USI CONSIGLIATI
Salute
Affezioni bronchiali, artrite, emorroidi, influenza, malessere da ubriachezza, nevralgie, raffreddore, reumatismi, sciatica, depurativo, diuretico. lassativo e sudorifero.
Bellezza
Bagno ammorbidente al latte e Sambuco, crema idratante per le rughe, le lentiggini e le scottature solari, tonico per pelli non più giovani o giallastre.
Casa e giardino
Tinture naturali vegetali.
Cucina
Germogli sott’aceto, fiori in insalata, bevande, vini e liquori, marmellate e conserve.
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DESCRIZIONE
Il Sambuco è un arbusto perenne, o se vogliamo un piccolo albero che infatti può raggiungere anche alcuni metri di altezza, appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee. Originario dell’Europa, dell’Africa setttentrionale, dell’Asia occidentale fu in seguito importato altrove. Il Sambuco, usato già al tempo degli Egizi e forse anche prima, viene oggi ancora usato comunemente nelle preparazioni cosmetiche e nelle medicina naturale, infatti ogni parte della pianta è utilizzabile: la corteccia, le foglie, i fiori, e i frutti.
Principi attivi
Olio essenziale contenente terpeni, glucosidi: rutina, quercina e sambunigrina, alcaloidi tra i quali sambucina, tannini, vitamina C, mucillaggine, antocianine.
Aspetto e crescita
Il Sambuco è un arbusto perenne, deciduo che tollera i terreni umidi ed è adatto per terreni molto calcarei: in Italia cresce bene fino alla zona montana, nei luoghi ruderali, lungo le siepi e i fossi, nei boschi radi. Il fusto eretto, (raggiunge a volte anche i 5 m), possiede una corteccia rugosa cosparsa da lenticelle prominenti; i rami giovani sono verdi, mentre quelli degli anni precedenti hanno la corteccia color bruno-cenere, la porzione interna dei rami è infine formata da un midollo spugnoso bianco. Le foglie picciolate, verde opaco, opposte a due a due, sono ovali e suddivise in cinque foglioline; presentano il margine dentellato e l’apice termina con un dente più acuto e più grande. I fiori profumati, che compaiono dalla tarda primavera all’inizio dell’estate, sono riuniti in un ampio corimbo al termine dei rami, possiedono alla base tre piccole brattee; il calice è tubolare e diviso in cinque denti e la corolla, nella parte superiore, è suddivisa in cinque lobi bianco-giallastri. I frutti commestibili infine, che compaiono in autunno, sono delle piccole drupe nero lucente contenenti tre semini e ripiene di un succo di colore violaceo. Si riproduce per polloni o per talee di 30 cm; in alternativa seminare in vaso le bacche mature alla profondità di 2,5 cm; quando le piantine hanno raggiunto una certa dimensione piantarle in terra in una posizione semi-ombrosa.
Raccolta e conservazione
La corteccia si stacca dalla primavera all’autunno; le foglie si raccolgono in estate; i fiori durante la fioritura e i frutti in autunno inoltrato, quando sono ben maturi. La corteccia si essicca al sole e si conserva in vasi ermetici; le foglie e i fiori si essiccano all’ombra con la massima cura, le foglie si conservano in sacchetti di cotone, mentre i fiori si conservano al riparo dalla luce dall’umidità e dalla polvere. I frutti si consumano freschi o si essiccano al sole, si conservano in vasi chiusi.
CURIOSITÀ
Il Sambuco è una comune pianta selvatica che fa parte della tradizione di molte regioni, dove le antiche leggende la collegano a riti magici. La tradizione racconta che il Sambuco è simbolo di dolore e di morte, in quanto si dice che la croce di Cristo fosse fatta di questo legno; bruciarne il legno porta sfortuna mentre appendere alcuni ramoscelli in casa serve a tenere lontane le streghe.
PROPRIETÀ
Il Sambuco svolge un’azione diaforetica, diuretica, stimolante la circolazione; possiede proprietà sudorifere, lassative, antiemorroidarie, antinevralgiche (in particolar modo nelle nevralgie del trigemino e del nervo sciatico), antireumatiche, emollienti. Previene infine la formazione di catarro.
Parti utilizzate
Vengono utilizzate tutte le parti della pianta: la corteccia (la cosiddetta seconda corteccia: quella dei rami più vecchi), le foglie, i fiori e i frutti.
Preparazioni
• Decotto di corteccia: bollire in un litro e mezzo d’acqua 60 g di corteccia essiccata e sminuzzata, lasciando ridurre fino a un litro.
• Decotto di foglie: tritare 7 g circa di foglie fresche (15 di foglie essiccate) e farle bollire in ½ litro d’acqua per dieci minuti; quindi filtrare e se si desidera dolcificare con un poco di miele. Bere mezza tazza al mattino a digiuno, o seguire le indicazioni del caso.
• Infuso di fiori: versare 1 l di acqua bollente su 40 g di fiori essiccati, lasciare a riposo per 30 minuti circa quindi colare. Questo infuso aumenta la sua efficacia se all’acqua si sostituisce del latte intero.
• Sciroppo: spremere in una tela robusta (meglio se bianca) i frutti maturi; raccogliere il succo così spremuto e aggiungere una quantità pari di zucchero sciogliendo lentamente a caldo.
• Vino medicinale: mettere a macerare per tre giorni in 1 l di vino bianco secco 150 g di corteccia. Filtrare e consumare nella dose di 4 bicchierini al giorno.
Salute
• Affezioni bronchiali, influenza, raffreddore: assumere durante la giornata, 5-6 bicchieri d’infuso di fiori, si consiglia di prendere l’infuso caldo.
• Artrite e reumatismi: assumere 4-5 bicchierini al giorno di vino medicinale, assumere inoltre due tazze d’infuso di fiori durante la giornata, oppure bere tre tazze di decotto di corteccia.
• Emorroidi: preparate un cataplasma come segue: disporre sopra una garza, ripiegata più volte, 30 g di fiori freschi e schiacciarli un poco fino a farne uscire il “succo”, applicare il cataplasma sulla parte dolorante e ripetere l’operazione dopo 24 ore.
• Malessere da ubriachezza: bere all’occorrenza per facilitare l’eliminazione delle tossine 1-2 tazze d’infuso di fiori.
• Nevralgie in genere e in particolare al trigemino, sciatica: in questi casi prendere quattro volte al giorno lo sciroppo; se il dolore non passa consultare il medico.
• Diuretico, depurativo, lassativo e sudorifero: in questi casi si può scegliere: prendere 2-3 bicchieri di decotto di foglie al giorno, o il decotto di corteccia nella stessa dose, oppure 2 cucchiai di sciroppo; come disintossicante e depurativo del fegato bere a digiuno al mattino 2 bicchieri di decotto di foglie.
Bellezza
• Bagno ammorbidente al latte e fiori di Sambuco: mettere 3 cucchiai di latte in polvere (non scremato perché non contiene le medesime proprietà benefiche) in un sacchetto di garza insieme a 110 g di fiori di Sambuco freschi ( 60 g se essiccati)e immergerlo nell’acqua del bagno; in alternativa mettere in infusione i fiori freschi in 275 ml di latte freddo per due ore circa, filtrare e quindi aggiungere all’acqua del bagno.
• Crema idratante al Sambuco ottima per distendere le rughe, attenuare le lentiggini e lenire le scottature del sole: preparare una normale crema idratante a cui aggiungere 4 cucchiai d’infuso di fiori di sambuco. Usare ogni giorno come di consueto.
• Tonico rinfrescante al sambuco, indicato per pelli non più giovani o giallastre: macerare 4 cucchiai di fiori di sambuco in 4 cucchiai di alcool etilico (o 6 cucchiai di vodka)per due settimane, quindi filtrare con cura. Nel frattempo sciogliere ¼ di cucchiaio di borace in 3 cucchiai di amamelide e aggiungervi poco alla volta l’alcool; unire 10 gocce di glicerina e conservare in bottigliette con tappo sottovuoto. Agitare delicatamente sempre prima dell’uso e applicare sul viso mattino e sera, prima di andare a dormire.
Casa e giardino
Tintura vegetale: le tinture ottenute con le erbe sono insuperabili per la delicatezza dei colori che spesso presentano una fragranza del tutto individuale. Con le foglie di Sambuco si ottengono due particolari sfumature. Fare bollire in acqua le foglie di Sambuco fresche o essiccate; immergere quindi nel bagno gli oggetti da tingere. Una sfumatura giallo-verde si ottiene da un bagno di foglie di sambuco con un fissativo di rame e acido acetico; un’altra sfumatura grigio verde si ottiene da un bagno come sopra, con un pizzico di ferro aggiunto a mezz’ora dalla fine.
In cucina
Anche in cucina il Sambuco viene utilizzato: in particolare i giovani germogli, ben lavati e asciugati, possono essere messi sott’aceto. I fiori sono commestibili crudi in insalata, in frittelle dolci, o impiegati per preparare varie bevande, compresi vini e liquori. I frutti infine sono ampiamenti utilizzati per preparare ottime marmellate e conserve con un’efficace azione lassativa.