USI CONSIGLIATI
Salute
Affezioni dell’apparato renale, cattiva digestione, eccessiva ritenzione di liquidi, eczemi, eruzioni cutanee, febbre, gotta, inappetenza, infiammazioni articolari, infiammazioni della pelle in generale, influenza, ipercolesterolemia, ittero, mal di gola, psoriasi, raffreddore, reumatismi, ulcere cutanee, per favorire la sudorazione, per migliorare e stimolare le difese naturali dell’organismo, per regolare le funzioni epatiche, per favorire la fluidificazione e la depurazione del sangue.
Bellezza
Tonico emolliente e riattivante per pelli sensibili e facilmente irritabili dagli agenti atmosferici.
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DESCRIZIONE
La Salsapariglia è un arbusto appartenente alla numerosa famiglia delle Liliacee, ed è conosciuto comunemente anche con i nomi di “smilace spinosa” e”stracciabraghe”. Originaria degli altopiani della Cina, del Giappone, della Corea e del Messico e conosciuta già da Dioscoride e da Teofrasto nel I secolo d.C., questa pianta raggiunse la massima notorietà nel XVII secolo, quando gli Spagnoli la introdussero in Europa. La varietà americana di Salsapariglia era usata dagli indigeni come pianta depurativa e, poiché era ritenuta capace di curare la sifilide, suscitò grandi ma purtroppo infondate aspettative. Tra le diverse specie di Salsapariglia si ricordano: Smilax aristolochiifolia, che cresce in Messico, Salsapariglia regelii e Salsapariglia officinalis, proprie dell’America centrale e delle Antille, Salsapariglia china, comune in Cina e Giappone. Oggi la pianta è diffusa in tutte le regioni tropicali e nelle regioni temperate, comprese quelle del Mediterraneo, in Italia crescono spontanee ovunque.
Principi attivi
La Salsapariglia contiene principalmente: acidi grassi, acido salsapico, amido, antibiotici, glucosidi saponici, nitrato di potassio, olio essenziale, smilacina, steroli, resine, zuccheri.
Aspetto e crescita
Arbusto spinoso, a foglie caduche, spontaneo e coltivato, rampicante, rustico oppure delicato secondo le specie, si sviluppa bene in terreno umido e ben drenato, predilige un’esposizione al sole o a mezz’ombra, richiede una temperatura superiore ai 10-15°C, si trova principalmente nei prati umidi o semi asciutti, nei luoghi erbosi, lungo i versanti montuosi ben esposti, lungo le valli che sboccano al mare e sulle coste. La Salsapariglia si sviluppa su robuste radici, rizomatose, carnose, da cui si originano numerosi rami, rampicanti, gracili, con spine sparse, alti da uno a tre metri. Le foglie, coriacee, verdi e macchiettate di bianco o di nero, sono grandi e cuoriformi, alterne, picciolate e con margini spinosi. I fiori, divisi in maschili e femminili, piccoli e di colore bianco-giallo-verdastro, sono riuniti in piccole ombrelle e in genere compaiono da settembre a ottobre. I frutti sono bacche rosse globose, che contengono pochi semi sferici. Si riproduce per seme, polloni o per divisione in primavera, oppure per talee semi mature in estate.
Raccolta e conservazione
Raccogliere le radici e i rizomi preferibilmente durante l’autunno o all’inizio della primavera, staccando solo quelli più grossi e lasciando sviluppare i più piccoli. Far seccare il più velocemente possibile. Le radici e i rizomi all’aria e al sole, conservare in sacchetti di carta o di tela, o meglio, in recipienti di vetro ben chiusi, lontano dalla polvere e dall’umidità.
PROPRIETÀ
La Salsapariglia agisce come pianta medicinale esercitando un’azione depurativa e diuretica: infatti, stimola le funzioni dell’apparato renale, favorisce l’eliminazione di liquidi in eccesso, quale urea e acido urico, abbassa il livello di colesterolo del sangue, è un’ottima regolatrice delle funzioni epatiche e agisce come fluidificante del sangue. Inoltre, le radici e i rizomi di quest’arbusto contengono principi attivi che possiedono proprietà sudorifere, antinfiammatorie e antireumatiche. Per uso esterno, infine, la Salsapariglia esercita una benefica azione antinfiammatoria della pelle e tonificante dell’organismo.
Parti utilizzate
A scopo medicinale sono impiegati esclusivamente le radici e i rizomi essiccati.
Preparazioni
Infuso: in un recipiente di terracotta o porcellana, versare un litro di acqua bollente sopra 30-40 g di rizoma o di radice di Salsapariglia essiccate e tritate finemente, lasciare in infusione per 10-15 minuti circa, quindi colare e conservare in un luogo fresco e asciutto. La dose consigliata è 3-5 tazze3 il giorno, prima dei pasti principali.
Decotto di radice: sminuzzare grossolanamente 50-60 g di radice di Salsapariglia essiccata, versarla in un litro abbondante di acqua fredda, mettere sul fuoco e far cuocere per dieci minuti circa dall’inizio dell’ebollizione. Lasciare riposare per altri dieci minuti, quindi colare e bere tre tazze tra o prima dei pasti, se il gusto del preparato è troppo sgradevole, aggiungere un cucchiaino di miele o un cucchiaino di succo di pera o di mela.
Polvere: pestare in un mortaio, o passare al frullatore, le radici essiccate di Salsapariglia fino a ridurle in polvere finissima, assumere la polvere nella dose di un cucchiaino da caffè tre volte il giorno, mescolata a marmellata o miele per rendere il sapore meno sgradevole.
Infuso per uso esterno: versare 200 ml di acqua bollente sopra 20-30 g di rizomi o di radici essiccate, lasciare intiepidire e poi mescolare. Utilizzare per fare lavaggi e applicare compresse e impacchi secondo le indicazioni.
Salute
Affezioni all’apparato renale, eccessiva ritenzione di liquidi, per regolare le funzioni epatiche, per favorire la fluidificazione e la depurazione del sangue, per favorire la sudorazione: assumere, quando è necessario, 3-5 tazze di Salsapariglia durante la giornata, questo rimedio è particolarmente indicato per allievare il carico di lavoro dell’apparato renale. Se i disturbi si fanno più gravi e si sintomi non migliorano, è preferibile consultare il medico.
Cattiva digestione, inappetenza: con azione aperitiva e digestiva, assumere all’occorrenza durante la giornata, un’ora prima dei pasti principali, una tazza d’infuso di radice o di rizoma, oppure prendere, tre volte durante la giornata, 10 g di polvere della pianta disciolta in una bevanda calda.
Eczemi, eruzioni cutanee, infiammazioni della pelle in generale, ittero, psoriasi, ulcere cutanee: per un’efficace azione antinfiammatoria, assumere all’occorrenza 2-3 tazze d’infuso di Salsapariglia, aggiungendo un cucchiaino di miele se il gusto è troppo sgradevole, applicare, inoltre, sulle zone interessate e doloranti impacchi o compresse imbevute nell’infuso per uso esterno, lasciare agire 20-30 minuti. Se i disturbi non migliorano, consultare il medico.
Febbre, influenza, mal di gola, raffreddore, per migliorare e stimolare le difese naturali dell’organismo: assumere soprattutto come prevenzione nel periodo invernale, 2-3 tazze al giorno di decotto di radice di Salsapariglia, se si desidera, dolcificare con miele di Acacia o di Tiglio.
Gotta, infiammazioni articolari, reumatismi: con azione antinfiammatoria, bere tre volte il giorno una tazza d’infuso di Salsapariglia, oppure assumere 5 g di polvere di Salsapariglia 2-3 volte il giorno, sciolta in una bevanda calda, oppure mescolata a miele o marmellata. Se i disturbi persistono e non accennano a migliorare, consultare il medico.
Ipercolesterolemia: per favorire l’eliminazione dell’urea, dell’acido urico e dei residui organici del sangue, assumere all’occorrenza durante il giorno 2-3 tazze di decotto di radice essiccata, oppure bere 4-5 tazze d’infuso di salsapariglia, dolcificando a piacere con miele o zucchero di canna.
Avvertenze
In dosi elevate la Salsapariglia può causare attacchi di vomito, pertanto non superare le dosi indicate. Fate attenzione, inoltre, a non confondere le bacche di Salsapariglia con quelle di Edera o di Tamaro.
Bellezza
Tonico emolliente e riattivante per pelli sensibili, facilmente irritabili dagli agenti atmosferici: mettere a macerare 2-3 cucchiaini di polvere di radice essiccata di Salsapariglia in tre cucchiaini di alcool etilico (o in sei cucchiaini di vodka), dopo quindici giorni di macerazione filtrare, sciogliere ½ cucchiaino di Borace in due cucchiaini di amamelide e aggiungere il composto all’alcool filtrato, mescolare bene, aggiungere dieci gocce di glicerina e travasare in una bottiglietta con tappo sottovuoto, applicare come di consueto sulla pelle del viso.
In cucina
Per l’azione sviluppata dalle sue saponine, la Salsapariglia è impiegata per rendere spumeggianti molte bibite rinfrescanti.
CURIOSITÀ
La varietà Salsapariglia ornata, è stata introdotta nel 1865 in Europa, dove è coltivata come pianta ornamentale per le sue foglie dalle belle marezzature. La Salsapariglia, verificata la sua inefficacia nella cura della sifilide, ora ha uno scarso valore terapeutico, anche se nei climi caldi è stata appurata una sua maggiore efficacia di azione.