita lenta, con rami esili, aperti e foglie molto fini, “Piramidalis”, senza spine, piuttosto fragile.

Principi attivi

Contenuti principalmente nei fiori e nelle foglie: glucosidi, olio essenziale, enzimi, corpi chetonici, tannini, pigmenti flavonici, acidi organici di varia natura.

Aspetto e crescita

Arbusto a foglie caduche, rustico, spontaneo, coltivato soprattutto a scopo ornamentale e per legname che se ne ricava, è notevolmente adattabile a qualsiasi tipo di terreno, non sopporta, però quelli torbosi o con eccesso di calcare attivo, prediligono un’esposizione ben illuminata, è particolarmente resistente al freddo, anche intenso. Possiede un apparato radicale molto sviluppato, dal quale si origina il tronco, di solito eretto e slanciato, con un diametro che raggiunge gli 80 cm circa. Le ramificazioni, di dimensioni modeste, sono contorte, angolose, e la chioma non molto folta e irregolare. Le foglie sono caduche, imparipennate, composte di un numero di foglioline variabili da sette a ventuno, queste ultime sono ovali, piccole, a margine intero, di colore verde bluastro sulla pagina superiore e verde pallido su quelle inferiore. I fiori, molto profumati, sono riuniti in lunghi grappoli penduli, il colore dei petali varia dal bianco al rosato e al rosso, generalmente compaiono da maggio a luglio. Il frutto è costituito da un baccello piuttosto lineare e allungato, deiscente, che contiene parecchi semi (da tre a dieci in media). Si riproduce per semina in primavera, per divisione dei polloni o mediante talea.

Raccolta e conservazione

Raccogliere i fiori all’inizio del periodo della fioritura, le foglie vanno raccolte in estate al loro massimo sviluppo. Fare essiccare sia i fiori sia le foglie all’ombra in luogo aerato e conservare in recipienti di vetro scuro ben chiusi.

PROPRIETÀ

La Robinia, inoltre a essere coltivata come pianta ornamentale, possiede proprietà officinale che la rende un buon rimedio della medicina naturale e della fitoterapia. I principi attivi che contengono le conferiscono ottime proprietà antispastiche, utili nell’alleviare gli spasmi degli organi cavi in generale, esercita, infatti, un’efficace azione antispasmodica, indicata nella cura degli spasmi gastrici e intestinali, è un ottimo colagogo, perché favorisce lo svuotamento della cistifellea in caso di congestione biliare. Svolge un’ottima azione stomachica e carminativa, indicata in caso di cattiva e lenta digestione, dispepsia, flatulenza e meteorismo, agiscono, inoltre, come emolliente dei mucosi del tratto digerente, in questi casi, infatti, protegge le mucose dell’esofago e dello stomaco dall’eccesso di acidità, soprattutto in caso di esofagite, pirosi (acidità) e ulcera gastroduodenale. Infine, per uso esterno la Robinia esercita un’azione emolliente e antinfiammatoria, in caso d’irritazioni e arrossamenti della pelle, della gola e delle mucose del cavo orale in generale.

Parti utilizzate

A scopo medicinale sono impiegati principalmente i fiori e le foglie essiccati, raramente sono usate la corteccia dei rami e delle radici.

Preparazioni

Infuso: versare un litro di acqua bollente, in un recipiente di terracotta o di porcellana, sopra 30-40 g di fiori e foglie essiccate e sminuzzate grossolanamente, lasciare in infusione per 10-15 minuti, coperto a temperatura ambiente. Trascorso il tempo indicato, colare e conservare in una bottiglia di vetro in un luogo fresco e asciutto. Se ne prende 4-5 tazzine il giorno, preferibilmente dopo o lontano dai pasti principali.

Tintura: mettere a macerare, per 7-8 giorni circa, 30 g di foglie e fiori essiccati e sminuzzati grossolanamente in 150 g di alcool a 65°, trascorso il tempo indicato, filtrare e conservare in una boccettina di vetro scuro con contagocce. La dose consigliata è 10-20 goccia durante il corso della giornata, preferibilmente dopo i pasti principali, diluiti in un poco di acqua o in una tisana a piacere.

Vino medicinale: mettere a macerare, in un litro di buon vino bianco secco di media gradazione alcolica, 40 g di fiori essiccati e sminuzzati grossolanamente, trascorsi 10-12 giorni di macerazione, colare e conservare in una bottiglia di vetro ben chiusa in un luogo fresco. Se ne beve un bicchierino primo o dopo i pasti principali.

Salute

Cattiva digestione, dispepsia, disturbi digestivi in generale, flatulenza, meteorismo: con azione digestiva e carminativa, assumere all’occorrenza dopo i pasti 4-5 tazzine al giorno d’infuso, oppure prendere venti gocce di tintura il giorno, diluite in un poco di acqua o in una tazza d’infuso di Alloro. Come digestivo e tonico, bere inoltre un bicchierino di vino medicinale prima e dopo i pasti. Se la situazione non migliora, è preferibile rivolgersi al medico.

Congestioni biliari, ingorghi del fegato, per favorire lo svuotamento della cistifellea: con azione colagoga e decongestionante, assumere 3-4 tazzine d’infuso durante la giornata, lontano dai pasti, in alternativa, prendere 15-20 gocce di tintura disciolte in un poco di acqua o in una tazza d’infuso di Tarassaco. Se i sintomi non accennano a migliorare, consultare il medico.

Esofagite, gastrite, ipersecrezione gastrica, iperacidità, pirosi, spasmi gastrici e intestinali, ulcera gastroduodenale: con azione antispasmodica e antiacida, prendere quando necessario una tazzina d’infuso dopo i pasti principali, se si desidera, dolcificare il preparato con un cucchiaino di miele di Acacia. In alternativa assumere 15-20 gocce di tintura il giorno, diluite in un poco di acqua, 1-2 ore circa dopo i pasti principali. A coloro cui piace il vino, bere dopo i pasti, un bicchierino di vino medicinale. Se i disturbi non migliorano, rivolgersi al medico.

Irritazioni e arrossamenti della pelle, della gola e delle mucose del cavo orale: con azione emolliente, applicare sulle zone doloranti impacchi o compresse imbevute nell’infuso di Robinia, lasciando agire per 20-30 minuti, in caso d’irritazioni delle mucose del cavo orale, fare 2-3 volte al giorno gargarismi, utilizzando lo stesso infuso usato per via interna.

Avvertenze

Non superare le dosi indicate, non utilizzare, inoltre, né semi, né corteccia, né radici, in quanto, pur avendo un sapore dolce, sono tossici e provocano il vomito.

Bellezza

Acqua profumata: preparare un infuso con 50 g di fiori essiccati in un litro di acqua bollente, lasciare in infusione fino a raffreddamento, aggiungere fino a 200 ml di alcool a 80°, mescolare bene e conservare in una bottiglia di vetro con tappo a vite. Utilizzare l’acqua così preparata come tonico decongestionante dopo il bagno.

In cucina

Con i profumati fiori della Robinia si possono preparare deliziose e squisite frittelle per una merenda ricca di energie, i fiori della Robinia si prestano anche alla preparazione di dolci sciroppi. Inoltre sono ricchissimi di nettare e per questo molto ricercati dalle api, che ne ricavano un miele assai apprezzato, fluido, trasparente, profumato, detto impropriamente “miele Acacia”.

CURIOSITÀ

Il nome scientifico e quello italiano della Robinia derivano da Jean Robin, giardiniere ed erborista dei reali di Francia, che la introdusse in Europa nel 1601.

 

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